Londra very low coast

Tre giorni a 150€
Scritto da: emmeci1959
Partenza il: 28/01/2010
Ritorno il: 30/01/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Ho deciso di fare un viaggio breve e poco dispendioso a Londra senza rinunciare però ai confort. Ho prenotato a ottobre un volo A/R con Ryanair da Pisa per Londra Stansted, senza avere troppi vincoli di data ho trovato un volo andata – giovedì 6.40 am – 5 € e ritorno – sabato 17 p.m – 5 €, senza tasse e check-in a pagamento, con partenza a gennaio. Ho quindi cercato un albergo non troppo dispendioso nella mia zona preferita, Earl’s Court, e ho trovato una camera doppia con prima colazione continentale all’hotel St. Mark – 4 Barkstone Garden per 52 £ a notte. Unica concessione dispendiosa ho prenotato il parcheggio custodito presso l’aerostazione di Pisa (24 € per tre giorni). Per lo spostamento da Stansted a Londra ho utilizzato Terravision bus (nella compagnia lavorano tantissimi ragazzi italiani per inciso) acquistando il biglietto a/r sull’aereo (14 € vs 17€ se acquistato all’aeroporto di Pisa). NB con il bus si impiegano 75’, con il treno Stansted express si arriva alla Victoria Station in 45’ però A/R si spendono 24,76£). Per gli spostamenti urbani ho deciso di utilizzare la travelcard giornaliera (5,6 £ off-peak zone 1-2 – vale dopo le 9.30 am dal lunedì al venerdì, tutto il giorno nel fine settimana e festivi, più conveniente rispetto alla tariffa peak che in fondo consente di viaggiare in orari troppo lavorativi per una vacanza anche perché prima delle 10.00 la maggior parte delle attrazioni sono chiuse); se acquistata presso la biglietteria non della metro ma di una stazione ferroviaria è possibile usufruire di una serie di agevolazioni, comprese nell’offerta 2for1 london (128 attrazioni a metà prezzo potendo scegliere tra ristoranti, teatri, gite sul Tamigi, musei, attrazioni varie), è accessibile dal sito www.daysoutguide.co.uk da cui ho scaricato prima di partire un po’ di vaucher da presentare all’ingresso delle varie attrazioni. Non ho fissato un itinerario rigido perché ho pensato di valutare giorno per giorno secondo le condizioni meteo di Londra anche perché non è il primo viaggio nella capitale. 1° giorno giovedì – sveglia antelucana, la scelta del parcheggio custodito si rivela ottima perchè il parcheggio è in posizione strategica accanto alla ferrovia dell’aeroporto e così economizzo anche il tempo, il passaggio del controllo di sicurezza data l’ora è velocissimo, partenza e arrivo regolari e alle 8 ora locale sono già sull’autobus diretta verso Londra. Alla Victoria Station acquisto la travelcard, deposito i bagagli all’albergo dove molto gentilmente mi consentono di lasciarli prima di fare il check-in senza chiedere pagamento per il servizio, e considerata la giornata non troppo fredda e abbastanza soleggiata decidiamo di utilizzare il City Cruises con l’offerta 2for1 (da Westminster a Greenwich paghiamo 9 £ sola andata, ma si può fare anche la river red rover e con 12,50£ si viaggia tutto il giorno salendo e scendendo anche a fermate intermedie). Saliamo a Westminster Pier, davanti al Big Ben e al Parlamento, è davvero una bella giornata e facciamo il percorso stando sul ponte superiore godendo al massimo della bellissima vista. Ci sono tantissimi palazzi stupendi con grandi pareti vetrate che guardano sul fiume, la prossima volta cercherò una casa in affitto con vista Tamigi! Arrivati a Greenwich la Cutty Sark purtroppo è ancora in fase di restauro, ma girovaghiamo un po’ per il quartiere ricco di librerie, negozi di antichità, oltre al mercato (il giorno migliore è il sabato) dove si respirano i tipici aromi speziati dei mercati londinesi. Andiamo verso l’osservatorio, un bella passeggiata che costeggia la Queen’s House, un eco palladiano in piena Londra, attraversando il parco; come da copione si attraversa il meridiano 0° che divide emisfero est e ovest, la giornata è veramente bella e vale la pena di attraversare Greenwich Park per raggiungere la collina ed ammirare la città ed il fiume da un altro punto di vista. Per il ritorno utilizziamo l’autobus, attraversiamo il Greenwich Foot Tunnel che porta all’Isle of dogs ed è uno dei due tunnel pedonali che passano sotto il Tamigi, è quasi buio, fa freddo e ha cominciato a piovigginare, e decidiamo di passare il resto del pomeriggio, facendo un giro per negozi. Una tappa d’obbligo a Covent Garden (metro Piccadilly, fermata Covent Garden, il lunedì ospita il mercato antiquario) popolata come sempre di artisti di strada, ho scoperto che la piazza fu progettata sul modello di Piazza Grande a Livorno nel 17° sec, solo successivamente fu inserito il Central Market che anticipava lo stile delle stazioni ferroviarie; pullula di negozi e bancarelle. Andiamo verso Piccadilly Circus e ci immergiamo nel caos serale, obiettivo cercare la maglia da trasferta del Manchester United (in Piccadilly Circus c’è Lilliwhiles grande magazzino di articoli sportivi su più piani, che il giovedì è aperto fino alle 9 pm, ma troviamo la maglietta a Nike Town negozio gigantesco e struttura molto bella). Verso le sette arriviamo in albergo, la stanza è un po’ piccola però molto pulita ed accogliente, l’albergo è stato ristrutturato da poco e nella camera c’è anche un piccolo angolo cottura con bollitore e forno a microonde. Per cena ovviamente ci dirigiamo verso uno dei pub di Earl’s Court Rd dove con meno di 8 £ a testa ordiniamo un bella birra ed il piatto del giorno, notoriamente abbondante, dando la giusta soddisfazione allo stomaco dopo una giornata di camminate. 2° giorno venerdì – oggi purtroppo il sole ci ha abbandonato, piove fa freddo decisamente e non manca il vento, ma…si rimedia a tutto e decidiamo di andare per musei, oltretutto possiamo fare davvero una full immersion perché l’orario di apertura il venerdì in genere è prolungato fino alle 9 o alle 10 pm. Prima tappa la Tate Modern, (metro Jubilee fermata Southwark) struttura imponente ex centrale elettrica di Bankside, è una favolosa galleria di arte moderna e contemporanea che ospita da Picasso a Matisse fino alla pop art di Roy Lichtenstein e Andy Wharol, ci sono anche eventi collaterali, in questo periodo è presente nella Turbine hall, che ospita artisti contemporanei, per la rassegna “The unilever series” l’opera di Miroslaw Balka “How it is”, onestamente è piuttosto inquietante entrare in questa enorme struttura nera e buia. Al primo livello è bellissima la striscia che percorre tutta la parete facendo una panoramica dei principali movimenti culturali del XX secolo, tanti gli artisti elencati, un vero ripasso, purtroppo il livello 5 è chiuso e non possiamo ammirare opere di cubismo futurismo e verticismo. Non ci facciamo mancare un passaggio al 7 livello, non tanto perché c’è il bar, ma per la stupefacente vista sulla città. Vicinissimo alla Tate Modern c’è il Shakespeare’s Globe Theatre, ci concediamo solo uno sguardo dall’esterno ma l’atmosfera è davvero elisabettiana (anche per questo vale l’offerta 2for1 london). Per la pausa pranzo utilizziamo il Borough Market (metro Northern fermata Borough), il mercato più antico di Londra, è una delizia per la vista ed il palato, poi incuranti del freddo e della pioggia passeggiamo per Southwark. (P.S. se si vuole andare alla Tate Britain dalla Modern si può anche utilizzare il boat che attraversa il Tamigi ogni 40’ e collega le due gallerie). Attraversiamo il Millenium Bridge verso la cattedrale di St Paul, e andiamo a fare una capatina al British Museum (metro Central o Northern fermata Tottenham Court Rd). Sono del parere che non sia possibile vedere tutto il giorno lo stesso museo, preferisco ogni volta vederne una parte, questo volta ho scelto la parte del medio oriente (incredibile copre 7000 anni di storia) e delle sale dedicate agli orologi. Comunque anche solo indugiare nella piazza coperta interna al British, la Great Court, basta per giustificare una visita. Pomeriggio fino a tardi ancora per musei, la National Gallery è aperta fino alle 10.00 p.m. e una visitina per cena è d’obbligo, niente di meglio che un tuffo nella pittura del 19° sec, poche opere ma significative per concludere una grande giornata. Rientriamo in albergo praticamente devastati e in preda della sindrome di Stendhal. 3° giorno sabato – è incredibile, durante la notte ha nevicato, però c’è un sole bellissimo… meta della giornata la British Library ma dobbiamo prima depositare i bagagli, non utilizziamo il deposito della Victoria Station (8 £ a bagaglio ci sembrano troppi) ma quello della Coach Victoria Station dove con 7 £ riusciamo a depositare tutti e due i trolley. La British Library (chiusa la domenica e i festivi, metro Victoria fermata King’s Cross St. Pancreas) non solo è una delle più grandi biblioteche del mondo ma è ideale per una giornata fredda come questa, è accogliente e imponente; alcuni dei tesori maggiori sono nella Sir Johh Ritblat Gallery, la Magna Charta ma non solo, ci sono manoscritti originali di Lewis Carroll, Leonardo, spartiti di molti musicisti da Haendel ai Beatles, ci sono anche eventi collaterali, (adesso c’è una mostra sullo sviluppo della fotografia tra 19° e 20° secolo con le influenze che questo ha avuto sulla società) nonché una vasta collezione di riviste e quotidiani . Il sabato sarebbe il giorno adatto per andare per mercati, ma purtroppo il viaggio sta per finire….Nel primo pomeriggio si riparte per Stanstead, traffico scorrevole, partenza in orario e alle 8.00 pm abbiamo già ritirato l’auto al parcheggio e siamo già purtroppo di ritorno a casa. p.s. complessivamente abbiamo speso meno 150 € a testa per una full immersion di tre giorni in territorio londinese, non male ma si può migliorare perché Londra è davvero una citta che consente di realizzare il low cost sfruttando al meglio anche pochi giorni, sia per la presenza di una efficiente rete tube razionale e facile da usare (in pratica basta usare la cartina disponibile in ogni stazione, stare attenti alle due direzioni di marcia indicate, ogni cartello dentro la stazione indica sempre le due direzioni north o south, east o weast), che per le opportunità gastronomiche che offre (veramente non c’è che l’imbarazzo della scelta, si trovano infinite possibilità dai fish & chips, ai pub alla cucina etnica ad una miriade di piccoli bakery, bar, etc dove fermarsi per uno spuntino o una buona tazza di thè o coffee), senza dimenticare che sono veramente tanti i musei e le attrazioni gratuiti e di livello elevatissimo.


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