L’isola dei profumi e dei sorrisi

Prenotiamo solo il volo e l'avventura inizia...
Scritto da: Clodette
l'isola dei profumi e dei sorrisi
Partenza il: 14/02/2011
Ritorno il: 02/03/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ci siamo rese conto all’aereoporto di Malpensa, dopo essere arrivate dal veneto in treno con le valigie piene di medicine e vestiti per i bambini, che eravamo le uniche 2 persone che andavano in vacanza senza prenotazione alberghiera,a quanti lo raccontavamo ci guardavano sbalorditi.

La nostra avventura contunua all’arrivo all’aereoporto di Nosy Be, tutti erano accolti dai respossabili dei villaggi e alberghi con grandi collane di fiori, noi invece abbiamo cercato subito un taxi (se cosi si puo chiamare),e siamo andate verso la spiaggia dell’andilana. Abbiamo trovato una guesthause,Chez Eugenie, dove siamo rimaste entusiaste sia per l’ospitalita’ cordiale sia per la tipica struttura a capanna. Dovevamo restare solo qualche giorno e invece siamo rimaste tutta la vacanza (si stava troppo bene e si mangiava altrettanto bene). La spiaggia di andilana dove sempre andavamo e dove c’erano le ragazze che vendevano tovaglie e i ragazzi che cercavano di vendere qualche escursione al vicino villaggio italiano, era la nostra meta preferita.

I nostri amici malgasci Angelo e Patric insieme a tanti altri sono stati per noi guide per escursioni sia per mare che per terra. Abbiamo portato con noi anche qualche turista italiano un po’ restio, specialmente a salire sulle loro imbarcazioni di legno…Nosy fanny, isola dal mare cristallino e dalla sabbia di corallo,e’ stata una nostra meta fantastica. Durante il tragitto i beach boys hanno pescato due enormi pesci !e tutti noi ci siamo ustionati….attenti dunque al sole in mezzo al mare.Nel nostro vagabondare e tra le nostre conoscenze in loco, siamo state invitate a cena a casa di amiche malgasce che ci hanno preparato un riso al cocco con zebu’ alla griglia, piatto tipico locale. Per finire la serata tutti a ballare in un discobar del villaggio malgascio con musica e birra locale (l’isola e’ suddivisa in tanti e piccoli villaggi).

Un pomeriggio lo dedichiamo per andare a portare i medicinali alla mitica MANINA. Era in questo periodo in italia, ma lasciamo in un dispensario da Lei fatto costruire. Le nostre serate “mondane” si dividevano tra le “disco” di ambatoluka fino a tarda notte oppure a letto nella capanna alle venti e trenta. Poiche’ l’energia elettrica per le strade non esiste bisogna confidare nella luna piena! Parlando con alcuni turisti incontrati in spiaggia della nostra sistemazione in capanna, increduli, volevano venire a vederla! Rimanevano sorpresi e curiosi tanto da voler provare anche solo un piatto malgascio.

Il sorriso dei bambini e la semplicita’ della gente (nonostante la loro poverta’) e’ sempre viva nei nostri occhi e ci fa riflettere sulla nostra frenesia quotidiana alla ricerca di non si sa cosa! Da loro dovremmo imparare ad amare di piu’.

ANDATE IN MADAGASCAR!

Loretta e Claudia

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