Creta est “fortunatamente” non solo movida

Seconda parte di: "Con Settemari fly & drive a Creta ovest"
Scritto da: fiji.pd
creta est fortunatamente non solo movida
Partenza il: 14/08/2010
Ritorno il: 28/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
(Seconda parte di: con Settenari fly & drive a Creta ovest)

ecco, questo è tutto anche se la nostra vacanza in realtà durerà ancora una settimana. Ce ne staremo tranquilli all’hotel IKAROS a Malia per riposare dopo tanta corsa. …ma siete sicuri che riposeremo?

Creta est la racconto in un altro diario.

Così voglio iniziare, come ho finito la prima parte.

In effetti dopo due giorni alla scoperta di MALIA con interminabili locali allineati, Pub con facciate che riproducono castelli medioevali, vecchi velieri, maxi schermi per seguire il campionato di calcio Inglese, rent a car dove i quad fanno da padroni sovrani a prezzi irrisori ( per 3 giorni €18) sentiamo la testa scoppiare,

guarda che quella che scoppia è l’età, non abbiamo più 20 anni

È vero e neppure 30, con le nostre vacanze a zonzo per l’Europa, lunghe nottate e mattinate a dormire sotto la tenda. Il mare poi devo essere sincera non è niente di speciale, dire di essere venuti fin qui per soggiornare in questa località senza visitare la vera isola è una pura follia…oppure è la famosa età ed allora per divertirsi è OK, ricordatevi comunque che è la movida per eccellenza di ragazzi Inglesi e tedeschi, anche se i nostri non sono da meno, quindi birre, ubriacature e …. Leggete pure tra le righe.

E le famose ragazze nordiche vengono anche qui?

Ci sono, ci sono!

…dunque, dove eravamo rimasti?

La visita di Crosso è finita, riprendiamo la strada e visto che abbiamo ancora una giornata davanti, prima di riconsegnare l’auto a Malia dove terminerà il nostro noleggio puntiamo decisamente verso sud

Dei contadini stanno stendendo grappoli d’uva bianca come fossero panni ad asciugare, chiacchieriamo un po’ con loro e ci spiegano che quegli acini diventeranno uva passa. Il nostro spuntino è servito perché ce ne regalano un sacchetto. Raggiunto il paese di Pirgos deviamo verso la parte est dell’isola tra pianure e colline puntellate d’ulivi. Dopo Vianos, ad Amiras, si scende verso il mare località ARVIS. Ho letto che in queste zone ci sono piantagioni di banane e vogliamo vederle. Si, ci sono ma coperte da serre, è così anche lungo la strada costiera che porta ad Ierapetra, un susseguirsi di quintali di nylon bianco con lo sfondo del mare blù…

…Mah…!!!

IERAPETRA è un paese conosciuto per lo più come punto di partenza delle barche che portano a visitare l’isola di CHRISSI, gironzoliamo un po’ per le strade ci concediamo una spremuta d’arancia (e già i prezzi si sono notevolmente alzati) e ripartiamo per la destinazione finale; sono le 15,00 e l’auto va consegnata entro le 17,00. Siamo sbucati sulla costa nord, oramai siamo alla fine del viaggio…

…invece a PAHIA….

un tornante svela una piccola strada sterrata che oltre a fornire un bellissimo panorama della spiaggia ci consente di fare pipì.

…ecco, 7 giorni attenti a non combinare danni e poi, per un po’ di pipì…

Scena prima: motore acceso, Roberto scende e chiude la porta mentre io resto all’interno

Scena seconda: deciso di uscire per scattare una foto e chiudo pure io la portiera

Scena terza: …porca pu… i fermi delle porte abbassati ed i finestrini tutti chiusi con l’auto accesa, non si può salire Il paese di PAHIA è sotto di noi di due tornanti, deciso di avviarmi lungo la statale per cercare un carrozziere (illusa) e per non sentire le perle di saggezza che escono dalla bocca di Robi.

Scena quarta: con due cacciaviti cerchiamo di abbassare il finestrino lato guida ed …ESPLOSIONE.. Di vetro, mille schegge ricoprono il terreno ed il sedile

Titoli di coda: per l’aiuto due greci in vacanza col cacciavite, per l’assicurazione Francesca (io) che ha insistito nel pagare anche lacasco, per la colonna sonora Roberto e le sue imprecazioni

il sibilo del vento dal finestrino che ci accompagna per tutto il rientro

Tralascio la descrizione dell’hotel “bellissimo “e la percentuale “altissima” di clienti russi che vi soggiornano e passo alla fase della noia più totale quindi

che ne dici auto per due giorni e ci facciamo anche Creta est?

