Dalla Sicilia a Capo Nord di e ritorno

Un viaggio on the road attraversando tutta l'Europa
Scritto da: eachdream
dalla sicilia a capo nord di e ritorno
Partenza il: 02/08/2012
Ritorno il: 27/08/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Due anni fa la nostra direzione è stata l’ovest, con il coast to coast in America, l’anno scorso ci spingiamo a est attraversando tutta l’Asia, mentre quest’anno decidiamo di seguire l’ago della bussola fino all’estremo nord europeo. Siamo quattro ragazzi siciliani e la bella Wendy, la nostra fedelissima auto tedesca.

03 Agosto

Dopo aver trascorso quasi un giorno sulla nave da Palermo, sbarchiamo finalmente a Livorno di sera e ci mettiamo subito in marcia per la Svizzera, senza soste arriviamo verso le 22, prima di tutto decidiamo di sfamarci e a quell’ora l’unico posto che ci offriva questa possibilità era McDonald, ma i circa 60 euro sborsati ci fanno ipotizzare che la Svizzera è davvero cara, ipotesi confermata quando prendiamo un hotel a Lugano che oltre ad essere caro era pure sporco e scadente e nel quale abbiamo pagato la bellezza di 7 euro per una bottiglia di acqua.

04 Agosto

La mattina facciamo un giretto per Lugano e per il suo lago, carino ma la voglia di Scandinavia è tanta e ripartiamo subito. Poco dopo visitiamo Bellinzona, che ci affascina con la sua cittadella medievale. Infine, ripartiamo per Zurigo, un rapido giro al centro e capiamo perché è la capitale economica della Svizzera, lusso ovunque. Lasciata Zurigo passiamo, solo perché è di strada, per Vaduz “capitale” del Liechtenstein ma effettivamente non c’è molto da vedere però almeno troviamo una fonte d’acqua e riempiamo le bottiglie giusto per evitare di pagare altri 7 euro. La vera destinazione di oggi è il Castello di Neuschwanstein, ma a 2 ore circa dall’arrivo inizia il diluvio, è tardi, siamo stanchi e affamati così decidiamo di cercare un posto dove dormire, siamo sperduti nelle montagne bavaresi e l’impresa non risulta facile, quei pochi hotel che troviamo sono tutti pieni e così alla fine ci accontentiamo di un residence che forse era solo per anziani e famiglie, infatti anche alla reception si stupiscono nel vedere 4 ragazzi in quel posto, comunque svolge il suo compito e ci permette un sonno rigenerante.

05 Agosto

Lasciata la “casa di riposo” raggiungiamo il Castello di Neuschwanstein verso le 11.00, facciamo un’ora di fila per i biglietti per poi scoprire con amarezza che dobbiamo aspettare fino alle 16.30 per poter entrare, visto il tanto tempo a disposizione, decidiamo di non prendere l’autobus per raggiungere il castello ma di farci una passeggiata, c’è un bel po’ di strada in salita ma non avendo fretta non è molto faticosa e in mezz’oretta siamo all’ingresso, facciamo un giro e raggiungiamo un bel ponte su uno strapiombo da cui c’è un bel panorama e per questo passiamo qui molto tempo a fare foto. Tornati al castello abbiamo mezz’ora di attesa ma inizia nuovamente a diluviare e aspettiamo dentro il centro informazioni turistiche. Finalmente arriva il nostro turno e visitiamo il castello che ci piace molto perché è molto particolare come del resto era il suo creatore. Finita la visita spunta un bel sole e ci rimettiamo in marcia per la prossima meta, Dusseldorf dove saremo ospiti di alcuni miei parenti che purtroppo raggiungiamo dopo l’una di notte.

