14 mesi AROUND THE WORLD

Eh si, sono stati dei mesi fantastici e tutte le volte che mostro le foto a qualcuno, come ieri sera, sento una piccola stretta al cuore. Che esperienza! CALIFORNIA Siamo partiti il 4 maggio 2003 da Linate con un volo di solo andata della Air New Zealand direzione Los Angeles. Già che c’eravamo abbiamo pensato di sfruttare l’opportunità...
Scritto da: Manuela Delpero
14 mesi around the world
Partenza il: 04/05/2003
Ritorno il: 26/06/2004
Viaggiatori: in coppia
Eh si, sono stati dei mesi fantastici e tutte le volte che mostro le foto a qualcuno, come ieri sera, sento una piccola stretta al cuore. Che esperienza! CALIFORNIA Siamo partiti il 4 maggio 2003 da Linate con un volo di solo andata della Air New Zealand direzione Los Angeles. Già che c’eravamo abbiamo pensato di sfruttare l’opportunità degli stopover gratuiti: il volo era Milano-Londra-Los Angeles-Auckland, e abbiamo trascorso 1 settimana in America. Los Angeles non ci è piaciuta per niente. Troppo grande, dispersiva, anonima. La maggior parte dei quartieri sono assolutamente senza personalità, solo Santa Monica si salva un pochino. Gli ostelli sono carissimi e quelli in cui abbiamo pernottato piuttosto squallidi. Dopo 3 giorni presi dalla disperazione abbiamo affittato una macchina e siamo andati a Las Vegas, che nella sua assurdità è una città molto divertente se presa a piccole dosi. Notte e colazione in hotel 4 stelle solo 35 $ per due!!! La strada da Los Angeles a Las Vegas è fantastica, proprio come nei film: dritti in mezzo al deserto roccioso! NUOVA ZELANDA Dopo questa sosta eccoci di nuovo in aereo per Auckland, Nuova Zelanda. La nostra casa per un anno. Prima di partire avevamo ottenuto il working holiday visa, programma di interscambio che permette di lavorare in regola per un anno.

Auckland è semplicemente stupenda. Su un lembo di terra tra il mar di tasmania e l’oceano pacifico, su più di 20 collinette vulcaniche… è qualcosa di emozionante. La nostra idea era quella di ripartire per l’isola del sud e cercare lavoro in qualche località sciistica ma dopo aver visto la città non siamo riusciti a farlo. Colpo di fulmine, Auckland ci ha letteralmente stregato! Nella ricerca di casa e lavoro siamo stati fortunati: nel primo (e unico) appartamento che abbiamo visto abbiamo conosciuto Sarah, mitica ragazza neozelandese che oltre ad accettarci come coinquilini ci ha procurato pure un lavoro nell’azienda dov’era impiegata, la SKY TOWER. Avete presente la torre di Auckland che sovrasta la città coi suoi 328 mt? Bene, io facevo la barista nel caffè panoramico a 190 mt d’altezza e Luca (il mio ragazzo e compagno di viaggio) la guida turistica. Una meraviglia, BEST VIEW IN TOWN!!! Buona paga, un sacco di vantaggi e sconti perché è l’impresa più grande della NZ (gestiscono anche casinò, ristoranti, bar ecc.), orario flessibile e opportunità di conoscere neozelandesi. In effetti eravamo gli unici stranieri se non si considerano le persone provenienti dalle isole del pacifico come Fiji, Samoa ecc ma che ormai vivono in NZ da più di due generazioni. Una città veramente multietnica. Anche dal punto di vista del rapporto Maori/indigeni e europei/colonizzatori non si può non riconoscere la modernità di questo paese. Nonostante i problemi, che sarebbe stupido nascondere, le due culture convivono tranquillamente (molti dei nostri colleghi e capi erano maori) e sono veramente rari i casi di razzismo. Non dimentichiamo che la NZ è stato il primo paese al mondo a concedere il diritto di voto alle donne! Inoltre, grazie ai contatti presi da Luca mentre scriveva la sua tesi, siamo riusciti ad entrare come tirocinanti in un Istituto di Ricerca sul Turismo c/o una delle università di Auckland. Per 10 mesi le nostre giornate sono state molto intense, fino alle 15.30 in università (entrambi abbiamo fatto delle ricerche su argomenti di nostro interesse e abbiamo scritto degli articoli in inglese per delle riviste accademiche. Non sappiamo se verranno pubblicati, ma l’esperienza è stata notevole. Personalmente ho collaborato con il direttore dell’istituto alla redazione di un capitolo di una raccolta di saggi conseguenti una conferenza mondiale e dovrebbe uscire nel 2005) e poi dalle 16 via alla torre, perché quello era il nostro unico mezzo di sostentamento! La nostra casetta era in uno bellissimo quartiere vicino al centro città ma anche al mare..Avevamo una vista! Inizialmente abitavamo con Sarah e Hellen, crazy kiwis!, che ci hanno aiutato alla stragrande. La popolazione neozelandese è semplicemente magnifica. Aperti, curiosi verso lo straniero, ci hanno sempre fatto sentire a casa. Unico neo la loro natura un po’ anglossassone che li spinge ad avere rapporti sociali un po’ superficiali..Si dimenticano spesso di averti dato appuntamento da qualche parte ed è raro che organizzino qualcosa di intimo con amici: si esce tutti assieme ma ci si ubriaca da soli e poi ci si perde. Per loro è normale, per noi è stato un po difficile prendere l’abitudine. Ma gli abbiamo voluto tantissimo bene lo stesso.

