West USA: parchi naturali, strade senza fine

Periodo: 25 agosto - 17 settembre 2005 Volo: British Airways Affitto auto: Budget Spesa per persona: 2.000,00 € circa Guida: Stati Uniti Occidentali 2 della Lonely Planet Mappa: Central & Western United States - Mapart Km percorsi: 5.200 Introduzione Il classico tour dei parchi americani dell'ovest, con puntate nelle città di San Francisco,...
Scritto da: arox5
west usa: parchi naturali, strade senza fine
Partenza il: 25/08/2005
Ritorno il: 17/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Periodo: 25 agosto – 17 settembre 2005 Volo: British Airways Affitto auto: Budget Spesa per persona: 2.000,00 € circa Guida: Stati Uniti Occidentali 2 della Lonely Planet Mappa: Central & Western United States – Mapart Km percorsi: 5.200 Introduzione Il classico tour dei parchi americani dell’ovest, con puntate nelle città di San Francisco, Las Vegas e Los Angeles. Può anche essere classico… Ma quando sei li, su quelle strade, con quegli spazi sconfinati, con quei parchi incredibili… È un sogno! Diario 25 agosto: Biella – Milano Malpensa – Heathrow (Inghilterra) – San Francisco (Stati Uniti) Ore 7.00. Dopo la sveglia alle 3.30, viaggio in auto dalle 4.00 alle 5.15, colazione e chek-in vari non ci resta che attendere il volo delle 8.00. A Londra c’è lo sciopero del catering e quindi ci daranno il pranzo al sacco… Il volo è il BA571 della British Airways: parte alle 8.00 e arriva alle 9.15 (ora di Londra). Londra-Heathrow ore 11.30. Il primo volo tutto ok, a parte 3 giri in tondo a causa del traffico aereo. Il prossimo è il volo per San Francisco BA287 che parte alle 12.55 e arriva alle 15.40. I divanetti di Heathrow sono tremendi: è impossibile dormire… Ma ci sono anche i lettini! Tutti occupati… Sull’aereo ore 9.00 (ora americana): abbiamo sorvolato l’Islanda e adesso siamo sopra la Groenlandia! E’ tutto, ma proprio tutto, bianco! E sulla costa ci sono gli iceberg: incredibile! Per San Francisco mancane 6 ore e mezza, 5820 km, fuori ci sono -50 gradi centigradi. Sull’aereo ore 11.30: siamo passati sopra l’Isola di Buffin, la Baya di Hudson e il Canada. Adesso siamo vicino a Calgary e mancano ancora 2 ore, 1672km. Che volo lungo… E ogni tanto si balla un po’. Arrivati! Alle 15.40 siamo atterrati all’aeroporto di San Francisco, abbiamo fatto l’accettazione e recuperato i bagagli. Poi via con il treno BART fino a Powell St. L’ostello “Union Square Backpacker’s Hostel” in 70 Derby Lane è veramente tremendo… Ma almeno è comodo ed economico. Giretto a piedi, è tutto un sali scendi, troppo bello! E poi cena messicana al “Sotano Grill” (550 Powell St): locale veramente carino e cibo vero messicano! 26 agosto: San Francisco Sveglia alle 8.00 circa (notte nel sacco a pelo: il tugurio sarà anche stato disinfestato da poco, però…) e colazione gratis nell’ostello. Alle 11.00 siamo in Chinatown: un mondo affascinante! Poi pranzo alle 15 in un locale su Ghirardelli Square: panino e insalata buoni. Si chiama “Boudin Sourdogh – French Bread”. Prima siamo passati dalla Washington Square, siamo saliti alla Colt Tower (ma non sulla torre): qui il panorama è favoloso! Poi siamo scesi al Fisherman’s Wharf che è un po’ troppo turistica ma simpatica. Ila dice che è come Gardaland… Ci sono anche i leoni marini che fanno versi e si bisticciano. Poi siamo saliti alla Russian Hill passando per i tornanti di Lombard Street: che forte! E