Scozia: semplicemente indimenticabile

Ciao siamo Nino e Antonella di Foggia, ci piace definirci 2 viaggiatori e non “turisti” che ogni anno cercano di conoscere bellezze e abitudini di alcune parti del mondo. Insieme alla mia ragazza abbiamo trascorso 18 giorni in giro x la costa e l’entroterra scozzese più ulteriori 3 giorni a Londra. Il viaggio è stato organizzato dal...
Scritto da: Nino Castriota
scozia: semplicemente indimenticabile
Partenza il: 09/08/2006
Ritorno il: 26/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Ciao siamo Nino e Antonella di Foggia, ci piace definirci 2 viaggiatori e non “turisti” che ogni anno cercano di conoscere bellezze e abitudini di alcune parti del mondo.

Insieme alla mia ragazza abbiamo trascorso 18 giorni in giro x la costa e l’entroterra scozzese più ulteriori 3 giorni a Londra.

Il viaggio è stato organizzato dal sottoscritto in circa due mesi e mezzo prenotando quasi tutto via internet. Per il volo abbiamo scelto la Ryanair, sicuramente la più economica ed affidabile per queste mete;abbiamo prenotato il volo di andata con partenza Orio al Serio-Londra Stansted (in quanto ci trovavamo vicino Milano da amici) al costo di euro 53 per 2 persone tasse incluse mentre al ritorno abbiamo prenotato il volo Londra Stansted-Pescara al costo di 127 euro per 2 persone.Vi consigliamo di prenotare con un buon anticipo perché i voli low cost a differenza dei last minute aumentano i costi con l’avvicinarsi della partenza e anche perché così si riescono a trovare soluzioni migliori a prezzi ottimi. Per i pernottamenti ho preferito prenotare principalmente dei B&B in case private (che poi si sono rivelati delle vere e proprie case delle bambole), perché ti permette di entrare a stretto contatto con le persone del posto e fare colazione spesso allo stesso tavolo con altri viaggiatori,(a differenza dei luoghi comuni abbiamo incontrato un popolo davvero gentile, ospitale ed amichevole), mentre in alcuni casi abbiamo dovuto optare per l’albergo oppure per dei lodge privati.Anche se non masticate molto l’inglese bastano poche frasi standard per richiedere la disponibilità delle camere e poi spesso anche se era tutto pieno gli stessi proprietari ci segnalavano gli indirizzi di altri B&B che avrebbero potuto ospitarci. Solo in tre casi abbiamo dovuto dare un anticipo di 20 sterline con carta di credito mentre per il resto abbiamo sempre pagato sul posto.

Ma partiamo con ordine:il nostro volo è atterrato a Londra Stansted la mattina del 9 Agosto e ad accoglierci abbiamo trovato una puntuale pioggerellina in perfetto stile inglese( mi raccomando cercate di vestirvi sempre a strati e con l’inmancabile K-way perché la temperatura cambia con incredibile velocità) e all’uscita dall’aeroporto abbiamo preso un pullman della Terravision (i biglietti li abbiamo acquistati sull’aereo a euro 17 per persona a/r, ma vendono anche i biglietti di altre compagnie),che in circa 1 ora ci ha portato a Liverpool strret nel centro londinese.

Di qui abbiamo preso la metro per la stazione di King’s cross (sinceramente le 3 sterline per un biglietto di corsa singola ci è sembrato un po’ troppo), dalla quale abbiamo preso il treno che in circa 4 ore e mezzo ci ha portati alla stazione centrale di Edimburgo (un consiglio: i trasporti nel Regno Unito sono un po’ costosi quindi facendo il biglietto di a/r insieme si riesce a risparmiare qualcosina;noi abbiamo pagato circa 190 sterline in due).

