Il viaggio dei sogni… diventa realtà

Honeymoon? No! Kiwi and Coconutmoon
Scritto da: Elisina021
il viaggio dei sogni... diventa realtà
Partenza il: 12/04/2015
Ritorno il: 04/05/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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DOMENICA 12 APRILE

Dopo tanta attesa finalmente ci siamo sposati e non poteva mancare il viaggio di nozze dall’altra parte del mondo, esattamente Nuova Zelanda e Isole Cook! Era da quando avevo 13 anni, dopo aver fatto una ricerca per la scuola, che aspettavo il momento di poter mettere piede in questa terra! Grazie alle donazioni fatte da parenti e amici abbiamo potuto coronare questo sogno! Così la domenica mattina, ancora felici ed emozionati dal giorno prima, siamo partiti dall’aeroporto di Bologna alle 8 del mattino per poi fare scalo a Londra Heatrow. Nel tardo pomeriggio abbiamo preso l’aereo che ci ha portato a Los Angeles per poi aspettare l’ultimo aereo che finalmente ci ha fatto atterrare a Auckland alle 6 del mattino del 14 aprile! ( ci sono +10 ore di fuso orario) Purtroppo abbiamo perso per sempre il 13 aprile….

MARTEDì 14 APRILE

Atterrati all’aereoporto, abbiamo dovuto sbrigare alcuni controlli rigurdanti il passaporto e se in valigia avevamo cibo e attrezzatura da montagna. Sono molto rigidi su cosa si può introdurre nel paese. Prima di uscire dall’aereoporto ci siamo fermati nel punto Vodafone per comprare una sim con numero neozelandese da utilizzare nel tablet per internet ( 49 NZD). Usciti ci siamo diretti verso un Super Shuttle (43 NZD) che ci ha portati al nostro ostello, Nomad Fat Camel Backpackers Hostel ( 63,14 NZD). Abbiamo depositato le valigie e ci siamo inoltrati nel traffico cittadino. La città sembra in stile americano per via dei tanti fast food e per le case costruite nello stesso modo! Purtroppo il tempo non è stato molto clemente con noi perchè c’era il sole e dopo poco veniva giù un acquazzone, così ci siamo dovuti munire di ombrello e giacche a vento! Per prima cosa abbiamo visitato l’ Albert Park, un bellisimo parco cittadino adiacente all’università. Visto che siamo stati presi da una pioggia torrenziale, ci siamo andati a riparare alla Sky Tower , ma la ragazza alla biglietteria ci ha sconsigliato di salire per via del maltempo, così siamo andati verso il molo dove c’è l’ Auckland Fish Market. Per fortuna il sole ha fatto capolino da dietro le nuvole, così siamo corsi verso la Sky Tower per salire e poter godere del panorama a 360° su tutta la città (56 NZD in due). Dalla torre si vedono le isole al largo dalla costa e tutti i vulcani di cui è composta la città! Visto che avevamo un po’ di fame ci siamo fermati da Denny’s ( una tavola calda già incontrata negli USA) per un hamburger. Con la pancia piena siamo entrati nella St. Patrick’s Cathedral, una chiesa davvero bella! Visto che la giornata sembrava promettere bene, ci siamo diretti al molo per il traghetto per Rangitoto Island ( 60 NZD in due). Dopo circa 25 minuti di traghetto, siamo scesi in questo isolotto vulcanico, dove con una camminata di 1 ora e 30 minuti si arriva al piccolo vulcano ora spento. L’isola è molto ricca di vegetazione e ai lati del sentiero si può vedere la lava solidificata. Peccato che il tempo era variabilissimo, prima il sole caldo e poi la pioggerellina con il vento! Abbiamo deciso di ritornare in ostello perchè eravamo distrutti! Dopo una doccia rigenerante ci siamo addormentati nella nostra stanzetta senza finestre e senza aver cenato!

MERCOLEDì 15 APRILE

Visto il caldo che si era creato dentro alla stanza e il fatto che eravamo andati a letto molto presto, ci siamo svegliati verso le 5 di mattina, abbiamo sistemato le nostre valigie, fatto una piccola colazione e poi abbiamo chiamato un taxi (52 NZD) che ci ha portato all’ufficio di Apollo per ritirare il nostro camper! (1405.61 NZD per 14 giorni). Mentre aspettavamo che ci consegnassero il camper, ci hanno fatto vedere un video dove veniva spiegato come utilizzare ogni cosa dentro al camper, poi abbiamo firmato alcune carte e il camper era nostro! Siamo ritornati verso Auckland per andare al Cornwall Park. Il prato era verdissimo e c’erano tantissimi alberi ad incorniciare il tutto. Svetta sopra a tutto One Tree Hill, un cono vulcanico da cui si può godere di un bellissimo panorama su tutta la città! Attenzione il vento ti porta via!! Sulla costa ci siamo fermati a Bastion Point, dove su un prato di un verde acceso c’è un monumento e si ha un’altra prospettiva della città. Dato che era ormai ora di pranzo, ci siamo fermati in un supermercato Countdown dove abbiamo fatto una ricca spesa (111 NZD)! Abbiamo smangiucchiato qualcosa e abbiamo lasciato la città per dirigerci verso la spiaggia di Karekare. Per arrivarci la strada è tutta una curva in mezzo alle colline piene di vegetazione! Ovviamente appena abbiamo parcheggiato il camper, un nuvolone pieno d’acqua si è aperto sopra le nostre teste! Pazienti abbiamo aspettato che finisse e ci siamo incamminati verso la spiaggia. Quello che abbiamo visto davanti a noi era uno spettacolo! Una spiaggia infinita di sabbia nera che brillava alla luce del sole e un vento fortissimo che spazzava via ogni cosa! In lontananza le onde del mare che con violenza si infrangevano sulla spiaggia! A pochi chilometri c’è un’altra spiaggia, Piha, dominata da un faraglione che in realtà è il resto di un cono vulcanico. Anche qui domina la sabbia nerissima! Abbiamo deciso di spostarci verso la Coromandel Peninsula e ci siamo fermati a Thames in un campeggio gratuito ( che non è altro che un parcheggio dove possono sostare i camper con bagno annesso), dove abbiamo passato la nostra prima notte in un camper! Il letto non è poi così scomodo!