06 Agosto

Dopo un’abbondante (quanto buona) colazione tedesca iniziamo la visita con un bell’acquario per poi spostarci al centro di Dusseldorf per visitare la via dello shopping, per chi se lo può permettere, visto che vediamo un paio di occhiali a 30.000 euro ed un orologio per la modica cifra di 120.000 euro. Continuiamo poi la visita del centro raggiungendo infine il Reno e il porto che è molto caratteristico con la sua architettura moderna. Per la sera i miei parenti ci portano in un tipico locale tedesco, dove ci consigliano stinco di maiale con krauti e knödel tutto contornato da fiumi di birra, molto buono.

07 Agosto

Stamattina ripetiamo la colazione di ieri, ringraziamo i miei parenti e settiamo il navigatore per Copenhagen. Poco a sud di Amburgo visitiamo il museo dei Panzer con carri armati di tutti i tipi e tutte le epoche, bello per gli appassionati del genere. Inoltre lungo la strada attraversiamo il ponte sul Grande Belt che attraversa un tratto di mare lungo 18 Km, anche questo molto suggestivo, per poi giungere finalmente a Copenhagen verso ora di cena.

La sera usciamo per locali della città e degustiamo l’ottima birra danese a prezzi più che accettabili.

08 Agosto

Oggi ci aggreghiamo al free tour, le visite gratuite delle maggiori città europee, ma dopo l’incontro nella piazza principale ci immettiamo in una via molto trafficata ed al primo incrocio perdiamo la guida, con noi rimangono anche 2 ragazze asiatiche ed altre persone che avevano noi come punto di riferimento del gruppo, un po’ in colpa per loro proviamo a ritrovarli ma niente da fare; decidiamo allora di organizzarci per i fatti nostri, visitiamo la Round Tower, il più antico osservatorio d’Europa in cima del quale si ha un bel panorama della città, il castello di Rosenborg con un bel parco per poi raggiungere la statua della sirenetta, vero simbolo della città, visitiamo esternamente anche il palazzo reale. Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo verso il nostro ostello e li vicino entriamo nel parco di divertimenti più antico del mondo, il Tivoli Gardens, passiamo 3 ore a farci sballottare su e giù da tutte le giostre sconsigliate ai deboli di cuori ed alla fine usciamo tutti un po’ frastornati ma molto divertiti. La sera facciamo un altro giretto per i pub di Copenhagen e siamo concordi nel pensare che sia una gran bella città.

09 Agosto

La sorpresa di oggi è la multa per il parcheggio, a quanto pare a Copenhagen si deve pagare pure dove non ci sono le strisce, in ogni caso 40 euro sono di meno di quanto avremmo pagato per 2 giorni. Partiamo dunque per Oslo ed attraversiamo il ponte dell’Oresund che collega Danimarca e Svezia, non c’è che dire; questi danesi i ponti li sanno proprio costruire. Attraversando il sud della Svezia varchiamo il confine con la Norvegia e finalmente arriviamo in serata ad Oslo.

Affittiamo un appartamento e usciamo alla ricerca di un posto dove mangiare, non solo i prezzi sono proibitivi (16 euro per una margherita o 40 per una fettina di carne) ma inizia pure a piovere, così troviamo per fortuna un supermercato aperto e compriamo un po’ di pasta e qualche condimento e sfruttiamo la cucina nel nostro appartamento per risparmiare un po’.

10 Agosto

Stamattina spunta un bel sole caldo che incredibilmente ci accompagnerà per tutto il viaggio, così partiamo per la visita della capitale norvegese, per evitare di cercare parcheggio decidiamo di usare la metro ma anche in questo caso il prezzo ci fa cambiare idea (4€ per un singolo biglietto di 1 ora) e optiamo per l’auto, iniziamo dal museo nazionale nel quale si trova il famosissimo urlo di Munch, lì vicino si trova anche il palazzo reale che anche in questo caso vediamo solo esternamente.

Ci dirigiamo poi verso il porto per vedere il bel castello di Akershus e concludiamo la visita con il parco di Vigeland, molto caratteristico con le sue strane statue ma il responso finale è che Oslo non ci attrae come Copenhagen, ci aspettiamo ben altro dalla Norvegia.