I biglietti non vanno vidimati prima di partire anche perché sui treni c’è tanto di quel personale che i biglietti li controllano a tutti, non sfugge nessuno!! Usciti da Edimburgo l’impatto è stato subito più che positivo:vicinissimo si scorge Princess Street disseminata di negozi e di gente, sormontata da vecchi monumenti che conferiscono alla città un’aria di benevola imponenza e poi per le strade si udiva il caratteristico suono delle cornamuse che ci ha accompagnato in tutti i posti che abbiamo visitato.Ad Edimburgo siamo rimasti 2 giorni in un appartamentino privato di 2 piani molto vicino ad High street (la via principale) al costo totale di 198 sterline, e vi assicuro che per questa città non sono davvero niente, prenotato su www.Bookings.It/hotel/gb/scottishapartment.Com. High street è in pratica il teatro all’aperto di Edimburgo dove fino alle 21 possono esibirsi artisti di strada di ogni genere tra i quali alcuni davvero bravi. Per le strade c’era un’aria di festa, una marea di gente diretta alla parata del Military Festival Tatoo e tutte le persone in costume tradizionale che vi prendevano parte. Per visitare le varie attrazioni della Scozia( Castelli, rovine, cattedrali, abbazie, segrete e tanto altro) abbiamo deciso di acquistare l’Explorer Pass al costo di 30 sterline per persona che potevamo utilizzare 10 giorni nell’arco di un mese:l’explorer ti consente di non fare file di ingresso- anche se per la verità abbiamo trovato un turismo sempre composto-e poi avendo 72 o 74 attrazioni da poter visitare spesso nei nostri vari spostamenti in auto ci ha permesso di fermarci in posti che altrimenti non avremmo mai visitato e vi assicuro sarebbe stato un vero peccato!!Il pass si può acquistare c/o il TIC sopra la stazione.

Edimburgo merita sicuramente una visita alla collina di Calton Hill dalla quale si domina la città;il castello che è una vera e propria cittadina e roccaforte dell’epoca e dove sono custoditi i gioielli della corona, la pietra del destino usata per le incoronazioni e poi nei dintorni non potete perdervi la Rosslyn Chapel (l’autobus parte da St.Andrews square vicino la stazione di Edimburgo). Nella Rosslyn Chapel vi sentirete quasi spiati dai massoni e templari:che suggestione!! E’ arrivato il momento di lasciare Edimburgo, quindi andiamo a prendere al noleggio l’Opel Astra 1.6 che ci aspetta(se viaggiate con la Ryanair la Hertz vi farà dei prezzi buoni) e sperimentare la guida a sinistra:in realtà l’unica difficoltà che ho incontrato è stato ricordarmi che il cambio era dall’altro lato mentre con il passare dei giorni fare le curve e le rotatorie nell’altro senso è stato davvero divertente e poi non preoccupatevi guidare per queste strade è stato molto rilassante e poi gli scozzesi alla guida sono molto tranquilli quasi nessuno vi porterà fretta.Fate attenzione alle stazioni di rifornimento perché non sono molto numerose per la strada e la più economica è la Esso.

Partiamo per le visite dell’abbazia di Melrose e di Jedburgh-comprese nel pass; le rovine sono conservate davvero bene e l’atmosfera che si respira è davvero surreale,accompagnata in sottofondo dai canti dei monaci benedettini: “a noi piace fermarci un attimo ad occhi chiusi e tornare indietro nel tempo per cercare di immaginare come poteva svolgersi la vita li a quei tempi”.

Ci ridestiamo dall’atmosfera magica di questi posti e ci dirigiamo verso la costa di St.Abb’s per il pernottamento; il posticino non è altro che un incantevole luogo dove gli scozzesi trascorrono le loro vacanze nei campeggi o facendo surf e il nostro albergo il St.Vedas Hotel sulla Coldingham Bay ci regala dalla finestra della stanza una veduta della luna che illumina senza disturbare le onde del mare del Nord e con una vista così idilliaca sprofondiamo nel sonno:buona notte.

Ci risvegliamo davvero affamati e siccome la giornata che ci aspetta è faticosa preferiamo fare una colazione scozzese con bacon, uova, pomodori, funghi e salsicce, oltre ai nostri soliti cereali, latte e toast.

Ci dirigiamo alla St.Abb’s Nature Riserve( non c’è biglietto di ingresso ma solo gradite donazioni e come recitava un cartello li affisso “grazie alla tua offerta i tuoi figli un domani potranno continuare a vedere ciò che tu oggi hai visto” ti viene davvero voglia di dare il tuo contributo): è possibile passeggiare salendo sui sentieri rocciosi a picco sul mare immersi nella natura e udire vicinissimo il canto degli uccelli,del vento e del mare…

Riprendiamo l’auto e andiamo verso Kinross,ma per fare questo dobbiamo passare sul ponte che da Edimburgo ci porta dall’altra parte della costa scavalcando il fiordo sotto di noi, e qui ci dirigiamo al delizioso ed isolato B&B Mawcarse della simpatica signora Linda che ci accoglie con il gradito rituale del the.

