Girovagando sulle sponde del lago di Costanza
Domenica 23 aprile – Ha piovuto tutta notte! Quando ci alziamo il cielo è ancora grigio, anche se guardando verso sud-ovest si intuisce una possibile schiarita. Decidiamo così di andare a Schaffhausen. Prendiamo la strada E54 fino ad imboccare l’autostrada A98 in direzione di Singen; poco oltre si entra in territorio svizzero. Abbiamo qualche difficoltà ad orientarci per raggiungere la città, siamo ancora molto in periferia; solo in prossimità del centro troviamo le prime indicazioni stradali per le famose Cascate del Reno. Queste ci appaiono improvvisamente dall’alto, in una visione fugace tra i rami della vegetazione che costeggia il bordo della strada. Arriviamo così ad un ampio parcheggio (a pagamento, ma le tariffe orarie sono accettabili). E’ ancora presto, c’è poca gente, il sole è ancora alle spalle delle cascate che quindi ci appaiono avvolte in una nube argentea di goccioline d’acqua. Il rumore è già forte! Siamo sulla sponda nord del Reno, dove si trovano il Centro Informazioni e una serie di bar e ristorantini ed alcuni negozietti di souvenir. Da questo lato si ha la visione d’insieme di questo spettacolo della natura; il salto d’acqua non è eccezionale, è di circa 23 metri di altezza, ma la larghezza di 150 metri e una portata media di 700 m3/sec ne fanno le cascate più larghe in Europa. Nel mezzo si stagliano due alti scogli, su uno dei quali sventola la bandiera elvetica; scorgiamo anche due figure umane lassù! In alto a destra, su di uno sperone roccioso e in posizione molto panoramica, si trova il medievale Castello di Laufen, dal quale inizia una scalinata che conduce ai balconcini che si protendono verso l’acqua. Iniziamo così la nostra passeggiata fino a raggiungere il ponte ferroviario-pedonale che attraversa il Reno poco più a monte del salto d’acqua. Il suo corso qui è già tormentato dai tanti saltelli, che preparano a quello maggiore. In alcune pozze, dove l’acqua è più calma, alcune anatre fanno il bagno.
Arrivati al castello, per accedere alla scalinata si deve entrare in un negozio di souvenir e pagare il biglietto d’ingresso alla modica cifra di 0.70 euro. Occorre fare molta attenzione lungo le scale che, in pietra e completamente bagnate, diventano molto scivolose. Anche da quassù lo spettacolo è impagabile. L’acqua del fiume è di un colore verde smeraldo, che diviene più turchese dove spumeggia il getto dell’acqua. E’ ancora più impressionante vedere le barche che conducono i turisti sullo scoglio centrale, avvicinarsi all’unica via dove l’acqua è calma. Alcune centrano subito la rotta, altre vengono trascinate via tra lo stupore dei passeggeri! Man mano che si scende, ci si avvicina sempre più al muro d’acqua che cade fragoroso e spumeggiante. La sensazione è quella di essere travolti da un momento all’altro da un fiume in piena, qualche spruzzo d’acqua arriva a bagnarti la faccia. Tornati sui nostri passi, decidiamo anche noi di prendere la barca per avvicinarci un po’ di più alle cascate. L’imbarcadero si trova nei pressi dell’ufficio informazioni e vengono proposti quattro itinerari diversi. Noi scegliamo quello che conduce direttamente al faraglione; il costo è di 4.50 euro per persona. Il tragitto è breve ma intenso, quasi subito si sentono i tonfi della barca che sbatte sull’acqua. Man mano che ci si avvicina il rumore si fa sempre più assordante e ci si trova circondati da una nube di acqua nebulizzata. Si scende sul piccolo pontile e si inizia una ripida scalinata. La fatica viene subito ripagata, perché cambia la prospettiva del luogo dall’alto di quella roccia. L’acqua ci circonda e ha una forza incredibile, fa quasi paura! Nel primo pomeriggio torniamo verso la città e visitiamo Schaffhausen (www.Schaffhausen-tourismus.Ch). Forse perché oggi è domenica, forse perché è ancora presto, ma troviamo poca gente per le vie. Chiuso al traffico automobilistico, il piccolo centro storico medievale è caratterizzato da un susseguirsi di case elegantemente decorate, alcune con le facciate riccamente dipinte, tutte con i caratteristici bovindi, uno diverso dall’altro, uno più bello dell’altro; se ne contano ben 171. Molto belle le fontane, anch’esse riccamente colorate, che ornano le graziose piazzette e che molto ricordano le fontane della capitale Berna. La passeggiata è piacevole e continua fino a raggiungere il Reno, ai piedi della famosa fortezza di Munot, simbolo della città, eretta dai suoi cittadini nel sedicesimo secolo. Lasciamo Schaffhausen per dirigerci verso Stein am Rhein, considerata una delle più belle cittadine della