Piccioni viaggiatori a Malta

Rieccoci qua, quest’anno ho ricevuto per il compleanno una bella sorpresa dal mio piccione viaggiatore, un trolley da usare come bagaglio a mano e due biglietti per una breve ultima fuga di sole a Malta.
Scritto da: Sabine
piccioni viaggiatori a malta
Partenza il: 16/09/2010
Ritorno il: 21/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Rieccoci qua, quest’anno ho ricevuto per il compleanno una bella sorpresa dal mio piccione viaggiatore, un trolley da usare come bagaglio a mano e due biglietti per una breve ultima fuga di sole a Malta. Il costo di due biglietti con Ryan Air Pisa-La Valletta e ritorno è stato di Euro 136.00 (quindi neanche 70.00 euro a testa). Il16/09/10 mattina prepariamo il bagaglio a mano con il minimo indispensabile. Con tutta calma andiamo all’aeroporto di Pisa dove arriviamo alle 15.00, il tempo di mangiare qualcosa e ci imbarchiamo alle 15.40, si decolla con 20 minuti di ritardo alle 16.30 ma recuperiamo in volo e alle 17.45 siamo sul posto. Grazie ai consigli degli altri turisti per caso evitiamo di prendere il taxi risparmiandoci così 30.00 Euro e andiamo diretti alla fermata degli autobus subito davanti all’aeroporto. L’autobus numero 8 ci porta per 47 Euro a testa dall’aeroporto alla stazione principale dei bus a La Valletta e qui ne prendiamo un altro direzione Sliema, Paceville, ecc (sempre per 0,47 Euro). Scendiamo a Sliema con una coppia di ragazzi italiani che era nel nostro volo ed essendo già le 19.00 chiediamo all’albergo dove hanno prenotato una camera per la notte. E così alle 19.30 appena sistemati al Bay View Hotel per Euro 50.00 a camera a notte (senza colazione), semplice pulito ma niente di che…ci prendiamo un altro pullman e ci dirigiamo nel quartiere di Sant Julian, ci sono tantissimi ristoranti e passeggiando sulla strada che porta a Paceville ci colpisce uno in particolare “La Cascata”. E’ grande, ci sono diversi tipi di cucina e c’è una piccola cascata al centro. La fame si fa sentire così ordiniamo un sushi a metà da mangiare subito, una bottiglia di vino bianco, un paio di tapas io (gamberoni al pomodoro e patatine fritte) e lui un insalata di polpo, spendiamo Euro 30.00 in due ma siamo sazi e soddisfatti. Per smaltire decidiamo di andare a passeggiare per Paceville, considerata la zona più agitata di tutta l’isola. Si tratta di una versione in mini-miniatura di quello che può essere il quartiere inglese di Sant Antoni (Ibiza), ci ambientiamo e andiamo a bere in un paio di locali, una consumazione costa circa 3-5 Euro (prezzi molto abbordabili), passiamo nell’immancabile Reggae Bar e poi torniamo a piedi a Sant Julian ma dei ragazzi ci informano che dopo le 11.00 non ci sono più bus per Sliema e quindi prendiamo un taxi che ci riporta in hotel (Euro 15.00). 17/09/10 alle 10.00 siamo in piedi e via partiamo con la nostra valigia in cerca di un altro hotel in zona Sant Julian o Sliema ma per questa notte sono tutti completi, stanchi di portare a spasso i trolley ci fermiamo a mangiare qualcosa lungo mare (fish & chips io e alette di pollo piccante lui con patatine, una birra Cisk e un’ acqua per Euro 15.00 in due). Intanto confabulando arriviamo a una soluzione estrema e decidiamo per non perdere la giornata, visto che sono già le 13.00 di andare a Gozo. Ci informiamo per i bus ma occorrono quasi 2 ore con tutte le svariate fermate per arrivare a Cirkewwa (dove partono i traghetti per Gozo) così a Sliema troviamo un anziano in un garage aperto con una macchina con scritto taxi e facendoci capire in qualche modo (uno dei pochissimi che non parlava inglese, italiano o altro). Chiama il proprietario