Il giorno successivo visitiamo il Loch Leven Castle:sinceramente la cosa più caratteristica è il panorama perché per giungere al castello bisogna attraversare il Loch su una piccola imbarcazione,compresa nel prezzo, mentre del castello dove è stata rinchiusa la Regina Maria Stuarda(che incontreremo spesso nel nostro cammino) non resta più molto.Partiamo quindi per St.Andrews dove sempre compreso nel pass c’è la visita del castello che si affaccia sulle fredde spiagge del mare del Nord;il castello è in gran parte distrutto ma c’è una cosa insolita che si può visitare:il tunnel sotto il castello,alto circa 1 metro, scavato dai rivoluzionari che lo assaltarono. Lasciata St.Andrews,ma ci torneremo domani, andiamo per la notte a Crail al B&B Selcraig House;Crail è un piccolo paesino di pescatori con un porticciolo idilliaco usato da molti pittori come sfondo per i loro quadri. Passeggiare qui all’imbrunire e sostare sul piccolo porto è stata una delle immagini che resteranno nella nostra mente e che ci permetteranno di accostare immediatamente tale ricordo alla Scozia. Il giorno seguente ritorniamo a St.Andrews-12 Km.-per visitare le rovine della cattedrale; la splendida giornata di sole ci permette di godere a pieno della visita del sito che si può vedere meglio salendo su una torre lì presente: da non perdere se vi piacciono questo genere di cose. Ora il nostro itinerario comprende la visita del castello di Glamis:il biglietto di 6.20 sterline è davvero ben speso anche perché il castello è ancora abitato, la sua facciata esterna è davvero fiabesca.Il castello è sede della leggendaria ambientazione del Macbeth ed è anche il posto dove la regina madre ha trascorso la sua infanzia.

Ora dobbiamo andare a Stonehaven:anche questa è una piccola cittadina con un grazioso porticciolo e per nostra fortuna il B&B Beachgate Lane che abbiamo prenotato è proprio vista mare; dopo un giro nel paese decido di salire da solo su un belvedere per fare qualche foto e mentre sono li a decidere sulla veduta un piccolo leprotto selvatico viene a mangiare qualcosina ai miei piedi; è naturale che i miei scatti saranno tutti per lui!Felice e soddisfatto come un bambino che ama il contatto con la natura decido di tornare al B&B: domani ci aspettano nuove esperienze! A 2 miglia da Stonehaven c’è da visitare il Dunnottar Castle,utilizzato da molti registi come scenografia per i loro film.All’interno non c’è molto da vedere rispetto ad altri castelli quindi decidiamo di non entrarci visto che non è neanche nel pass,ma è comunque possibile fare tutto il sentiero che porta al castello che si trova sulla punta di una collina rocciosa e sotto si scorgono alcune spiagge che anche a me che non piace il mare e il caldo vi assicuro restano nella mente per le loro acque cristalline.E’ possibile fare ottime foto dalla collina subito di fronte al castello e credetemi è da non perdere.

Durante il nostro cammino di oggi per giungere a Inverness visiteremo anche se solo esternamente Castle Fraser e Craigievar Castle per concederci qualche scatto fotografico e poi decidiamo al momento di proseguire per il Kildrummy Castle la cui visita è compresa nel pass;del castello non restano ormai che le rovine ma il tratto in auto per raggiungerlo e la vista della tranquilla collina scozzese che lo circonda sono davvero rilassanti. Prima di arrivare ad Inverness decidiamo in auto,prendendo spunto dalla lonely, di fermarci anche a Elgin per la visita dei resti della cattedrale visto che è anche compresa nel pass.

