Un viaggio indimenticabile tra paesaggi lunari e avventure emozionanti nel deserto del Negev
Il deserto del Negev, il principale di Israele, è una vera oasi per gli amanti dei grandi spazi aperti, della natura e delle escursioni. Sono tanti gli angoli sconosciuti che valgono la deviazione, perciò noleggiare un’auto è davvero un must.
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Il deserto del Negev: le principali città
Anche se l’intento di chi arriva nel deserto non è quello di vedere il cemento, un giro in città è d’obbligo. Servirà per l’alloggio, lo shopping o per riempire il serbatoio se si ha un’auto a noleggio.
Be’er Sheva: la capitale
Be’er Sheva è la porta d’accesso al deserto del Negev quando si arriva dal nord di Israele, quindi generalmente da Tel Aviv e Gerusalemme. È anche la capitale della provincia meridionale di Israele, il cui deserto occupa gran parte del territorio. Tecnicamente, infatti, il deserto inizia diversi chilometri a nord di Beersheba, ma la parte più interessante è quella che si estende a sud della metropoli. Beer Sheva è una città studentesca simile, per dimensioni, a Caen. A causa della sua costruzione piuttosto recente, non ha praticamente alcun interesse turistico: nessun centro storico o monumento che valga la pena di visitare. Ci si ferma, dunque, solo per prendere un autobus verso sud o un treno verso nord.
Mitzpe Ramon
Mitzpe Ramon è una piccolissima cittadina, nel cuore del deserto del Negev, equidistante dal nord e dal sud. Vi abitano appena 5000 anime: fu costruita sulla sporgenza di un cratere lungo 40 km, il Makhtesh Ramon (makhtesh significa cratere in ebraico, e mitzpe si traduce in punto di vista). La vista da questa sporgenza, dove si trova il visitor Center della città e del deserto del Negev è assolutamente mozzafiato. Da qui partono molti sentieri escursionistici: il più breve è di circa 4 ore e il più lungo (l’Israel National Trail) arriva fino al Mar Rosso, a sud, o al confine libanese, a nord.
Sde Boker e Midreshet Ben Gurion
Sde Boker è un’interessante tappa vicino a siti di interesse turistico. Ha ancora oggi la particolarità di essere in origine un vero e proprio kibbutz, un piccolo villaggio dove la gente viveva davvero in comunità. Si sviluppa a spirale attorno alla sua strada principale e ospita l’ex casa del presidente Ben Gurion. La frazione di Midreshet Ben Gurion, poco più a sud, ha il vantaggio di affacciarsi direttamente su uno dei maggiori punti di interesse del deserto del Negev: il Parco Nazionale di Ein Avdat.
Arad
Ultima città degna di nota nel Negev, Arad è molto distante dai maggiori siti turistici del deserto, ma si trova, invece, vicinissimo al Mar Morto, alla fortezza di Masada e alla riserva di Ein Gedi.
Deserto del Negev: 5 luoghi da non perdere
Sono almeno 5 i luoghi imperdibili durante la visita nel deserto del Negev.
Red Canyon: un pezzo di Colorado
Il Red Canyon è uno dei luoghi più insoliti del deserto del Negev. Come suggerisce il nome, è un canyon dove le rocce sono colorate di rosso-ocra. La formazione geologica del luogo fa loro assumere forme sorprendenti, come un’enorme onda rossa ghiacciata. Sono diverse le possibilità di escursioni in paesaggi degni dell’Arizona o del Colorado. L’anello più piccolo conduce nel cuore del canyon e di nuovo al punto di partenza in poco più di un’ora. Tuttavia, alcuni passaggi sono abbastanza acrobatici e permettono solo a persone in condizioni fisiche relativamente buone di seguire l’intera escursione: alcune volte bisogna scendere delle scalette infisse nella roccia, altre volte è necessario passare tra pareti abbastanza strette. Niente di complicato per la stragrande maggioranza delle persone, ma chi ha qualche difficoltà motoria potrebbe trovarsi bloccato e costretto a tornare indietro.
Parco della Timna
Il Timna Park è un luogo ideale per gli amanti della natura e delle escursioni. L’ingresso è a pagamento (45 shekel – circa 11€): una volta entrati, si possono scoprire ben 25 sentieri diversi puntellati da formazioni geologiche dall’aspetto stravagante. Tra queste, le Colonne di Salomone, una sorta di enorme fungo color ocra che emerge dal terreno.
Ein Avdat National Park, un’oasi nel cuore del deserto
Da non confondere con l’Avdat National Park, l’Ein Avdat National Park è un piccolo parco nazionale dove è possibile osservare paesaggi piuttosto unici: uno stretto canyon, con pietre bianche, in fondo al quale si trova un’oasi calma e rilassante. Lungo il percorso si possono vedere anche molte cascate (o ciò che ne resta). Il sito è piuttosto turistico e non è raro imbattersi in scolari israeliani in gita scolastica. L’ingresso è di 28 shekel (7€).
Shivta
Si tratta dei resti di un’antica città nabatea (i nabatei sono il popolo che ha fondato Petra, la meraviglia della Giordania), dove si sono susseguite diverse civiltà. Non mancano, ovviamente, antiche fortificazioni in ottimo stato, chiese di epoca bizantina, cantine dove i romani seppellivano i loro morti, e altre curiosità archeologiche. Circa 2400 anni fa, questi luoghi erano attraversati da mercanti di spezie e altri prodotti orientali e la città era sontuosa. L’ingresso costa 28 shekel (circa 7 €).
Il cratere Ramon: il gioiello del deserto
Ramon Crater, lungo 40 chilometri, è una vera chicca per gli amanti della natura, dei grandi spazi aperti e del trekking. I sentieri per esplorare il deserto sono numerosi, ben segnalati e l’accesso è gratuito (abbastanza raro in Israele). È possibile sia salire in alto, lungo la cengia, sia scendere nel cuore del cratere ed ammirare il panorama dal basso, nel silenzio stupefacente e unico che solo il deserto sa offrire. I colori del deserto al tramonto e all’alba sono magici e il cratere di Mitzpe Ramon è l’assoluto imperdibile della visita nel deserto del Negev.
Il deserto del Negev: 7 consigli su cosa fare
Se la durata del viaggio lo consente, o se si ha voglia di qualcosa di diverso, ecco alcune attività aggiuntive per scoprire il deserto del Negev.
Passeggiate nel deserto
La regione delle Highlands (HaNegev Highland), a sud e a ovest del cratere Mitzpe Ramon, offre paesaggi di grande bellezza (le sue escursioni sono note per essere difficili). Nella parte orientale di Israele, a sud del Mar Morto, si può camminare nel Wadi Tamar (gli wadi sono valli strette, dove i piccoli fiumi spesso si prosciugano), vicino all’incrocio di Ha’Arava. Ci sono diverse possibilità di escursioni, incluso il passaggio dell’Israel National Trail, il famoso percorso di trekking che collega il Mar Rosso al confine libanese per oltre 900 km. Si può, inoltre, sfidare se stessi e fare trekking da Mitzpe Ramon a Sde Boker, attraverso il deserto (il percorso dura 6 giorni), dormendo in capanne beduine lungo la strada.
Escursione sul dorso di un cammello
Mentre si viaggia attraverso il deserto del Negev, non si può evitare di notare i cammelli ai lati delle strade. È possibile, infatti, fare un giro sul suo dorso: il luogo più noto per noleggiare un cammello è il Camel Ranch a Eilat, nell’estremo sud del Negev. Altrimenti, nella parte settentrionale del deserto, tra Be’er Sheva e il Mar Morto, si trova il Negev Camel Ranch, che propone diversi tipi di gite (dalla brevissima iniziazione per i bambini, alla escursioni di mezza giornata per adulti). Alcuni tour conducono sulle antiche rotte dei mercanti nabatei dell’antichità, che trasportavano i loro preziosi beni a dorso di dromedari, partendo dalla penisola arabica fino alle ricche città del Mediterraneo.