del garage, un uomo di 38 anni che arriva dopo 10 minuti e che per 25.00 Euro ci accompagna in circa 40 minuti al traghetto. Parliamo del più e del meno durante il tragitto e così riusciamo a capire meglio la loro cultura (quella vera che non leggi sulle guide). Appena arrivati parte subito un traghetto dove ci imbarchiamo (ci dicono che non dobbiamo pagare perché pagheremo al ritorno Euro 4.50 per entrambi i viaggi). Appena sbarcati a Gozo ci assalgono i tassisti che tentano di affittarci di tutto ma grazie ai diari di viaggio di altri turisti per caso ci dirigiamo subito al punto informazione Mgarr Tourist Services che si trova lì e troviamo Sylvia, che con un sorriso ci accoglie, ci consegna una mappa dell’isola e ci propone varie soluzioni per pernottare a prezzi diversi. Le chiediamo un appartamento vista mare a Xledi e con un pulmino ci portano per Euro 10.00 all’appartamento. L’appartamento ha un soggiorno cucina piuttosto grande con terrazza vista mare, due camere e un bagno, l’aspetto non è dei migliori ma per Euro 35.00 a notte in due non pretendevamo mica l’Hilton). Ci sistemiamo e decidiamo di andare a fare il primo bagno della vacanza. Ci appostiamo sugli scogli al porto di Xledi dove ci sono molte altre persone e ci immergiamo nell’acqua profonda ma pulitissima. Beviamo qualcosa, scrutiamo il paesino e dopo una pennichella usciamo a cena. Decidiamo di mangiare al Zafiro Restaurant sul porto e optiamo per una buona bottiglia di vino bianco, un mega antipasto di pesce per due, spaghetti ai frutti di mare io e pesce tipico dell’isola (Lampuki) con patate e insalata per lui. Le porzioni sono sempre molto abbondanti. Pieni e soddisfatti paghiamo il conto di Euro 63.00, facciamo due passi e per finire ci mangiamo un gelatone. Torniamo nel nostro appartamento…verso 00.30 siamo secchi. 18/09/10 Ci svegliamo verso le nove e andiamo alla stazione degli autobus con molta calma, alle 10.30 arriviamo a Vittoria (la città principale di Gozo), giriamo per il centro storico e ci fermiamo in un forno a fare colazione, assaggio finalmente un Pastizzi e per addolcirci la bocca un Kannolo(come li chiamano loro in realtà sono uguali a quelli siciliani). Giriamo senza meta per il bel centro storico e così vediamo il mercato, le svariate Chiese e per finire ci dirigiamo in alto alla Cittadella fortificata da cui si gode un bellissimo panorama sulla città (che pensavamo fosse più piccola), alle 12.00 torniamo alla stazione degli autobus dove avevamo prenotato ieri (sempre tramite la mitica Silvia, il tour di tutta l’isola a euro 10.00 con un pulmino a 15 posti). Paolo, figlio di Silvia ci aspetta e alle 12.30 e radunati gli altri (due francesi di una certa età, 2 coppie di giovani tedeschi e 2 coppie di italiani) iniziamo il giro. Paolo ci parla della storia di Malta mentre ci dirigiamo al Blue Window, un arco roccioso sul mare. Qui facciamo un piccolo tour di 15 minuti a bordo di una piccola imbarcazione che ci porta nelle grotte vicine (Euro 3.50 a testa), facciamo un bagno ed è ora di ripartire con Paolo verso il santuario della Madonna di Ta Pinu, visitiamo poi le saline infine relax e spuntino alla spiaggia di Ramla Bay. Mentre Paolo ci riporta al porto al MTS per prenotare la nostra escursione di domani ci accorgiamo dell’assenza della coppia di francesi e scopriamo che il signore aveva avuto la splendida idea di toccare un fico d’india i cui spini si erano infilati nelle mani (che genio). Consiglio questo tour che in un giorno vi permette di vedere tutta l’isoletta e capirne la storia. Paolo che doveva tornare a prendere altri clienti a Victoria ci accompagna, facciamo