11 Agosto

Allontanandoci da Oslo la natura norvegese inizia finalmente a farci restare a bocca aperta, vediamo le prime cascate, i primi laghi e paesaggi davvero mozzafiato, per strada compriamo l’occorrente per prepararci dei panini e pranziamo su delle rocce in mezzo ad un bel fiume immerso nella natura. Ci rimettiamo poi in marcia e, attraversando anche un bel fiordo con un battello, raggiungiamo lo Jostedalsbreen, il ghiacciaio più grande dell’Europa continentale, prenotiamo un’escursione per l’indomani e troviamo un hotel nel quale riposarci, anche perché siamo sperduti nel nulla e non c’è niente da fare per la serata.

12 Agosto

Stamattina non c’è una nuvola in cielo e la temperatura è stupenda, ci godiamo pure il bel panorama che c’è dal nostro balcone e con calma raggiungiamo il luogo d’incontro per l’escursione, da qui seguiamo con la macchina la nostra guida per circa mezz’ora su stradine di montagna e poi proseguiamo a piedi fino a un lago con delle belle spiagge di neve, la guida ci istruisce sul da farsi e poi finalmente saliamo sui kayak e partiamo; per noi è la prima volta su di un kayak così fatichiamo un po’ a mantenere il ritmo della guida ma ne vale davvero la pena visto il panorama che si presenta davanti ai nostri occhi, qualcosa di indescrivibile. Sfiorando piccoli iceberg azzurrissimi giungiamo dopo circa un’ora alle falde del ghiacciaio, scendiamo su una spiaggia li vicino e la guida ci offre una cioccolata calda che ristora tutto il gruppo, dopo un po’ di riposo ci porta a prendere scarponi, picchetto e tutta l’attrezzatura per la scalata. Appena siamo pronti ci colleghiamo tutti con la corda e si parte, nonostante il sole splendente, sul ghiacciaio sentiamo un bel po’ di freddo ma è un piccolo prezzo da pagare per vedere quei bellissimi colori, per saltare piccoli burroni sui ghiacci e per stare in bilico su gole spettacolari. Finita la scalata siamo un po’ stanchi ed un’altra ora di kayak ci pesa parecchio e così arriviamo distrutti in hotel, in tutto l’escursione è durata 6-7 ore e anche se è stata stancante è di sicuro l’esperienza più bella fatta in questo viaggio.

13 Agosto

L’obiettivo di oggi è di spingerci più a nord possibile, ma i paesaggi che andiamo incontrando sembrano incantati: laghi che specchiano cielo e magnifiche montagne, banchi di nebbia che ti fanno sentire come se camminassi sulle nuvole, miriadi di cascate e, dulcis in fundo, una vertiginosa strada che costeggia uno spettacolare fiordo. A causa di queste meraviglie facciamo molte soste e procediamo a rilento, il sole però cala tardi quindi abbiamo molta luce a nostra disposizione e in serata riusciamo ad arrivare sull’Atlanterhavsveien, una strada che collega un’isola attraversando un tratto di Oceano Atlantico, quando quest’ultimo è agitato le onde raggiungono la strada rendendola molto affascinante ma rimaniamo un po’ delusi perché oggi c’è calma piatta quindi non è altro che un normalissimo pezzo d’asfalto.

Proseguiamo verso nord finché possiamo per poi dormire in un inquietante motel alla psyco pagando pure tanto.

