Un viaggiatore versatile!
TpC: Complimenti Alessandro! Hai vinto il concorso “Scopri Israele” e hai vinto un viaggio di una settimana in Israele per due persone! Sei mai stato in quella zona o questa è la prima volta? Alessandro: Prima volta in assoluto, sono stato in Egitto, ma benché confinante è tutt’altro tipo di viaggio.
TpC: Dicci qualcosa di te: chi sei, cosa fai, che viaggiatore sei… Alessandro: 26 anni,vivo a Voghera (provincia di Pavia) Laureato a Febbraio 2011 in Ingegneria Edile-Architettura, progettista strutturale presso uno studio di Pavia. Amo lo sport in generale, pratico il calcio a livello dilettantistico. Sono appassionato di architettura, fotografia e musica, apprendista chitarrista autodidatta. Difficile dire che tipo di viaggiatore sono. Sono mosso dalla curiosità, dalla ricerca, dall’esplorazione. Tuttavia considero sempre più spesso il viaggio come un’occasione per rilassarsi e “ricaricare le batterie”. Porto un esempio recente della mia “versatilità” di viaggiatore. Mi sono laureato il 18 Febbraio 2011, era un venerdì. La domenica ho chiamato un collega, anch’egli laureatosi due giorni prima, e gli ho proposto un viaggio. 12 ore dopo eravamo in aeroporto con i biglietti per Madrid e un ostello prenotato a pochi euro. Per la settimana successiva, al contrario, avevo già prenotato una settimana in compagnia della mia ragazza in un tranquillo villaggio in Repubblica Dominicana.
TpC: Hai già pensato con chi partirai per questo viaggio? E in generale, chi è il tuo compagno di viaggio ideale? Alessandro: La prima persona a cui penso quando si progetta un viaggio è senza dubbio la mia ragazza, Alessandra. Questa è una situazione “anomala”, nel senso che la meta non si discute, perciò si vedrà… In generale non credo esista un compagno di viaggio ideale, tutto dipende dal viaggio. Esistono compagni di viaggio più o meno adatti al viaggio che si propone. In questo senso la mia ragazza è stata in questi anni la compagna ideale riuscendo ad unire il giusto relax che si ricerca in una vacanza al mio spirito più “avventuriero”.
TpC: Come hai saputo del concorso? E quando hai saputo di aver vinto cos’hai pensato? Alessandro: L’ho saputo via mail, essendo già membro del portale turistipercaso.it ho ricevuto comunicazione con la newsletter. Devo essere sincero? Pensavo ci fosse sotto qualche fregatura, obbligo d’acquisto o simili… Ora che ho questa possibilità cercherò di sfruttarla, ma se non dovessi riuscire (principalmente per motivi di lavoro) sono contento che l’importo, come da regolamento, sia devoluto in beneficenza.
TpC: Qualche domanda per conoscerti meglio… Qual è stato il tuo viaggio più memorabile finora? Alessandro: Tendo sempre a portare con me il più recente, quindi ti direi la settimana nel mare caraibico di Bayahibe. Ricordo con grande piacere Formentera e un weekend-concerto a Verona.
TpC: Qual è invece il viaggio dei tuoi sogni, ancora da realizzare? Alessandro: Mantengo la mia linea “contraddittoria”: crociera caraibica, New York, Tour USA, Sud America.
TpC: L’aneddoto più buffo che ti è capitato in viaggio? Alessandro: Parigi, Dicembre 2010, io e la mia ragazza in compagnia di un’altra coppia di amici. Volo di andata previsto per le 6.00 del mattino da Malpensa, quindi levataccia, l’aereo decolla ma dopo 45 minuti di volo inverte la rotta, torna indietro e riatterra a Malpensa. Si riparte alle ore 19.00. Si atterra a Parigi Charles De Gaulle ma la stazione RER dell’aeroporto è chiusa per lavori: una navetta ci porta fino alla stazione più vicina per raggiungere il centro. Si arriva in centro quando la metro è già chiusa, perciò si aspetta un taxi che non arriva mai. Arrivo in hotel alle 2 di notte (partenza da casa esattamente 24 ore prima!). Ma non è finita. Volo di ritorno previsto alle 21.00 del giorno 23 dicembre, cancellato. Probabilmente a Charles de Gaulle non partirà nessuno fino al 26, ci propongono un cambio volo: la mattina del 24 dicembre da Parigi Orly con arrivo a Linate (noi la macchina l’avevamo a Malpensa) e ci offrono pernottamento. Dopo più di un’ora di attesa sotto la neve arriva una navetta che ci porta nell’albergo offertoci… pieno! Una seconda navetta ci porta in un secondo hotel, stavolta quello giusto. Dopo solo 5 ore eravamo già fuori dall’hotel con le valigie per raggiungere l’aeroporto di Orly (dalla parte opposta di Parigi). L’aereo decolla, si atterra a Linate, la macchina l’abbiamo ritirata a Malpensa il 26 dicembre, ma almeno abbiamo scampato il Natale in aeroporto. [non specifico la compagnia lowcost con cui abbiamo viaggiato…]
TpC: Qualche disavventura, o avventura a lieto fine? Alessandro: L’aneddoto più buffo sicuramente è ricercabile in questa disavventura, in queste situazioni se non si cerca di sdrammatizzare in qualche modo si rischia di farsi saltare i nervi! Non mi era mai capitato, per esempio di decollare e riatterrare nello stesso aeroporto (penso alla faccia di quelli che non hanno capito il messaggio del comandante che comunicava il cambio di programma e dopo un’ora si sono ritrovati ancora a Milano). Per non parlare l’immaginarsi le scene dell’ennesimo cinepanettone “Natale in aeroporto” quando si rischiava di rimanere intrappolati per il Natale.
TpC: Ti va di consigliarci un libro, un film e una canzone legati a un posto importante per te? Alessandro: Propongo un libro per un posto in cui sono stato in viaggio: “L’alchimista” di Paulo Coelho, per chi trova nel deserto qualcosa di magico. Propongo un film per un posto in cui vorrei andare in viaggio: “La 25ma ora”, uno splendida fotografia di New York anche quando non tutto “brilla”. Una canzone è limitante, a me piace molto la musica, e come per i viaggi, sono curioso e aperto ad ogni genere. Quindi non posso legare un titolo ad un luogo. Posso però darti un titolo, in tema di viaggi, di amore, e di lontananza : “Kiss the rain” – Billie Myers “Keep in mind we’re under the same sky and the night’s as empty for me as for you”.
TpC: Se potessi scegliere, dove vorresti abitare? Alessandro: Banalmente ti direi nella tranquillità di qualche isola caraibica. Ma non disprezzo la città in cui vivo, è una dimensione in cui mi ritrovo. So dove “non vorrei abitare”: eviterei le grandi città.