Disteso sul lago “intimo” della Lombardia c’è il borgo alle porte della Franciacorta, dove acqua e vino si incontrano
“Il luogo più romantico che abbia visto”: è così che la scrittrice inglese Lady Wortley Montagu definì Lovere, a seguito di un lungo soggiorno. Siamo sul Lago d’Iseo in uno scenario che mette insieme le acque del lago e la montagna, in una dimensione quasi sospesa, dove si entra in punta dei piedi, per capire se siamo davvero nella realtà o in un sogno. Tra i magnifici palazzi costruiti con uno spiccato senso del bello e dell’armonia, ci si trova in un borgo fatto di estrema eleganza che unisce una serie infinita di elementi. È il posto giusto per lasciarsi andare all’attenta osservazione di tutti i piccoli e grandi particolari, perché Lovere è alle porte della Franciacorta, tra i più bei borghi d’Italia, riconoscimento quasi scontato, ma che impreziosisce ancora di più questo gioiello.
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Sulle pittoresche sponde del Lago d’Iseo
Posizionato sulla sponda occidentale, Lovere non è solo un posto da sogno, ma un luogo dove al relax e alla contemplazione si uniscono le attività all’aperto: dalle escursioni a piedi con lo sfondo delle Alpi, alla bicicletta nei percorsi panoramici, alle attività in acqua. Il centro storico medievale, ben conservato, è notevole con vari punti di interesse tra cui la Basilica di Santa Maria in Valvendra e l’Accademia Tadini, Galleria d’arte e museo che ospita anche opere del Canova.
Enogastronomia
Questa zona della Lombardia offre un concentrato di eccellenze, tra prodotti tipici, ricette e vini: proprio per questo Borgo diVino in Tour ha scelto Lovere per il prossimo weekend all’insegna delle migliori degustazioni. Lovere ospiterà una selezione di etichette regionali e una selezione di quelle nazionali, per mettere a disposizione dei visitatori un percorso di assaggi in una delle cornici più belle. Conosciamo meglio la Lombardia e facciamo un breve viaggio tra i grandi vini di questa regione, perché negli ultimi anni hanno trovato la loro consacrazione grazie all’impegno corale di chi ha scommesso tutto.
Curtes francae
È da questo termine che deriva il nome Franciacorta, riferito alle comunità dei monaci benedettini che in epoca Alto Medievale erano esentate dal pagamento dei dazi. Sinonimo di spumante metodo classico italiano, questa DOCG ha sbaragliato il mercato, imponendosi come una solida realtà, frutto dell’impegno dei viticoltori che hanno trasformato questa zona del lago d’Iseo in un un successo. I vitigni del Franciacorta sono Chardonnay, Erbamat, Pinot nero e Pinot bianco: l’avventura nasce negli anni ‘60 e oggi è punto di riferimento della spumantizzazione italiana. Questo vino è frutto di attenti passaggi, come la raccolta fatta esclusivamente a mano e la lavorazione ci regalano un vino brillante e dal perlage molto fine, con note fruttate, anche frutta secca tostata e vaniglia. Assolutamente degno di nota il Satèn, un Blanc de Blancs, cioè vinificato esclusivamente con uve a bacca bianca, con il suo perlage finissimo, cremoso, dalla grande persistenza: la sua peculiarità sta nella pressione che è inferiore a 5 bar, al contrario degli altri Franciacorta che sono a 6. La morbidezza setosa, fa di questo spumante un vino unico e inconfondibile, dalla piacevole freschezza e sapidità.
Le tipologie
Elegante, delicato, intenso, con un’acidità perfetta: per gli abbinamenti si può spaziare davvero molto, ma non abbiamo bisogno di molte scuse per stappare un Franciacorta. Questo spumante si presenta sul mercato in molte versioni: dal Rosè, al Millesimato al Riserva con i suoi 60 mesi di affinamento. La complessità aromatica del Franciacorta e le diverse tipologie in base ai dosaggi zuccherini, rendono questo splendido vino adatto a tutto pasto.