Dopo qualche mese Hellen se né andata e sono arrivati Jason e Luana…Due ragazzini un po strani, ma non abbiamo avuto nessun problema di convivenza.

Durante questi 10 mesi abbiamo fatto tre gite di 3 gg e due giri più lunghi: 1)Estremo nord della NZ e Cape Rainga, dove il mar di Tasmania incontra l’oceano pacifico, luogo sacro alla cultura Maori. 2) Mt ruapehu, un vulcano ancora attivo nel centro dell’isola del nord, e parte del Tongariro National Park e dove è possibile sciare su due diversi demani.

3) Bay of Island, di nuovo nell’estremo nord. Abbiamo passato il capodanno in casa di amici di Hellen, con barbeque all’aperto, giornate in spiaggia e notte di S.Silvestro in un tendone della birra! 4) Centro dell’isola del sud con il camper, a settembre. Pieno inverno, tantissima neve, siamo pure andati con lo snowboard in due località diverse. Coste selvagge, ghiacciai a pochi chilometri dal mare, laghetti alpini, cime innevate… 5) Coromandel e parte dell’isola del nord in tenda con la madre, la sorella e lo zio di Luca. Rotorua e la sua attività geotermica, Tongariro National park, Wellington la capitale.

E’ stato stranissimo passare il Natale senza neve ma facendo un pic nic in riva al mare, surreale! A fine marzo abbiamo lasciato lavoro, università, appartamento e Auckland per girare tutte e due le isole a fondo. Con la nostra Toyota Corona ’88 (l’avevamo presa appena arrivati, il mercato delle auto è strabiliante: il passaggio di proprietà costa 5 euro e si fa in posta, le auto vanno dai 300 euro in su..La nostra l’abbiamo rivenduta per 600 euro!), la nostra tenda, i nostri sacchi a pelo e una marea di altre cose che ci riempivano l’auto siamo partiti per un giro di circa 40 gg e abbiamo visto proprio tutto! Animali come pinguini, balene, leoni marini, foche compresi! I campeggi sono super attrezzati, hanno tutti l a cucina e la saletta da pranzo e quindi non ci sono stati problemi. Qualche notte l’abbiamo passata in bungalow perché la voglia di montare e smontare la tenda ogni tanto ti passa. Da brava ragazza di montagna ho apprezzato tantissimo il mt Cook, 3700 mt, Wanaka e il suo lago nonche il parco nazionale di mt aspring, Kaikura e le balene, Mt Taranaki e Nelson. Abbiamo fatto del trekking, delle escursioni in barca, Luca ha pescato due trote, e per il resto abbiamo visto dei paesaggi indimenticabili. FIJI Tornati a Auckland e venduta la macchina siamo partiti per le Fiji, settimana autogestita! Abbiamo comprato un pass per il traghetto che serve le isole Yasawa (dove hanno girato il film laguna blu) e abbiamo trascorso 2 notti in tre diverse isole. 2 dei tre resort in cui abbiamo pernottato erano gestiti e posseduti da fijiani e quindi il contatto con la loro cultura è stato davvero genuino. Nel secondo, molto basic ma assolutamente indimenticabile, si cucinava ancora sul fuoco aperto e solo quello che si pescava o che cresceva nelle vicinanze! Quanto cocco che abbiamo mangiato! AUSTRALIA Tornati a Auckland abbiamo dovuto salutare tutti per l’ultima volta ed eccoci sulla strada del ritorno. Come per l’andata abbiamo sfruttato gli stop over della Thai Airway: arrivo a Sydney e stop di 40 gg, arrivo a Bankgog e stop di 5 gg. Se sommiamo andata e ritorno ci è venuto a costare un po di piu (1500 euro) di un normale biglietto A/R sulla Nuova Zelanda ma abbiamo fatto il giro del mondo!!!e poi era impensabile riuscire a stabilire a priori quando e da dove saremmo ritornati! Assolutamente consigliato, anzi magari comprate un around the world ticket, alla fine conviene.

Comunque, a Sydney abbiamo incontrato mia sorella Serena e Paola che arrivavano dall’italia. Abbiamo affittato una macchina e siamo partiti, direzione Cairns. Sempre e rigorosamente in tenda!Anche l’Australia ha dei bellissimi campeggi e qualche volta, di nuovo, ci siamo permessi il lusso dei bungalows o delle roulotte.

Prima tappa Blue Mountains dove abbiamo visitato i genitori di un amico che hanno una fattoria. Che ospitalità! Poi via nell’interno del New South Welsh fino a sbucare sulla costa a Byron Bay. Siamo stati un po sfortunati con il tempo che non è stato bellissimo in questa parte del viaggio. C’è da dire che il paesaggio australiano diventa un po monotono dopo qualche giorno. Abbiamo iniziato a riapprezzare lo spettacolo della natura avvicinandoci alla parte tropicale del Queensland, che è veramente notevole. Abbiamo fatto delle escursioni in alcuni parchi nazionali dove abbiamo incontrato il primo (e unico ) serpente velenoso, l’ornitorinco, l’opossum, i canguri (tantissimi). Ci siamo concessi tre giorni di relax alle isole Whitsundays, dove l’unica cosa che facevamo era mangiare cocco e stare spaparanzati sulle sdraio a prendere il sole, abbiamo visitato una fattoria di coccodrilli e fatto una gita sulla barriera corallina. Il mare era molto mosso e abbiamo patito un po di mal di stomaco ma lo spettacolo sott’acqua è stato indimenticabile. Nonostante il cielo fosse coperto i colori là sotto erano cosi vivi che una qualsiasi descrizione non gli darebbe merito. Abbiamo anche visto una tartaruga gigante!! Da Cairns, dove abbiamo riconsegnato la macchina, abbiamo preso un volo quantas per Alice Springs, nel centro dell’australia e nel deserto rosso. Noleggiato di nuovo la macchina e via verso ULURU, la famosissima roccia. Bellissimo. Non c’è assolutamente niente. ! area di sosta ogni 300 o più km, campeggi liberi con servizio toilette. Ci siamo fatti dei bellissimi falò e cucinavamo proprio sul fuoco o sul nostro micro gas da campeggio. Ma non ci è mancato nulla, anzi. Per non parlare del cielo dell’emisfero sud e delle sue stelle. La più bella la croce del sud, che compare anche sulla bandiera australiana. Uluru e le Olgas ci sono veramente piaciute cosi come la strada per raggiungerle e il gruppo Mc Donowell e il suo parco. Abbiamo anche fatto un giro in elicottero, per la modestissima cifra di 20 euro per 10 min.