ora siamo scesi dalla Ghirardelli Square: due passi sul mare e poi si va a comprare la roba da campeggio! Il negozio con articoli da campeggio sulla Taylor è stato sostituito con uno per cibo per animali, così abbiamo dovuto scarpinare fino a quello sulla Jackson, dove abbiamo acquistato la pentola e il telo da mettere sotto la tenda, ma non il fornellino perchè troppo caro. Dopo gli acquisti ci siamo diretti verso “casa” per una doccia ristoratrice e un po’ di meritato riposo. Poi usciremo nuovamente per cercare un posticino carino nella zona di Chinatown per cenare… Ma quale Chinatown?? Siamo a 100 metri dall’ostello… E chi ce la fa ad andare fino a la?? Sono le 22.00 e siamo già tritati! Tra poco ‘notte… 27 agosto: San Francisco – Yosemite National Park Oggi si parte per Yosemite! Fatto il bagaglio, alle 7.30 andiamo alla sala breakfast dove il ragazzo dell’ostello dormiva! Lo svegliamo e un po’ sconvolto va a prenderci il muffin per la colazione. Poi schizziamo alla Budget dove un omino simpatico ci affitta la macchina prenotata su internet: è una Chevrolet Aveo piccolina e con il cambio automatico. Ma come funziona sto cambio? Bah, ci buttiamo per le strade di San Francisco e dopo un po’ di pestoni sul freno (ci sono solo 2 pedali, meglio usare sempre e solo il piede destro…) arriviamo sul ponte che attraversa la baia (Bay Bridge). Si fa un po’ di strada e ci fermiamo 2 volte per fare la spesa e comprare ciò che ci manca ancora (il fornellino!!). Dopo un sacco di miglia arriviamo all’entrata del parco di Yosemite. Facciamo la tessera dei parchi e poi via al Crane Flat Campground: un po’ selvaggio (niente doccia) ma favoloso! Facciamo anche un giro verso la valle e piano piano scopriamo El Capitan e poi l’Half Dome. Ma che spettacolo!! Ancora un salto fino a Yosemite Village e poi si torna al campeggio: alle 21, tutto buio, cominciamo a cenare. Il menu è pasta con salsa di pomodoro che non era neanche male. Dopo cena mettiamo tutto il cibo nel Bear Box altrimenti l’orso rompe tutto, ci diamo una lavata approssimativa e poi nanna, sperando che l’orso stia lontano… 28 agosto: Yosemite National Park (Glacier Point e Sentinel Dome) Sveglia alle 7.30, in piedi alle 8… Colazione e poi via al villaggio. Li scopriamo che il bus che volevamo prendere era già partito, e allora in macchina saliamo al Glacier Point, dove la vista sull’Half Dome è splendida! Poi a piedi sulla Sentinel Dome, con vista a 360°, ma soprattutto su El Capitan e sull’Half Dome. Alle 16.00 ci tocca scendere e sperare di trovare un benzinaio… Qui le distanze sono enormi e imprevedibili. Alla fine abbiamo fatto il pieno, ma eravamo veramente a secco! A cena Ila si è superata: ha fatto un sughetto per la pasta con una salsa di pomodoro e del tonno in acqua… Ed era troppo buono! Nanna presto, domani sveglia alle 6.00! 29 agosto: Yosemite National Park (North Dome) – Tioga Pass – Lone Pine Sveglia tremenda alle 6.00 e partenza alle 7.00. Durante il tragitto sulla Tioga Road abbiamo in programma una “breve” passeggiata verso il North Dome da dove la vista sull’Half Dome e la valle è favolosa. Abbiamo anche visto l’aquila!! Dopo la passeggiata di 5 ore con un bel tratto nella foresta di pini e abeti rossi si riparte: l’orso non l’abbiamo visto, in compenso ci siamo beccati un bambi (ieri) e una serie di scoiattoli! La strada verso il Tioga Pass è meravigliosa: arrivati al passo a 3.000 metri fa freddissimo e tira un vento tremendo. Si comincia la discesa e il paesaggio continua a essere incredibile: è ampio in un modo esagerato con dei colori bellissimi! E guida, guida e guida siamo arrivati a Lone Pine: un po’ di motel e ristorantini e basta, ma tanto siamo a pezzi. Cena messicana molto buona e notte in motel. Che posto caldo! 