Dalle luci di Dubai all’autenticità dell’Oman

Emirati Arabi e Oman on the road con una bambina di tre anni al seguito
Scritto da: stropiccio
dalle luci di dubai all'autenticità dell'oman
Partenza il: 12/02/2013
Ritorno il: 26/02/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
A ottobre decidiamo la meta del nostro viaggio invernale e dopo varie idee arriva quella definitiva Emirati Arabi e Oman, approfittiamo di una promozione della Turksh Airlines e compriamo i biglietti direttamente sul sito. Abbiamo quattro mesi di tempo per organizzare il nostro viaggio, prenotiamo gli alberghi su Booking e sfruttando i mesi di anticipo otteniamo dei prezzi vantaggiosi per strutture di fascia medio-alta. Decidiamo di girare gli Emirati Arabi in totale autonomia, noleggiando un’auto on line prenotiamo agli uffici della Budget. Questa non sì è rivelata un’ottima scelta, perché quando siamo andati a ritirare l’auto non avevano il seggiolino della bambina, che invece avevamo richiesto, a loro non risultava che dovessimo lasciare l’auto ad Al Ayn, e dulcis in fundo ci hanno chiesto una cifra superiore perché l’assicurazione che loro inseriscono sul sito è parziale. Decisamente inaffidabili e per di più ci hanno fatto perdere tutta la mattina! Sono anni che viaggiamo noleggiando auto e mai ci era capitata una cosa del genere. Per guidare negli Emirati è necessaria la patente internazionale. Mentre per visitare l’Oman decidiamo di affidarci ad un’agenzia locale, suggeritaci da un nostro amico: la Arab Adventures Tours (www.arab-adventures.com), il titolare Amur è un ragazzo che ci ha conquistato oltre che con la sua professionalità, con la sua discrezione, la sua disponibilità e soprattutto è riuscito sempre a farci sentire a casa nostra in ogni posto e situazione.

12 febbraio: Finalmente arriva il giorno della partenza, partiamo da Roma Fiumicino destinazione Dubai (viaggiamo la notte e arriviamo il giorno dopo).

13 febbraio: dopo aver riposato un pò in hotel ci dirigiamo a Jumeirah Beach Park con un taxi (i giorni che stiamo a Dubai utilizziamo molto i taxi che sono convenienti), si paga il biglietto d’ingresso (€1) ma all’interno del parco ci sono gli spogliatoi, bar, giochi per bambini e c’è anche la possibilità di affittare oltre all’ombrellone e al lettino anche gli asciugamani. La sera decidiamo di andare al Dubai Mall dove faremo cena e nostra figlia Domiziana potrà scatenarsi nell’area dedicata ai bimbi.

14 febbraio: oggi lo dedichiamo ai suq delle spezie e dell’oro, andiamo al porticciolo del Creek e con pochi soldi ci trasportano su un dhow dall’altra parte. Al ritorno girelliamo per il quartiere di Bastiaka, bello con le sue torri del vento e visitiamo il museo di Dubai. Per cena decidiamo di andare all’Emirates Mall. I mall sono ottimi per mangiare perchè c’è una gran varietà di ristoranti, a prezzi modici e in più per i bambini ci sono aree che sono dei veri e propri parchi giochi.

15 febbraio: dopo aver speso una mattinata agli uffici della Budget riusciamo ad avere l’auto e partiamo in direzione di Abu Dhabi. Arrivati in hotel ci dirigiamo verso la spiaggia, è venerdì, ci sono molte famiglie, bambini, l’aria è bella anche se a guardare queste donne tutte nascoste sotto le loro vesti nere fa un pò senso.

16 febbraio: la mattina visitiamo la grande moschea, io avevo le braccia scoperte mi hanno dato una tunica e uno scialle per la testa, che caldo! La moschea è meravigliosa solo per questo merita andare ad Abu Dhabi. Nel pomeriggio visitiamo l’Heritage Centre, è bello vedere Abu Dhabi dall’altra parte del mare e alle 19 andiamo a Sultane Palace (gli uomini devono avere i pantaloni lunghi). Per cena andiamo al Marina Mall, approfitto per fare un pò di shopping.

17 febbraio: partiamo per Al Ayn, ma prima ci fermiamo a Masdar City, la città ad emissione 0, qui abbiamo la sensazione di essere all’interno di un film di fantascienza, una bella esperienza. Arrivati ad Al Ayn visitiamo l’oasi e il forte. E’ suggestivo vedere come cambia il paesaggio, le dune di sabbia degli emirati iniziano a far posto alle montagne omanite.