14 Agosto

Proseguendo verso nord entriamo finalmente nel circolo polare artico, fa un certo effetto passare il cartello con la scritta “Welcome to The Arctic Circle” con un sole che spacca le pietre e 25°C di temperatura. L’ideale oggi sarebbe arrivare a Bodø e prendere il traghetto per le isole Lofoten, ma l’ultimo purtroppo parte prima del nostro arrivo quindi proseguiamo per Bognes dove i traghetti sono molto più numerosi, almeno in teoria perché arrivati al porto aspettiamo più di 2 ore durante le quali ne sarebbero dovuti passare almeno 3 ma dei traghetti nemmeno l’ombra, appena vediamo i norvegesi incolonnati per imbarcarsi che rinunciano e tornano indietro li copiamo e decidiamo di trovare un hotel ma sono le 23 e nella zona ci saranno si e no 4-5 case e niente che somigli vagamente ad un posto dove dormire, quindi scegliamo di fare una pazzia, raggiungere le Lofoten da nord tramite un nuovo ponte che le collega alla terraferma, arriviamo a Svolvaer alle 6.30 in condizioni pessime, troviamo un receptionist di un hotel al quale forse facciamo pena e che ci offre un grazioso appartamento non badando al check-in, e fu subito letto.

15 Agosto

Dopo la “fantastica” notte di ferragosto ci svegliamo alle 14.00 e partiamo per la visita delle isole Lofoten, iniziando proprio da Svolvaer e dal suo museo della seconda guerra mondiale, è piccolo però è pieno zeppo di cose interessanti forse ammassate in maniera disordinata ma per chi è appassionato di storia è decisamente imperdibile. Finita la visita ci dirigiamo verso la punta sud delle isole, anche qui incontriamo paesaggi che sembrano usciti da qualche film fantastico della Disney ed al sole che amplifica i magnifici colori dei villaggi dei pescatori si alterna la nebbia che rende surreali i paesaggi costieri. In questo periodo la luce del giorno qua non va del tutto via quindi riusciamo con calma a farci un giro completo delle isole per poi tornare per ora di cena a Svolvaer. Per la serata andiamo in un bar di pescatori nel quale c’è pochissima gente ma dove ci godiamo una buona birra del posto.

16 Agosto

Lasciamo le belle isole Lofoten e ci dirigiamo verso Tromsø, il paesaggio è più spoglio e meno bello del sud e così raggiungiamo senza soste la città nel primo pomeriggio. Tromsø vanta la distilleria, il parco botanico e il burger king più a nord del mondo e visto che non abbiamo più mangiato in un fast food da Copenhagen e che siamo parecchio affamati decidiamo di pranzare proprio qui; per raggiungerlo dobbiamo passare per una serie di enormi tunnel che passano sotto tutta la città.

Dopo un riposino in hotel ci facciamo un giro per la città che è abbastanza carina, particolare è la cattedrale dell’Artico con la sua architettura moderna.

La vita notturna di Tromsø è davvero vivace forse anche perché oggi c’è il beer festival, così andiamo a sorseggiare la birra locale in un pub pieno di bellissime ragazze e con una barista che probabilmente è la ragazza più bella che io abbia mai visto.

17 Agosto

Oggi si parte per raggiungere la meta del viaggio, di strada ce n’è parecchia, ma la luce solare certo non manca, il panorama non è eccezionale ma è comunque bello perché è pieno di renne, anzi bisogna fare attenzione perché molte sembrano avere tendenze suicide e attraversano la strada improvvisamente. In serata raggiungiamo finalmente Capo Nord attraversando un lungo tunnel sottomarino, la temperatura è calata a 5°C e il cielo è diventato nuvoloso ma almeno non piove. Sborsare 40 euro a testa per entrare in un luogo dove c’è solo un mappamondo di metallo è un vero e proprio furto, ma dopo tutta questa strada non si può rinunciare. Fatte le foto di rito ci riposiamo un po’ e poi ripartiamo per Alta, anche se è tardi riusciamo a trovare un buon b&b; non molto caro.

18 Agosto

Ieri notte, cercando in internet qualcosa da vedere ad Alta, troviamo dei graffiti rupestri molto antichi, così questa mattina gli dedichiamo un’ora di visita commettendo però l’errore di non considerare che c’è parecchia strada da fare a piedi e che qui si gela, così iniziamo spavaldi la visita con le maniche corte per poi concluderla tremolanti per il freddo; in ogni caso i graffiti sono molto interessanti. Ritornati in auto decidiamo di fare più strada possibile, così attraversando un tratto di Finlandia, rientriamo in Svezia, usciamo dal circolo polare ed arriviamo a Lulea. Preso un hotel ci facciamo un rapido giro notturno per la città e concludiamo la serata in un bel bar all’interno di un battello ancorato al porto.

