Tour USA tra 4 stati : Arizona – Utah – Colorado – New Nexico

Un viaggio che non si dimentica!
Scritto da: puppola
tour usa tra 4 stati : arizona - utah - colorado - new nexico
Partenza il: 26/07/2010
Ritorno il: 10/08/2010
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Quest’estate abbiamo svolto un tour che ha toccato 4 differenti stati: Arizona, Utah, Colorado e New Mexico. 16 giorni per percorrere ben 5.500 km! Abbiamo deciso di fare una recensione di viaggio che si dilunghi maggiormente sui luoghi dei quali, prima di partire, avevo trovato con difficoltà informazioni. Abbiamo inoltre inserito il tempo necessario per raggiungere le varie destinazioni (dato fondamentale per chi, come noi, si accinge ad organizzare un tour con tappe serrate).

Parto elencando subito le voci di costo (eravamo in 3 alloggiando sempre tutti nella stessa stanza) : Noleggio auto 16 gg = tot. 510$ Hotel = 420$/cad Pasti = 400$/cad Escursioni / Ingresso parchi = 290$/cad Benzina = tot. 290$

26/07/2010 – Phoenix Arrivo a Phoenix in serata. C’è solo il tempo di noleggiare l’auto e trasferirsi nell’hotel prenotato via Internet da casa – The Bell hotel and Suite (14 $/cad).

27/07/2010 – Phoenix – Sedona –Meteor Cater – Flagstaff Trasferimento all’Outlet at Anthem, nella periferia di Phoenix, per sfogare la voglia di shopping prima addentraci in una vacanza in cui la natura la farà da padrona! Trascorriamo qualche ora tra negozi ed offerte e, in breve tempo, la nostra auto si trasforma in un deposito di borsine e borsette!! Nel primo pomeriggio, partiamo alla volta di Sedona (1,5h). Sarà che siamo appena arrivati e non siamo ancora abituati al paesaggio dove il colore ricorrente è il rosso delle rocce, ma ci dispiace non aver previsto abbastanza tempo per fare 2 passi nel paesino! Lo scenario è incantevole e le foto si sprecano! Facciamo tappa al parco Slide Rock per rinfrescarci un po’ (il fiume forma profonde pozze scavate in queste rocce color ocra) e partiamo alla volta del Meteor Crater (1.5h). Lo raggiungiamo in serata sotto uno spettacolare temporale. Apro una parentesi riguardo al clima. Non abbiamo mai trovato giornate completamente limpide. Abbiamo incontrato temporali quasi tutti i giorni, ma vi assicuro, che il cielo che ci si presentava, abbelliva e rendeva ancora più indimenticabili gli scenari che si stagliavano davanti ai nostri occhi! Sarà stata l’atmosfera un po’ drammatica ed i giochi di luci con scrosci di pioggia improvvisi, ma il cratere mi è piaciuto davvero molto. Dopo un’oretta ci siamo trasferiti all’hotel, già prenotato da casa, a Flagstaff (Grand Canyon Travelodge – 15 $/cad).

28/07/2010 – Flagstaff – Page – Gita in gommone su Colorado River – Horseshoe Bend Saltiamo la rituale visita al Grand Canyon (già visitato in un’altra vacanza) e ci trasferiamo a Page (2.5h) per effettuare un’escursione in gommone sul Colorado (Colorado River Discovery – 84 $/cad) . A Page si trova la diga che forma il lago Powell, da cui inizia il Glen Canyon (a monte del Grand Canyon). In questo tratto, le acque del fiume sono tranquille e limpide. La navigazione non è pericolosa e lo spettacolo è imperdibile. Si raggiunge il luogo di imbarco con un pullman che, attraversando una galleria di qualche km, copre il dislivello del canyon e porta al fiume (ai piedi dell’imponente diga). Dopo le informazioni sulla sicurezza, si parte per la gita. In 5.5 h si compie un bel tratto di fiume immersi nella tranquillità del canyon… A metà del tragitto si fa tappa in una piccola spiaggia per visionare alcuni petroglifici e fare il bagno (l’acqua è 8°C!!!! Gelata…ma non potevo non farlo!! Solo in 2 ne abbiamo avuto il coraggio!!!). Magico il momento in cui, con il motore spento, ci siamo fatti trascinare dalla sola forza della corrente e, la nostra guida, ha intonato con la chitarra, canti per il fiume! Su queste cose gli americani sono proprio i numeri 1! Arrivati a destinazione, il pullman ci ha riportati a Page. Ma lo spettacolo non era ancora finito! Presa la macchina ci siamo recati all’Horseshoe Bend (dove il Colorado fa una curva a “U”; tratto già percorso sul fiume nel pomeriggio). Si parcheggia e si fa un breve tratto a piedi per raggiungere il bordo del canyon. Che dire?? Di tutta la vacanza questa è l’immagine e soprattutto l’emozione più vivida! Sarà stato il tramonto, sarà stato il progressivo scenario che si apriva davanti ai miei occhi man mano che mi avvicinavo all’orlo del canyon, sarà stata la poca gente presente ma….solo questo spettacolo per me è valso il viaggio! DA NON PERDERE! In serata ci siamo trasferiti all’hotel già prenotato da casa (Page AZ Travelodge – 28 $/cad).

