Tra tulipani e Mulini a vento… a tutta birra

Un'Olanda insolita, un viaggio nel genuino Waterland tra treni, biciclette, traghetti e pullman.
Scritto da: veromoli
tra tulipani e mulini a vento... a tutta birra
Partenza il: 21/04/2011
Ritorno il: 25/04/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

I giorno Giovedì 21/04 Italia – Rotterdam – Delft

Dopo tanta attesa, (volo Transavia prenotato a gennaio da Milano Malpensa 107,00 euro p.p.) finalmente ci siamo. Le previsioni meteo, fino ad ora estremamente favorevoli, ci sconfortano un pochino, per il 22 danno possibili precipitazioni, noi partiamo con le dita incrociate.

Arriviamo a Rotterdam con 1 ora di ritardo, sono ormai le 18:40, con il bus 33 in 20’ siamo alla stazione centrale (il biglietto si paga direttamente al conducente). Da qui inizia la nostra avventura lungo l’efficiente linea ferroviaria Olandese.

Prendiamo il treno con destinazione Den Haag dopo solo 15 minuti siamo alla nostra prima destinazione Delft. L’impatto non è dei migliori, purtroppo come abbiamo potuto poi appurare nel seguito del viaggio, il paese è invaso da cantieri, soprattutto in prossimità delle stazioni ferroviarie. La delusione dura giusto una svolta, appena girato l’angolo la città ci accoglie in tutto il suo splendore, così come il nostro hotel che ci sorride ammiccante dall’altra parte del canale.

L’Hotel Grand Canal 3* è in un ottima posizione, la camera, completa di ogni confort, si affaccia sui canali, purtroppo il nostro tour de force ci concede la sola serata a Delft, abbandoniamo la nostra alcova e ci dirigiamo verso il centro alla ricerca del Locus Publicus, elogiato dalla guida come una delle migliori birrerie della zona, dove ci rifocilliamo con una birra d’autore. Questa volta il locale ed il personale, superano ogni aspettativa, sono estremamente gentili ed entusiasti di farci assaggiare (con tanto di accurata descrizione), alcune tra le 200 etichette che invadono il locale.

Ci lasciamo quindi coinvolgere dalla fantastica atmosfera che aleggia intorno a noi, ragazzi che pedalano allegramente, canali che scorrono lenti, piazzette brulicanti di persone e tanti locali affollati. Afferriamo un Kebab al volo, per non perdere neppure un minuto di questa fantastica serata primaverile. Ammaliati dalle famosissime porcellane blu e bianche onnipresenti in città, passeggiando intorno al Markt, ci ritroviamo all’interno del più celebre dipinto di Jan Vermeerd. Sulla strada del ritorno non possiamo non fare una sosta dai nostri birraioli preferiti, che purtroppo domani non riusciamo a salutare, il loro orario di apertura non coincide purtroppo con la nostra tabella di marcia (aprono alle 11:00). Per par condicio, possiamo dall altra birreria segnalata dalla guida il Cafè’t Proeflokaal, barista altrettanto cordiale, oltre 300 birre, ma locale ed atmosfera decisamente meno affascinanti del Locus Publicus. E’ ora di ritirarsi, domani ci spetta una lunga giornata.

II giorno Venerdì 22/04 Delft – Keukenhof – Haarlem

Ci svegliamo di buon ora, e possiamo finalmente rilassarci, il tempo ci assiste, è giunto il momento di abbandonare l’incantevole Delft, per raggiungere il Regno dei Tulipani, principale meta del nostro itinerario. Il viaggio in treno, destinazione Den Haag, ci rivela scenari straordinari, campi di un verde intenso, cavalli al pascolo, meravigliose fattorie e tante, pelosissime, pecore. La nostra prima tappa è il Parco di Keukenhof, comodamente raggiungibile scendendo alla Stazione di Leiden Centrer (circa 30 minuti), e prendendo il bus 54, seguendo le precisissime informazioni della rete di trasporto Olandese. Il biglietto combinato, 21 Euro, bus+ingresso al parco, è acquistabile sul sito internet del parco, oppure immediatamente fuori dai tornelli della stazione sulla sinistra.

Seguiamo le indicazioni e ci troviamo in una zona transennata, con tanto di bei ragazzoni che cordialmente dispensano informazioni e ci mettiamo pazientemente in coda per il bus. Il parco, durante i soli due mesi di apertura registra oltre 800.000 visitatori, non possiamo di certo pensare di non fare code. In effetti è più veloce del previsto, dopo circa 40 minuti di attesa arriva il nostro turno, saliamo sul bus e ci dirigiamo verso il più ampio giardino fiorito del mondo. Dopo una suggestiva passeggiata tra le migliaia diverse tipologie di bulbo, decidiamo di abbandonare la crescente bolgia di visitatori per assaporare più genuinamente lo spettacolo dell’Olanda fiorita. Usciamo dal parco, sullo stesso lato su cui ci ha lasciato il bus, e ci dirigiamo al noleggio bici. Depositati gli inseparabili zaini, presi da tanto romanticismo, ed euforia, forse più che altro follia, optiamo per un tandem…mai scelta fu più azzardata…