GIOVEDì 16 APRILE

Ci siamo alzati prima del sorgere del sole e ci siamo spostati verso la Coromandel Peninsula. La strada corre lungo la costa e a tratti si inerpica su per le verdi colline. Il mare era di una calma e tranquillità assoluta! Tutt’intorno si sentiva solo il cinguettio degli uccelli. Avremmo voluto arrivare alla punta più settentrionale della penisola, ma ad un certo punto la strada è diventata sterrata e sarebbe stato un azzardo farla con il camper! Abbiamo scelto di andare a Hot Water Beach, una spiaggia dove con la bassa marea muniti di pala si può scavare e trovare l’acqua calda. Noi abbiamo visto solo una marea di gente intenta a scavare senza molti risultati! Visto che il sole scaldava e il mare era una favola, ci siamo messi in costume e abbiamo preso un po’ di sole con qualche tuffo nell’oceano! Dopo aver pranzato nel nostro camper ci siamo spostati a Cathedral Cove, che dista pochi chilometri da Hot Water Beach. Qui, con una passeggiata di 30 minuti, si arriva ad una spiaggia dominata da un arco scavato nella roccia, dove attraverso il mare, si può raggiungere un’altra spiaggia. Il paesaggio è incantevole! In dei posti così ci vorresti rimanere per sempre a contemplare l’azzurro intenso dell’oceano! Vista l’ora ci siamo messi in marcia verso Matamata, dove ci siamo fermati al Matamata Aerodrome Campground per passare la notte (30 NZD). Il ragazzo che gestisce il campeggio ci si è sembrato un tipo un po’ singolare…Abbiamo cenato all’aperto sotto un cielo pieno di stelle! Mai viste così tante stelle tutte insieme! C’era pure la Via Lattea!!

VENERDì 17 APRILE

Al mattino abbiamo riempito la cisterna del camper con acqua pulita e abbiamo svuotato quella dell’acqua sporca e guardando l’orario ci siamo accorti che non mancava molto al nostro appuntamento con Hobbiton Movie Set! Ci siamo catapultati sul camper e a tutto gas abbiamo imboccato la strada facendo anche alcuni sorpassi un po’ azzardati! Arrivati al Shire’s Rest abbiamo ritirato i biglietti (150 NZD in due) e siamo saliti sull’autobus insieme ad altri turisti. Siamo entrati dentro la proprietà di questo signore che ha dato il consenso di girare il film nel suo terreno. Attorno a noi solo dolci colline verdi con pecore sparse ovunque che brucavano l’erba. Arrivati al set, siamo scesi e con la guida siamo andati ad esplorare questo piccolo mondo che è tale e quale come lo si vede nei films! Imboccando un sentierino si possono ammirare tutte le casette degli hobbit incastonate nelle colline, tutto è super dettagliato, dai panni stesi fuori agli orti curatissimi con frutta e verdura vera! Purtroppo gli interni delle casette non sono visitabili perchè le riprese sono state fatte a Wellington. Superato un ponticello di pietra siamo entrati nella taverna Green Dragon dove ci hanno offerto un calice di cidro che abbiamo accompagnato con un cookie gigante comprato nel bar della taverna.

Verso l’una di pomeriggio siamo arrivati a Rotorua e abbiamo deciso di visitare il Whakarewarewa Maori Village ( 74 NZD in due). Al suo interno c’è la ricostruzione di un villaggio maori e una zona geotermale composta da geyser, pozze di fango e fumarole. Compreso nel biglietto c’era una pannocchia che in teoria doveva essere stata cotta nell’acqua termale, anche se ho i miei dubbi, e un’ esibizione culturale dove abbiamo assistito alla famosa haka, la danza maori dei guerrieri. Nel complesso ci è sembrata un’attrazione improntata solo sul turismo, in quanto loro, in realtà hanno perso alcuni dei loro usi e costumi a favore di quelli dei coloni. Girando per la città di Rotorua si possono trovare fumarole e pozze di fango bollente sparse in mezzo ai parchi. Ci siamo poi spostati nelle vicinanze delle Waitomo Caves per fermarci in un parcheggio per camper per la notte.