Detto fatto, la scelta del rent a car ci porta da EAGLE a pochi passi dall’Ikaros con il suo proprietario simpaticissimo che ci riempirà di RAKI, la grappa locale, ogni volta che ci vedrà passare nei giorni a venire e come biglietto da visita ci lascia una bottiglietta di plastica con l’etichetta adesiva del negozio e piena di… RAKI…da portare a casa.

La costa nord- est (per molti toccata e fuga)

Come meta della giornata la spiaggia di VAI sulla punta estrema di nord est e poi tutto il resto si deciderà in corso di guida Il percorso non varia molto il panorama, ad eccezione del meraviglioso golfo di MIRABELLO che offre piccole callette dove fare il bagno in un mare dai colori fantastici, ed è molto lungo percorriamo circa 150 km in 3 ore ma senza fretta, a breve verrà ultimata una strada che taglierà completamente i paesi e condurrà in tempi più rapidi fino al paese di SITIA. Superata Aghia Fotia, la strada si divide in due rami che conducono alla stessa meta; noi teniamo la sinistra salendo la collina e continuando a farci largo tra le capre che ci vengono incontro. Superiamo il monastero di TOPLOU e siamo ai piedi del promontorio di SIDERO. La spiaggia di VAI è circondata da un fitto palmeto, così è scritto sulle guide, le palme ci sono ancora ma che siano tante…sicuramente prima che venissero abbattute per far spazio al parcheggio. E poi sdraio, confusione, bar

…per carità, bella è bella…

mi convinco sempre più che la scelta dell’ovest è stata azzeccata in pieno. Rientriamo percorrendo l’altra strada quella del bivio precedente che ci porta a PALEKASTO e nuovamente a SITIA. Abbiamo davanti ancora mezza giornata quindi non si tralascia niente e puntiamo a sud. Sorridiamo al pensiero che molti turisti hanno trovata faticosissima la distanza da percorrere per visitare il palmeto ed eccoci nuovamente in marcia per altre scoperte. Un susseguirsi di colline e vallate e la chiesa di Agios Spiridon su di una collina ci indicano che siamo a metà strada prima di arrivare alla costa sud. Una volta raggiunta costeggiamo il mare fermandoci a KOUTSOURAS per un breve pasto in una bellissima taverna sul mare. Qui la sabbia è scura, pochi ombrelloni e pace, chi è disteso al sole sembra godersi questo silenzio dormendo o leggendo nel relax più totale; si vede che non è molto conosciuta o perlomeno poco raggiunta dal turismo, ricordo che solo per raggiungere VAI a molti sembrava un’impresa esagerata. Ci riempiamo la pancia con dell’insalata di polpo ed una di tonno, l’immancabile caraffa d’acqua e di vino e due caffè spendendo € 20 in due. Proseguendo lungo la strada ci accorgiamo che poco avanti c’è il VERACLUB se uno cerca il riposo penso che sia un’ottima scelta anche se molto lontano dai luoghi conosciuti. Raggiunta IERAPETRA puntiamo nuovamente a nord, la strada la conosciamo per averla già percorsa alla fine del Tour di Creta Est (leggere racconto precedente). Ma non è ancora finita, sono le 18.00 ed il sole sembra abbastanza alto per regalarci un’ultima visita. Prima di Agios Nikolaos giriamo a sinistra per raggiungere KRITSA, paese di montagna dove si respira ancora aria “genuina”. Per noi ne è valsa la pena se non altro per l’impatto scenico del villaggio adagiato ai piedi del colle con le luci rosate del tramonto.

Altopiano dei Lassiti (e non solo)

Nuovo giorno e nuove scoperte.

Appena fuori Malia, a Stalida, ci si inerpica subito sopra il monte e da un tornante,con uno sguardo verso la costa, ci accorgiamo dello sfruttamento turistico di questa parte di Creta, alberghi, alberghi, alberghi…

… non avete capito?