30 agosto: Lone Pine – Death Valley – Las Vegas Sveglia alle 5.00. Veloce colazione e via verso la Death Valley. Anche qui gli spazi sono interminabili e alle 8.30 del mattino ci sono già 38 gradi! Abbiamo visto un coyote: magrino e con il muso triste, ma uno sguardo un po’ sospetto… Sosta a Zabrinskie Point (splendido!!) e via verso Las Vegas. Purtroppo la strada verso Dante’s View era chiusa per un’alluvione dell’anno scorso. La strada verso Las Vegas corre in mezzo a deserti rocciosi e piane immense ricoperte di cespugli radi… Che teporino! Alle 14 arriviamo a Las Vegas e subito veniamo fagocitati nel traffico e nell’esagerazione di questo posto, finto ma molto curioso. Ci riposiamo un attimo, facciamo una passeggiata con 40 gradi e poi giochiamo 2 dollari. Per 2 volte giochiamo 25c e vinciamo 1$, ma alla fine rimaniamo a bocca asciutta… Torniamo in stanza e ci facciamo “carini” per la serata… Intanto è diventato buio e la città si è accesa. Effettivamente penso che mostri la sua parte migliore la notte, una distesa di luci in mezzo al deserto. Siamo stanchi, ma teniamo duro, la serata è ancora lunga e speriamo di vincere qualche soldino! Eh… Alla fine abbiamo solo perso… Comunque a nanna a mezzanotte, sveniamo all’istante appena ci corichiamo. 31 agosto: Las Vegas – Zion National Park Sveglia alle 7.30, colazione al bar e via verso Zion! La strada è lunga ma sempre diversa con dei paesaggi splendidi. Entriamo nello Utah e piano piano ci avviciniamo a Zion. L’entrata nella valle è una sorpresa incredibile: alte pareti di roccia rossa tutte lavorate da acqua e vento. Troviamo da dormire al campeggio Watchman e subito assaggiamo qualche passeggiata breve: Weping Rock e una vista sui Three Pathriarcs. Ma il tempo stringe, si torna al campeggio: cena e nanna, siamo a pezzi. 1 settembre: Zion National Park – Bryce Canyon National Park Sveglia alle 6.30 saltata: non abbiamo chiuso occhio per il vento tremendo che ci ha scosso la tenda tutta la notte! Ci alziamo alle 8.00, colazione veloce in macchina (troppo vento…) e prendiamo il bus navetta per fare una camminata. La nostra meta è l’Angel’s Landing, un punto estremamente panoramico nel centro della valle e con qualche passaggio esposto. Torniamo alla macchina e si riparte per Bryce Canyon. La strada è favolosa, tutta rocce, canyon, colori! Arriviamo a Bryce, piazziamo la tenda e riusciamo a farci una doccia e il bucato. Qui il panorama è incredibile, pieno di piccole e grandi guglie chiamate Hoodoo. Sono le 21, è ora di nanna!! 2 settembre: Bryce Canyon National Park – Escalante – Torrey – Capitol Reef – Green River Sveglia alle 6.00 per vedere gli Hoodoo all’alba. Al mattino l’aria è decisamente fresca e per di più il sole si è fatto attendere, ma alla fine lo spettacolo è stato notevole. Colazione e pronti via verso Torrey. Ci arriviamo alle 2 del pomeriggio dopo una sosta a Escalante per vedere la foresta pietrificata. Decidiamo però di proseguire per avvicinarci ad Arches, ci alterniamo alla guida, i paesaggi sono bellissimi. Passiamo in mezzo a Capitol Reef e poi via verso Green River dove troviamo un motel a 35 dollari! Cena buonissima a base di cheeseburger e patatine e finalmente nanna! 