Un tempio ricoperto d’oro che guarda la capitale dall’alto: è il “lussuoso” imonumento simbolo di questa città

Sopra la capitale laotiana di Vientiane, si erge maestoso il Pha That Luang, imponente stupa dorato – monumento a forma di cupola che contiene reliquie – che rappresenta il cuore spirituale e identitario del Laos. È considerato il più importante edificio religioso laotiano e, in virtù del suo valore simbolico, è stato inserito nel 1991 nello stemma del Laos.
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L’architettura del Pha That Luang tra leggenda e storia
Secondo la tradizione, il sito ospitava un tempio khmer del XIII secolo, sulle cui rovine il re Setthathirat I ordinò nel 1566 la costruzione dell’attuale stupa. Il sovrano, trasferendo la capitale del regno di Lan Xang da Luang Prabang a Vientiane, volle affermare la centralità della nuova capitale attraverso la realizzazione di un monumento che unisse sacralità e potere temporale.
Il Pha That Luang si sviluppa su tre livelli, ciascuno ricco di significati simbolici legati al Buddhismo Theravada. Il primo livello rappresenta il mondo terreno, il secondo le 30 perfezioni del Buddha, mentre il terzo simboleggia il regno celeste. La struttura culmina in una cupola a forma di gemma di loto allungata, simbolo dell’illuminazione, sormontata da un pinnacolo a forma di fiore di banana stilizzato, coperto da un parasole.
L’intero complesso è circondato da un chiostro quadrato di 85 metri per lato, che ospita statue di Buddha e una raffigurazione dell’imperatore khmer Jayavarman VII, testimonianza dei legami storici tra Vientiane e l’Impero Khmer.
Phillip Maiwald (Nikopol), CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons
Un monumento resiliente, cuore pulsante della spiritualità laotiana
Nel corso dei secoli, il Pha That Luang ha subito numerosi saccheggi e distruzioni ad opera di eserciti birmani, siamesi e cinesi. Particolarmente devastante fu l’invasione siamese del 1828, che portò alla distruzione di Vientiane e all’abbandono dello stupa. Fu solo nei primi anni del Novecento che i colonizzatori francesi avviarono una prima ricostruzione, seguita da un restauro più fedele negli anni Trenta, basato sui disegni dell’architetto ed esploratore Louis Delaporte.
Ogni anno, durante la luna piena del dodicesimo mese lunare (solitamente a novembre), il Pha That Luang diventa il fulcro del Boun That Luang, la più importante festa religiosa del Laos. Migliaia di fedeli e monaci provenienti da tutto il paese si riuniscono per processioni, offerte e cerimonie che celebrano la fede buddhista e l’unità nazionale.
Un simbolo nazionale
Oltre al suo significato religioso, il Pha That Luang è un potente simbolo dell’identità del Laos. La sua immagine campeggia sulle banconote e sulle armi nazionali, rappresentando l’orgoglio e la sovranità del popolo laotiano. Situato a circa 4 km dal centro di Vientiane, il monumento continua ad attirare visitatori e pellegrini, affascinati dalla sua maestosità e dalla sua profonda spiritualità.
In un mondo in continua evoluzione, il Pha That Luang rimane un faro di tradizione e fede, testimone della resilienza e della ricchezza culturale del Laos.
Grayswoodsurrey, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
Informazioni pratiche e consigli per la visita del Pha That Luang
Il sito è aperto al pubblico tutti i giorni, generalmente dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 16:00, anche se gli orari possono variare in occasione di festività religiose. Il biglietto d’ingresso costa pochi kip (l’equivalente di circa 1-2 euro), ma è consigliato portare contanti, poiché non sempre sono accettati pagamenti elettronici.
Per rispettare il carattere sacro del luogo, si raccomanda un abbigliamento adeguato: spalle e ginocchia coperte, di togliere le scarpe prima di accedere alle aree interne e un comportamento discreto. Se possibile, visitare il tempio al mattino presto permette di evitare la calura tropicale e le folle turistiche, godendo di una luce dorata che esalta ulteriormente lo splendore dello stupa. Nei pressi del monumento si trovano anche altri templi minori, come il Wat That Luang Tai, e bancarelle che vendono fiori, incenso e souvenir artigianali.
Vale la pena programmare la visita in concomitanza con il festival del Boun That Luang, un’occasione intensa e suggestiva per assistere a cerimonie buddiste, danze tradizionali e processioni notturne illuminate da candele e lanterne. Un’esperienza che, al di là della bellezza del monumento, offre uno sguardo autentico sul cuore religioso e culturale del Laos.
*Crediti immagine di copertina*: By Coalfruit1012 – Own work, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=156988460