A questo punto devo dire ancora grazie explorer pass perché altrimenti avremmo perso la visita di questo sito che è stato sicuramente il più bello in fatto di rovine “ecclesiastiche” e poi all’interno c’è una sala capitolare ottagonale sorretta da una bella colonna centrale, il tutto perfettamente conservato.Contentissimi per tutto ciò che siamo riusciti a visitare ci dirigiamo per la notte a Inverness dove abbiamo prenotato una camera c/o il Larchfield house, la cui veduta è direttamente sulla riva del Ness, a 60 sterline compresa la colazione.La visita serale della simpatica ed accogliente cittadina ci regala anche un grazioso spettacolino di un gruppo di scozzesi in kilt e cornamuse per la gioia di noi visitatori.

Il giorno dopo,mio malgrado, sono costretto ad accontentare Antonella che vuole fare il caratteristico giro intorno al lago Loch Ness: di Nessie nessuna traccia ma in compenso ci sono un bel po’ di negozietti e souvenir con la sua icona: scusate ma Antonella diceva che se non fossimo andati alla ricerca di Nessie cosa raccontavamo al nostro nipotino!! Se siete in zona dirigetevi verso l’Uruquhart Castle:il castello è ormai in rovina ma la vista del lago di Loch Ness che si gode dal promontorio del castello nelle giornate senza nebbia è davvero formidabile. Siccome comincia a piovigginare decidiamo di fermarci per il pic-nic alle Ness Islands,un insieme di isolotti collegati da ponticelli e ricchi di fitta vegetazione che ci accompagnano in un pic-nic davvero romantico.

Con la pancia piena decidiamo di rilassarci un po’ con una mini crociera attraverso il Moray Firth ( il fiordo di Inverness) alla ricerca dei delfini:purtroppo di loro neanche l’ombra ma in compenso ci abbiamo provato!! E’ ora di andare ad Ullapool e giungere dalla parte della costa ovest scozzese:per la notte abbiamo prenotato il Caledonian Hotel;ci è stata riservata una spaziosa camera tripla e il paese è l’ideale per riposarsi per la faticosa giornata che ci aspetta domani, anche perché oltre al rilassante porto e a qualche negozio di souvenir il posto non offre altro.

Buongiorno siamo al 17 agosto e sarà oggi per me una giornata dai ricordi indimenticabili: abbiamo deciso di scalare lo Stac Pollaidh.Raggiungiamo l’Inverpolly Nature Riserve, non senza difficoltà visto che in questo caso la lonely non era molto chiara e le indicazioni scarse: vi consiglio di seguire la A835 prendendo però la direzione opposta a quella che porta ad Inverness e dopo qualche miglio seguire l’indicazione per Achiltibuie che vi porterà al parcheggio dove cominciare la scalata. Lo Stac Pollaidh non è molto alto (613 m.) ed il primo tratto non è stato molto faticoso;arrivare alla parte più impervia ci ha richiesto un’ora abbondante anche perché dovevo recuperare la mia zavorra,ossia la mia ragazza,ma la visuale che si gode arrivati in cima è il ricordo + bello ed indescrivibile di tutta la Scozia…Se siete amanti delle scarpe da trekking e zaino in spalla non perdetevi la vista mozzafiato e spettacolare dei piccoli loch, del mare in lontananza e delle colline. PS anche se non siete degli amanti non potete perdervi una meraviglia del genere per sole tre ore di cammino andata e ritorno.

E’ difficile riuscire a staccare gli occhi da questo spettacolo ma dobbiamo scendere e andare verso Plockton tanto siamo sicuri che la splendida Scozia saprà stupirci con altri impareggiabili scenari. Infatti anche Plockton è un idilliaco paesino(che si raggiunge tramite stradine strettissime dove bisogna sfruttare i passing place ossia delle zone di sosta che permettono il transito a chi giunge dall’altra parte), che sembra creato per una scenografia di Hollywood,giusto per rubare una frase della lonely.

