L’isola perfetta da scoprire ad aprile: è il luogo perfetto dove unire mare e storia

Qualche giorno di relax sull'isola greca
Scritto da: Poziomka
l'isola perfetta da scoprire ad aprile: è il luogo perfetto dove unire mare e storia
Partenza il: 10/04/2013
Ritorno il: 14/04/2013
Viaggiatori: 2

Metti un’offertissima di Ryanair, con 2 biglietti A/R per meno di 40 euro, metti la voglia di mare che conquista le prime giornate di primavera. Ecco che l’idea di visitare Kos ad aprile non sembra più una follia fuori stagione, ma la prima evasione soleggiata verso il caldo mare del Dodecaneso, con un po’ di vento a movimentare le cose. Partiamo?

Kos ad aprile. Diario di viaggio

1° giorno, 10 aprile

Partenza per il nostro viaggio di 4 giorni a Kos ad aprile con mezz’ora di ritardo, il volo fila liscio. Sorvoliamo varie isolette e alla fine sembra quasi di toccare Nisyros con il suo vulcano, che si trova vicinissimo a Kos e si atterra (bruscamente). Prendiamo la macchina a noleggio prenotata prima su net e si parte.

Prima tappa è Zia. Secondo tanti è un must-do a Kos. Il paesino è carino, con diversi ristorantini e negozietti, maggior parte chiusi visto il periodo. oppure con la gente che sta preparando le cose per la stagione. Ma di posti così ce ne sono in giro. La vista che si gode da lì è molto bella. Mi piacciono tanto le isole fuori stagione-pochissima gente, tanto spazio e tantissimi fiori in primavera oppure quella nostalgia mista al sollievo all’inizio dell’autunno. Mangiamo in una taverna che si chiama Olympia-servizio, cibo, accoglienza, prezzo tutto positivo. Dopo aver fatto qualche foto, ce ne andiamo verso il nostro appartamento a Kefalos. Ok, pulito, c’è quasi tutto e per 2 giorni, quando dovremo solo dormirci, va bene ma non ci starei per più tempo.

Dopo aver sistemato le cose e comprato la carta igienica che non c’era, andiamo a vedere la spiaggia da dove si può raggiungere a nuoto un isolotto con la chiesa. Molto carino, ci sono le rovine, la spiaggia è pressoché deserta. Poi andiamo verso Paradise Beach, anche qui carino, ma niente di stravolgente. Ovviamente vuoto anche qui, c’è un grande bar/hotel in cima. Deve essere un posto strapieno l’estate.

Passiamo anche da un’altra spiaggia vicino, dove l’estate c’è un piccolo centro per i surfisti. Ora solamente un accumulo di immondizia. Non capirò mai come si possa buttare in mare tutta questa roba. Triste a dir poco. Torniamo in appartamento e dopo essersi fatto la doccia, andiamo a dormire.

2° giorno, 11 aprile

Ci sveglia il sole che batte sulla porta d’ingresso. Facciamo colazione e andiamo al villaggio di Kefalos, bella la vista, ci sono alcuni bar e negozietti con i generi vari. Sembra rimasto fedele alle sue origini, con pochissime concessioni al turismo. Prendiamo un frappè e ci godiamo il tempo con la faccia rivolta verso il sole. Dopo la spiaggia di Kamari, con il suo porticciolo, le barchette e la gente che ripara chi le reti, chi la barca, chi altre cose. Piacevole. Da lì, passando da una strada entroterra, si va verso la spiaggia di Agios Ioannis. Già la strada è bella, tantissimo verde, fiori colorati, le chiesette blu, le capre e le galline felici. Suggestivo. Poi si arriva sulla spiaggia rocciosa con mini insenature. Ci è piaciuto tanto, forse la spiaggia più bella a nostro avviso. Le altre sono carine, sabbiose ma nessuna ci ha fatto dire “wow”. Per andare verso Mastihiari, prendiamo una deviazione e dentro un boschetto troviamo decine di pavoni. Che bello! E inaspettato! Facciamo tante foto ai pavoni che si pavoneggiano in maniera buffa, alle femmine eminenze grigie e agli immancabili gatti. A Mastihiari andiamo a mangiare a Kali Cardia, anche qui siamo stati bene. Cibo in abbondanza, buono e fresco. Servizio gentile e cordiale. Provate lo yogurt con il miele al timo. Solo a pensarci, mi viene voglia di riprendere l’aereo. Dopo ouzou, vino e un bicchierino di raki offerto, bisogna fare una lunga passeggiata. La spiaggia qui è lunga, ampia e sabbiosa.

Se avessi saputo, avrei preferito dormire qui o a Kardamena per le prime due notti. Sono posti che diventano strapieni di turisti durante la stagione, ma ad aprile erano molto piacevoli. Invece Kefalos è un po’ più tranquillo l’estate, ma fuori stagione è quasi vuoto. Comunque va bene cosi. Attraversiamo l’isola ed eccoci a Kardamena. Tante barche, il porto molto carino e pulito. Diversissimi bar/locali/ristoranti, la maggior parte ancora chiusi. Ci sediamo in un bar sulla piazzetta, hanno riaperto proprio oggi. Ci sono alcuni inglesi, il barman è inglese che vive a Kos. Molto simpatico e chiacchierone. Prendiamo un frullato e un caffè. Primavera. E pensare che in Italia faceva ancora freddo, come poi scopriamo, anche lì però si stava affacciando il primo sole.

Facciamo un salto al castello di Kefalos, un posto suggestivo con le mura in buonissimo stato. La vista è spettacolare. Il sole comincia a scendere allora vai verso la spiaggia di Agios Ioannis, dove ci sono i tramonti favolosi. Arriviamo in tempo, il tramonto si tinge di rosso-arancio e il sole scende piano per ‘affondare’ nell’acqua. Bello. Appena ripartiti, vediamo una coppia sul motorino che va a vedere il tramonto. Troppo tardi! Ci facciamo qualcosa da mangiare in appartamento e buonanotte.

3° giorno, 13 aprile

La mattina facciamo colazione a Kos. Andiamo a H2O, che fa parte di Aktis Art Hotel, bel posto sulla spiaggia, terrazzo spazioso, la vista sul castello di Kos e sulla costa turca. Un toast, uno yogurt con la frutta, un espresso, un frappè: il tutto 11 euro. In più ci hanno dato 2 bicchieri d’acqua e 3 fette di dolci. Meglio di così. Relax. Kos è molto carina, piena di negozietti e ristorantini. Pulito e sistemato, anche se una piccola parte di passeggiata lungomare si è accasciata ed è circondata. Andiamo a visitare la piazza principale, con il platano e i resti dell’antica Agorà. La piazza particolare, anche se alcuni edifici hanno urgente bisogno di restauri. Il platano è favoloso, quasi vuoto dentro. Le rovine erano ricoperte d’erba. Spero che venga tagliata. Comunque sono interessanti, con gli alberi che fiorivano da una parte, e le palme dall’altra. Saltiamo la visita al castello e andiamo a visitare Asklepion. Il biglietto costa 4 euro, ne vale la pena. La vista che si gode da lassù è favolosa: il verde di Kos, la costa turca e le colonne in primo piano.

Per pranzo andiamo a Tigaki (la scelta quasi obbligatoria) e andiamo in una taverna riaperta proprio oggi. Turistico, con i menu lunghi e come ci viene detto “ci sono anche altre cose”. Ma visto che dopo per avere un’insalata greca bisogna aspettare mezz’ora, forse sarebbe meglio accorciare il menu. Eravamo in 4 gatti poi! Cibo buono ma niente di speciale. Caffè greco che costa 2,50 contro 2 di espresso. Mai visto! Trasudava “turisticità” troppo per i miei gusti. Non ci tornerei anche se la vista sulla spiaggia era carina.

Oggi si cambia e passeremo una notte a Diamone Deluxe Hotel a Lampi, un 5 stelle, con le piscine, spa, mezza pensione e cose così. Abbiamo prenotato direttamente dal sito loro-risparmiando rispetto a booking. Check-in dalle due e dopo tutto il pomeriggio a godersi l’albergo e il sole sdraiati accanto alle piscine-troppo fredde ancora per nuotarci. Ci fanno un upgrade. La camera è bella, non manca niente, il letto comodissimo, la vista sulle piscina da un terrazzino, sui campi dietro dall’altro. Ci mettiamo i costumi, prendiamo gli asciugamani su cauzione e beatudine è servita. Anche se c’è il venticello costante. Che bello dolce far niente. Verso la sera andiamo a passeggiare sulla spiaggia davanti. Poi la cena buona in un ambiente particolare. Ci tornerei volentieri per starci qualche giorno, visto che l’isola l’abbiamo girata quasi in lungo e largo.

4° giorno, 14 aprile

Dopo la buonissima colazione, facciamo il check-out e si va verso l’aeroporto. Riconsegniamo l’auto (l’ufficio si trova dalla parte opposta dell’aeroporto) e tutto fila liscio. Le addette al controllo bagagli sono spagnole. Questo significa che tutti i bagagli devono passare il controllo cestino. Le regole sono queste però, anche se c’è sempre qualcuno che si lamenta o sembra caduto dalle nuvole e vuole passare con 3 borse. Vabbè. Alla fine passano tutti senza grandi problemi. Compro qualche cosmetico di Korres e si parte con una mezz’ora di anticipo. Sotto di noi tante isolette per ora sconosciute, poi le montagne innevate, poi la terra italiana e di nuovo siamo a casa.

È stato un viaggio molto piacevole. I greci sono gentili, alcuni parlano italiano, altrimenti c’è inglese. Le spiagge sono carine ma per i miei gusti non stravolgenti, paragonati per esempio a quelle di Cefalonia, per rimanere in terra greca. Comunque de gustibus. L’entroterra ci è piaciuto tanto. Il cibo è buono e non abbiamo mai speso più di 15 euro a testa. Il pesce nei ristoranti è caro e si compra di solito a peso (50-70 euro al kilo). La benzina costa circa 1,80 euro. C’è una strada principale con diverse diramazioni. Tante volte i cartelli scarseggiano oppure sono posti/scritti solo da un lato della strada. Imparate qualche parola in greco perché viene apprezzato lo “sforzo”.

Controllate diversi siti di autonoleggio prima di partire perchè i prezzi variano. Che altro? Buon viaggio a tutti!



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