Sudafrica in famiglia

Qualche consiglio per un tour dal bush agli oceani
Scritto da: cicca
sudafrica in famiglia
Partenza il: 08/08/2016
Ritorno il: 27/08/2016
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Ottobre 2015 e estate 2016 da organizzare. Ci muoviamo sempre con molto anticipo per aggiudicarci prezzi e alloggi più convenienti. In ballottaggio ci sono il Giappone e il Sudafrica. Le due estati precedenti siamo stati in Asia così il Sudafrica ci sembrava l’occasione per visitare qualcosa di diverso, l’Africa con parchi e animali ma anche bellissime coste lungo i due oceani, soprattutto nessun obbligo sanitario specifico in quanto anche nelle zone tipicamente malariche nel periodo invernale (la nostra estate) risultano esenti.

La Turkish Airline risulta ancora la più competitiva sia per il prezzo che per la durata del volo, ovviamente non potevamo immaginare che la Turchia avrebbe vissuto episodi drammatici nei mesi successivi alla prenotazione ma fortunatamente tutto si è risolto senza eccessive conseguenze per noi turisti in transito, l’aeroporto di Istanbul ci è apparso sempre caotico e super attivo come gli anni precedenti, forse qualche bandiera in più esposta ovunque. Ora ci sono circa 18 gg da pianificare e qui è stato molto utile leggere il forum di Tripadvisor e i diari di viaggio su TpC. L’entusiasmo che percepisci da chi ha già fatto questo viaggio e il territorio che offre 1000 opportunità ti farebbero includere ogni luogo citato ma, molto importante, bisogna tener conto delle distanze e soprattutto del buio che alle 18,30 è totale e per ragioni di sicurezza limita tutti gli spostamenti.

Ogni giornata è vincolata alle ore di luce così ci si alzava all’alba ma alle 18 si doveva calcolare di essere già a destinazione.

Le strade sono ottime ma i limiti di velocità sono severi e soprattutto uomini e animali attraversavano ovunque e inaspettatamente, c’è tanta polizia pronta a punire eventuali trasgressori.

Indispensabile il navigatore, noi ne avevamo scaricati due diversi sul tablet che funzionavano anche off line, in aeroporto per 35 euro abbiamo acquistato una sim che offriva 5000gb di navigazione internet in quanto spesso il wifi non c’era o aveva un segnale debolissimo e alla sera un minimo di rete era indispensabile specialmente per la figlia adolescente.

L’arrivo a Johannesburg è previsto in mattinata molto presto, la città non giustifica una sosta di un giorno così, terminate le procedure alla Hertz recuperiamo la RAV4 (circa 600 euro tutto incluso) e dopo le prime incertezze causa la guida a sinistra, si parte direzione Graskop, tempo previsto circa 5 ore.

A Durban abbiamo un volo interno che ci porterà a Cape Town dove la Hertz ci assegnerà una qashquai (circa 250euro tutto incluso), entrambe le auto molto confortevoli visti i più di 4300 km percorsi, entrambe con il cambio automatico.

Le giornate sono molto impegnative e varie, colazioni, pranzi e cene sono da organizzare giorno per giorno considerando le molte ore che si trascorrono in auto. In molte occasioni abbiamo optato per il self catering comprando tutto il necessario nei grossi e fornitissimi market cercando di mangiare cibo più sano del solito hamburger che, per quanto buono ed elaborato, sembrava essere il piatto nazionale proposto ovunque sia nei ristoranti cari che nelle tavole calde, insieme a pizze improbabili (bacon e banane è un esempio)

In alcune zone offrono anche il pesce cucinato in modi diversi ma, mangiando praticamente una volta al giorno, la fame richiedeva cibo più abbondante.

Le prenotazioni degli alloggi, tutte camere triple, esclusi quelli all’interno dei parchi che devono essere effettuate tramite il sito ufficiale, le ho fatte tramite booking.com super collaudato da anni con cancellazione gratuita a ridosso dell’arrivo e feedback positivi trovati in rete.

Assolutamente nessun imprevisto, tutte le prenotazioni hanno avuto buon fine senza alcun disguido.

Graskop – Thaba Tsweni lodge & safari

Alloggio molto bello e ampio fuori dal paese, freddo ma dotato di stufette elettriche, consiglio sosta al market in paese per sfruttare la cucina all’interno in quanto i ristoranti sono distanti, comodo per l’ingresso alle cascate e per la strada che giunge al canyon.