Qui alloggiamo al tigh-nan-saori a solo 50 sterline in una stanza davvero arredata con molto gusto e anche il fare colazione allo stesso tavolo con altri ospiti inglesi è stato molto simpatico e ti faceva sentire proprio a tuo agio. Oggi ci aspetta la crociera per l’avvistamento delle foche poco più al largo del porto;il biglietto costa 5 sterline e pagate solo se si avvistano realmente le foche. La crociera è stata condotta con molta bravura e simpatia dal cordiale capitano dall’imbarcazione e ci ha permesso di vedere aironi,un lama ma soprattutto un’intera colonia di tenerissime foche che si crogiolavano al sole.Molto soddisfatti partiamo per l’isola di Skye ed al contrario di quello che ci diceva la guida non si paga nessun pedaggio; l’attraversamento è davvero molto breve e l’isola è molto semplice da girare;ci incamminiamo per Dunvengan dove speravamo di ammirare almeno da fuori il castello ma l’accesso non è stato possibile così decidiamo di proseguire per le scogliere del Waterstein Head da dove attraverso 10-15 minuti di cammino si può giungere al faro di Neist Point che funziona anche da B&B. Tira davvero molto vento e decidiamo quindi di andare verso la nostra meta ossia Portree.

Il porto di Portree è davvero bello e le sue caratteristiche casette colorate compaiono su tutte le cartoline del posto.

Fortunatamente abbiamo prenotato un self-catering proprio in una di queste casette colorate e dopo aver preparato la cenetta decidiamo di uscire e di immortalare ripetutamente il porticciolo prima di andare a letto.

Il mattino seguente il nostro percorso prevede di raggiungere la Staffin Bay dominata dalla scarpata basaltica del Quiraing e poi la baia di Uig che per la verità ci è sembrata un po’ meno bella di ciò che ci aspettavamo. Sulla strada ci imbattiamo in una serie di auto parcheggiate e la mia curiosità mi spinge per fortuna a fermarmi:ci troviamo al parcheggio dal quale comincia la scalata per l’Old Man of Storr, un’antica roccia sottoposta all’erosione degli agenti atmosferici della quale ormai non resta che una sola punta quasi in bilico sul resto della parete rocciosa ancora esistente.Non riesco a trattenermi dall’indossare scarpe da trekking e zaino e siccome Antonella ha un po’ di febbricola e in alto si vede molta foschia e un po’ di pioggia decido di avventurarmi da solo nonostante il cartello sconsigli di proseguire in determinate condizioni atmosferiche;mi avventuro e siamo davvero in pochi a raggiungere la cima e anche arrivato su la nebbia è così fitta che a malapena riesco a scorgere l’Old Man of Storr se non quando ci sono proprio sotto ma la soddisfazione di esserci arrivato è davvero tanta!! Prima di lasciare l’isola riusciamo finalmente a fare delle foto dignitose alle caratteristiche cow highland ossia le mucche delle higland che sono simpaticamente ricoperte da un folto pelo e da riccioli sul capo:che carine.Lasciando l’isola in direzione Fort Augustus per passare la notte, passiamo innanzi all’Eilean Donan Castle dove è stato girato il film l’Highlander;il castello è davvero bellissimo ed è il luogo ideale per darvi da fare con la vostra macchina fotografica.

Fort Augustus è un piccolissimo centro famoso soprattutto per il sistema di chiuse che permettono il passaggio delle navi che è divenuto ormai un’attrazione turistica e qui pernottiamo per sole 45 sterline al tighnamairi (www.Fortaugustus.Org) sempre colazione compresa dove facciamo la conoscenza dei simpaticissimi padroni di casa,un vero spasso.E’ giunto il momento di spostarci a Fort William dove abbiamo soggiornato per 2 notti in zona Lochyside, a pochissimi minuti in auto dal centro di Fort William, al B&B Innishfree della cortese signora Mary-prenotato dal sito www.Scotlandsbestbandbs.Co.Uk- ; il B&B è dotato di un bel giardino e di un ottima veranda al coperto dove gustare le ottime colazioni della signora Mary.

Fort William ha un simpatico centro con graziosi negozi e qualche localino dove gustare le caratteristiche pizza&chips oppure fish&chips o ancora chicken&chips e poi è stata la nostra base di appoggio per visitare sia una delle vallate del Ben Nevis, in particolare quella dominata dalla cascata di Steall Meadows nella quale c’è anche un turistico e traballante ponte a 3 funi che si può attraversare per giungere alla base della cascata, e sia per compiere il giro in treno del Jacobite train, ossia il famoso trenino a vapore di Harry Potter che attraversa il viadotto a 21 arcate del Glenfinnan. Purtroppo giunti alla stazione di Fort William per poter prenotare i biglietti non c’era posto se non 4 giorni + tardi ma qui posso darvi un consiglio:senza farci scoraggiare abbiamo cercato una soluzione alternativa e siamo venuti a conoscenza che verso le 12 parte da Fort William un treno delle ferrovie locali che fa esattamente lo stesso percorso del trenino a vapore senza sottovalutare un altro vantaggio,il biglietto per persona è di 10 sterline contro le 24 del treno a vapore sempre a/r.