3 settembre: Green River – Arches National Park – Moab Sveglia alle 7.30 e colazione con cappuccino e muffin al Green River Coffee Co., locale molto carino con tanto di souvenir (maglietta con avvoltoio…). Poi una breve spesa al market e via verso il parco di Arches. Qui purtroppo il campeggio è pieno e così non possiamo fermarci per la notte. Il cielo è azzurro e il sole caldissimo, ma per il pomeriggio sono previsti temporali, bisogna sbrigarsi a fare le passeggiate. Lo spettacolo degli archi naturali è stupendo, purtroppo c’è tanta gente e questo toglie molto del fascino del panorama. I nuvoloni arrivano come previsto e così ci affrettiamo a scappare in macchina. Il resto lo vediamo sotto la pioggia scrosciante. Giretto al visitor center e poi un po’ delusi ci dirigiamo verso Moab. Delusi non per il parco, che è splendido, ma per le condizioni atmosferiche che ci hanno cacciato… Andiamo quindi a Moab, che è una cittadina turistica e poco allettante, è sabato, c’è un sacco di gente e i motel sono cari. Alla fine cediamo al Rustic Inn Motel, camera grande con tanto di cucina ma… È piena di scarafaggi morti!!! Che schifo tremendo! Ci fanno lo sconto di 7 dollari ma ormai siamo schifati (Ila dorme vestita nel sacco a pelo… Le lenzuola erano orribili). Notte abbastanza insonne… 4 settembre: Moab – Dead Horse Point – Canyonlands Sveglia alle 7 e prima tappa al Dead Horse Point. Panorami bellissimi e bellissimo campeggio… L’avessimo saputo ieri! Ci dirigiamo verso Canyonlands, parco nazionale bellissimo e selvaggio. Il campeggio è in un posto molto panoramico ma privo di acqua ed elettricità… Noi e la natura! Giornata calda, le nuvole vagano per il grande cielo blu senza mai coprire il sole, facciamo varie passeggiate nei vari punti panoramici… Che posto! Siamo stanchi, l’ultimo sforzo per vedere un bell’arco con una camminatina di 800 metri e poi in campeggio, Andrea cucina! Mangiamo alle 18.30… Però vediamo il tramonto! Alla sera il cielo è nuvolo, niente stelle… 5 settembre: Canyonlands – Moab – Cortez – Mesa Verde Le stelle le abbiamo viste per la pausa bagno delle 4.00… Comunque sveglia alle 7.00, colazione tra un po’ di zanzarini con cioccolata calda diluita e si parte verso Mesa Verde. Sosta a Moab per la spesa e copia foto su cd (a 10 dollari…). Dai panorami rocciosi arriviamo a una distesa pianura: siamo in Colorado! Arriviamo a Cortez alle 14, scegliamo un motel carino (dalla finestra sul retro si vedono i cani delle praterie!) e poi saliamo ai 2.000 metri di Mesa Verde. Qui si trovano le abitazioni (pueblo) degli Anasazi, costruite nelle fenditure orizzontali della roccia. E’ un posto magico con un’atmosfera particolare: nell’aria c’è qualcosa di strano… Torniamo al motel, doccia e poi cena al Taco Bell, che sarebbe un fast food messicano abbastanza buono. Sono le 22.30 e a Cortez non c’è niente: si va a nanna. 6 settembre: Cortez – Four Corners – Canyon de Chelly – Monument Valley Che bella dormita! Sveglia alle 7.00, colazione in camera con caffè gratis del motel e si parte verso il monumento Four Corners, dove si incontrano i confini di 4 stati: Utah, Colorado, Arizona e New Mexico. 