Naturalmente la mia boria mi porta a non leggere l’utile volantino nella nostra lingua natale, ma a seguire le indicazioni che credo di capire dal ragazzo del noleggio….scontato sottolineare che ci siamo persi, fortunatamente siamo in Olanda, i percorsi sono talmente ben segnalati che dopo qualche ora e dopo aver rischiato più volte la vita, riusciamo a completare in modo corretto il tour. Ovviamente non ci sono parole, non c’è aggettivo, che possa descrivere le emozioni che suscitano le contrastanti strisce di colore che si perdono in ogni direzione. Sporchi di erba di grasso e decisamente stanchi riconsegniamo il tandem, che ha movimentato, non poco, il nostro fantozziano pomeriggio e zaino in spalla riprendiamo il bus 54 per Leiden. Dalla stazione centrale prendiamo il treno per Haarlem, che ripercorre, da una prospettiva decisamente migliore l’esplosione di colore dei campi di bulbose che abbiamo appena lasciato.

Dopo circa 20’ arriviamo ad Haarlem, l’Hotel prenotato Joops Hotel è in pieno centro e per fortuna la receptionist parla italiano, la famiglia “Fantozzi” ha colpito ancora, questa volta con la cassetta di sicurezza.

La pedalata pomeridiana ci ha messo fame, tra gli innumerevoli locali che si susseguono nelle piazzette centrali, optiamo per la Wilma & Albert’s steakhouse ai piedi della Grote Kerk van Sint Bavo. I prezzi non sono proprio modici, ma la carne è veramente buona, da provare Duivelse New Yorker 400 gr di manzo con peperoncino.

Passeggiando per il centro c’è veramente l’imbarazzo della scelta, locali, birrerie, coffè shop, tutti, nemmeno a dirlo ,affollati di gente di ogni età. Noi optiamo per un pub fumoso sotto la nostra camera, dove ci giochiamo l’ultima birra a stecca.

III giorno Sabato 23/04 Haarlem – Zaanse Schans – Edam

Iniziamo la giornata con una salutare passeggiata per la città, purtroppo quasi tutti i negozi ed i pub aprono dopo le 10:00 ed i pochi locali che troviamo aperti non servono nulla di solido fino alle 11:00. Rimandiamo di qualche ora la colazione e ci dedichiamo alle strade acciottolate, agli edifici storici ed alle maestose Chiese di Haarlem. Finalmente è giunta l’ora, recuperati gli zaini, ci concediamo una abbondante colazione in riva al Binnen Spaarne, non prima però, di aver assaggiato le leggendarie patate fritte (le porzioni sono decisamente abbondanti) dello De Haerlemsche Vlaamse ai piedi della Grote Kerk.

Lasciamo definitivamente Haarlem ed i suoi hofjes, oasi urbane assolutamente celestiali, per dirigerci alla prossima meta tutta Nederland, Zaanse Schans con i suoi mulini a vento.

Prendiamo il treno per Amsterdam, alla stazione di Sloterdijk scendiamo ed attendiamo la coincidenza in direzione Uitgeest, scendiamo alla stazione di Koog Zaandijk. Da qui è ben segnalata la camminata di circa 400 metri che porta al villaggio museo. La carta del villaggio simpaticamente distribuita da una slot machines che si trova appena fuori dalla stazione.

Nonostante sia un museo a cielo aperto la cittadina è molto pittoresca, i paesaggi da cartolina meritano sicuramente una visita. Facciamo una passeggiata tra le tipiche casette colorate, entriamo nel caseificio dove è possibile degustare ogni sorta di “colorato” formaggio e concludiamo il giro salendo su uno dei 3 mulini a vento accessibili in questo momento (3 euro).

Alla stazione riprendiamo il treno in direzione Amsterdam, a Zaandan scendiamo e saliamo in direzione Hoorn, fino alla stazione di Pumerend (centrale). Proseguendo dritti, a circa 300mt dalla stazione ferroviaria, troviamo la fermata del bus 113, indicata da due gentilissimi compagni di treno, e dopo circa 40’ arriviamo all’ultima destinazione della giornata: Edam, “pittoresca cittadina famosa per il suo formaggio”. Rimaniamo nuovamente senza parole, ci sembra di essere in un’altra epoca, in un paesaggio fiabesco, noi e qualche anatra scorazzante per i canali.

E’ deciso, è questo il posto dove trascorrere la nostra vecchiaia.

Il richiamo delle vie illuminate e dei canali è troppo forte, non riusciamo ad andare in hotel, ci sediamo ad un pub dove degustiamo formaggio locale e naturalmente Special Beer, come sempre, consigliata dal gentilissimo barista. Ci avventuriamo verso l’unico altro pub della cittadina, dove tutto è in fermento per l’imminente serata poker. Ci riporta alla realtà solamente l’idea di una doccia, ci dirigiamo verso l’hotel Fortuna 3* che ci appare come il soggetto di un vecchio dipinto, anche qui l’atmosfera è surreale, siamo decisamente catapultati in un’altra dimensione.

