Il mio mal d’Africa: Zanzibar l’incantevole

Vorrei partire da una premessa che reputo necessaria e lo faccio attraverso una citazione: "senza punto di vista non si vede niente". Questo per chiarire come ciò che riporto è passato attraverso di me, è stato filtrato e nessun racconto, per quanto dettagliato, è in grado di riportare con perfetta neutralità. Questa vacanza l'ho trascorsa...
Scritto da: blondi
il mio mal d'africa: zanzibar l'incantevole
Partenza il: 24/01/2008
Ritorno il: 01/02/2008
Vorrei partire da una premessa che reputo necessaria e lo faccio attraverso una citazione: “senza punto di vista non si vede niente”. Questo per chiarire come ciò che riporto è passato attraverso di me, è stato filtrato e nessun racconto, per quanto dettagliato, è in grado di riportare con perfetta neutralità. Questa vacanza l’ho trascorsa con i miei genitori (alla mia età sono una presenza piacevole, ti fanno stare da vip e non rompono più) come regalo per un 110 e lode fresco fresco.

Quello che cercavo, prenotando questa vacanza, era un mare incantevole e caldo, una spiaggia da cartolina, relax totale e incondizionato, sole e abbronzatura.Questi saranno i parametri attraverso cui valuterò la mia esperienza. Partenza prevista per le 11e45 di mercoledì 24 gennaio, precisione svizzera e volo tranquillo con blu panorama. L’unica pecca delle 7 ore di volo verso Stonetown la scomodità delle poltrone dell’economy class: sono alta meno di 1.70 per 55 kg e ci stavo a malapena, con scomodi contorsionismi sono riuscita a schiacciare un pisolino. Folkloristico areoporto quello della colorata capitale zanzibarina: vi accoglieranno poliziotti in cerca di bigliettoni e fantomatici controlli al bagaglio vi spingeranno a ragalare mance a chiunque ne avanzi pretesa. Capisco la stanchezza e il timore di farvi sgualcire il bagaglio ma non piegatevi, non fanno nulla e, a mio giudizio, non aiuta nè la vostra nè la loro morale. Altra simpatica esperienza è la ricerca del pulmino del tour operator all’uscita dell’areoporto. Nonostante i 40 gradi con umidità all’80 per cento devo dire di essermi proprio divertita dinanzi ad una folla di gente locale che cerca di farti la gentilezza di spostare la tua valigia nel pulmino al prezzo di 1o 2 dollari, ma con tanta simpatia. Io ero al Veraclub Kiwenga e lo spostamento in pulmino dura circa 40 minuti. Naturalmente si tratta di una strada (l’unica dell’isola) sconnessa e su cui si affacciano le capanne in fango dei villaggi rurali. E’ uno spettacolo suggestivo, la povertà, proprio quella che appartiene all’immaginario collettivo occidentale, è vissuta con grande dignità e felicità. Passiamo ora alla location principale della mia vacanza, il villaggio Veraclub: 63 camere standard dislocate ordinatamente su un lotto verdeggiante di varie specie vegetali e animali (le scimmie animeranno le serate)orlato da una spiaggia incantevole di sabbia bianca corallina e palme altissime o ombrose cariche di cocchi. Non c’è nulla che contrasti con il paesaggio, le costruzioni, tutte ad un piano, con tetto in makuti e pietra locale, sono perfettamente inserite nell’ambiente naturale. C’è una cura maniacale nelle aiuole,nella pulizia dei vialetti e vi stupiranno lembi di pratino inglese. Passiamo alle camere, semplici ed essenziali, letto a baldacchino con zanzariera e pochi mobili in stile locale, il bagno potrebbe essere migliorato, almeno arricchito di una sedia. Non condivido le critiche di chi dice che si tratta di brutte camere. La veraclub è stata molto chiara fin dal catalogo, si tratta di un villaggio atmosfera e non potete aspettarvi tv o mobili ridondanti in stile Hilton. Siete nel coure dell’Africa nera! Il servizio ristorante è buono, non eccezionale il cibo nè troppo vario (soprattutto la colazione) ma la bellezza del contesto farà perdonare qualche pecca. Tre o quattro sere a settimana c’è menu alla carta e per il resto buffet. Una sera c’è la cena tipica zanzibarina, niente male, molto speziata ed esotica. Gustatevi la frutta, meravigliosa e freschissima e i succhi di frutta in caraffa, non ve ne pentirete. L’ultima sera c’è la cena di gala ed è l’occasione per fare una bella abbuffata di pesce fresco prima di ritornare a casa. Il servizio allinclusive include