29/07/2010 – Antelope Canyon – Coral Pink Sand Dunes – Glendale Altra giornata che aspettavo da tempo… gita già prenotata da casa all’Antelope Canyon (Antelope Canyon Tours – 32 $/cad). Consiglio di prenotare l’escursione delle 11.30, per vedere lo spettacolo dei raggi di luce che, a mezzogiorno, filtrano dai fori superiori del canyon! Durando l’avvenimento solo per pochi minuti, il percorso di andata all’interno dello slot-canyon, viene fatto ai mille all’ora! Fortunatamente al ritorno viene dato maggior respiro. Quando da casa, sognavo ad occhi aperti vedendo le immagini ed i colori del canyon, sinceramente mi aspettavo un’atmosfera più raccolta. In realtà, la quantità di gente ammassata in quegli stretti passaggi, fa perder un po’ di poesia al luogo! Peccato! Nel primo pomeriggio siamo partiti alla volta del Coral Pink Sand Dunes Park (2.5 h). Questo parco è davvero particolare. In un paesaggio prevalentemente montagnoso, in cui si alternano pini ed abeti, improvvisamente si presenta una zona coperta da alte dune di sabbia rosa! Meraviglioso il contrasto tra il cielo viola di un temporale in avvicinamento, il sole splendente sopra di noi ed i colori del deserto! Dopo aver dedicato un’oretta alla visita del parco ed alla risalita della duna più alta, siamo partiti alla volta di Glendale (sulla strada per il Bryce Canyon). Questo minuscolo paesino è praticamente composto dal bed&breakfast in cui abbiamo soggiornato (Smith Hotel Bed and Breakfast – 35 $/cad) e dal ristornate adiacente (in cui si mangia un’ottima carne). Questa è l’America sperduta che ti aspetti! L’hotel è davvero carino! Si tratta di una vecchia casa ristrutturata dove, al piano superiore, si trovano le stanza che alloggiano gli ospiti! La colazione, preparata e servita dai padroni di casa, conclude degnamente il quadretto da film che ci si crea nella testa appena arrivati!

30/07/2010 – Glendale – Bayce Canyon – Kodachrome Park – Tropic Trasferimento al Bryce Canyon (1 h). Di questo parco è già stato detto di tutto e di più quindi non mi dilungo. Se posso dare un consiglio, noi abbiamo visitato prima i view-point più a sud lasciano per ultimo il meraviglioso anfiteatro di pinnacoli. In questo modo si rimane affascinati dall’intero parco e si arriva al meglio gustandoselo piano piano! Ultimo consiglio: assolutamente da fare la discesa nel canyon percorrendo il Navajo Loop Trail (fattibile da chiunque abbia una normale preparazione fisica)! In serata ci siamo ancora diretti al Kodachrome Basin State Park. Visto dopo il Bryce Canyo è poca cosa, ma il fatto di essere praticamente gli unici visitatori lungo il percorso Angels Palace Trail, ci ha comunque regalato belle sensazioni. In serata ci siamo trasferiti a Tropic, nell’hotel prenotato da casa (Americas Best Value Inn – 37 $/cad).