…alberghi! Il primo borgo che incontriamo è MOHOS a 400 mt di altitudine, la strada passa per la piazzetta del paese ed i tavolini delle trattorie all’aperto, una chiesetta dedicata agli evangelisti racchiude al suo interno icone dal 1600 al 1800. Poi è la volta di KRASI a pochi chilometri dalla strada principale, da vedere la piazza principale con la fontana veneziana addossata alla roccia che fungeva anche da lavatoio e l’immenso e nodoso platano che si dice sia il più grosso di Creta. Mano a mano che si sale l’aria si fa più frizzante, anche se sempre calda, e mi riempie i polmoni di ricordi montani, per quanto adori il mare è sempre strano l’effetto che l’aria di quota mi provoca. In una piazzola di sosta sono stati restaurati tre mulini a vento che fanno da ingresso ad un parco tematico L’UOMO DI NEANDERTAL…

…che c’azzecca…

direbbe un uomo politico conosciuto! L’euforia dell’aria rarefatta è al massimo quando raggiungiamo il passo SELI AMPELOU

….ok, non sono sull’Everest ma solo a 1200 e allora?

Una fila di mulini in cresta, ormai in abbandono eccetto due o tre che sono stati, o saranno, restaurati dai proprietari, segna l’ingresso dell’altopiano, chiuso da ogni parte dai monti DIKTI, quasi come un vecchio cratere vulcanico. La pianura è una fertile area agricola posta ad 800 mt sopra il livello del mare. Una volta scesi al suo interno seguiamo la strada che la circonda ai bordi dei monti per raggiungere…

è ora dei miti e leggende! D’altronde siamo in Grecia

A Psychrò un breve tratto di strada ci porta al parcheggio dove a piedi in circa 20 minuti (o a dorso di mulo con €10) raggiungiamo la grotta DIKTEO “luogo natale di Zeus”. Dall’alto la vista spazia su tutta la piana e si comprende bene la forma circolare della vallata. “La mitologia racconta che Rea diede alla luce Zeus in questa grotta protetto da guerrieri e nutrito da una capra, una volta cresciuto si nascose nella grotta IDAIAN (da noi visitata, vedere diario Creta est) per nascondersi dal padre Kronos che aveva divorato il resto della prole dopo l’avvertimento che sarebbe stato spodestato da uno dei suoi figli”. Troviamo strano che anche qui i turisti siano veramente pochi. Raggiunto l’ingresso si paga il biglietto di € 4 e si scende per una ripida scalinata verso il cuore della roccia. In fondo, veniamo accolti da una scenografia unica, stalattiti e stalagmiti sapientemente illuminate creano un’atmosfera che lascia a bocca aperta ed uno po’ di inquietudine…

…si lo so, solo a me che mi suggestiono con poco…

L’antro non è molto grande, perlomeno in rapporto alle grotte carsiche conosciute, ma sapere che in epoca minoica e greca qui arrivavano pellegrini dopo lunghe e faticose marce e si addentravano nelle profondità della terra nel buio più totale ed armati di coraggio per portare offerte agli dei…. Sono stati trovati diversi oggetti che confermano la sacralità del luogo dalle offerte votive, doppie asce e manufatti vari che sono conservati al museo di Iraklio.

Ridiscesi a Psychrò continuiamo il periplo della piana verso Agios Georgios ma non chiudiamo il cerchio, nuovo valico e, direzione est, arriviamo alla costa presso AGIOS NIKOLAOS.

Centro turistico di Creta per eccellenza dove i migliori resort si sfidano, un’occhiata al lago Voulismèni al centro dell’abitato che è stato collegato al porto in epoca recente e nuovamente in auto destinazione ELOUNDA a pochissimi chilometri, adagiata nella baia di Mirabello con l’arcipelago di Spinalonga di fronte a proteggere il mare dalle onde. Le isole di SPINALONGA sono due, la più conosciuta e visitata KALIDOU antica fortezza e lazzaretto e poi KOLOKITHA collegata alla terraferma da uno stretto passaggio.

….andiamo di là vero?…

Eccoci in questa penisola intenti a percorrere lo sterrato che ci porterà chissà dove. Ed il chissà dove, con una camminata di 15 minuti, si rivelerà uno sballo, una piccolissima spiaggia, una baia protetta da scogli rosati che conferiscono il colore azzurro verde dell’acqua. Piccole tracce di fuochi ci faranno poi capire che è il luogo dove approdano i battelli “per il picnic nella natura selvaggia”dopo la visita alla più famosa Spinalonga. Sono le 17,00 e non vi è traccia di turisti, meno male, ci godiamo un po’ di silenzio prima del tramonto. E’ proprio il tempo di rientrare ma non per la solita strada, la piantina ci indica che procedendo verso nord a PLAKA, dove salpano i traghetti per le isole, ci si può inoltrare attraverso paesi fantasma come DILAKKOS. Scesi a NEAPOLI ci immettiamo nella superstrada, cala la sera ed un’altra vacanza finisce.



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