Tanto ciò che contava era vedere il percorso ferroviario,che viene considerato uno dei + belli al mondo, che propone il passaggio attraverso loch da favola,un antico viadotto e giunti verso il tratto Airsaig-Mallaig la veduta di spiagge che nulla hanno da invidiare a quelle caraibiche in quanto a bellezza. Finita la sosta a Fort William ci aspetta un po’ di strada verso Kilmartin:decidiamo di passare prima per Kinlochleven che è una sorta di fiordo. La decisione viene magnificamente ripagata. La strada che porta al tranquillissimo villaggio costeggia un lungo loch circondato da alberi e monti che,grazie alla tranquilla giornata estiva, si rispecchiavano nell’acqua del loch regalandoci delle foto da incorniciare!!! Prima di arrivare alla nostra meta compiamo come sempre una piccola deviazione per il Dunstaffnage castle e la cappella che c’è li nei pressi;sinceramente ci aveva incuriositi la lonely dicendo che la cappella era abbastanza lugubre e poi anche in questo caso era compresa nel pass quindi perché non approfittarne?? Kilmartin è stata una meta scelta soprattutto perché ci sono importanti siti preistorici da visitare,il tutto a cielo aperto e senza biglietti di ingresso…Incredibile, in Italia per una cosa del genere ci avrebbero spellati vivi! Abbiamo visitato cimiteri dov’erano conservate le lapidi di antichissimi cavalieri medioevali e antiche croci celtiche,poi abbiamo visitato antichi tumuli tombali e circoli di pietra a Temple Wood usati per chissà quali cerimonie, ancora siamo saliti sulla collina fortificata di Dunadd dove ammirare delle antiche incisioni su pietra e ancora nelle vicinanze antichi siti storici dove poter vedere delle caratteristiche incisioni su pareti rocciose a coppa o ad anello il cui significato è ancora tutt’oggi sconosciuto.

Lasciamo a malincuore Kilmartin dove avremmo voluto trascorrere un po’ + di tempo per ampliare le nostre conoscenze in merito a questi ritrovamenti, per avventurarci attraverso la foresta del Trossachs; il cammino è davvero rilassante attraverso la folta vegetazione e la veduta del bel Loch Katrine e sempre grazie al nostro caro explorer pass ci fermiamo all’ Inchmahome Priory, un convento che si trova nel bel mezzo di un lago,dove da bambina Maria Stuarda venne tenuta rinchiusa per sfuggire al poco gradito corteggiamento di Enrico VIII : le rovine sono davvero carine da visitare. Tornati sulla terraferma ci attende un po’ di strada per Killin, un piccolissimo centro che sembra fermo agli anni 70 reso molto popolare dalle cascate del Dochart che attraversano il centro cittadino e credeteci passeggiare la sera per questo paese quasi deserto con il rumore dello scroscio delle acque della cascata è meglio di qualsiasi tecnica di rilassamento:un vero toccasana naturale.

Siamo ormai al 24 Agosto e la nostra prima meta di oggi è il piccolo villaggio di Fortingall dove le costruzioni anche le + recenti hanno una strana caratteristica ossia hanno il tetto in paglia,una cosa davvero inusuale non trovate?? Qui vicino alla chiesa del paese vi è recintato un tasso di 5000 anni: le brevi incisioni riportate sul tratto di strada che conducono innanzi al cancello dove è custodito il tasso ti lasciano davvero riflettere sulla forza e sul cammino inesorabile della natura.All’interno della chiesa, invece, è custodita la campana del monaco risalente al 7° secolo che io per la verità ancora abbagliato da ciò che il tasso può realmente significare nel cammino della vita non ho notato ma Antonella mi assicura che è li!! Ok si riparte e decidiamo di fare,così come suggerisce la lonely, la strada che va dal Loch Rannoch al Loch Tummel il tutto attraversando la Tay Forest.In realtà ciò che ci affascina di più è il Loch Tummel ed in particolare ci fermiamo al Queen’s view visitor centre dal quale si può ammirare una magnifica ed impareggiabile vista del panorama circostante:ecco perché lo hanno chiamato “Queen’s”.