3 dollari a testa per entrare a vedere delle bancarelle indiane e il monumento. Niente di speciale, ma è l’unico punto degli Stati Uniti dove si incontrano i confini di 4 stati. Si riparte verso il Canyon de Chelly. Ci fermiamo a fare la spesa a Chelly, a poche miglia dal canyon, e subito ci accorgiamo che qui la povertà si sente: sporco in giro e gente che chiede qualche soldo, nonostante sui pali del parcheggio ci sia scritto di non dare niente. Andiamo quindi a visitare il canyon: è possibile solo seguendo due strade che costeggiano il bordo che e che offrono viste spettacolari. Ad ogni overlook il canyon si apre sotto di noi ed è anche possibile vedere le antiche abitazioni indiane costruite nelle fenditure orizzontali delle pareti. E’ veramente un grande spettacolo. Sono le 16.30 e siamo all’ultima fermata. L’idea di dormire al campeggio del parco non è allettante (c’è scritto ovunque di non lasciare valori e le facce che abbiamo visto in giro non sono rassicuranti). Allora ripartiamo verso la Monument Valley! Facciamo anche una scorciatoia, ma al bivio per il visitor center tiriamo dritto… Dopo qualche miglio ci rendiamo conto, torniamo indietro, entriamo e facciamo anche in tempo a vedere un tramonto meraviglioso! Anche qui i bagni sono rotti (ancora!!?) na almeno c’è l’acqua corrente. Cena al buio e poi nanna. 7 settembre: Monument Valley – Page (Lake Powell) Sveglia alle 6.30 per vedere l’alba sulle formazioni rocciose della Monument Valley proprio di fronte alla tenda, colazione e si parte per il “rally” della valle con la nostra Chevrolet Aveo. La strada è sterrata ma abbastanza ben tenuta. I panorami sono meravigliosi, quando torniamo dovremo affittare il film “Ombre rosse”… Alle 11.00 circa finiamo il giro e il visitor center si è riempito di turisti. Noi “scappiamo” verso Page, vicino al Lake Powell. Troviamo un campeggio pieno di comfort: docce, bagni, lavanderia… Decidiamo di fare un giro con una barca per vedere meglio questo posto: è un deserto roccioso con i soliti canyon, con la differenza che sono pieni di acqua! C’è infatti la diga “Glen Canyon Dam” che sbarra il corso del fiume Colorado. Sono le 16.00 e tra poco si parte per la gita in barca! La gita dura circa 1,5 ore e siamo arrivati in fondo all’Antilope Canyon: molto molto bello! Alla sera birretta in un lounge e poi nanna in tenda con “luce in camera” (il lampione fuori…). 8 settembre: Page – Horseshoe Bend – Grand Canyon North Rim Oggi colazione al bar con cioccolata e muffin. Poi visita della diga Glen Canyon Dam, interno compreso, tutto a 0 dollari, è gratis! Verso le 11.30 partenza per il Grand Canyon North Rim. Sulla strada pausa con camminatina per andare a vedere l’Horseshoe Band. Più tardi arriviamo alla foresta di Kaibab che precede il Grand Canyon: 40 miglia di strada nella foresta sono veramente noiosissime! Arriviamo al campeggio del parco ed è tutto pieno! Cavolo, il primo campeggio libero è a 40 miglia! Chiedo comunque al ranger e dice che alla piazzola 43 sono con un furgone e possono ospitare una tenda: evvaiii!!! I nostri gentili “coinquilini” sono canadesi e non vogliono neanche dividere il costo della piazzola. Solo che “lui” non smette mai di parlare… Andiamo a dormire che piove! 