Con volo Virgin siamo tornati a Sydney (che è una città bellissima, anche lei mi ha fatto innamorare a prima vista!) e ripartiti per la Thailandia (io e Luca) e per l’Italia (Serena e Paola che avevano impegni che le aspettavano al ritorno).

THAILANDIA Bankgog per 5 giorni. Che shock culturale!E’ tutto diversissimo, niente a che vedere con il nostro mondo occidentale. La città è enorme, sovraffollata, sporca, il traffico è terribile ma tutto è così affascinante. Davvero incredibile. Alloggiavamo in un B&B consigliato da una ragazza francese conosciuta in un campeggio in NZ e ci siamo trovati benissimo. A parte pagare 2 euro a notte, i bagni comuni erano strapuliti (la figlia del proprietario puliva le fughe delle piastrelle tutte le mattine) ed era molto centrale. Avevamo il nostro lucchetto personale per assicurare ulteriormente la chiusura della porta e non abbiamo avuto problemi di furto o altro. Mangiavamo per strada perché tutti i thailandesi cucinano per strada e molti di loro vendono quello che fanno. Ho apprezzato molto la cucina anche se mi sono astenuta da tutti i tipi di carne..Però era tutto così buono ed intrigante anche se non sapevo bene cosa stessi assaggiando! Il caldo umido era abbastanza insopportabile, ogni tanto mi sentivo mancare. Ma ero cosi entusiasmata da quello che vedevo che me ne dimenticavo subito. Abbiamo fatto un giro per i vari templi buddisti di cui quello che mi è piaciuto di più è stato the temple of down. Abbiamo provato la corsa in battello, quella in taxi tradizionale, l’autobus, il treno e il tuk tuk, la nostra ape piaggio!Girato per i centri commerciali ultra moderni dove è facilissimo perdersi, visto i cobra alla fattoria dei serpenti dove li allevano per estrarne i veleno e preparare gli antidoti, girato per i quartieri iperturistici dove trovi jens diesel taroccati cosi come scrpe puma, magliette di marche varie ecc. Ecc. A prezzi ridicoli.

Abbiamo pure fatto un’escursione nell’antica capitale della Thailandia, a 80 km da Bankgog. Li abbiamo noleggiato una bicicletta e ce la siamo girata tutta visitando i resti dei templi del 1400.

E poi di nuovo in aereo destinazione Roma, dopo 14 mesi.

Ragazzi e non ragazzi, se avete l’opportunità fate quest’esperienza perché è qualcosa di unico. Se uno si sa gestire, i costi sono contenuti. Infatti, in Nuova Zelanda ci siamo mantenuti con il lavoro e ci siamo pagati il volo per le fiji, nonché tutti i viaggi della Nuova Zelanda e parte del biglietto di ritorno. Per tutto il resto abbiamo speso circa 5500 euro a testa, considerando l’assicurazione medica per un anno (che costa tantissimo ma forse è meglio averla che non, anche se non ne sono sicurissima!), il volo di andata e parte del ritorno, il soggiorno alle fiji, tutto il viaggio in Australia, USA e Thailandia.

Colgo l’occasione per salutare Michele e Federica, due tipi troppo in gamba conosciuti a Auckland e che ora dividono casa con Luca. E poi Sarah che adesso è a Barcellona, Hellen, Julie, Chantalle, Lani, James che si è trasferito a Sydney, Max, Conrad, Polly, Penny, Matt, Cat, Jay, Nicole, Stacy, Nick M., Bird, Reagan,Warwik che ci ha portato alla partita di rugby, il vicino Bob con cui abbiamo litigato per mesi ma che poi ci ha aiutato a vendere la macchina, Vanessa, il prof. Simon Milne, Suresh, Tomash, TC, Megan, Chris, Nigel, Mark e Mella e il loro neonato Tasman, Corinna, il mitico Pete, Tanya, Sally, l’altra Sarah, Jolie che è a Londra dopo qualche mese a Roma, la ragazza francese del campeggio, Serena e Paola e tutti quelli che ci hanno aiutato a trascorrere i 14 mesi forse più belli della nostra vita. Cheers bro!



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