SABATO 18 APRILE

Avevamo già prenotato l’ingresso guidato alle Waitomo Glowworm Caves (98 NZD in due) per le 9 del mattino. Siamo arrivati davanti alle grotte e a quell’ora eravamo solo sei visitatori in tutto! Le grotte sono diverse da altre in cui sono stata, sono molto basse in alcuni punti e c’è pochissima umidità, infatti la temperatura al suo interno non è mai troppo fredda! Dopo aver visto varie formazioni, la guida ci ha portati vicino ad un fiume sotterraneo, ci ha fatto salire su una barchetta ( tutto ciò lo abbiamo fatto al buio), quando abbiamo alzato gli occhi all’insù abbiamo visto tutti questi vermini luminescenti! Sembrava un cielo stellato! Davvero una cosa romantica! Si possono vedere solo al buio perchè se illuminati non risplendono più. Usciti dalla grotta ci siamo diretti al Tongariro National Park. Purtroppo il tempo non era dei migliori così abbiamo fatto una piccola passeggiata per ammirare il paesaggio circostante. I vulcani presenti nel parco erano attorniati dalle nuvole, ma sulla loro sommità si poteva vedere una spolverata di neve. Vista l’ora ci siamo spostati verso il Taranaki National Park, dove siamo arrivati che era già buio pesto! Abbiamo parcheggiato il camper in un’area verde a pochi chilometri dal parco per passare la notte.

DOMENICA 19 APRILE

Abbiamo deciso di svegliarci presto al mattino per poter fare un’escursione sul Monte Taranaki. Per fortuna in cielo splendeva un sole caldo, così parcheggiato il camper al centro visitatori, abbiamo scelto un sentiero che pensavamo durasse 4 ore andata e ritorno…Ci siamo incamminati e subito abbiamo visto l’immensità del vulcano davanti ai nostri occhi! Il cielo era privo di nuvole così lo abbiamo potuto ammirare per bene! Abbiamo iniziato a salire la montagna e man mano la vegetazione si diradava. Salendo ancora abbiamo visto in lontananza il mare! Ad un certo punto, il sentiero non finiva mai, noi eravamo un po’ stanchi e affamati ( le 4 ore penso fossero di sola andata!), abbiamo preso un altro sentiero che ci ha riportato al centro visitatori. Il sentiero molto bello, passava in mezzo alla foresta, ma se non si stava attenti c’era il rischio di scivolare perchè la terra era umida. Ma finalmente abbiamo visto la strada asfaltata! La prima cosa che abbiamo fatto è stato pranzare! Abbiamo poi dovuto fare parecchi chilometri per raggiungere Wellington, dove ci siamo fermati per la notte al Capital Gateway Motorhome ( 46 NZD) che è proprio di fianco all’autostrada.

LUNEDì 20 APRILE

Al mattino, lasciato il campeggio, ci siamo immersi nel “traffico” cittadino della capitale. Per essere più comodi, abbiamo parcheggiato il nostro camper al Wellington Waterfront Motorhome Park ( 15 NZD per 12 ore) che si trova a pochi passi dal centro. Wellington subito a primo impatto ci è sembrata molto piccola e raccolta, ma comunque una città molto graziosa! Per prima cosa abbiamo preso la Cable Car (15 NZD per due) per salire fino in cima alla collina dove c’è il Botanic Garden. Dalla sommità della collina si può godere di un bel panorama su tutta la città! Abbiamo fatto una breve passeggiata nei giardini e abbiamo visitato anche il museo dedicato alla storia della Cable Car. Siamo scesi verso il centro e ci siamo fermati per dare un’occhiata al Parlamento da fuori per poi incamminarci verso il molo. Qui la gente ci è sembrata molto atletica, perchè tutti correvano, andavano in bici o camminavano! Noi siamo entrati nel Te Papa, un museo cittadino incentrato sulla Nuova Zelanda. E’ diviso in 6 piani che spaziano dalla storia, alla geografia, all’arte e molto altro ancora! Per vederlo approfonditamente ci vorrebbe una settimana! A noi è piaciuto moltissimo e il fatto che l’ingresso è gratuito è un’ottima cosa! Visto che in centro non avevamo più nulla che ci interessasse vedere, siamo saliti in camper e siamo andate al Weta Cave, un negozio/museo sul cinema neozelandese. Si possono vedere alcuni oggetti di scena usati in film come “Il signore degli Anelli” e “KIng Kong”. In un breve filmato vengono elencati i vari film che sono stati girati in Nuova Zelanda. Vicino al negozio ci sono alcuni capannoni dove costruiscono le varie scenografie per i films. Siamo ritornati al parcheggio in centro per cenare e poi alle 20.45 abbiamo preso il traghetto per l’isola del Sud (436 NZD). Siamo arrivati a Picton alle 12.15 di notte. Dopo pochi chilometri ci siamo fermati in un parcheggio per camper per la notte. Diremo che era un po’ affollato!