Con gli occhi ancora colmi di ricordi ci mettiamo in macchina per raggiungere Stirling una delle città + grandi della Scozia.Sul tragitto ci sono però da visitare il Doune Castle molto ben conservato e all’interno del quale abbiamo trovato una troupe televisiva che girava un telefilm in costumi dell’epoca e la Dunblane Chatedral in stile gotico (del quale io sono un ammiratore sfegatato) e all’interno della quale vi è conservata un’antica pietra della popolazione dei Pitti che probabilmente apparteneva ad un loro luogo di culto.La tranquilla Dunblane è tristemente famosa perché nel 1996 in una scuola elementare un pazzo,che poi si suicidò,uccise 16 bambini più la maestra e di questa vicenda si trova commemorazione all’interno della cattedrale che ha anche la particolarità che in tempi non molto lontani era divisa internamente sia per le celebrazioni dei protestanti che per quelle dei cattolici.

A Stirling raggiungiamo il B&B Firgrove (www.Firgrove.Stirling.Co.Uk) dove ci attendono Fiona,Tim e il cagnolino Pit che ci accoglie con tante feste.Qui siamo rimasti per 2 notti ed abbiamo pagato 112 sterline colazione compresa, ma siamo stati accolti in una magnifica villa edoardiana a 2 piani a una decina di minuti a piedi dal centro e la camera che ci hanno riservato Fiona e Tim era molto lussuosa e poteva ospitare anche 4 persone.Qui a Stirling abbiamo visitato la graziosa cittadina,mangiato in un ottimo ristorante italiano- a questo proposito devo dirvi che se avete qualche difficoltà con il cibo ci sono diverse catene di supermercati tipo Tesco,Morrison o Summerfield che hanno cibi internazionali già pronti da consumare- e abbiamo visitato anche il famoso castello che qualcuno ritiene sia ancora +bello di quello di Edimburgo,ma noi riteniamo che la grandezza della roccaforte della capitale abbia avuto la meglio.Per la verità qui abbiamo trovato all’interno del castello stesso un museo,così come ad Edimburgo,che ci ha molto entusiasmato:abbiamo notato,infatti, che i musei non erano allestiti soltanto con freddi cimeli di guerra ma la cosa geniale è stata mettere a disposizione dei visitatori oggetti,ricordi o lettere personali di chi ha combattuto la guerra in prima linea. Abbiamo avuto così la possibilità di vedere ad esempio la giubba di un soldato perforata da una baionetta ma comunque sopravvissuto alla vicenda, oppure il fregio di un basco spaccato dal colpo di un proiettile indirizzato alla testa di un altro soldato o ancora le commoventi lettere spedite da un ragazzo alla sua famiglia o quella commovente del reggimento scozzese che informava un padre della morte del proprio figlio durante il conflitto.Questo modo di allestire i musei è stata davvero un’ottima ed innovativa idea:bravi agli scozzesi.

Ok siamo al 26 Agosto ultimo nostro giorno in Scozia e ci tocca ripartire,non senza sbagli di strada,l’auto nel caotico traffico di Edimburgo per ripercorrere a ritroso con i mezzi pubblici il tragitto che ci porterà a Londra.

Purtroppo proprio in quel giorno cominciavano i lavori su un tratto della linea ferroviaria Edimburgo-Londra quindi il nostro viaggio di 4 ore è durato 6 ore a causa del cambio treno-pullman-treno (per fortuna le coincidenze erano ben organizzate).Giunti a Londra King’s Cross abbiamo preso la metro per Paddington nostra zona di soggiorno londinese per 3 giorni.La zona è davvero ben servita e piena di localini e l’albergo Norwick Hotel ha da fuori un perfetto stile inglese.Purtroppo la vista della stanza,abituati alle lussuose e spaziose stanze dei B&B scozzesi,non è stata così entusiasmante anche se ci hanno riferito che per lo standard medio degli alberghi inglesi quello era già abbastanza. Ok ma non siamo tipi da scoraggiarci quindi una doccia e dinuovo in metro per Piccadilly Circus,dopotutto è sabato sera e la notte è per noi giovani.