31/07/2010 – Tropic – UT12 / 24 – Arches Park – Moab Trasferimento verso l’Arches Park percorrendo la UT12 + UT24 (5h). Non ho parole per descrivere questa strada…è davvero il viaggio nel viaggio! E’ un susseguirsi di paesaggi dai colori meravigliosi! Si passa dal rosso delle rocce, al verde delle montagne, per poi tornare ancora al rosso con striature gialle, al grigio e poi ancora a pennellate con sfumature dal giallo, all’arancio, passando attraverso l’ocra…non ci sono parole! IMPERDIBILE! Arriviamo all’Arches Park nel tardo pomeriggio e, con gli occhi ancora pieni dell’incanto del percorso appena affrontato, visitiamo il Balanced Rock (ma come fa a non cadere quel massone??) ed affrontiamo il trail per raggiungere il Delicate Arch (simbolo dello Utah). Anche qui le emozioni sono indescrivibili. Il percorso è un po’ faticoso (1h) ma consiglio ASSOLUTAMNETE di affrontarlo! Lo scenario ripagherà di ogni goccia di sudore versata! Per chi desiderasse fermarsi fin dopo il tramonto (momento più bello in cui vedere l’arco), consiglio di portare un pila per il rientro. In serata ci dirigiamo verso Moab, nell’hotel prenotato da casa (Silver Sage Inn – 30 $/cad). Finalmente un paesino in cui c’è un po’ di vita! Dopo tanta natura, vedere qualche insegna luminosa assicuro che fa piacere!

01/08/2010 : Arches Park – Dead Horse Point – Cortez In mattinata torniamo all’Arches Park per affrontare il resto della visita. Anche qui non mi dilungo perché esistono racconti più che dettagliati in ogni dove. Consiglio: da fare, anche solo una parte, il Devils Garden Primitive Loop. E’ un susseguirsi di archi via via meno affollati, che permetto di immergersi appieno nel silenzio e nell’incanto di quei luoghi. Chi ha intenzione di visitare bene questo parco, deve dedicargli un paio di giorni (li merita). Nel tardo pomeriggio scappiamo alla volta del Dead Horse Point (40 min), altro parco in cui si vede il fiume Colorado fare due ampie curve. Beh…se avete giù visitato a Page, l’Horseshoe Bend, questo parco vi deluderà. Da qui non si può raggiungere il bordo del Canyon ed il fiume è davvero lontanissimo! BOCCIATO! Ci trasferiamo quindi alla volta di Cortez (2.5 h) per alloggiare nell’hotel già prenotato da casa, Mesa Verde Inn – 28 $/Cad.

02/08/2010 – Durango – Silverton – Cortez Di buon ora ci svegliamo per raggiungere Durango (1h) ed affrontare la gita organizzata dalla Durango & Silverton Narrow Gauge. Si tratta di un collegamento tra queste due cittadine, che può essere fatto andata sul pullman e ritorno sul treno a vapore, o viceversa. Optiamo per l’andata in pullman e raggiungiamo Silverton. Questa è una vecchia cittadina mineraria sperduta tra le mitiche Rocky Mountain dove tutto è stato più o meno lasciato come all’ora…ma la vera attrazione è il treno a vapore che ci riporterà indietro. Trascorsa qualche ora nel paesino, tra i vari negozi di souvenir, è finalmente l’ora del rientro. Entusiasti saliamo sul treno e ci mettiamo in viaggio…. La tratta segue in fiume del fondovalle e …Che dire?? …vada per la prima ora….vada per la seconda…ma 3 ore sono davvero troppe!!! Il paesaggio è abbastanza monotono. C’è un unico punto in cui il percorso dei binari è davvero scenografico…la montagna è scavata per permettere il passaggio del treno ed il percorso è in quota rispetto al fiume…si ha un po’ la sensazione di viaggiare aggrappati al fianco della montagna ma, l’emozione dura pochi limitati minuti….poi tutto rientra nella normale monotonia del viaggio. Visto l’esorbitante costo (96 $/cad), lo sconsiglio vivamente… In serata rientriamo a Cortez e facciamo una seconda nottata al Mesa Verde Inn. Dopo tutto quel viaggiare, fa strano passare due notti nello stesso letto!