19 Agosto

Anche oggi decidiamo di fare più strada possibile e passando tutto il giorno in macchina raggiungiamo Stoccolma in serata.

I paesaggi svedesi non hanno nulla a che fare con quelli norvegesi, sono abbastanza monotoni ma almeno qui tutto è meno caro.

Inoltre, a Stoccolma la temperatura torna primaverile.

20 Agosto

Stoccolma è definita la capitale scandinava e in effetti tra queste è la più grande e la più bella, la visita parte dagli imperdibili Skansen e museo Vasa per poi continuare con Gamla stan (la città vecchia) e il museo nobel che è decisamente caro per quel che offre, infine terminiamo con il palazzo reale. Nonostante il bel tempo la sera non troviamo una gran movida, forse saranno tutti in vacanza, così ci accontentiamo di una serata soft in un pub all’aperto.

21 Agosto

Controllando il programma di viaggio notiamo che l’unico posto rimasto da visitare è il monte Cervino in Svizzera, però notiamo con piacere che siamo circa 3-4 giorni in anticipo così anche Amburgo ed Amsterdam vengono aggiunte al programma.

Il tragitto che ci porterà ad Amburgo è di circa 11-12 ore così attraversando tutta la Danimarca giungiamo infine a destinazione per ora di cena, con 10 euro ci saziamo e con 20 prendiamo un ottimo ostello; finalmente, dopo lo svenamento economico scandinavo, i prezzi tornano accettabili.

22 Agosto

Per la mattina optiamo per un tour del porto di Amburgo, uno dei più grandi d’Europa, però abbiamo fretta di arrivare ad Amsterdam e scegliamo il primo battello in partenza nel quale la guida è solo in tedesco e pur non capendo una parola il tour risulta interessante. Risaliamo così in auto ma verso il confine con l’Olanda troviamo lavori stradali che ci fanno tardare e arriviamo ad Amsterdam solo in serata, abbiamo giusto il tempo di sistemarci in albergo che è già ora di cena. Dopo aver mangiato ci facciamo un giro per il famoso quartiere rosso, è diverso da come ce lo aspettavamo, infatti la maggioranza sono turisti come noi e ci sono anche famiglie con bambini che passeggiano tranquillamente accanto alle vetrine, insomma tutta un’altra mentalità rispetto alla nostra. Stanchi per tutte quelle ore di macchina ci facciamo solo un giretto adocchiando le belle ragazze delle vetrine e torniamo in hotel a riposarci.

23 Agosto

Abbiamo solo un giorno per visitare Amsterdam quindi sveglia presto e passo rapido! Volevamo iniziare con il museo di Van Gogh, che è vicino al nostro hotel, ma la fila è assurda, così iniziamo con la piazza Dam e il palazzo Reale che visitiamo anche internamente, poi proseguiamo con la casa di Anna Frank, anche qui c’è tanta gente e decidiamo di fare una fila-pranzo mangiando hot-dog mentre siamo incolonnati, è un’ottima idea per risparmiare tempo, la visita ci lascia tutti di stucco, è un vero e proprio contatto con la storia, assolutamente da non perdere. Per evitare di muoverci con la pancia piena scegliamo un giro sul battello per i canali, dura un’ora e ci dà il tempo di digerire e di goderci Amsterdam da un bel punto di vista. Torniamo così al museo di Van Gogh, manca poco più di un’ora alla chiusura e ovviamente non c’è più nessuno all’ingresso, perfetto! Entriamo e alla fine un’ora ci risulta pure abbondante per la visita. Sono le 18 e c’è ancora un bel sole caldo in cielo, così prima di tornare in hotel ci facciamo un giro per il colorato mercato dei fiori per comprare qualche regalo. Per muoversi conviene fare il biglietto 24h del tram, è economico e ti permette di raggiungere ogni punto di Amsterdam.