MARTEDì 21 APRILE

Volevamo vedere una parte dei Marlborough Sounds, così abbiamo imboccato la Queen Charlotte Drive fino ad Havelock. Anche se il cielo era un po’ coperto, il paesaggio era molto suggestivo e regnava una pace assoluta. Siamo passati anche nella regione vinicola, dove le dolci colline sono ricoperte di vigneti. Abbiamo proseguito fino ad arrivare al Nelson Lakes National Park. Abbiamo pranzato all’aperto e poi, consultando la cartina del parco, abbiamo deciso di prendere il sentiero che costeggiava il lago Rotoiri. Il paesaggio, con le montagne ricoperte di nubi, era incantevole, anche se un po’ cupo. Il sentiero si inoltrava nella foresta e abbiamo potuto avvistare tanti uccelli dai canti molto particolari! Siamo ritornati al camper e ci siamo diretti verso Westport. Quando siamo arrivati ci siamo fermati in un supermercato New World per fare rifornimento di viveri. I loro supermarcati sono immensi e c’è qualsiasi cosa uno cerchi. Noi, che di solito cerchiamo di risparmiare, siamo stati un po’ presi dalla mania di acquistare cibi vari! Per passare la notte, ci siamo fermati sulla spiaggia dove si poteva fare campeggio libero.

MERCOLEDì 22 APRILE

Dato che la giornata era piena di impegni, ci siamo svegliati alle 5 di mattina e ci siamo spostati verso nord di 100 km per arrivare all’Oparara Basin. A circa 20 km dalla destinazione, inizia una strada sterrata e tortuosa non consigliata ai camper ( noi l’abbiamo fatta lo stesso…), che ti porta fino all’Oparara Arch. Con una breve camminata si arriva a questo arco/grotta, dove al suo interno scorre un fiume dalle acque arancioni, penso dovuto a qualche minerale. Siamo dovuti ritornare indietro dalla stessa strada e nelle vicinanze di Westport ci siamo fermati al Tauranga Seal Bay Colony. Vicino alla spiaggia, sugli scogli, si può ammirare una colonia di otarie orsine! Ne avremo viste circa una trentina, tra cuccioli e adulti che saltellavano e si riposavano sulle rocce! Sono davvero buffe! Mentre nel parcheggio abbiamo incontrato due weca (uccelli buffissimi che non volano), che si litigavano le briciole dei nostri panini! Finito il pranzo, ci siamo diretti verso sud per arrivare alle Pancake Rocks. Si chiamano così queste rocce perchè sembrano tanti pancake uno sopra l’altro. Complice il mare un po’ agitato, il paesaggio era surreale. In alcune rocce c’erano degli sfiatatoi che con l’arrivo dell’onda sputavano fuori l’acqua! Come ultima tappa della giornata siamo andati all’ Hokitika Gorge. Dato che un sentiero era chiuso, un signore ci ha accompagnato nella visita di questo meraviglioso fiume di un azzurro lattiginoso, reso così dal limo glaciale (polvere finissima). Veramente unico!! Infine siamo arrivati, alla sera, al Franz Josef Glacier. Poco prima di entrare nel paesino, ci ha attraversato la strada un opossum. Maledetti opossum! Abbiamo posteggiato il camper al Franz Josef Campervan Park ( 35 NZD).

GIOVEDì 23 APRILE

Al mattino siamo andati al Kiwi Wildlife (66 NZD in due), così finalmente abbiamo potuto vedere i kiwi dal vivo! Siamo entrati in una stanza semibuia ( sono uccelli notturni), e nel recinto dove avevano ricreato il loro habitat, siamo riusciti a vederne due! Sono degli uccelli molto buffi perchè non volano ma corrono da tutte le parti e con il loro becco lungo cercano sempre cibo nel terreno. Ne è valsa la pena spendere quei soldi per vederli perchè allo stato brado sono molto difficili da avvistare e sicuramente ce ne saremmo pentiti! Per le 10.15 ci siamo presentati al Franz Josef Glacier Guides. Avevamo già prenotato la Glacier Valley Walk (79.80 NZD in due), così insieme ad altre 5 persone e la nostra guida, siamo saliti sull’autobus che ci ha portato vicino al ghiacciaio. Abbiamo incominciato la nostra camminata e ci siamo inoltrati nel bosco. Ogni tanto la guida ci spiegava alcune cose sul ghiacciaio, come il fatto che negli ultimi anni si è ritirato moltissimo. Proseguendo, siamo arrivati fino alla barriera oltre la quale non si può andare. Noi avevamo letto nel sito che con la guida si può oltrepassare questa barriera per potersi avvicinare di più al ghiacciaio, ma così non è stato! Abbiamo fatto lo stesso sentiero che avremmo potuto fare anche senza guida, come molte altre persone hanno fatto! In pratica abbiamo buttato via dei soldi e questo a mio marito non è andato molto giù… Con l’amaro nel cuore, siamo ritornati al nostro camper e siamo partiti subito perchè c’erano molti chilometri da fare! Arrivati a Queenstown abbiamo visto un Burger King. Ho voluto fare felice mio marito e così ci siamo fermati per cenare. Con la pancia piena abbiamo proseguito ancora per alcuni chilometri e ci siamo fermati in un’area verde nei pressi di un lago.

VENERDì 24 APRILE

Abbiamo deciso di alzarci presto perchè avevamo parecchi chilometri da percorrere per arrivare a Milford Sound. La strada è molto panoramica e quindi merita parecchie foto! Anche se in alcuni tratti le nuvole ricoprivano ogni cosa! Arrivati a Milford Sound ci si è accesa la spia dei freni ed eravamo un po’ preoccupati… abbiamo sperato che raffreddandosi il camper, poi sarebbe sparita. Nell’attesa, siamo arrivati fino al molo e abbiamo aspettato le 12.30 per prendere la crociera nel fiordo con la Go Orange ( 130 NZD in due). Il vento era molto insistente e le nuvole coprivano le cime delle montagne. Il mare sembrava quasi nero e dalle montagne circostanti cadevano delle cascate più o meno potenti. Ad un certo punto, il capitano della nave ci ha avvisato che c’erano dei delfini che giocavano in acqua, così siamo tutti corsi fuori per vederli (io stavo mangiando il fish ‘n’ chips compreso nel biglietto e ormai mi affogavo)! Ci siamo sporti dalla nave, rischiando di far compagnia ai delfini nell’acqua! Erano così belli! Poi ogni tanto facevano dei salti fuori dall’acqua! Per un po’ ci hanno seguito stando sotto alla nostra nave, ma poi abbiamo dovuto proseguire con la crociera così li abbiamo salutati! Siamo arrivati in mare aperto, nel Mar di Tasmania e abbiamo fatto manovra per ritornare indietro. Ad un certo punto abbiamo avvistato alcune otarie orsine che oziavano su delle rocce. Proseguendo la barca si è fermati per alcuni minuti sotto la cascata che è simbolo di questo fiordo. C’era da farsi il bagno! La crociera in tutto è durata 2 ore ed è stata davvero bella! Ci siamo rimessi in marcia e siamo arrivati poco prima di Gore, dove abbiamo trovato una bella area verde, vicino ad un ruscello, dove abbiamo campeggiato.

SABATO 25 APRILE

Quando ci siamo alzati al mattino, il cielo ci ha regalo un’alba bellissima, dai colori rosa e arancione! Da mozzare il fiato! Verso metà mattina siamo arrivati a Dunedin. Abbiamo fatto un giro in centro, ma visto che era l’Anzac Day (commemorazione della Prima Guerra Mondiale), i negozi erano tutti chiusi. Comunque è una città molto carina e vivibile! Ci siamo spostati nell’Otago Peninsula. Seguendo la strada siamo arrivati alla punta dove, sulle spiaggia abbiamo visto tre otarie! Un ragazzo ha cercato di avvicinarsi un po’ troppo ad una di loro, infatti l’otaria si è arrabbiata! In questa spiaggia si possono avvistare anche i pinguini blu e gli albatross, ma noi purtroppo non li abbiamo visti. Abbiamo goduto però di un bellissimo panorama sulle scogliere bagnate dall’oceano. Abbiamo girato un po’ in lungo e in largo nella penisola e sembrava quasi di essere in Cornovaglia, con tutti questi prati spazzati dal vento e questi promontori sul mare. Nel tardo pomeriggio ci siamo fermati in un Pak’n Save, il loro discount. E’ mastodontico e ci sono un’infinità di prodotti! C’è da perdersi la dentro! E anche qui siamo stati presi dalla mania di comprare! Per la notte ci siamo fermati nel parcheggio di un pub. Mentre eravamo rilassati sul nostro letto, abbiamo sentito bussare al finestrino. Abbiamo aperto e c’era un poliziotto! Il nostro dubbio era che non potessimo sostare li! In realtà il motivo della visita era dovuto al fatto che il camper era sprovvisto dell’adesivo con scritto “Self-Contained” (obbligatorio per i camper Self-contained). Ma noi eravamo muniti di bagno! Siamo riusciti a convincere il poliziotto che eravamo in regola, così se ne è andato! Consiglio vivamente di controllare che sul camper che si noleggia sia presente questa etichetta blu, altrimenti si rischia di essere multati per ben 300NZD!

DOMENICA 26 APRILE

Ci siamo svegliati al mattino che il cielo era ricoperto di nuvoloni. Ci siamo diretti a Moreaki per vedere le Moreaki Boulders, delle sfere giganti di pietra che giacciono sulla spiaggia. Quando siamo arrivati l’oceano stava già salendo (per via della marea), così abbiamo corso lungo la spiaggia per arrivare alle sfere. Però un’onda è riuscita lo stesso a inzupparci le scarpe! Abbiamo fatto qualche foto al volo e siamo tornati indietro perchè il mare sembrava molto agitato e continuava a salire. Sinceramente faceva un po’ impressione! Abbiamo proseguito fino a Oamaru, dove abbiamo visitato la parte di città che è rimasta in stile vittoriano. Si possono vedere tanti negozietti che vendono oggetti vintage, mostre e anche un piccolo mercato dove i contadini vendono i loro prodotti, il tutto allietato da musica dal vivo. Abbiamo voluto assaggiare i cheese rolls, che sono una sorta di panino arrotolato con dentro formaggio, spalmati di burro all’aglio e passati nella griglia. Ottimi! Abbiamo fatto anche una passeggiata sul molo e finalmente il cielo si è aperto ed è spuntato fuori il sole!! A pochi passi dal centro della città c’è una colonia di pinguini, ma anche qui purtroppo non siamo riusciti a vederli perchè sono molto schivi e si riescono a vedere solo la notte…

