Meravigliosa Minorca

Scarpe comode, spirito d'avventura, pronti via!
Scritto da: dhali16
meravigliosa minorca
Partenza il: 02/07/2011
Ritorno il: 09/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ho letto tante recensioni su Minorca che la descrivevamo come l’isola del relax, delle famiglie con bambini, delle calette nascoste e selvagge… Tutto vero. Benedetta la vacanza la prima settimana di luglio, non osso immaginare come possa essere la situazione in certe spiaggette che sono veramente larghe 20m*20 nel mese di agosto, quando le orde di turisti sbarcano selvagge da ogni dove…

Prenotiamo con Edreams un’offerta che comprende il volo di andata (carissimo) con Alitalia da Malpensa a Mahon, il ritorno con EasyJet (ovviamente più abbordabile, ma questa tratta era operativa solamente dal 4 luglio, e noi siamo partiti prima), e il soggiorno in mezza pensione presso il Sol Falcò di Son Xoriguer, sud ovest dell’isola, praticamente il paesino confinante con il forse più famoso Cala’n’Bosch. Non vogliamo affittare la macchina, ci penseremo sul posto. Prenotiamo però direttamente da Internet il trasporto con Norbus Torres: dal sito, inserendo i dati del volo di arrivo-ritorno, si può prenotare il trasporto al proprio hotel al prezzo di 26€ a/r. Quindi all’andata troviamo il pullmino che già ci aspetta fuori dall’aeroporto (assieme a una pioggia imprevista che per fortuna dura poco), e al ritorno ci viene a prelevare un pullman GT che, dopo aver caricato altri turisti in diversi hotel, ci conduce in aeroporto. Consigliato.

Ci siamo trovati benissimo con la formula mezza pensione in hotel: dopo la colazione super abbondante che ci dava le energie necessarie per affrontare la giornata, eravamo liberi di girare le varie spiagge durante la giornata, e in praticamente tutti i vari chioschetti (tranne uno purtroppo) abbiamo mangiato benissimo e a prezzi onesti.

Come detto anche in altre recensioni dei TPC, a Minorca non esiste una strada costiera che colleghi le varie spiagge. Per cui, anche se 2 spiagge vi sembrano distanti pochi km in linea d’aria, calcolate sempre una buona mezz’oretta per lo spostamento, in quanto dovrete sempre andare a riprendere la strada principale (in pratica quella che taglia in due l’isola, e che collega le 2 città principale, Ciutadella e Mahon), e poi scendere o salire verso la costa, su strade secondarie, spesso strette e con l’ultimo tratto sterrato. Altrimenti, un’altra soluzione sono le passeggiate sui Cami de Cavalls, un antichissimo sentiero di circa 200km che costeggia tutta l’isola, sterrato in alcuni punti, roccioso in altri, e immerso in una splendida pineta in altri ancora. Questi sentieri sono perfettamente segnalati con dei “paletti” che riportano proprio il nome di Cami de Cavalls, e anche le varie distanze tra le spiagge sono indicate perfettamente. Il famoso spirito d’avventura di cui parlavo prima… in certi momenti ci si sentiva quasi in montagna durante le passeggiate… per questo consiglio assolutamente delle scarpette da ginnastica o di tela leggera, per affrontare le rocce (super taglienti alcune!) e i sali e scendi frequenti…

Per girare l’isola, consigliatissimo, se non praticamente obbligatorio, il noleggio di un mezzo. Minorca possiede talmente tante meraviglie nascoste che è un peccato “fossilizzarsi” sull’unica spiaggia di fronte al proprio hotel – che poi, quasi sempre, non è mai la più bella dell’isola, in quanto le migliori si trovano in luoghi isolati, spersi in mezzo alle pinete. Un giorno facciamo il tentativo di prendere il pullman per raggiungere una spiaggia (di cui parlerò dopo), ma si rivela una scelta disastrosa per gli orari dei pullman e le distanze percorse (bisogna risalire a Ciutadella con un bus, aspettare mezz’ora per la coincidenza con l’altro pullman che porta a Sant Tomas, stare in ballo quasi 2 ore per fare poco più di 20km)… Quindi restano o la macchina o lo scooter (e la differenza di noleggio è minima), tutto sta nelle preferenze e nelle esigenze di ciascuno… noi abbiamo optato per lo scooter, noleggiato da NuraCar proprio di fronte all’hotel: un 125 Yamaha al prezzo di 105€ (+50€ di deposito cauzionale) per 3 giorni; un’ottima scelta! Al di là del divertimento di girare in scooter, con la sensazione di libertà, siamo stati anche fortunati perchè in alcune spiagge già a partire dalle 10 del mattino i posteggi erano pieni e non facevano più entrare le macchine, mentre gli scooter avevano cmq via libera. Cmq lungo la strada che porta alle spiagge di Cala Turqueta, Macarella, Son Saura (è sempre la stessa, ad un certo punto c’è la deviazione per le singole spiagge) ci sono i cartelli luminosi che indicano la situazione dei posteggi, se completi o meno, così uno può decidere per quale spiaggia optare.