un giro e passiamo al supermercato a comprare un po’di schifezze. Riprendiamo il pullman e torniamo al nostro appartamento a Xlendi, merendina in ritardo, doccia, relax e poi decidiamo di andare a mangiare una pizza in un altro ristorante sul porto di Xlendi. Il nostro tavolo è proprio vicino all’acqua e così ci divertiamo a dare da mangiare ai pesci che si affollano per il pane e gli avanzi della pizza. Alle 11.30 ci dirigiamo a piedi alla discoteca La Grotta. E chi se l’aspettava che ci fosse così tanta gente (nascosta chissà dove). L’ingresso costa Euro 12.00 ma il locale all’aperto è molto bello e tra maltesi e turisti c’è proprio di tutto. Durante la serata c’è anche l’individuo che ha remixato Papapa L’americano (la canzone che ci ha accompagnato per tutta l’estate e che abbiamo sentito la prima volta a fine maggio a Ibiza) Alle 4.00 torniamo a piedi al nostro appartamento e dopo 4 chiacchere in terrazza andiamo a dormire. 19/09/10 Sveglia alle 9.00 e di corsa prepariamo la valigia e andiamo a prendere l’autobus (meno male anche oggi in ritardo altrimenti l’avremmo perso) per Victoria. A Victoria incontriamo casualmente e fortunatamente Paolo che ci dà un passaggio al porto dove immediatamente, grazie a lui, veniamo caricati su una piccola barca che ci porta alla Blue Lagoon di Comino. Si tratta di una piscina naturale a cielo aperto bellissima. Facendo tutto di corsa ci siamo dimenticati di fare colazione così risolviamo il problema mangiando in uno dei baldacchini mobili che sono all’arrivo della Blue Lagoon un hamburger con patate fritte e un po’ di frutta. Nonostante non sia più alta stagione inizia ad arrivare un bel po’ di gente e alla fine optiamo per il noleggio di due sdraio e un ombrellone per Euro 10.00 per tutta la giornata che trascorrerà tra bagni, sole e relax in uno scenario magnifico(abbiamo dimenticato la protezione solare aiuto). Alle 16.15 torna il nostro giovane capitano a riprenderci (avevamo lasciato a lui in custodia i nostri trolley) e ci porta di nuovo a Malta Cirkewwa. Appena sbarcati prendiamo un bus e torniamo Sliema. Il Bay View Hotel è sempre al completo ma questa è stata una fortuna perché nella via traversa subito accanto c’è l’Euro Guesthouse dove il gentilissimo proprietario per Euro 60.00 a notte a camera con colazione ci fa accomodare in una bella stanza moderna, pulita, ordinata e provvista di tutto : tv sat (non è necessaria ma non guasta mai), aria condizionata, ventilatore, piccolo minibar, bagno nuovo con phon e tutto un lato della camera ha una grande vetrata panoramica. Doccia, riposino e poi dal proprietario ci facciamo consigliare un ristorante di cucina tipica maltese e lui ci prenota da Ta Kris. Alle 21.00 raggiungiamo il ristorante che purtroppo ha solo due piccoli tavoli all’aperto ma le porte finestre sono aperte e c’è l’aria condizionata. L’ambiente è accogliente allo stesso tempo sia tipico che familiare, ordiniamo una bottiglia di ottimo vino bianco e poi il mondo. Io prendo delle melanzane fatte a strati con formaggio, insalata, ecc (buonissimo), lui l’antipasto misto di salse servite con diversi tipi di pane caldo e poi conclude con una bella seppia ripiena mentre io con un piatto tipico buonissimo i Bigilla(mi sembra si chiami così). Per digerire abbiamo preso tipici liquori io ai fichi di india e lui ad altro. Abbiamo mangiato tantissimo ed era tutto ottimo, abbiamo speso Euro 60.00. Torniamo in camera e verso l’una ci addormentiamo. 