Terre del Colleoni DOC
Questa denominazione è nata nel 2011 per volere del Consorzio Valcalepio che ha individuato le nuove esigenze del mercato e ha, saggiamente, optato per questa DOC, che unisce il pregio dei vini, l’identità territoriale e un’ottima strategia di comunicazione. Quando si valorizza così un territorio si può star certi di avere nel calice un prodotto di alta qualità, dove questo termine non è vago, ma risulta ben chiaro ad ogni sorso. Questi vini metodo classico hanno un perlage fine e persistente, sono prodotti con un affinamento sui lieviti per un periodo di almeno quindici mesi, per il Millesimato invece siamo a ventiquattro mesi. Questo spumante dalle intense note fruttate e floreali, risulta secco e armonico, un vino ideale da gustare con aperitivi e preparazioni a base di pesce. Per i rossi spaziamo dai i vitigni più noti e blasonati, come il Merlot con il suo ampio e intenso bouquet di sottobosco, al Franconia, un vitigno annoverato tra gli autoctoni, che a Bergamo prende il nome di Imberghem e ci regala un vino rosso elegante e persistente. Con i rossi possiamo abbinare la meravigliosa cucina tipica lombarda, fatta di sapore intensi e profumi che non si dimenticano, ricette ineguagliabili che mettono a tavola tutti i sapori di questa terra.
Le radici della viticoltura di questa terra
Valcalepio è la storica DOC che, dal 1976, ha definitivamente consacrato l’enologia bergamasca nel panorama vitivinicolo italiano: la viticoltura in queste zone risale all’epoca romana, come risulta dai templi dedicati a Bacco nella città di Bergamo. Nel 1500 abbiamo i primi riferimenti ai vitigni tra cui ‘’Groppelle, Vernacce, Schiave Nere’’, verso la metà del secolo scorso i vitigni più diffusi tra collina e montagna risultano essere Bonarda, Berzemina, Schiava, Negriera e Franconia. Le diverse tipologie di vino e di vitigni che ad oggi caratterizzano questa DOC, fanno parte di ben precise scelte strategiche, che portano nel nostro calice prodotti d’eccellenza, frutto di tradizione e innovazione.
A tavola
Borgo diVino in Tour è, non dimentichiamolo, un’esperienza a tutto tondo e per questo non possono marcare le offerte gastronomiche che valorizzano i prodotti e le ricette locali. Vediamo allora cosa troveremo a Lovere da venerdì 26 a domenica 28 luglio.
Come rinunciare al fritto misto del lago? Sono quelle preparazioni a cui non si può dire di no perché c’è tutta la tipicità nel vero senso del termine, qualcosa che troviamo solo qui: un sapore unico da gustare in uno scenario da sogno.
I Casoncelli sono una pasta all’uovo ripiena, tipica di queste zone: possono essere farciti in vario modo e per l’occasione li troviamo ripieni di trota salmonata, conditi con burro, salvia e grana.
Riso Nero con pesto, pomodorini, olive nere e mozzarelline: una preparazione semplice, ma dal gusto eccezionale, grazie agli ingredienti che d’estate regalano freschezza e sapore in un colpo solo.
Tagliere di salmone servito con avocado, Tagliere di salumi e formaggi del territorio sono le classiche proposte perfette da gustare in abbinamento agli assaggi dei vini.
Irrinunciabile la Polenta con gorgonzola, il piatto tradizionale condito con questo spettacolare formaggio che non ha bisogno di presentazioni.
Spongada Camuna, un pane dolce, simile ad una brioche; la Pizza con impasto di mais a mezzo portafoglio, farcita con porchetta, stracchino locale e insalata; il Cous Cous con verdure miste: con queste proposte si chiude l’offerta per i salati.
Come dolce un Gelato al gusto croccante, con aggiunta di salsa di fichi caramellati.