Nel cuore della Valcuvia c’è il primo borgo dipinto d’Italia che è un museo a cielo aperto

Connubio perfetto tra natura e arte: Arcumeggia è il borgo dei pittori della Lombardia
Claudia Giammatteo, 16 Feb 2024
nel cuore della valcuvia c’è il primo borgo dipinto d’italia che è un museo a cielo aperto

Nascosto tra le Prealpi, tra le valli di Valcuvia e Valtravaglia, c’è un piccolo paesino che è un vero e proprio scrigno artistico: Arcumeggia, frazione del comune di Casalzuigno, incanta i visitatori ed è diventato famoso come “borgo dei pittori” e perché è considerato il primo borgo dipinto d’Italia. Ricco di storia e cultura, si trova precisamente a 25 km a nord-ovest di Varese e, grazie agli affreschi che lo abbelliscono, è diventato una delle mete predilette della zona, un chicca tutta da scoprire.

Com’è diventato Arcumeggia il “borgo dei pittori” e il primo dipinto?

Per scoprire come si è evoluta la storia di questo piccolo borgo, dobbiamo tornare indietro agli anni ’50, precisamente al 1956 quando, afflitto dalla piaga delle spopolamento, come molti altri paesini italiani che rischiano ancora oggi di diventare borghi fantasma, venne scelto come location per dar vita a una bellissima iniziativa promossa dall’Ente Provinciale per il Turismo: consisteva nel proporre a diversi artisti italiani di fama nazionale e internazionale, di affrescare i muri delle case del borgo, così da trasformarlo in una meta turistica di spicco e molto originale.

Al progetto parteciparono nomi illustri come Aldo Carpi, Achille Funi, Francesco Menzio, Bruno Saetti, Gianfilippo Usellini, Giuseppe Migneco, Sante Monachesi, Aligi Sassu e molti altri hanno contribuito impreziosendo il borgo con la loro arte senza tempo.

Così Arcumeggia si guadagnò il titolo di “Borgo dei Pittori” e diventò il primo borgo dipinto d’Italia, un vero e proprio museo a cielo aperto dove ammirare oltre 160 affreschi attraverso e sue silenziose strade, nelle quali si fondono stili diversi, dando vita a una composizione fortemente armoniosa. Alcune opere si trovano anche nei cortili delle “case di corte”, caratteristiche dell’architettura lombarda.

Arcumeggia, nominato anche come uno dei luoghi del cuore del FAI, ospita anche la Casa del Pittore, progettata dall’architetto Bruno Ravasi che custodisce bozzetti e opere di numerosi artisti che sono passati per il borgo, impreziosendo il suo patrimonio artistico.

Come visitare Arcumeggia e i suoi affreschi?

Arcumeggia ospita poco più di 50 abitanti, dispone di pochi negozi, ma è una meta imperdibile, soprattutto dagli amanti dell’arte. Prima di inoltrarsi nel borgo per ammirare i dipinti, vale la pena visitare la Chiesa di Sant’Ambrogio con a lato le quattordici stazioni della Via Crucis, ciascuna affrescate da un artista diverso.

Dalla stradina davanti alla chiesa ci si addentra nei vicoletti, un susseguirsi di affreschi e scorci caratteristici tutti da immortalare. Presso l’info point è anche disponibile una mappa dettagliata con i principali affreschi e il percorso consigliato da seguire, ma vale la pena anche noleggiare un’audio guida al costo di soli 3 €.La visita dura circa un’ora, ma ovviamente è fortemente consigliato fermarsi il tempo che si desidera ad ammirare i dipinti e il panorama che circonda il piccolo borgo.

 

 

 

 

 



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