20/09/10 Sveglia alle 9.15 e facciamo colazione in hotel, dopo colazione ci dirigiamo alla stazione dei bus e un italiano molto simpatico ci dice che c’è anche una barca verde di una marca di birra che porta in pochissimi minuti a La Valletta così andiamo con una breve camminata lungo mare la troviamo e subito si parte. Ci vogliono 10 minuti per la piccola traversata e siamo già a La Valletta. Saliamo fino alla via principale e passeggiamo ma il piccione ha urgenza di comprare un cappello perché ieri si è ustionato il capone e per rimanere in tema vacanza vuole una coppola bianca (stile tu vuoi fa l’americano). Dopo l’acquisto camminiamo per il centro storico (la via principale è lunga circa 800 metri) e incuriositi da dei cartelli che indicano The Malta Experience ci ritroviamo difronte ad una costruzione, chiediamo di cosa si tratta e ci informano che è una specie di documentario di circa 45 minuti che sarebbe iniziato di lì a poco. Decidiamo di entrare e per Euro 8.00 ne è proprio valsa la pena perché ognuno ha una cuffia con cui imposta la lingua e sul grande schermo (la sala è piena) proiettano tutta la storia di Malta dai fenici alla ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, tra storia, leggenda e paesaggi. Usciti da qui andiamo a mangiare un panino da McDonalds e poi andiamo ad ammirare il panorama dai giardini (bellissimo, si vede tutto). Decidiamo quindi di continuare la nostra giornata dirigendoci a Mdina. Prendiamo il bus dalla stazione centrale de La Valletta e in circa 30 minuti (perché il bus fa un giro pesca) siamo a Mdina. Entriamo nel bellissimo, piccolo e curato centro storico e subito ci facciamo convincere a comprare un biglietto per Euro 5.00 per entrare al Museo delle torture. Non è come gli altri musei delle torture che abbiamo visitato in passato perché qui oltre agli attrezzi veri e propri sono presenti fantocci insanguinati nelle varie pose. Usciti di qui facciamo il giro intorno al paesino e per finire visitiamo la Chiesa principale poi torniamo alla stazione dei bus e riprendiamo il pullman per Sliema. Torniamo in hotel, doccia, riposino e poi prendiamo il bus e torniamo a cena alla Cascata, facciamo l’ultimo breve giro per Paceville ma non c’è tanta gente perché sono tutti alla serata organizzata da David Guetta e alla festa dell’Indipendenza di Malta alla Valletta. Alle 23.00 torniamo in hotel, chiacchere, tv. All’una ci addormentiamo. 21/09/10 E’ il nostro ultimo giorno di vacanza (l’unico un po’ più nuvoloso perché per il resto il tempo ci ha sempre assistito con giornate di sole eccezionali e caldo anche la sera). Alle 9.15 sveglia, colazione, poi prendiamo un bus e andiamo alla spiaggia (qui c’è la sabbia) di Melliema Bay. Bagno, spuntino in un baldacchino sulla spiaggia e poi alle 2.00 riprendiamo l’autobus. Cambiamo autobus a Bugibba (anche questo deve essere un bel paesino per quanto siamo riusciti a vederlo) e torniamo in hotel. Il proprietario dell’Euro Guesthouse è stato così gentile da lasciarci la camera fino alle 16.30, facciamo la doccia, prepariamo la valigia e prendiamo il bus per il terminal de La Valletta e poi un altro bus fino all’aeroporto. Arriviamo in aeroporto alle 18.00 e dopo poco ci imbarchiamo. Volo puntuale e alle 20.30 atterriamo a Pisa, riprendiamo la nostra macchina e torniamo al paesello.

CONCLUSIONI Malta è idonea per una breve vacanza di primo o ultimo sole (in alta stagione immagino sia troppo affollata). I maltesi sono tutti gentilissimi e in linea generale molto colti. Se si decide di riguardarsi si spende veramente poco. I mezzi di trasporto funzionano tutti perfettamente E’ un posto sicurissimo dove quando avrò dei figli li spedirò a studiare l’inglese. E’ ricca di storia e fortunatamente la cucina non è inglese.



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