Svizzera. Per raggiungerla percorriamo una strada che si inoltra nell’incantevole campagna svizzera; è un susseguirsi di campi dal color verde brillante, deliziosi paesini con la case a graticcio e numerose fattorie. Stein am Rhein sorge lì dove il Reno ha appena lasciato la parte più bassa del Lago di Costanza. Quando arriviamo il piccolo centro storico è affollato di gente che passeggia e che si gode questo pomeriggio di sole. Attraversiamo la Untertor e ci dirigiamo verso la Rathausplatz, piazza che, come dice il nome, è chiusa dal Municipio, un edificio a graticcio rosso nella parte alta, decorato da affreschi nella parte più bassa. Attorno alla piazza si affacciano numerosi altri edifici, molto alti e addossati l’uno all’altro, tutti sempre decorati con graticci e dipinti, quasi a farli sembrare dei preziosi arazzi. I bar con i tavolini all’aperto sono pieni di turisti. Passeggiamo con il naso all’insù, fino ad arrivare in un angolo molto suggestivo della città; siamo infatti all’ingresso del convento benedettino di St. Georgen, che attualmente ospita il museo conventuale. Sembra di entrare nella corte di un’antica cascina, tutto sembra essersi fermato a qualche tempo fa. Da qui, in breve, arriviamo sul lungofiume, molto vivace, animato da un gruppo di bambini in procinto di effettuare una gita in barca sul Reno (www.Steinamrhein.Ch). Torniamo a casa ripercorrendo la stessa strada dell’andata.
Lunedì 24 aprile – Il cielo stamattina è da subito limpido e già presto si sente che sarà una giornata calda. Il programma di oggi prevede la visita della città di Costanza. Come ieri ci mettiamo in cammino per raggiungere l’autostrada A98, per poi proseguire sulla strada B33, che conduce direttamente a Costanza. Prima però di arrivare in centro, facciamo una breve digressione verso la penisola di Reichenau. Collegata alla terraferma da un esile istmo, completamente circondato da canneti, l’isola di Reichenau è nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO quale paesaggio culturale che testimonia il ruolo religioso e culturale del primo monastero benedettino tedesco che fu fondato proprio qui nel 724 e i cui abati divennero molto potenti, tanto che uno di essi fu consigliere di Carlo Magno. Noi facciamo un giro in auto tra le stradine dell’isola, circondate da frutteti e orti che sembrano veri e propri giardini, tra case che sembrano quelle delle fiabe. L’atmosfera è piacevole ed incantata. Incontriamo poca gente, ci si gode un po’ di tranquillità. L’isola di Reichenau è comunque famosa per le tre chiese romaniche di Oberzell, di Mittelzell e di Niederzell, tutte ricche di affreschi. Torniamo sulla B33 e ci dirigiamo verso il centro di Costanza. Troviamo facilmente posto in un parcheggio a pagamento nei pressi della stazione ferroviaria (anche in questo caso le tariffe orarie non sono poi così costose) e ci avviamo per dare inizio al nostro giro turistico (www.Konstanz.De). Superiamo l’edificio grigio della stazione e proprio di fronte all’ufficio informazioni si apre l’estesa Markstätte; originariamente “Markt am Gestade”, ossia “piazza del mercato sulla riva”, è oggi una piazza moderna, vivace e colorata, chiusa da bei palazzi sotto i quali si aprono affollati locali. Da qui iniziamo a girovagare per le vie del centro, tutte molto affollate e tutte delimitate da bei palazzi, un po’ come lo sono anche le città di Schaffhausen e Stein am Rhein. Ne approfittiamo anche per fare un po’ di shopping, dato che troviamo invitanti negozietti che espongono oggetti carini a prezzi molto economici. Rimaniamo particolarmente colpiti dalla ricchezza dei palazzi che cingono la piazza Obermarkt, uno dei luoghi dove nel medioevo avvenivano le esecuzioni. Passando poi ai piedi dell’imponente Cattedrale di Nostra Signora, ci dirigiamo verso il lungolago, dove ci riposiamo per una sosta pranzo. Verso l’acqua si protende un pontile sul quale si erge la statua di “Imperia”. La figura, alta nove metri e roteante, ha le braccia aperte e rivolte verso l’alto e ricorda un’omonima cortigiana italiana del sedicesimo secolo.
Martedì 25 aprile – Ci mettiamo in viaggio abbastanza presto per far rientro a casa. Per concludere il giro del lago ripercorriamo la strada che conduce a Costanza, superiamo in breve il confine con la svizzera e continuiamo sulla strada n°13. Attraversiamo un paesaggio non molto affascinante, per lo più zone industriali. In prossimità di Frasnacht entriamo in autostrada, A1, quindi la A13, per ripercorrere lo stesso itinerario che ci ha condotto in quest’angolo di mondo al confine tra Germania e Svizzera.