A metà pomeriggio siamo arrivati a Christchurch. Il centro città è tutto transennato e gli edifici sono abbandonati per via del terremoto avvenuto nel 2011. Però abbiamo notato che c’è voglia di ricostruire e di cambiamento! Alcune zone sono già state ricostruite, l’unica ferita ancora aperta che si può vedere è la cattedrale nella piazza centrale che è sventrata! Stanno cercando dei finanziatori per dare il via ai lavori, ma per ora non hanno ancora raggiunto la somma che gli serve. La città era semi deserta e aveva un non so che di spettrale! Nel giro di 20 anni la vogliono ricostruire tutta in stile moderno, quindi è d’obbligo ritornare per vedere com’è diventata! Ci siamo spostati poi nella Bank Peninsula dove abbiamo sostato all’Akaroa Top 10 Holiday Park ( 44 NZD).

LUNEDì 27 APRILE

Il cielo era grigio al mattino e per prima cosa abbiamo fatto una passeggiata ad Akaroa. Il paesino è in stile francese perchè nell’800 sbarcarono alcuni francesi. E’ tutto molto curato e la gente molto cordiale. Ci siamo spostati a Okains Bay, dove c’è una bella spiaggia battuta dal vento. Visto il tempo ci siamo riposati un po’ in camper e abbiamo anche pranzato. Abbiamo voluto vedere anche Pigeon Bay, ma non ci ha entusiasmato molto, così abbiamo fatto una capatina al Barrys Bay Cheese, un piccolo caseificio dove si può acquistare dell’ottimo formaggio locale ed è ciò che abbiamo fatto noi! Visto il brutto tempo e non sapendo cosa fare, abbiamo visto anche Lyttelton. Anche qui si notano ancora alcuni segni del terremoto. Aveva iniziato a piovere, così abbiamo deciso di cercare un campeggio gratuito per passare la notte. Affidandoci a CamperMate (l’app nel tablet che ti permette di trovare tutti i campeggi gratis o a pagamento), siamo arrivati in un’area verde vicino ad un fiume, ma visto la pioggia insistente il terreno era già zuppo d’acqua! Temendo di svegliarci al mattino sommersi fino al collo d’acqua, ci siamo spostati vicino all’aeroporto in un campeggio a pagamento, il North South Holiday Park (35.10 NZD).

MARTEDì 28 APRILE

Per fortuna al mattino aveva smesso di piovere! Abbiamo ripulito il camper e preparato le valigie. Ci siamo diretti alla ricerca di un benzinaio, quando un poliziotto ci ha fermato e ha chiesto a mio marito se aveva bevuto e di contare fino a 5! Tutto questo alle 10.30 del mattino! Assurdo! Abbiamo riconsegnato in camper all’ufficio di Apollo e siamo andati in aeroporto a Christchurch. Avevo molta malinconia perchè non me ne sarei mai voluta andare da quel posto meraviglioso…chissà se avremo modo di ritornarci…In aeroporto con la compagnia Air New Zealand il check in è fai da te! Ti stampi le tue carte d’imbarco e imbarchi da solo la valigia! Siamo decollati alle 15 e guardando le montagne sotto di noi ci siamo accorti che erano tutte innevate! Era arrivato l’inverno. Siamo atterrati ad Auckland alle 16.20 per poi ripartire alle 19.30 per Rarotonga, Isole Cook. Visto che ci sono 22 ore di fuso orario ( es: in Nuova Zelanda è lunedì ; a Rarotonga è domenica), siamo arrivati all’una di mattina del 28 aprile! Siamo tornati indietro nel tempo! Ad accoglierci all’aeroporto c’era un’addetto del nostro albergo, il Palm Grove, che ci ha subito messo una ghirlanda di fiori al collo! Siamo arrivati nel nostro appartamento e siamo rimasti estasiati da quanto era bello! Dopo una doccia siamo andati subito a dormire.

MARTEDì 28 APRILE BIS

Subito al mattino ci siamo affaciati sul nostro patio e davanti a noi è apparso un panorama mozzafiato! Il mare calmo contorniato dalle palme sulla spiaggia! Compreso nel pacchetto c’era anche la prima colazione. Così ci siamo abbuffati ed era tutto ottimo! Abbiamo preso l’autobus ( ne hanno solo due, uno che fa il giro orario e uno antiorario, visto che la strada fa il giro di tutta l’isola) e ci siamo fermati all'”Island Car and Bike Hire” per noleggiare un motorino per 4 giorni ( 74.52 NZD). Per poter guidare lo scooter bisogna fare la loro patente, così siamo andati alla stazione di polizia. Bisogna avere il passaporto, compilare un foglio con i propri dati e sostenere un “esame” di guida (fare uno slalom tra i birilli con lo scooter). Dopo mezz’ora si ha la patente con la propria foto valida 1 anno! (25 NZD) Con il vento tra i capelli, ci siamo spostati con il nostro scooterino e ci siamo fermati a Muri Beach. Qui le spiaggie sono tutte libere e uno può sdraiarsi dove vuole! L’acqua è cristallina e stupenda. Visto che c’è la barriera corallina l’acqua è calma e non troppo alta. Nel pomeriggio ci siamo spostati verso ovest e ci siamo fermati sulla spiaggia per aspettare il tramonto. Il tramonto sull’oceano è bellissimo con dei colori dall’arancione al rosso che sembrava quasi che il cielo si infuocasse! Abbiamo cenato in appartamento e ci siamo rilassati sul patio ascoltando le onde del mare.