Phalaborwa – A Traveller’s Palm

Economica sosta prima dell’ingresso al Kruger, molto confortevole e la titolare stra-gentilissima.

Personalmente eviterei la crociera sull’Olifant perchè cara, scontata e molto noiosa.

Al Kruger 5 notti suddivise tra 2 al rest camp Olifants, 1 al Satara e 2 al Bergen Dal

Cercando una soluzione tripla la prenotazione ho dovuto farla con grandissimo anticipo. Le strutture non sono malvagie, sinceramente pensavamo di trovare alloggi più vecchi e meno confortevoli.

Se posso consigliare eviterei il Berg en dal un po’ isolato e preferirei il Satara e il Lower Sabie.

Sul posto ho provato a cambiare prenotazione ma tutti i camp più centrali erano full booked.

L’esperienza all’interno del Kruger è irrinunciabile e minimo 3gg per aumentare la possibilità di vedere i famigerati big 5 e cogliere tutte le opportunità che questo luogo offre dalle 6 alla chiusura dei gates.

ST. Lucia – StLucia Guest House

Due notti per visitare la zona sono obbligatorie e questo b&b merita assolutamente per la qualità del servizio offerto e la disponibilità dei gestori.

Hluhluwe – Hill Top

Parco vicino a St Lucia. Purtroppo la siccità gravissima di quest’anno ha particolarmente colpito questo parco, i fiumi erano totalmente asciutti e animali veramente pochissimi. Hill Top è un bel posto per passare una notte ma cena e colazione evitatele, carissime e veramente scadenti.

Durban – La Peng Guesthouse

Scelta obbligata perche’ nei pressi dell’aeroporto di Durban non ci sono hotel. E’ forse l’unico b&b

Che non ci ha entusiasmato, troppo caro per quello che offre, la zona non offre nulla e l’auto è indispensabile per mangiare. Noi abbiamo trascorso la giornata a Ballito, paesino molto turistico con un bel lungomare.

Bredasdorp – Bredasdorp Country Manor

Purtroppo una sola notte scelta come sosta tra Cape Town e De Hoop. Con il senno del poi saremmo restati una seconda notte qui, strabello e con una titolare veramente eccezionale, evitando la cifra assurda spesa per dormire all’interno di De Hoop che in fondo in un’oretta si raggiunge.

De Hoop reserve

Abbiamo trascorso una notte all’interno pagando per dormire e cenare una cifra spropositata.

Il luogo è strepitoso e assolutamente merita di andarci ma la stagione non è indicata per sfruttare i cottages all’interno freddissimi e senza neanche una ministufetta, solo coperte termiche.

Hermanus – House of Westcliff b&b

Paesino molto bello e il b&b consigliatissimo per la posizione e l’accoglienza riservataci. Forse l’unico neo è che la colazione non è molto abbondante

Cape Town – Purple House

Per le tre notti a C.T. Abbiamo preferito prenotare un appartamento. Abbiamo trovato un appartamento bellissimo, ampio, moderno e attrezzato di tutto. Posizione strategica in un bel quartiere sicuro e con market, ristoranti e negozi a pochi passi. I proprietari favolosi e gentilissimi, parcheggio libero nelle strade adiacenti.

Nel trasferimento da Hermanus a C.T. ci siamo fermati a vedere i pinguini e il capo di Buona Speranza.

Per avere una visione completa della città abbiamo comprato il biglietto giornaliero dell’autobus turistico che con tre percorsi ti trasporta ovunque, anche in zone inaspettate, bellissima Camp Bay e il suo lungomare. Finalmente liberi dall’auto ne abbiamo approfittato per fare lunghe camminate lungo l’oceano.

Siamo stati fortunatissimi e siamo riusciti a salire sulla Table Mountain con un cielo blu che, tolto per un giorno di diluvio, ci ha praticamente accompagnato per tutte le tre settimane.

L’unica sfortuna di questo viaggio è che non abbiamo visto neanche una balena, ne a De Hoop che notoriamente abbonda di avvistamenti, ma neanche ad Hermanus. Questo è stato giustificato dal fatto che il mare era calmissimo e quindi le balene non avevano interesse a raggiungere la costa.

Abbiamo così una scusa per ritornarci.



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