18 febbraio: Amur ci viene a prendere all’hotel, ci accompagna a consegnare l’auto a noleggio e insieme partiamo diretti a Nizwa. Passiamo la frontiera dove si paga il visto per entrare in Oman, le pratiche sono veloci. Ci fermiamo al forte di Bahla, proseguiamo per il wadi Ghul, Jebel Shams, sono i primi scorci di Oman, ma l’impatto visivo è forte, emozionante. Prima di arrivare a Nizwa ci fermiamo a Misfat Al Abryeen.

19 febbraio: per oggi Amur ci ha lasciato la sua auto, lo rivedremo il giorno seguente. La mattina giriamo per Nizwa, suq e forte, e dopo pranzo andiamo a Jabreen. Di ritorno ci fermiamo a Birkat Al Mawz

20 febbraio: Amur ci viene a prendere all’hotel e andiamo a Jebel Akhdar, la strada, nonostante sia asfaltata è da urlo, è necessario un 4×4 e possibilmente una guida che la conosca bene. Proseguiamo verso il deserto Wahiba Sands dove trascorreremo la notte. Il tramonto sulle dune che ogni minuto che passa cambiano colore è una delizia per gli ochhi e per il cuore. Domiziana è impazzita tra i domedari sciolti che si sono incontrati all’ingresso delle dune, dormire in tenda, fare gli scivoli sulla sabbia, sicuramente un’esperienza singolare.

21 febbraio: questo è il giorno più lungo, ma non meno denso di sensazioni e di panorami meravigliosi. Ci fermiamo al Wadi Bani Khalid, fare il bagno in queste pozze d’acqua dolce è piacevole e rinfrescante. Per pranzo andiamo a Sur e dalla terrazza del ristorante si apre un’ immagine da cartolina. Risaliamo in macchina e siamo diretti verso Muscat, la strada è un pò lunga, anche perchè facciamo una deviazione, Amur ci invita a casa sua e questo è il regalo più bello che potesse farci. Arrivati a Muscat salutiamo Amur che rivedremo tra due sere per cenare insieme.

22 febbraio: la mattina andiamo ad Al Qumr beach, l’acqua è un pò fredda ma la spiaggia di conchiglie è molto bella, è una spiaggia pubblica dove non ci sono problemi a mettersi in costume e in zona ci sono diversi bar e ristorantini. Nel pomeriggio andiamo al suq, ci sarei stata tutto il giorno, ma mio marito non era già soddisfatto dopo 10 minuti! A fine pomeriggio facciamo un apasseggiata sulla Corniche, deliziosa con le case coloniali, le montagne che arrivano fino al mare e avvolgono questo angolo di città.

23 febbraio: prendiamo il taxi e andiamo a visitare la grande moschea con il tappeto più grande del mondo. Poi visitiamo Mutrah eil palazzo del sultano, e per pranzo torniamo in spiaggia.

24 febbraio: la vacanza sta per finire, con un volo dell’Air Arabia, prenotato online voliamo alla volta di Dubai, in realtà l’aereo arriva a Sharja, con un taxi in 20 minuti siamo a Dubai. Il pomeriggio andiamo a Madinat Jumeirah e da lì a Dubai Marina, quest’angolo di città mi è piaciuto tantissimo, questi grattacieli che si affacciano sul mare, le luci, i ristorantini, l’area dedicata ai bambini.

25 febbraio: la mattina prendiamo la metro per Nakheel e da qui un taxi ci porta alla stazione della monorotaia che attraversa la Palma alla cui sommità c’è l’Atlantis. Secondo noi lo potevano collegare un pò meglio, considerato cosa hanno costruito! Nel pomeriggio avevamo la salita sul Burj Khalifa, prenotata da casa circa 15 gg prima del viaggio e nonostante questo non c’era più posto per salire all’ora che volevamo noi. Questo grattacielo è un’opera d’arte incredibile, da fuori ti dà la sensazione della leggerezza, dell’armonia, la salita mi ha un pò delusa, solo un quarto della terrazza è all’aperto il resto del giro si fa al chiuso, è ovvio la vista si perde per chilometri e chilometri.

26 febbraio: ci siamo, questo meraviglioso viaggio è finito, si ritorna a casa a metabolizzare le avveniristiche strutture degli Emirati e quei panorami autentici, puri dell’Oman. Un viaggio che è possibile fare anche con un bambino piccolo, senza difficoltà sia per la pulizia che per l’organizzazione e in più gli arabi adorano i bambini, tutti si fermano, ci giocano, gli sorridono.



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