Giro in jeep
L’attività più popolare nel deserto del Negev, dopo l’escursionismo, è il tour in jeep. L’enorme vantaggio è che si possono raggiungere zone inaccessibili a piedi, ma è necessario, oltre all’auto, noleggiare anche una guida-autista, per evitare di perdersi.
Le antiche città dei Nabatei
Petra, in Giordania, è la più conosciuta, ma ci sono molte città fondate dai nabatei, i primi abitanti del deserto del Negev. La fortezza di Masada è la più turistica di Israele, Avdat, invece, è la più imponente. Le altre sono piccolissimi siti arroccati vicino alle città principali e ai rifugi. Le antiche città dei nabatei sono inscritte nella storia del deserto del Negev, parte integrante dei paesaggi.
I vigneti del deserto
Per quanto sorprendente possa sembrare, ci sono diverse aziende vinicole che producono vino locale nel cuore del deserto del Negev. Per chi è appassionato, vale la pena di fermarsi a visitare una delle fattorie che si trovano tra Beer Sheva e Mitzpe Ramon.
I fiori del Negev
Il deserto non è solo una terra arida. In primavera, il Negev si colora di petali blu, rossi, gialli e arancioni. Gli israeliani attendono con impazienza questo periodo dell’anno: girano alla ricerca dei fiori più belli per fotografarli.
Per chi adora la vegetazione, è consigliabile dare un’occhiata al parco dei fiori di Yeruham.
Il deserto del Negev: cosa vedere e cosa fare nelle immediate vicinanze
Tecnicamente la fortezza di Masada non si trova nel deserto del Negev, ma in quello della Giudea, ma è una parte imperdibile del viaggio in Israele. Si tratta di un’antica città costruita ai tempi del re Erode e oggi classificata come patrimonio mondiale dell’UNESCO. Edificata su un promontorio, si affaccia sul Mar Morto e offre una vista impareggiabile sulle montagne della Giordania.
Fare il bagno nel Mar Morto
Il Mar Morto è un luogo unico al mondo. Innanzitutto, è il punto più basso del pianeta (420 metri sotto il livello del mare), ma soprattutto nuotare nella sua acqua salata è un’esperienza straordinaria: la concentrazione di sale è così alta che il corpo umano non può affondare. I dintorni del Mar Morto, inoltre, sono attaccati da doline, sorta di baratri spalancati che appaiono casualmente e trascinano tutto. È per questo che i punti di balneazione chiudono uno dopo l’altro, a causa del pericolo persistente. A questo si aggiunge il fatto che il livello del Mar Morto si sta abbassando di un metro all’anno, per cui questo piccolo gioiello presto potrebbe scomparire.
Dal deserto del Negev, il Mar Morto è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici: basta puntare alla stazione di Ein Bokek, nella parte meridionale del Mar Morto. La balneazione è consentita e gratuita sulla spiaggia pubblica.
La località balneare di Eilat
Eilat è una città israeliana a sud del deserto del Negev. Si trova sulla costa meridionale del paese, sul Mar Rosso. L’ambientazione, con l’Egitto, la Giordania e l’Arabia Saudita visibili dalle sue spiagge, e più in generale i suoi dintorni montuosi e desertici sono magnifici e delizieranno gli amanti della natura. Intorno a Eilat, ci sono numerosi sentieri escursionistici che conducono alle montagne, la porta meridionale del deserto del Negev. La parte finale dell’Israel National Trails (che attraversa verticalmente il Paese, dal Libano al Mar Rosso) merita una deviazione. L’escursione sul Monte Tzfachot offre splendide viste sul mare e sui rilievi desertici delle montagne della Giordania.