03/08/2010 – Mesa Verde – 4 Corners Monument – Monument Valley – Mexican Hat Sveglia presto e visita al parco di Mesa Verde. Dividendoci su 2 file, siamo riusciti a prendere i biglietti sia per Cliff Palace che per Balcony House (non si potrebbe fare ma….). Meritano entrambi ma, se proprio uno dovesse scegliere, consiglierei il Cliff Palace! Finita la visita (questo parco l’abbiamo girato un po’ di fretta, ma non merita più di una giornata), ci trasferiamo al 4 Corners Monument (1,5h), punto in cui si incrociano i 4 stati oggetto del nostro tour (Arizona, Utah, Colorado e New Mexico). Sorpresa: è chiuso per ristrutturazione! Uffa! Proseguiamo alla volta della MITICA Monument Valley (2h)! Ci arriviamo nel tardo pomeriggio e capiamo subito di aver scelto il momento migliore per visitarla. Paghiamo l’ingresso e ci accingiamo ad intraprendere il giro autogestendoci con la nostra auto. Avevamo già visto paesaggi da lasciare col fiato sospeso, quindi temevamo che, la vista di questo luogo, un po’ ci deludesse….e invece…. Ripeto, complice un cielo adorno di nuvoloni viola e giochi di luce che accendevano e spegnevano i colori, siamo rimasti stregati dall’incanto del luogo! Il parco chiude alle 20 quindi, alle 19, ora in cui siamo partiti per il loop, c’era davvero poca gente. Ci siamo goduti i vari viewpint praticamente in solitaria! Pazzesco! Non avremmo potuto sperate di più! Siamo usciti dal parco che era già buio e ci siamo recati all’hotel già prenotato da casa a Mexican Hat – Hat Rock Inn – 45$ / cad.

04/08/2010 – Monument Valley – Canyon de Chelly – Chinle Sveglia presto e ritorno verso la Monument Valley. DOVEVAMO trovare il tratto di strada in discesa, ripreso in mille fotografie, per me immagine simbolo del luogo. Facciamo un po’ di ricerche, con vari stop e tentativi e poi finalmente lo troviamo. Si trova nel tratto di strada tra Mexican Hat e la Monument Valley. Stare un po’ fermi sul ciglio della strada ti fa respirare l’aria del vero sogno americano “on the road”! Decine di Harley Davidson battono questo percorso…Uomini e donne uniti ad inseguire un mito che forse esiste più nella nostra testa che nella realtà….ma che in quel momento ti fa sentire il protagonista di un sogno! Non sarei più andata via!….però arriva l’ora di proseguire… Ci allontaniamo e, con lo sguardo che continua a volgersi verso quelle rocce, ci dirigiamo verso il Canyon de Chelly (3,5h). Questa meta, generalmente poco battuta, la consiglio vivamente! Suggerisco di percorre il solo lato sud (il lato nord non è altrettanto bello) e di fermarsi ai vari viewpoint. L’unico trail aperto al pubblico è quello che porta al White House Ruin. Per il resto ci si deve affidare alla guida dei nativi, perché ancora zona da loro popolata. Consiglio di avventurarsi giù dal sentiero per godere della struttura delle rocce ed immergersi nella pace del canyon. Pare di essere circondati da onde solidificate…davvero un luogo particolare. In serata ci dirigiamo a Chinle (5 min) al nostro hotel prenotato da casa, Best Western Canyon De Chelly Inn – 47 $/cad.

05/08/2010 – Chinle – Gallup – Acome Pueblo – Albuquerque A questo punto parte la fase della vacanza meno pianificata. Si entra in New Mexico, zona meno battuta dal turismo e oggetto di lunghi trasferimenti. Abbiamo cominciato facendo una tappa a Gallup (2h) per sgranchirci un po’ le gambe e per visitare l’hotel El Rancho, posto sulla mitica Route 66. Qui hanno alloggiato i più grandi attori degli anni 50-60. All’interno foto autografate ed un salone con un camino che tutti vorremmo avere nelle nostre case. Romantico! A questo punto abbiamo proseguito alla volta di Acoma Pueblo (altre 2h di strada). Abbiamo partecipato al tour organizzato dai nativi (unico modo per visitare il Pueblo) ed abbiamo seguito i racconti sulle tradizioni Navajo (….a dire il vero non ci abbiamo capito un granchè! Il nostro inglese non è dei più fluenti!!). Mentre eravamo nella chiesetta si è scatenato un temporale da lasciare senza fiato! Dopo 30 minuti di grandine, il cielo si è schiarito lasciandoci immersi in colori spettacolari! Terminata la visita (durata un paio d’ore) ci siamo diretti alla volta di Albuquerque (un’altra ora di viaggio). Abbiamo alloggiato al Motel6 – 18 $/cad, vicino all’Old Town (la zona più caratteristica della città). Cena in un ristorantino tipico e poi nanna.