MERCOLEDì 29 APRILE

Dopo un’abbondante colazione, siamo saliti sul nostro destriero e ci siamo immersi nell’entroterra per vedere la Wigmore’s Waterfall. Questa cascata è immersa nella ricca vegetazione e, a parte le zanzare, è bellissima! Lungo la strada abbiamo visto piantagioni di mango, papaya, la loro arancia verde e secondo me c’erano anche delle piante di caffè. Ci siamo spostati lungo la costa e ci siamo fermati alla spiaggia Titikaveka. Abbiamo indossato maschera e boccaglio (li abbiamo presi dall’albergo) e ci siamo tuffati in mare tra i coralli per fare snorkeling. Abbiamo visto tantissimi pesci di tutte le forme e colori! E’ uno spettacolo unico! Con la Go Pro abbiamo fatto tantissime foto e video. Ci siamo riposati sulla spiaggia sotto le palme. La calma e la tranquillità avvolge ogni cosa…A metà pomeriggio siamo ritornati al nostro appartamento dove, per prima cosa, abbiamo preso il kayak per fare un giro in mare. Ci siamo spinti nelle vicinanze del reef ma poi siamo ritornati sulla spiaggia e ci siamo tuffati per nuotare ancora insieme ai pesciolini! Prima di cena abbiamo fatto un salto al Wigmore’s Superstore, un supermercato fornitissimo a pochi passi dall’appartamento. Abbiamo voluto provare le chips di manioca ( simile alla nostra patata) e una meat pie locale (tortina ripiena di carne). Tutto ottimo! Ci siamo fatti una doccia e abbiamo cenato sul patio insieme ai nostri nuovi amici: un cane e un gatto!

GIOVEDì 30 APRILE

Ci siamo svegliati presto al mattino perchè avendo prenotato l’ Aitutaki Day Tour ( 459 NZD a testa), ci sono venuti a prendere alle 7 del mattino dal nostro albergo. Siamo passati a prendere gli altri turisti e siamo andati in aeroporto. Siamo saliti in un piccolo aereo e dopo circa 45 minuti di volo, siamo atterrati a Aitutaki ( un’isola più a nord). Con un camioncino scoperto ci hanno fatto fare il giro dell’isola, che è molto piccola! Aitutaki è un’isola corallina al contrario di Rarotonga che è vulcanica. Siamo arrivati alla spiaggia e siamo saliti su una barca polinesiana e così è iniziata la nostra gita nella laguna. Ci siamo fermati in un primo isolotto dove abbiamo fatto un tuffo in mare. Qui il corallo non c’era e l’acqua era turchese. Incantevole!

Risaliti in barca ci siamo spostati in un altro isolotto, chiamato Tv Island perchè hanno girato l'”Isola dei Famosi” (di non so quale stato) e altri films. Ci siamo addentrati nella foresta per sbucare dall’altra parte dell’isola dove la spiaggia era contorniata dalle rocce. Ci siamo spostati poi al centro della laguna, in un punto dove c’erano alcuni coralli, così tutti ci siamo attrezzati per fare snorkeling. Appena scesi in acqua abbiamo visto un pesce che era enorme! In acqua si vedevano una miriade di pesciolini zebrati che andavano da tutte le parti! C’erano anche delle conchiglie giganti che avevano dei colori sgargianti, sembravano leopardate! Era arrivata l’ora del pranzo e ci avevano preparato una tavola imbandita di ogni cosa! Frutta e verdura locali come il cocco e la banana fritta! La portata principale era il tonno alla griglia! Squisito! Con la pancia piena e felici siamo scesi a One Foot Island dove abbiamo fatto una passeggiata sulla spiaggia e un bel bagno visto che il sole era bello caldo! Alle 15 siamo ripartiti per tornare all’aeroporto. Ci siamo imbarcati e siamo atterrati a Rarotonga alle 17.30. Ci hanno riaccompagnato al nostro appartamento. E’ stata una giornata meravigliosa e la consiglio vivamente!