spuntini giornalieri: pizza al bar principale, thè dalle 5 alle 6 al ristorante più piccolo dove, per altro, potete gustare l’aragosta (a pagamento ma con una modica cifra, circa 30 dollari, fatelo lì perchè in Italia è proibitivo). Anche l’animazione rispetta il clima atmosfera ed è attenta a garantire tranquillità e privacy pur allietando piacevolmente il soggiorno. Il villaggio è isolato e l’unica possibilità serale è di assistere al cabaret degli animatori. Il lunedi sera c’è la serata disco al pontile del Bravoclub a cui partecipano gli ospiti di tutti i villaggi della baia. Per quanto concerne il mare c’è un fenomeno particolare, quello delle maree. La mattina presto c’è alta marea, poi, progressivamente nel corso delle ore la marea si ritita fino a scoprire completamente l’arenile. Il momento più bello per godersi un’acqua cristallina e calda (molto calda!) sono le ore 13, perciò vi consiglio di posticipare il pranzo, ne vale la pena. Dalle 14 la marea risale e diventa più mosso. A gennaio,il periodo più bello, il sole tramonta comunque presto, alle 17 e30 circa. Sono andata molto cauta nell’esposizione al sole, è deccisamente forte, 6 gradi sotto la linea equatoriale, e non vale la pena di rovinarsi la vacanza per una scottatura. Conviene fare qualche lampada prima di partire e usare protezioni medio-alte. A proposito delle escursioni io ho fatto il Livingstone tour di una giornata nella capitale Stonetown. Molto completa e non troppo stancante (bisogna sempre considerare che la temperatura rende bradipo anche il più volenteroso dei camminatori) permette di vedere il cuore della città e nel, pomeriggio, la spiaggia di Mangapani dove non è presente il fenomeno delle maree e si può fare un bel bagno. Il difetto è quello comune a molti tour organizzati, la guida vi condurrà in negozi “convenzionati” che hanno molto di “made in China” e poco di locale. Belli da comprare i quadri ad olio su tela realizzati dagli artisti “di strada” ma attenzione a comprarli l’ultimo giorno perchè se rimangono troppo arrotolati si spacca la vernice ed è veramente un peccato. L’escursione costa 40 dollari e potrei dire che ne vale la pena considerando che include pure un buon pranzo di pesce in un ristorante sul mare…Lo stesso vale per le altre escursioni marine, bisogna solo guardare come è il mare prima di andare perchè non ha senso sperare di vedere i delfini o di fare snorkeling con onde forza 8!Per gli appassionati di snorkeling, non aspettative una barriera corallina da cartolina, è molto rocciosa e poco colorata, qualche stella marina al massimo e aldilà di questa è piuttosto difficile immergersi soprattutto considerando che si trova a 800 metri dalla riva e non c’è pontile. Quella che dalla riva è una cresta bianca in coincidenza della barriera in loco e un’onda bella alta. Si può raggiungere il reef con i catamarani in legno della “ditta” locale per una cifra di 20 euro circa. Non tirate troppo il prezzo, quando vi accorgerete della fatica che fanno a riportarvi a riva controvento a remi capirete…Nota tecnica sulla profilassi antimalarica: io sono stata costretta da mia madre a iniziare la profilassi con il malarone ma dopo due giorni ho smesso. Il pericolo di essere contaggiati è raro, la zanzara dovrebbe pungere una persona infetta e, nel giro di poco tempo, pungerne un’altra. Questo non toglie che ogni anno muoiono molti zanzibarini di malaria ma dovreste essere sfortunati a farvi beccare in una settimana o due!La partenza era prevista per le 10 del 1 febbraio con volo blu panorama.Volo travagliato, quello verso lo scalo di Mombasa, l’aereo, suppongo per la breve durata, ha volato basso incontrando perturbazioni varie che hanno messo in subbuglio lo stomaco di molti. Il transfert a Mombasa è stato di circa un’ora per poi ripartire alla vollta di Roma. Di certo il viaggio di ritorno è piuttosto stancante, 9 ore circa ma vi assicuro che dopo tre giorni avrete dimenticato il “travaglio” gustando il caldo e odoroso ricordo della bella Zanzibar…

Il costo di una settimana al Veraclub nella settimana citata è di circa 1440 euro più le tasse e l’inevitabile adeguamento carburante che verrà richiesto con l’ultima rata.



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