06/08/2010 – Albuquerque – Very Large Array (VLA) – Lincoln – Roswell Sveglia con alcune spettacolari mongolfiere nel cielo (qui si tiene un famoso festival al riguardo) e trasferimento verso il Very Large Array (2h). Cos’è?? Qualcuno ha visto il film “Contact” con Jodie Foster? Ecco! Il luogo in cui lei capta i segnali provenienti dallo spazio tramite quegli enormi radio-scopi, è proprio qui! Il luogo è isolatissimo, proprio per permettere di ricevere segnali non viziati dalle interferenze prodotte dalla tecnologia. La vista di quelle enormi parabole lascia a bocca aperta. Purtroppo il luogo è un po’ desolato ed il visitor center è praticamente inesistente (c’è solo una signora alquanto sinistra al minuscolo negozio dei souvenir!). Il tour è limitato e lascia un po’ con l’amaro in bocca! Tanta strada per vedere poco poco. Stanno costruendo una nuova struttura….chissà, col tempo si organizzeranno meglio! Speriamo! Nel primo pomeriggio partiamo alla volta di Roswell (3,5 h). Lungo il percorso attraversiamo le zone battute da Billy the Kid! Fortuna vuole che ci ritroviamo a Lincoln (uno dei paesini in cui avrebbe vissuto) proprio durante una festa dedicata al mitico fuorilegge. C’è un gran via vai di persone vestite con i costumi dell’epoca e una specie di fiera in un prato che tante volte avevo visto nei film! Che fortuna! Assistiamo a qualche spettacolo rievocativo e poi ci rimettiamo in macchina. Verso le 18 giungiamo finalmente a Roswell. Questa è stata una delle poche delusioni della vacanza. Mi aspettavo un luogo un po’ kitsch con alieni e navicelle spaziali ovunque mentre invece, ci si trova davanti ad una città normalissima con solo qualche negozio polveroso di souvenir ed un distributore delle Coca Cola con l’immagine di un alieno. Tanta strada per niente! Alloggiamo in un motel scelto a caso a 22 $/cad, cena e nanna.

07/08/2010 – Roswell – Grotte di Carlsbad – White Sands – Las Cruces Alla mattina ci svegliamo ancora con la delusione di quanto non abbiamo trovato a Roswell e, non capacitandoci che gli americani non siano stati in grado di esaltare un avvenimento simile, proviamo a dargli un’ultima possibilità visitando il museo degli UFO… Mah! Non mi ha entusiasmata un granchè! E’ una sorta di stanzone desolato, con una serie di ritagli di giornali dell’epoca e qualche raccolta più recente di dipinti e disegni raffiguranti gli alieni: bocciato! Ci rimettiamo in macchina e ci dirigiamo verso le grotte di Carlsbad (1,5 h). Ci arriviamo per l’ora di pranzo e ci accingiamo a compiere la visita. Sono davvero belle! Consigliano di visitarle al tramonto, quanto migliaia di pipistrelli escono dalle grotte per cercare cibo ma, per problemi di tempo, ci siamo “accontentiamo” di vederle così! Sono gigantesche! Per compiere il giro completo suggerisco di ritagliarsi almeno un paio d’ore (ma qualcosa in più sarebbe meglio!). C’è un bel “sentiero” (addirittura con dei tornati), che scende in profondità. Si può compiere la visita auto-gestendosi attraverso percorsi differenti, a seconda dell’interesse e della disponibilità di tempo. Per tornare in superficie bisogna poi prendere un ascensore! Riemersi dalle viscere della terra, rimontiamo in auto e ci dirigiamo verso il deserto di White Sands (4h). La giornata è particolarmente stancante per i lunghi trasferimenti ed il paesaggio e piuttosto monotono…purtroppo niente a che vedere con gli scenari di Arizona e Utah! Arriviamo a destinazione che è quasi il tramonto….ma è il momento migliore per visitare la zona! Anche qui non ci sono parole per descrivere questo surreale deserto BIANCO! Sembra di essere sulla neve! Scaliamo qualche duna ed ammiriamo la sabbia illuminarsi di riflessi dorati al calare del sole! Restiamo finche non si fa buoi e poi, a malincuore, risaliamo in macchina per l’ultimo trasferimento della giornata! In 45 min siamo finalmente a Las Cruces dove troviamo alloggio in un Super8 a 22$/cad.