Per la serata tra pub, birra olandese, coffee shop e quartiere a luci rosse le cose da fare non mancano.

24 Agosto

Lasciamo la bella capitale olandese e dopo ben 9 ore, tagliando tutta la Germania, raggiungiamo la capitale svizzera. Berna non sembra molto turistica e non avendo prenotato fatichiamo un po’ a trovare un buon posto dove dormire, alla fine ci accontentiamo di un ostello sulle rive del fiume Aar(noto solo agli amanti di cruciverba).

25 Agosto

Il meteo oggi prevede bel tempo fino alle 16.00 e poi pioggia, quindi programmiamo un escursione nelle alpi svizzere solo per la mattina per poi rientrare in Italia nel pomeriggio. Il paese prescelto è Saas-Fee, per raggiungerlo scopriamo solo alla fine che dobbiamo salire con l’auto su di un treno che attraversa un lungo tunnel.

Giunti a meta ci ritroviamo in un bel paesino alla “Heidi ti sorridono i monti”, prima con una funivia e poi con la metro alpin raggiungiamo i 3500 metri, si muore di freddo (Salvo forse non ha avuto una grande idea a salire con le infradito) e ci ritroviamo su di un ghiacciaio ma questa volta, a differenza della Norvegia, lo visiteremo da un altro punto di vista, infatti qui si trova l’Ice Pavilion, delle grotte che offrono un bel panorama dell’interno del ghiacciaio. Finita la fredda visita ci prendiamo una rigenerante cioccolata calda nel ristorante girevole più alto del mondo. In lontananza le nuvole si avvicinano così riscendiamo, torniamo in auto e partiamo alla volta dell’Italia. Dopo poco varchiamo un desolato confine e ci dirigiamo verso Torino, dormiremo qui stanotte. L’ultima città nella quale siamo usciti la sera è stata Amsterdam e forse a causa di ciò la vita notturna torinese ci appare molto sottotono, saranno anche qui tutti in vacanza?

26 Agosto

Dopo una visita all’acquario di Genova, avremmo dovuto imbarcarci per Palermo almeno in teoria visto che non ci sono più posti sulla nave, troviamo disponibilità solo da Napoli così saltiamo Genova e attraversiamo più di mezza Italia abbastanza rapidamente tanto che arriviamo nel capoluogo campano con largo anticipo. Invece di aspettare inutilmente decidiamo di visitare la vicina Pompei; fatti i conti abbiamo poco più di un’ora per girarla che non ci consente una visita accurata, ma è comunque sufficiente ad apprezzare il viaggio nel tempo che pochi posti oltre Pompei ti consentono. L’unico inconveniente è che ci siamo abituati ai 20-25°C del Nord Europa e tornare ai 40 di oggi mettono sotto stress le nostre ghiandole sudoripare. Nonostante abbiamo perso tanto tempo per la piacevole deviazione, siamo costretti ad aspettare parecchio al porto per imbarcarci, ma alla fine tutto precede bene.

27 Agosto

Esattamente 10 giorni fa toccavamo la punta più a Nord d’Europa, mentre oggi sbarchiamo nell’estremo sud del nostro continente che ci accoglie con il consueto sole. Il nostro viaggio si conclude con un tuffo a mare che sembra spazzar via tutte le fatiche del viaggio, in un attimo.

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Bellinzona

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Castello di Neuschwanstein

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Copenagen, la sirenetta

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Canali di Amsterdam

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Sul Jostedalsbreen

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Capo Nord

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In kayak tra gli iceberg

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Isole Lofoten

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Norvegia

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Isole Lofoten

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Natura norvegese

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Oslo, Parco di Vigeland

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Isole Lofoten



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