Questo paese è l’apoteosi della pace, sono tutti seduti in strada, lungo i canali, gozzovigliano, leggono, si godono il piacevole tepore serale, ci salutano e noi abbiamo quasi la sensazione di essere gli unici turisti in questo piccolo angolo di paradiso.

Dopo tanta magia non possiamo non regalarci una lussuosa cena nel ristorante dell’Hotel, ma tassativamente non dopo le 21:00 qui si chiude presto. Abbiamo spaziato dal salmone all’agnello, passando per pollo ed asparagi, tutto egregiamente annaffiato da un ottimo vino dell’Estremadura: Monstant de Primavera, che ci conduce tra le braccia di Morfeo, sorseggiato a lume di candela nel giardino interno dell’Hotel.

IV giorno Domenica 24/04 Waterland – Rotterdam

Ristorati dall’abbondante colazione, optiamo per raggiungere Vollendam a piedi confortati dall’ennesima giornata di sole. Il percorso di 4 km, decisamente affollati, si rivela una piacevole passeggiata lungo lo Ijsselmeer, fino alla nota località balneare. La cittadina è molto carina, esattamente come viene descritta dalle guide, ma decisamente troppo turistica. Abbiamo giusto il tempo di gustare, da una delle numerose bancarelle che affollano il porto, un panino con aringa cruda ed un misto di mare fritto, per poi correre al traghetto che ogni 45’ da Vollendam porta a Marken.

Dal mare ci accoglie il tipico villaggio di pescatori, Markn è il primo posto dove incrociamo pullman di Italiani, l’ambiente è ovviamente turistico, anche se meno spudorato di Vollendam, vale assolutamente una passeggiata tra le minuscole vie addobbate di arancio per l’imminente Koninginnedag, festa della Regina, che il 30 aprile anima tutta la nazione.

Partiamo quindi alla volta del Waterland, saliamo sull’autobus 111, naturalmente puntuale anche il giorno di Pasqua, ed acquistiamo un waterland ticket (9 euro) che ci permette scorazzare per tutta la zona a nord di Amsterdam per 24 ore. La nostra successiva tappa è Monnickendam, nonostante Tommaso cerchi di dissuadermi, essendo il giorno di Pasqua, dal trovare un venditore di anguilla affumicata, perlustriamo comunque tutto il porto vecchio nella speranza di trovare un nostalgico pescatore che possa deliziarci con qualche boccone affumicata. Ovviamente ha la meglio la ragione, bancarelle oggi non se ne trovano, saliamo sul solito 111 e ci avviamo verso Broek in Waterland alla ricerca della famosa tonalità di grigio. Fantozzi colpisce ancora, intenti nella lettura della guida perdiamo la fermata del bus, che è ormai avviato verso la capitale. A questo punto riflettiamo: “l’ultima volta che abbiamo visto Amsterdam pioveva tantissimo, magari con il sole è tutta un’altra cosa” e ovviamente è così. Arrivati alla stazione lasciamo gli zaini ai comodissimi depositi bagagli in prossimità del primo binario, semplicissimi da utilizzare (basta scegliere un armadietto ed inserire la carta di credito).

Il fascino della città che più amiamo in Europa ci coinvolge subito, una passeggiata nel quartiere a luci rosse, una birra guardando il secondo tempo di Aiax-Exelsor, un take away cinese tra i canali e piazza Dam, dove il luna park ci travolge in un turbinio di archi, castelli fantasma e giostre estreme. Alle 20 ci rendiamo conto che non possiamo più abbandonarci alle goliardie di altri tempi. Da Amsterdam prendiamo il treno per Rotterdam, dove passeremo l’ultima notte di una vacanza assolutamente oltre ogni aspettativa.

Arrivati a Rotterdam una breve passeggiata ci conduca al Grand Hotel Central 3*, dove ci viene immediatamente offerto un drink di benvenuto.

Nonostante nella zona dell’hotel ci siano numerosi e festosi locali, la stanchezza ha la meglio su di noi, dopo un veloce boccone argentino, a dormire…, almeno così credevamo, purtroppo la movida ci ha “movimentato” la nottata fino alle 06:00.

V giorno Lun 25/04 Rotterdam – Italia

Dopo un paio d’ore di tanto sospirato sonno, considerate le dimensioni di Rotterdam, decidiamo anche oggi di noleggiare la bicicletta, nonostante sia il lunedì di Pasqua, il noleggio presso la stazione ferroviaria è aperto.

La città si snoda deserta davanti a noi, questo ci permette, in tutta tranquillità, di ammirare le fantastiche perle architettoniche che Rotterdam ci offre. Dal ponte simbolo della città il Willemsbrug, agli appartamenti cubiformi, dal KPN Telecom progettato da Renzo Piano a “Il cigno” l’Erasmusbrug.

Verso metà pomeriggio le vie iniziano ad animarsi, purtroppo per noi è giunta l’ora di restituire le biciclette, riprendere il solito bus 33 e lasciare questa incantevole nazione.

Guarda la gallery
marken-v897m

tulipani e mulini a vento

marken-2rhty

Rotterdam

marken-qacv4

Un insolito mare

marken-r7bn5

la poesia

marken-k4ff6

apoteosi di colori



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari