Berlino – il luogo dell’anima

Un "cahier de voyage" di Nadia Finotto
Turisti Per Caso.it, 04 Feb 2020
berlino - il luogo dell'anima
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Per la nostra rubrica “scrittori per caso” dove raccogliamo suggerimenti di lettura e recensioni di libri che ovviamente gravitano attorno ai temi del viaggio e delle esplorazioni, vi presentiamo “Berlino – Il luogo dell’anima” di Nadia Finotto, pubblicato da Historica Edizioni. Non una guida, ma un vero e proprio cahier de voyage. Lasciatevi incuriosire dalle anticipazioni di seguito…

Berlino il luogo dell’anima, di nadia finotto

Berlino è la città che non sta mai ferma. Quella che per l’autrice, come dice il titolo, è il luogo dell’anima: quello che quando ci sei, sai esattamente che non vorresti essere da nessun’altra parte. Il modo di essere sempre diversa di questa città, viene raccontato in questo piccolo diario di viaggio che conduce il lettore a vedere attraverso gli occhi dell’autrice gli spettacolari cambiamenti avvenuti durante più di vent’anni, da poco dopo la caduta del muro ad oggi. Il racconto nasce dalla grande passione che l’autrice nutre per Berlino e che è nata fin dalla prima volta in cui vi si è recata, quando erano ancora molto pesanti i segni di quel muro che per trent’anni l’aveva divisa in due. Triste è il paesaggio che l’autrice racconta ricordando i primi viaggi dopo la caduta del muro. Molte sono le cose rimaste impresse nella sua mente, raccontate in modo a volte minuzioso per trasmettere al lettore le sensazioni anche contrastanti che attraversano il cuore di chi scrive. La penna diventa poi impertinente, portando a spasso il lettore per mostrargli il vecchio Palazzo del Governo sparire a poco a poco per lasciare spazio al maestoso Berliner Stadtschloss o per mostrargli il tranquillo Viale dei Tigli fino alla Porta di Brandeburgo, tra i Palazzi del Governo al seguito dei famelici occhi dell’autrice pronti a catturare ogni particolare. Si scopriranno così le spiagge cittadine, si osserveranno i piccoli battelli che affollano le acque della Spree e delle altre vie d’acqua della città, ci si divertirà facendo crociere sui fiumi e laghi tanto numerosi quanto affascinanti a bordo di battelli che paiono vere e proprie navi da crociera. Si immagineranno le notti nebbiose durante le quali avvenivano gli scambi delle spie sul famoso Glienicker Brucke. Si conoscerà la parte della città dove l’autrice sceglierebbe di abitare se mai le fosse possibile e ci si divertirà insieme a lei alla prima esperienza sui mezzi pubblici, in un continuo saltellare al di qua e al di là di dove un tempo correva il muro. Questo racconto di viaggio non contiene citazioni di luoghi d’arte o di cultura, poiché non può sostituirsi a ciò che una vera guida della città può dare. Vuole essere una lettura lieve, dove il lettore possa immergersi con curiosità e allegria, ma soprattutto vuole essere la testimonianza della profonda trasformazione che ha cambiato radicalmente il volto della città dal momento in cui dalla mela spezzata in due che era, è diventata nuovamente una bellissima mela intera. Non manca anche una piccola parte dedicata a quello che l’autrice chiama “il resto dei chiusi fuori”, il cui significato non sveliamo, poiché anche l’esperienza nel resto della ex-DDR ha lasciato nell’autrice un segno indelebile. È un libro breve, che si legge velocemente e alla fine della lettura, se non ci siete già stati, la voglia di fare un salto a Berlino sicuramente vi verrà.

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