L’ovest degli Stati Uniti in camper

Dal 24 luglio al 15 agosto 2004 abbiamo percorso circa 3500 miglia attraverso Wyoming, Utah, Arizona e Colorado. Arrivati a Denver, dopo una notte in motel la compagnia Roadbear RV di noleggio del camper si è incaricata di portarci presso la loro sede per il ritiro del mezzo. Lì ce ne hanno spiegato il funzionamento, abbiamo pagato per...
Scritto da: Nilla Biancoli
l'ovest degli stati uniti in camper
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
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Dal 24 luglio al 15 agosto 2004 abbiamo percorso circa 3500 miglia attraverso Wyoming, Utah, Arizona e Colorado.

Arrivati a Denver, dopo una notte in motel la compagnia Roadbear RV di noleggio del camper si è incaricata di portarci presso la loro sede per il ritiro del mezzo. Lì ce ne hanno spiegato il funzionamento, abbiamo pagato per l’aumento del massimale dell’assicurazione (non si sa mai!) e acquistato un certo numero chilometri: il noleggio prepagato in Italia non comprendeva alcun chilometraggio e pagando in anticipo il prezzo è più vantaggioso, attenzione però non rimborsano i chilometri non effettuati. Cortesi ed efficienti in breve tempo ci hanno consegnato un “recreational vehicle” RV appunto e non camper come diciamo noi, praticamente nuovo e perfettamente attrezzato. La scelta di questo mezzo ci permetterà di muoverci in assoluta libertà, di dormire all’interno dei parchi nazionali senza problemi (comunque sempre in campeggi autorizzati), mangiare godendo di panorami mozzafiato e magari schiacciare la classica pennichella per poi riprendere la strada verso nuove scoperte. Negli USA molte persone vivono in questo modo, e sulle strade si incontrano camper grandi come pullman gran turismo con a rimorchio l’auto o il motoscafo o la moto d’acqua.

Non ci sono perciò problemi per trovare parcheggio, posto per dormire e fare la spesa nei supermercati può rappresentare un supplemento di avventura, ad esempio: quale tipo di latte scegliere fra i 20 proposti? Ottime le tortillas (assomigliano un po’ alle piadine romagnole) per sostituire il terribile e molle pane in cassetta. Buona la carne, notevole la scelta di frutta e verdura e i prezzi sono migliori che in Italia.

I principali punti del nostro viaggio sono stati: • Cheyenne, capitale del Wyoming dove tutti gli anni l’ultima settimana di luglio si svolge il “Cheyenne frontier days” una rievocazione dei tempi mitici della frontiera e del selvaggio west. Fra danze indiane, rodeo, hot dog e abbigliamento in stile cowboy è senz’altro un modo interessante per entrare nello spirito americano.

• Yellowstone National Park: geyser, montagne, laghi, fiumi, cascate, orsi, cervi e bisonti tutto come da catalogo, soprattutto però colpiscono le tracce ancora molto evidenti del grande incendio del 1988 che devastò il parco per quasi i due terzi. • Capitol Reef n.P. E la strada che attraversa l’Escalante Staircase n.M., chiamata proprio scenic byway per i paesaggi mozzafiato, le montagne color mattone e le enormi distese di foreste verdi.

• Bryce Canyon • Gran Canyon n.P. (North Rim) • Lake Powell (da non perdere un volo panoramico su questo deserto diventato un grande lago frastagliatissimo con la costruzione della grande diga Hoover) • Monument Valley (consigliabile usufruire delle escursioni organizzate dai nativi per addentrarsi fra i fondali di tanti film western) • Arches n.P.

• Canyonlands (Island in the Sky) • Mesa Verde n.P.

• Denver capitale del Colorado ai piedi delle Montagne Rocciose con birrerie e locali musicali che la rendono più simile a una città europea che americana Il tempo è stato perfetto né troppo caldo né troppo freddo, si viaggia quasi sempre oltre i 1500 metri e i temporali ci hanno poi regalato splendidi tramonti con cieli infuocati e doppi arcobaleni.

Perciò non mi resta che consigliare a tutti di andare e soprattutto di provare l’esperienza del camper, pardon RV.



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