VENERDì 1 MAGGIO

Ci siamo voluti svegliare presto per andare a vedere l’alba, anche se il cielo era un po’ nuvoloso. Siamo arrivati in spiaggia e abbiamo visto il sole che pian piano cresceva e si alzava in cielo. Sarebbe stata molto più bella se non ci fossero state tutte quelle nuvole… Tornando all’appartamento ci siamo fermati in una delle chiese più antiche dell’isola. Dopo colazione, abbiamo preso lo scooter e siamo andati a Tikioki Beach. Sulla spiaggia c’era un cane che con un balzo ha preso un pesce, ma poi ho capito che era un pezzo di tonno sfilettato…abbiamo immaginato che lo avesse perso la barca che era al largo e ci siamo chiesti se erano rimasti senza pranzo! Ci siamo fatti due risate e poi ci siamo addormentati…ad un certo punto abbiamo sentito delle voci e svegliandoci ci siamo trovati la barca a riva! Per prima cosa pensavamo al pesce e quindi credavamo fossero scesi per prendere il pranzo, ma quando abbiamo visto che tutti erano allarmati e in fondo alla barca si vedeva una ragazza che faceva il massaggio cardiaco ad un corpo senza vita, siamo rimasti di sasso! Hanno portato il corpo sulla spiaggia e l’hanno coperto con degli asciugamani…dopo pochi minuti è arrivata l’ambulanza e hanno prestato soccorso all’uomo. Hanno provato con il defibrillatore e ancora con il massaggio cardiaco, ma il volto era diventato viola… la moglie dell’uomo però non sembrava troppo scossa…dopo vari tentativi hanno messo l’uomo sulla barella e l’hanno portato via…Chissà se c’era ancora una possibiltà per lui…Mi era venuto il magone…pensare che sei in vacanza e ti stai divertendo e poi finisce tutto…Siamo rimasti davvero scioccati! La vita dura un attimo… Quando ci siamo un attimo ripresi ci siamo fatti un tuffo in mare (la vita va avanti). Ci siamo spostati in un’altra spiaggia ma visto le nuvole in cielo abbiamo scelto di rientrare in appartamento. Dopo cena siamo andati a bordo della piscina dell’albergo per ascoltare la musica del pianobar.

SABATO 2 MAGGIO

Quando al mattino ci siamo svegliati e abbiamo aperto la porta finestra abbiamo visto che il mare era agitatissimo e l’acqua durante la notte era arrivata proprio sotto al nostro appartamento! In lontananza si vedevano delle onde altissime e sembrava quasi dovesse venire uno tusnami! Abbiamo aspettato che il tempo migliorasse e intanto siamo andati a fare colazione. Ci siamo poi spostati ad Avarua dove il sabato mattina c’è il Punanga Nui Market, un mercato cittadino dove vendono cibo locale e souvenirs. Ci saranno state una miriade di bancarelle! Era pieno di turisti che compravano qualsiasi cosa. Noi ci siamo concessi un frullato alla frutta e qualche souvenirs da portare a casa. A metà mattina hanno fatto uno spettacolo, dove alcune bambine e ragazzine si sono esibite nelle danze tipiche, sempre accompagnate dalla musica dei tamburi. E’ stato un bello spettacolo! Era persino spuntato fuori il sole! Abbiamo dovuto riconsegnare lo scooter e ritornare al Palm Grove. Ci siamo messi in spiaggia sui lettini (le chiavi dell’appartatmento le avevamo già riconsegnate) anche se era nuvolo. La pioggia non ha tardato ad arrivare, così ci siamo riparati sotto la tettoia della piscina dove siamo stati per alcune ore. Visto che non pioveva più, abbiamo deciso di fare una passeggiata sulla spiaggia…cattiva idea! Un’onda anomala per poco non ci sovrastava! Con un balzo felino ci siamo catapultati nel giardino di una casa! Che paura! Ci siamo spostati sulla strada principale e ci siamo fermati al Wigmore’s Superstore dove abbiamo aspettato per poi cenare con una meat pie e un tramezzino gustosi!Ritornati all’albergo, ci siamo lavati nella doccia della piscina, ci siamo preparati e abbiamo aspettato le 21 per il transfer verso l’aeroporto. All’aeroporto abbiamo incontrato la moglie dell’uomo che avevamo visto il giorno prima…era da sola…quindi abbiamo supposto che fosse morto….povera signora. Alle 23 abbiamo preso il volo per Los Angeles.

Siamo atterrati a Los Angeles alle 11.35 di DOMENICA 3 MAGGIO. Abbiamo dovuto fare tutta una trafila per il cibo da dichiarare (si sono tenuti la mia arancia…uffi!) e abbiamo anche dovuto ritirare le valigie. Mio marito ha scoperto che gli avevano aperto il bagaglio perchè non c’era più il lucchetto! Così ne ha dovuto comprare un altro! Reimbarcate le valigie, abbiamo aspettato il nostro volo per Londra delle 16.55.

Siamo arrivati a Londra alle 11.30 di LUNEDì 4 MAGGIO. Eravamo stravolti perchè non eravamo riusciti a dormire molto in aereo. Siamo andati al ristorante Giraffe perchè avevo promesso il fish and chips a mio marito! Abbiamo aspettato che mettessero fuori il gate nel tabellone, ma tardavano sempre, infatti alla fine siamo partiti in ritardo di quasi mezz’ora. Siamo atterrati a Bologna alle 18.20. E così la luna di miele si è conclusa…

Il mio pensiero ritorna alla Nuova Zelanda, un paese unico! Me ne sono innamorata appena ho messo piede sulla sua terra! Ho capito che forse sono nata nel paese sbagliato perchè in Italia va tutto a rotoli, mentre li sembra tutto perfetto! Mio marito mi ha promesso che ci torneremo presto e io l’ho preso in parola! Magari ci compreremo una fattoria con le nostre mucche e pecore! E ogni tanto ci faremo qualche vacanza alle Isole Cook, come fanno di solito i neozelandesi! E’ un viaggio che merita di essere fatto perchè ti lascia dentro un mondo nuovo e stupendo! In fondo è per questo che uno viaggia!



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