Scrittori per caso: Il cappotto di Proust

Di Fabrizio Bianucci Titolo: Il cappotto di Proust Autore: Lorenza Foschini Editore: Portaparole Data di Pubblicazione: 2008 Pagine: 104Lorenza Foschini, che ricordiamo tutti con grande simpatia e stima per aver condotto programmi televisivi Rai di successo, è giornalista e scrittrice-saggista, volto noto e famoso del Tg2 e "front...
Turisti Per Caso.it, 09 Feb 2010
scrittori per caso: il cappotto di proust
Titolo: Il cappotto di Proust Autore: Lorenza Foschini Editore: Portaparole Data di Pubblicazione: 2008 Pagine: 104

Lorenza Foschini, che ricordiamo tutti con grande simpatia e stima per aver condotto programmi televisivi Rai di successo, è giornalista e scrittrice-saggista, volto noto e famoso del Tg2 e “front woman” per decenni, vaticanista d’eccezione, ora vice direttrice di Rai Notte, ma soprattutto una appassionata “proustiana” doc al punto da condurci attraverso questo piccolo libro (piccolo solo per le dimensioni, non certo per i contenuti, di raffinata eleganza letteraria e veste grafica) in una originalissima detective story, senza vittime e assassini, “ricostruendo fedelmente il percorso tormentato” che ha portato al ritrovamento dell’inseparabile cappotto “vecchio e sdrucito” del famoso scrittore francese. Tra mille peripezie ed accadimenti occorsi al grande bibliofilo e collezionista Jacques Guérin, la Foschini ripercorre tutto l’iter da lui compiuto per venire strenuamente in possesso dell’indumento e dei mobili della stanza di Marcel Proust, poi donati ad un museo parigino, “salvandoli” dalla sicura morte dell’oblio e dalla distruzione. E così scopre misteriose e passionali dispute, meschine faccende ereditarie all’interno della grande famiglia Proust, rapporti inamidati da falso perbenismo e da ingiustificata omofobia. Una storia lieve e delicata, scritta deliziosamente, che affascinerà il lettore e collezionista dal gusto retrò, amante dell’atmosfera impolverata delle cose vecchie e ricche di suggestioni ed il profumo di naftalina che avvolge tutto il famoso cappotto, ora custodito in uno scatolone del museo Carnavalet a Parigi, come reliquia di un ipotetico ectoplasma, costituito dalle candide carte velina che lo preservano dal deterioramento. All’estero questo piccolo libro ha avuto un indubbio grande successo, è stato pubblicato anche in francese proprio perchè la casa editrice Portaparole è nata nel 2004 istituzionalmente come bilingue, in doppia versione, nel senso che tutta la sua produzione è in italiano e francese, “libri gemelli”, originalissima idea della signora Emilia Aru, fondatrice ed anima appassionata della casa, “proustiana d’amore”. La produzione spazia dalla saggistica, alla narrativa, alla poesia e molti titoli sono dedicati a Marcel Proust, di cui come la Foschini è “innamorata cotta”. Il vantaggio all’estero – per esempio in Francia – è che anche le piccole case editrici, cosiddette di nicchia e nate sulla scorta di un’inestinguibile passione dei loro editori (la signora Aru afferma “di aver creato Portaparole proprio per pubblicare i libri che non trova in vendita”) possono democraticamente contare su una distribuzione capillare che copre l’intero territorio nazionale. Cosa che, purtroppo, non accade da noi in Italia!



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