BALCANI OCCIDENTALI: Albania

BALCANI OCCIDENTALI: CROAZIA - MONTENEGRO - BOSNIA-ERZEGOVINA - SERBIA - KOSSOVO - MACEDONIA - ALBANIA (giugno 2006) di Derek Le informazioni generali del viaggio e la prima parte del diario sono in "BALCANI OCCIDENTALI: Croazia" pubblicato in Croazia. La seconda parte è in "BALCANI OCCIDENTALI: Montenegro" pubblicato in Montenegro. La terza...
Scritto da: Derek
balcani occidentali: albania
Partenza il: 04/06/2006
Ritorno il: 22/06/2006
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
BALCANI OCCIDENTALI: CROAZIA – MONTENEGRO – BOSNIA-ERZEGOVINA – SERBIA – KOSSOVO – MACEDONIA – ALBANIA (giugno 2006) di Derek Le informazioni generali del viaggio e la prima parte del diario sono in “BALCANI OCCIDENTALI: Croazia” pubblicato in Croazia.

La seconda parte è in “BALCANI OCCIDENTALI: Montenegro” pubblicato in Montenegro.

La terza parte è in “BALCANI OCCIDENTALI: Bosnia-Erzegovina” pubblicato in Bosnia-Erzegovina.

La quarta parte è in “BALCANI OCCIDENTALI: Serbia e Kossovo” pubblicato in Serbia.

La quinta parte è in “BALCANI OCCIDENTALI: Macedonia” pubblicato in Macedonia.

Passata la frontiera macedone, l’auto si riferma e mi ricarica fino alla frontiera albanese (ALBANIA: per i cittadini UE passaporto senza visto e pagamento di 10 EURO, valuta ufficiale LEK, accettato quasi ovunque l’euro, anche con pagamenti misti. 1 Euro = 122,5 Leke, ma per i conteggi spesso arrotondato a 125, cosi 1.000 Leke = 8 euro). Qui, come in qualunque altro posto di frontiera albanese, i cittadini UE e di altri paesi “ricchi” devono pagare 10EURO per entrare, regolare ricevuta. Dal confine fino a Pogradec, la prima città albanese, ci sono taxi al prezzo fisso di 5EURO per i 6 km che restano. Altrimenti autostop o a piedi. Già i primi bunker ed un’infinità di buche sulla strada. Arrivati in città dico che devo andare a Tirana, il taxista ferma un furgon (minibus privato che parte quando è pieno, molto più frequenti dei bus di linea), sistemo il bagaglio sul retro e in 3 ore circa si arriva a Tirana. Si paga al momento di scendere, io non ho ancora leke così invece dei 500 leke che pagano gli altri, consegno 5EURO. A Tirana il punto d’arrivo dei furgon da quella zona dell’Albania è in Rruga e Elbasanit, zona di ambasciate e consolati, abbastanza vicino al centro (5 minuti a piedi) e dove al numero 85 c’è il Tirana Backpacker Hostel, in una villa anni ’30 ex-consolato, davvero bella e che consiglio senza alcun dubbio, e-mail tiranabackpacker@hotmail.Com, 0683133451 0682167357, 1.500 LEKE o 12EURO a notte. Non hanno molti letti, una dozzina, ma gli ambienti sono spaziosi. Edvin, gestore insieme ad un socio, è una fonte utilissima di informazioni su cose da vedere e soprattutto per districarsi nel sistema dei trasporti albanesi, in particolare aiuta a trovare da dove partono i pullman ed i furgon per le varie località, cosa per niente semplice e che oltretutto varia ogni tanto. Il pomeriggio stesso prendo, previa spiegazione di Edvin, un furgon per Kruja, la roccaforte di Scanderbeg, 160LEKE per 1 ora di viaggio. A Kruja: nell’area del castello, che resistette a lungo agli attacchi turchi, interessante il museo etnologico all’interno e contrattazioni ed acquisti al bazar.

Ritorno in bus con 100LEKE che mi lascia alla stazione dei bus accanto a quella ferroviaria, boulevard Zog I e si arriva a Piazza Skanderbeg. Il giorno successivo escursione per 300LEKE e 3 ore all’andata, altrettanto al ritorno, a Berat, la città dalle mille finestre, con un quartiere cristiano e uno turco pieni di finestre nere sulle bianche abitazioni e la bellissima cittadella in cima al monte: qui, dentro le mura, chiesette (in una il museo di icone di Onufri), vecchi edifici, viuzze acciottolate, il castello. La salita alla cittadella è di quelle da mozzare il fiato, non risalirei a piedi meglio un taxi.

A Tirana, la grande piazza Scanderbeg con una moschea e il museo di storia dagli illiri ai partigiani, il lungo-fiume con gli edifici di stile sovietico anni ’50 ma ripitturati con tanti colori, tanta polvere e rumore, tutto il paese è un grande cantiere edile e stradale. Davanti la stazione ferroviaria prendo un bus per Durazzo, Durres in albanese, 100 LEKE per 1 ora di viaggio, l’arrivo è proprio davanti la stazione marittima del porto. Pieno di agenzie che vendono e pubblicizzano collegamenti con le navi. Entro in una, quella sera ci sono per Bari l’Adriatica a 54,50EURO e i greci della Ventouris a 35EURO, (entrambi prezzi per il passaggio ponte). Pagati i 35, mangio qualcosa. Durazzo ha un malridotto anfiteatro, una torre veneta, alcuni tratti di mura di Giustiniano, il lungomare, una costa cementificata, tanti localini e bar gradevoli, ma non è niente più che una veloce tappa in attesa dell’imbarco sulla nave. Alle 20:00 m’imbarco, veloce controllo della polizia albanese (a differenza di quel che si legge in giro, anche sul sito del MAE-ViaggiareSicuri, non si pagano 10euro per uscire), sistemazione comoda disteso su 4 poltrone. Partenza alle 22:00 e arrivo la mattina dopo alle 7:00 a Bari che, con la sua città vecchia, le cattedrali e l’intricato sistema di stradine, il castello e i viali della città, se già non la si conosce merita qualche ora. Passeggiata per il centro fino alla stazione ferroviaria, pochi collegamenti per Roma, occorre aspettare l’Eurostar o l’Intercity Plus entrambi nel pomeriggio.



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