08/08/2010 – Las Cruces – Tombstone – Tucson Ci svegliamo di buon ora perché anche oggi ci attende un lungo percorso in auto. In 4 ore arriviamo a Tombstone, paesino reso famoso dall’epica sparatoria svoltasi all’Ok Coral. La cittadina, mantenuta in vita per i turisti, conserva comunque un certo fascino. Tutti gli “abitanti” girano vestiti come all’epoca dei pistoleri….Dai saloon escono donne agghindate con corsetti e piume di struzzo…Nell’aria echeggiano i botti delle sparatorie svolte tra buoni e banditi… Per strada girano le diligenze… Insomma, si fa un tuffo nel vecchio West! Ciclicamente, propongono la rievocazione della sparatoria, sulla via principale (i vari spettacoli che si svolgono nei teatrini, a pagamento, sono per chi mastica bene l’inglese. Si tratta di gag, probabilmente divertenti, che però ti lasciano con la faccia a punto interrogativo se non le si comprende!). Dopo qualche ora, risaliamo in auto per l’ultimo trasferimento della giornata: si va a Tucson (1,5h). Troviamo alloggio in un Super8 a 19$/cad e dedichiamo il resto della giornata a visitare la città (molto pulita ed ordinata!) ed un centro commerciale! Dopo tanto isolamento, sembra impossibile essere di nuovo tra negozi e gente! Una nota su Tucson (e vale anche per Phoenix) la devo fare: ma che tramonti pazzeschi ci sono?? Non ho mai visto tante tonalità di rosso nella mia vita! Pensavamo fosse stato un caso, ma il tramonto delle sere seguenti ce ne ha dato la riconferma! Da non perdere!

09/08/2010 – Saguaro Park Trascorriamo un altro giorno a Tucson dedicandoci ancora allo shopping ed alla visita del Saguaro Park (la parte Ovest). Qui percorriamo, il Bajada Loop. La strada è sterrata ma percorribile, con un po’ di attenzione, con qualsiasi auto. Ci immergiamo in questa “foresta” di giganteschi cactus che presentano le forme più strane e bizzarre! Alcuni sono decisamente buffi! Consiglio vivamente di venir qui un’oretta prima del tramonto, compiere la visita e poi attende il calar del sole da questa bellissima collinetta! Non ve ne pentirete! Il ritorno in albergo avviene con un po’ di tristezza….domani è l’ultimo giorno…

10/08/2010 – Tucson – Phoenix Ultimo giorno: ce la prendiamo comoda. In mattinata ci trasferiamo a Phoenix nell’hotel La Quinta Inn Phoenix – Sky Harbor South a 17$/cad. Dopo aver fatto un giro “panoramico” della città ci dedichiamo ancora allo shopping. Ci rechiamo all’Outlet Arizona Mills posto in una zona piena di locali e ristorantini alla moda (alla sera giravano macchinoni da paura!) e ci regaliamo l’ultima cena ad uno dei nostri fast-food preferiti: 5 Guys!! Ragazzi, se non avete mai provato quest’hamburger, credo vi siate persi il meglio del vero paninazzo made in USA! Noi l’abbiamo scoperto un po’ per caso in una precedente vacanza in Florida e, da allora, ad ogni ritorno in territorio Statunitense non ce lo facciamo mancare (cerchiamo gli indirizzi papabili su internet prima di partire….non è diffusissimo sul territorio!). In serata torniamo all’albergo e ci regaliamo l’ultima notte negli USA…..domani si va per una settimana di relax nello Yucatan, in Messico!

Che altro dire?!?….buon viaggio a tutti!



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