9 settembre: Grand Canyon North Rim – Tuba City Ci svegliamo a fatica, colazione e smontaggio tenda. I nostri “coinquilini” ci dicono che alla sera saranno ancora li e se cerchiamo un posto per dormire possiamo stare con loro. Ma noi andiamo un po’ in giro per i vari overlook (tira anche un vento fortissimo!) e poi ci dirigiamo verso la parte sud del Grand Canyon. Tra la parte nord e quella sud ci sono più di 200 miglia, decidiamo quindi di fermarci a Tuba City, un paese di indiani Navajo dove ci sentiamo guardati un po’ storto… Cena al Taco Bell e notte in motel a 70 dollari! 10 settembre: Tuba City – Grand Canyon South Rim Abbiamo saltato la sveglia delle 6.10… Ci alziamo comunque alle 7.15, sbaracchiamo veloce e poi partiamo verso il Grand Canyon parte sud. Sulla strada ci fermiamo a vedere il Piccolo Colorado (che è marrone) e il suo canyon che non è poi così piccolo… Ripartiamo per il Grand Canyon. Nel parco troviamo incredibilmente posto al campeggio! Piazziamo la tenda e poi con lo shuttle bus andiamo alla partenza del North Kaibab Trail, da dove a piedi scendiamo nel canyon fino a Cedar Ridge. Il tempo è bellissimo e non c’è una nuvola! Fa anche fresco grazie a un vento che un po’ sta rompendo le scatole… Sono le 14.00 e siamo sul sentiero. Questo sentiero si ricongiunge alla parte nord del Grand Canyon dove siamo scesi ieri, e cioè al Cocconino Overlook. Siamo scesi in un’ora, abbiamo guardato il panorama per un’ora e siamo risaliti in un’ora: una passeggiata bellissima! Giretto e poi spesa. Ora sono le 18.00 e stiamo aspettando che la lavatrice a gettoni faccia il suo dovere. Poi toccherà all’asciugatrice e poi cena, si spera non al buio. Il vento ci ha poi costretti a una cena al self service del parco, poi un giro allo store dove Ila ha preso le perline e i braccialetti e le collane. Poi a nanna che fa un bel fresco. 11 settembre: Grand Canyon South Rim – Kingman Sveglia alle 7.00… Saltata ancora! Ci alziamo alle 7.15 e sbaracchiamo. Oggi facciamo un giro con lo shuttle bus del parco verso ovest con camminata sul bordo del canyon per qualche miglio. Alle 13.00 circa pranziamo in un’area picnic con pollo, sardine e verdure: ricetta improvvisata da Ila, ma molto buona! Si parte quindi in direzione di Joshua Tree. Sulla strada ci fermiamo a dormire a Kingman, un paese importante solo perchè legato alla Route 66. In pratica sono tutti motel, benzinai e ristoranti, ma comunque abbastanza carina. Troviamo da dormire al Motel Lido per 38 dollari: non è un granchè ma costa poco… Poi cena in un classico caffè americano anni 60 con foto di Elvis e Marilyn colorato di bianco e rosa: troppo bello e mangiato pure bene! A nanna presto che domani sarà lunga! 12 settembre: Kingman – Chloryde – Oatman – Joshua Three National Park Sveglia alle 7.30, bagaglio in macchina e colazione nel locale della sera precedente con toast e bacon (che buono!). Partiamo quindi con una deviazione verso una città fantasma: Chloryde. In passato è stata una città di minatori, ora ci vivono artisti e al sabato, a mezzogiorno, fanno la sparatoria finta… Ripartiamo e percorriamo il tratto di Route 66 da Kingman verso Oatman: la strada è molto panoramica e ad Oatman sembra di passare nel vecchio West, ci sono pure gli asini selvatici che girano per la strada! Ripartiamo verso Joshua Tree. La strada è lunghissima, passiamo anche dentro a un lago asciutto dove il fondo è bianco di sale: che roba mai vista! Alle 17.00 arriviamo a Twentynine Palms dove si trova il visitor center… Chiuso alle 17.00! Recuperiamo una mappa e ci dirigiamo verso il Belle Campground. Sulla strada facciamo un incontro “delicato”: un bel serpente a sonagli che sta attraversando… E noi