Non abbiamo trovato particolare problemi con il vento, solo ad arrivare dall’altra parte dell’isola (zona Cala en Porter) ci abbiamo messo veramente una vita (sempre per il discorso: Sali verso Ciutadela-prendi la strada principale-riscendi verso la spiaggia-e viceversa)… Insomma, per me scooter tutta la vita, se si è in 2! Ps: la benzina costa molto meno che in Italia (in media, 1.30€/litro), tranne al benzinaio del porto di Cala’n’Bosch, un ladro, 1.45€/litro…).

E ora qualche consiglio su ciò che abbiamo avuto modo di fare e vedere nel nostro soggiorno di una settimana.

– Son Xoriguer: la spiaggia si trova a un paio di minuti a piedi dal nostro hotel, è composta da un tratto più spazioso e largo e altri piccolissimi “isolette” di sabbia incastonate nelle rocce, dove se si riesce a trovare spazio si ha anche una certa privacy e comodità… altrimenti c’è il rischio di ritrovarsi con l’asciugamano del vicino sul proprio! Non abbiamo potuto apprezzarla al meglio perchè il tempo era un po’ nuvoloso il primo giorno, cmq si trova vicinissimo al paese, e dietro la spiaggia ci sono ristorantini e un supermercato. Ah, notiamo subito che nella maggior parte delle spiagge Minorca non esiste un vero e proprio “lungomare”, come siamo abituati a pensarlo: essendo tutte calette con alle spalle la pineta, alcune veramente isolate e perse in mezzo al nulla, non si può fare la classica “passeggiata” in riva al mare (non che questo debba per forza essere un male, anzi).

– Cala en Bosch: 10 minuti a piedi dall’hotel, già la cittadina è molto carina, con il porticciolo circolare pieno di belle barche e circondato da localini e baretti a buon prezzo (noi abbiamo mangiato a pranzo 2 volte al Legends, aveva ottimi prezzi e cibo buono). I cocktail alla sera sono un po’ cari (al Flamingo 9.50€ per un cocktail che non era nemmeno il massimo), meglio optare per la pinta che è sempre a buon mercato (quasi mai a 3€ la Estrella Damm o la Amstel). La spiaggia è veramente bella, spaziosa, riparata sui lati dalle rocce, ma con un fondale sabbioso e acqua trasparente che sembra davvero di stare in una piscina! Passeggiando sul famoso Cami de Cavalls, si gode un bel panorama verso Son Xoriguer e, dall’altro lato, verso il faro di Cap D’Artrutx, con le meravigliose villette (tutte con piscina, poveretti!) fronte mare. A Cala’n’Bosch il noleggio di 2 lettini + ombrellone è veramente TROPPO caro per gli standard spagnoli che mi ricordavo, 17€ al giorno mi sembrano un furto, quindi optiamo per comprare un bell’ombrellone in un negozietto a 7.50€, e ce lo portiamo sempre appresso.

– Sant Tomàs: la raggiungiamo con l’avventura del pullman di cui parlavo prima. La fermata del bus è esattamente di fronte all’hotel: la linea 65 porta in mezz’oretta a Ciutadella (biglietto: 1.80€ a tratta, si fa a bordo), scendiamo a Plaza Menorca, attendiamo la linea 72 per Sant Tomas, che in un’ora (3.20€ di biglietto) ci porta nel paese (ci sono 3 fermate a cui poter scendere). La spiaggia è molto ampia (infatti si chiama Playa e non Cala), ma il mare è parecchio mosso e le onde veramente alte. Nel pomeriggio, con una camminata di circa 40’ nel nostro amato Cami de Cavalls, arriviamo a Son Bou, la spiaggia più lunga dell’isola con i suoi 4 km: troppo, troppo vento! È impossibile resistere, ci sono pochissime persone (tra l’altro tutti nudisti), giusto il tempo di qualche foto (in lontananza si scorgono gli ecomostri dell’hotel Sol Milanos e Pinguinos) e torniamo a Sant Tomàs

– Cala Pregonda: per raggiungere le spiagge del Nord, seguiamo le indicazioni per Es Mercadal e poi quelle per Playas del Norte; l’ultimo tratto di strada è sterrato, lasciamo lo scooter nel posteggio (gratuito) e iniziamo la camminata. Si incontra quasi subito la spiaggia di Binimel-là, che però non ci entusiasma per niente, è abbastanza “sporca” per i legnetti sulla riva, quindi proseguiamo senza indugi su un terreno color rosso acceso, affiorano rocce, da un lato il mare e dall’altro il verde dei campi… un paesaggio stupendo! Dopo aver camminato circa 20 minuti sotto il sole cocente (e aver pure superato un cancello con un cartello con scritto “Cala Pregonda”), arriviamo alla spiaggia: bellissima! Sabbia rossa, colori stupendi (che si apprezzano maggiormente dal promontorio che porta a un’altra caletta nascosta), peccato l’allarme meduse che ci ha un po’ pregiudicato i bagni… Il ristorantino che si trova vicino al parcheggio ha ottimi prezzi e una fantastica sangria