Scesi a Piccadilly siamo stati investiti da una marea di gente e da un traffico sfrenato che dopo la calma del periodo trascorso in Scozia ci ha riportato d’impatto alla realtà,ma neanche questo è un problema noi ci adattiamo facilmente e poi anche le grandi città ci piacciono!! Qui visitiamo un po’ i quartieri circostanti:Soho,Chinatown con i suoi forti odori di cibo,Leicester Square popolatissima di ragazzi e le varie zone limitrofe.

Durante il soggiorno londinese siamo riusciti a visitare (mi raccomando fate il biglietto giornaliero per la metro altrimenti vi pelano vivi) il magico Big Ben,l’imponente piazza di Trafalgar Square,l’House of Parlament e il gratuito British Museum dove poter ammirare una parte di mondo lì raccolta tra la quale la stele di Rosetta,l’arte egizia,quella degli assiro-babilonesi e tanto tanto altro.Che emozione godere della vista dall’alto sul Tower Bridge,della House of Tower e poi se riuscite concedetevi un po’ di tempo per la visita dell’imponente Westminster Abbey ma anche della cattolica Westminster Chatedral,forse meno visitata ma molto carina;ancora se avete del tempo per la visita della St.Paul Chatedral dove se avete il fiato potete percorrere i 500 gradini per godere di un panorama di Londra davvero esclusivo e per finire non potete non concedervi un po’ di riposo al St.James Park dove ci saranno ad aspettarvi i simpatici scoiattolini che attendono un po’ di cibo dalle vostre mani:foto a volontà!! Il nostro tempo mattutino,grazie anche ad inaspettate giornate di sole,era dedicato chiaramente alla scoperta delle icone londinesi e ad un po’ di shopping-guai se non avessi concesso ad Antonella un po’ di tempo per questo- mentre la sera era quasi meta fissa la chiassosa Piccadilly Circus dove non c’era sicuramente da annoiarsi.Per il cibo,siccome gli inglesi non sono così famosi per il mangiar bene,ci siamo fiondati in un “all you can eat” che avevamo già sperimentato a Madrid, dove con una somma fissa di 7 sterline puoi mangiare a volontà tutto ciò che riesci ad ingurgitare:idea grandiosa anche perché riesci a trovare un po’ di cucina internazionale così si accontentano un po’ tutti i gusti.

A Londra ci siamo imbattuti anche nel carnevale caraibico che si tiene alla fine di agosto nel quartiere di Notting Hill ed è in pratica una grossa festa che si tiene per le strade fra musica per lo più afro e fiumi di alcool:qualcuno un po’ alticcio ha anche cercato,senza riuscirci, di prenderci un po’ in giro ma è stato zittito quando gli ho ricordato che noi italiani siamo campioni del mondo!! Il rispetto è il rispetto cavolo, inchinatevi ai nostri piedi!!! Siamo ormai al 29 agosto la pacchia è finita ed è ora di raggiungere con la metro Liverpool Street dove all’esterno,nello stesso punto dove ci ha lasciato all’andata,ci attende il bus della Terravision per portarci in circa 1 ora all’aeroporto di London Stansted dove a causa del fallito attentato che ci è stato un po’ di giorni prima veniamo rigidamente perquisiti e messi in attesa un po’ più del solito.Ok si parte e in meno di 2 ore rieccoci in Italia.

Cercare di sintetizzare 21 giorni di viaggio è davvero dura, se avete bisogno potete mandarmi una mail e cercherò di esservi di aiuto per eventuali suggerimenti o indirizzi comunque sappiate che il sito www.Visitscotland.Com se lo richiederete vi spedirà gratuitamente a casa cataloghi ed informazioni.Trovo che pubblicare in Internet le proprie esperienze di viaggio sia molto utile così come lo è stato per me e per questo spero di poter essere utile anch’io ad altri.

Ciao a tutto il popolo di viaggiatori e alla prossima! Nino e Antonella



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