dobbiamo piantare la tenda in un posto così?!? Il campeggio è splendido: circondato da alti e grossi sassi rotondi e da alberi di Giosuè. Piantiamo la tenda e mangiamo appena prima che tramonti il sole alle 19.00. Più tardi osserviamo la luna con il binocolo e vedo addirittura 2 stelle cadenti! A nanna alle 21.30 che fa freschino… 13 settembre: Joshua Three National Park – Los Angeles (Hollywood) Sveglia a fatica alle 7.00 (dopo 2 pause bagno nella notte…) il cielo è blu e le rocce e le piante attorno a noi sono incantevoli. Dopo colazione qualche passo di arrampicata su questi sassi rotondi: spelano le dita veramente tanto e non c’è mai una presa netta! Partiamo poi per vedere il Cholla Cactus Garden (bellissimo), poi il panorama da Keys View (si vede anche Palm Springs e la faglia di Sant’Andrea). Proseguiamo poi verso una diga che non abbiamo trovato e gran finale nella Hidden Valley: qua ci sono un sacco di rocce anche alte e il paesaggio è splendido. Ma sono le 12.30, è tardi, dobbiamo andare a Los Angeles! Sulla strada troviamo un centro di informazioni sulla California. Recuperiamo una mappa di Los Angeles e un coupon con il quale è possibile avere 2 notti in motel più 2 ingressi agli Universal Studios. La strada è lunga ma fila via veloce. Presto ci troviamo nelle vie di Hollywood alla ricerca del Motel Best Inn, che non ci può fare l’offerta del coupon. Il posto però è comodo e decidiamo di rimanere per 210 dollari (2 notti più ingresso agli Universal Studios). Alla sera facciamo un bel giro per Hollywood Boulevard e vediamo la Hall of Fame, dove gli attori hanno lasciato gli stampi di mani e piedi: molto divertente! Alle 23.30 a nanna, domani dobbiamo fare i bambini agli Universal Studios!! 14 settembre: Los Angeles (Hollywood – Universal Studios) Sveglia con calma alle 7.30, colazione “offerta” dal motel e poi andiamo a prendere la metropolitana, che qui si chiama “metro”. Arriviamo agli Universal Studios alle 9.30, entriamo e ci becchiamo la spiegazione di benvenuto. Alle 10.00 si inizia e tutti camminano frettolosamente verso la giostra che hanno scelto. Noi iniziamo con il tour dei backstage, tra cui anche quello della Guerra dei Mondi con l’aereo precipitato: incredibile! Poi facciamo il giro su Back to the Future, che simula un po’ di salti nel tempo con la famosa macchina. Passiamo poi alla parte di sotto: Jurassic Park (un giro in canoa con discesa mozzafiato finale), The Mummy (rollercoaster al buio con accelerazione iniziale fortissima e ritorno alla partenza in retromarcia), dimostrazione del film sui pompieri, dimostrazione di trucchi vari (effetti speciali, suoni, …). Torniamo quindi alla parte superiore dove prima assistiamo al film in 4D di Shrek, poi al film in 3D di Terminator 2. Un giro nel castello di Van Helsing e poi pappa. Poi un giro in un posto dove si facevano volare le palline con l’aria compressa (era per i bambini… Ma era troppo divertente!). E poi lo spettacolo bellissimo di Waterworld. Ma c’è ancora il tempo di un bis su The Mummy e Jurassic Park. All’uscita incontro un’amica di Biella, un tempo eravamo colleghi. Ancora una passeggiata fuori dal parco e poi andiamo verso casa. Alle 20.30 siamo fuori dalla metro. Mangiamo una pizza e poi a dormire: siamo stanchissimi! 15 settembre: Los Angeles (Hollywood – Santa Monica – Downtown) Sveglia alle 7.30, colazione nel motel e poi sbaracchiamo. Il bagaglio è ormai nella versione finale pronto per l’aereo. Facciamo un bel giretto a Santa Monica e ci scontriamo con i prezzi dei parcheggi: carissimi! Ne troviamo uno sulla strada di quelli che vedi nei film dove metti le monete.. Solo che ne abbiamo poche! Possiamo fermarci solo 1,5 ore. Facciamo una passeggiata lungo la strada pedonale e troviamo un negozio Levi’s. Giusto il tempo di provare i pantaloni e comparli e il parcheggio scade! Lo prolunghiamo di un’altra ora e mezza per andare fino al molo, dove c’è la ruota panoramica e altre giostre. Mangiamo un panino di fronte alla spiaggia di Bay Watch e poi via. Riprendiamo la macchina e in più di un’ora arriviamo nel Downtown, dove lasciamo la macchina alla Union Station. Da qui a piedi andiamo fino al Kawada Hotel che si trova sulla Hill St.: sembrava vicino… E invece forse era meglio andarci in auto! Ci riposiamo un po’ poi usciamo per la nostra ultima sera a Los Angeles. Volevamo cenare e poi andare in qualche bel locale… E invece sorpresa! Siamo in una zona dove alla sera non c’è praticamente niente! Giriamo un po’ alla ricerca di qualche posto per mangiare, ma niente. Allora torniamo al ristorante sotto l’hotel, che nel frattempo ha chiuso! Unica soluzione è la busta di pasta e le verdure che volevamo mangiare in campeggio… Quindi cena in camera e poi nanna. 16 settembre: Los Angeles (Long Beach) – Aeroporto Facciamo i bagagli dopo la colazione nel bar dell’hotel. Usciamo con l’idea di visitare il Civic Center, poi deviamo verso il Fashion District… E alla fine arriviamo, dopo 1 ora di treno, a Long Beach! Molto carino qui, ci stiamo un paio d’ore e poi torniamo verso il Downtown, che alle 16 è pieno di gente, non come la sera prima! A piedi facciamo qualche isolato e vediamo Pershing Square. Torniamo all’hotel a recuperare i bagagli e poi di nuovo sulla metro in direzione dell’aeroporto. Dopo 1 ora e un quarto ci arriviamo, con 3 ore di anticipo rispetto alla partenza e c’è già una coda lunghissima per il check in! All’aeroporto di Los Angeles ti fanno fare il check in, poi ti ridanno il bagaglio e lo devi portare al controllo a raggi X. Mi hanno anche aperto la valigia… E poi lo imbarcano. Partiamo con circa un’ora di ritardo dopo che hanno fatto un grande caos per imbarcare le persone! 17 settembre: Los Angeles – Heathrow (Inghilterra) – Milano Malpensa – Biella Il volo è andato bene: mangiato e dormito tutto il tempo… Abbiamo anche visto un film dell’orrore tremendo: House of Wax. Arriviamo a Londra in orario e aspettiamo il prossimo volo per 3 ore. Alle 19.15 ripartiamo per Milano Malpensa e ci arriviamo alle 22.00. La vacanza è finita… Speriamo che il bagaglio ci sia… Ci toccherà vedere tante tante foto e più di 3 ore di film… Conclusione Il sogno si è avverato… Viverlo di persona è emozionante… Riviverlo a casa con le foto ed i ricordi… Fa quasi venire le lacrime! Consiglio: nei parchi è meglio dormire in tenda. La posizione è quasi sempre privilegiata vicino a bei panorami, il costo è incredibilmente basso (anche 5 dollari la tenda per notte) e il contatto con la natura è ineguagliabile. Certamente… Dopo 2 o 3 notti in tenda una notte in motel è molto piacevole! Attenzione ai cambi di ora: passando da uno stato all’altro l’ora cambia, ma anche entrando in una riserva indiana l’ora può essere ancora diversa! Foto e info su: www.Tobitrip.Com


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