– Cala Tirant: ci fermiamo in questa spiaggia sulla strada del ritorno da Cala Pregonda: tranquillissima, di sabbia scura, acqua bassa e pulitissima con il paesino carinissimo tutto di casette bianche alle spalle

– Cala Turqueta: meravigliosa! Lasciamo lo scooter nel posteggio (gratuito, già pieno per le macchine alle 10 del mattino) e raggiungiamo la spiaggia con una bella camminata d un quarto d’ora in mezzo alla pineta. L’acqua ha dei colori stupendi, la sabbia sembra borotalco, attorno la pineta e un panorama dall’alto meraviglioso… Vicino al parcheggio c’è un chioschetto che fa degli ottimi panini a 3-4€ e la solita birra a 2.50€: non male!

– Cala en Porter: il paesino è molto bello, per arrivare alla spiaggia facciamo una discesa pazzesca (ma il fido 125 regge anche al ritorno!), e la spiaggia è molto bella anche qui, con le palme che regalano ombra gratuita, le case incastonate nelle rocce a strapiombo sul mare… questo paesino è famoso soprattutto per il locale Cava en Xoroi: può essere visitata in orari diversi, con costi differenti. Fino alle 19 si pagano 7.50€ con una consumazione “semplice” (birra, succo, acqua…), altrimenti sono 5€ in più; dalle 19 alle 23 (il periodo chiamato “puesta del sol”, tramonto), si sale a 10€ e infine per la serata in discoteca vera e proprio si spendono 30€ con consumazione (spero non “semplice”, ma non abbiamo chiesto). Cmq è veramente spettacolare come luogo, a strapiombo sul mare, i gabbiani, le rocce, il sole che tramonta, le salette scavate nella roccia… meraviglioso!!!

– Cala macarella: la strada per arrivarci è abbastanza stretta e sterrata nell’ultimo punto, si arriva a un primo posteggio a pagamento (5€ per le macchine, 2€ per gli scooter) che è però a 5 minuti a piedi dalla spiaggia, altrimenti ce n’è uno gratuito ma il posteggiatore parlava di 10 minuti a piedi… la spiaggia è quasi deserta e capiamo subito il perchè: c’è l’invasione delle meduse! Poco male, ci arrampichiamo (nel vero senso della parola) sulle rocce, superiamo un promontorio e giungiamo a Cala Macarelleta, l’acqua dall’alto ha dei colori indescrivibili, forse le foto un pochino riescono a rendere l’idea… per fortuna è presto e riusciamo a guadagnare un posticino, perchè poi non sto a dire l’orda di turisti che scendeva dal promontorio e non trovava nemmeno un angolo dove lasciare l’aciugamano… che poi le meduse c’erano anche a Macarelleta, quindi non abbiamo potuto fare il bagno nemmeno qui… Vicino alla pineta di Cala Macarella c’è un ristorantino non troppo buono e dai prezzi nemmeno modici, e le docce sono pure a pagamento (1€). Quasi conviene portarsi da mangiare e rifugiarsi nell’ombra delle bellissime pinete che sono alle spalle di entrambe le spiagge

– Cala Galdana: dal baretto di Cala Macarella prendiamo il Camì de Cavalls, ci si para davanti un’immensa scalinata di legno, poi ci aspetta una camminata sullo sterrato, in pineta, sotto al sole… e dopo circa 40’ arriviamo a Cala Galdana, il panorama dall’alto è meraviglioso, la spiaggia è ampia, l’acqua però non è il massimo (è un po’ torbida), e c’è il Sol Gavilanes che rovina un po’ il panorama…

– Ciutadella: veramente bella! La raggiungiamo con il pullman di sera (l’ultimo per tornare è a mezzanotte e mezza), ci sono i mercatini lungo la strada che scende al porto, pieno di ristorantini (la famosa Caldera de Langosta, piatto di aragoste, arriva a costare anche 77€ per due…), i negozietti vendono souvenir e prodotti tipici (la Pomada, sorta di gin lemon fatto con il Gin Xoriguer tipico dell’isola, poi le ciabattine minorchine – per me scomodissime! – e la ensaimada, una brioschona dalla forma a spirale, ripiena di crema o cioccolato oppure vuota), c’è un bel centro storico e riusciamo a gustare anche un buon gelato…

Delle Baleari ho avuto modo di visitare solamente Mallorca, che già mi aveva entusiasmato, ma posso dire che a livello di spiagge, mare e natura, Minorca la supera di gran lunga! Come detto all’inizio, con un buono spirito d’avventura si possono scoprire calette nascoste e un mare veramente incantevole. Insomma, merece la pena!

Per qualsiasi cosa, non esitate a contattarmi. Ciao!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche