Nascosta tra le montagne intorno a Firenze c’è il Colosso dell’Appennino, una incredibile statua alta 14 metri

Maestoso e che custodisce un segreto: chi è il Colosso dell’Appennino e dove ammirarlo (e visitarlo)
Claudia Giammatteo, 23 Feb 2024
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Metà uomo, metà montagna: forse in pochi conoscono il Colosso dell’Appennino, eppure è una scultura che vale davvero la pena scoprire e visitare, insieme al contesto naturale nel quale è inserita. Ma cos’è, qual è la sua storia e dove si trova?

Chi è e dove si trova il Colosso dell’Appennino?

Il Colosso dell’Appennino è una scultura incredibile realizzata dal dallo scultore fiammingo Giambologna, aiutato da altri maestri d’arte,  che si trova all’interno della Villa Deminoff (antica Paggeria Medicea di Pratolino), una tenuta Medicea in località Pratolino, poco distante da Firenze. Eretta nel 1580, la statua alta ben 14 metri, sorge nel cuore di un bellissimo giardino, è posta “a guardia” dello stagno che si trova di fronte a sé, ed è arroccata su di una formazione rocciosa.

Il Colosso, come accennato, è metà uomo e metà montagna e venne realizzato per simboleggiare le aspre montagne dell’Appennino italiano, da cui il nome. La struttura all’esterno è ornata di spugne e creazioni calcaree che hanno il compito di versare l’acqua nel laghetto sottostante e che simulano l’uscita repentina del colosso dallo stagno.

Il segreto del Colosso dell’Appennino…

La statua è molto suggestiva, ma non solo esternamente. Infatti, al suo interno custodisce un segreto, ovvero delle stanze nascoste nella parte alte del corpo e nella testa. Queste possono essere raggiunte percorrendo una scala all’interno della grotta posta nella parte inferiore della statua. Inoltre, si narra che nello spazio interno in corrispondenza della testa, venne realizzato un caminetto che, una volta acceso, permette al Colosso degli Appennini di “soffiare” fumo dalle narici.

Il gigante, in origine, era costituito da diversi altri vani, poi chiusi nel corso del tempo.

Il Parco Mediceo di Pratolino ieri e oggi

Il parco di Pratolino, situato sulle colline intorno a Firenze, era il più ampio parco-giardino delle tenute medicee, e fu acquistato da Francesco I de Medici nel 1568 come regalo per la sua seconda moglie Bianca Cappello. L’intenzione era quella di renderla un luogo fiabesco e magico, quindi i lavori furono affidati a Bernardo Buontalenti che creò questa splendida villa con giochi d’acqua e automatismi, un labirinto, fontane e grotte, giardini bellissimi e piante di pregio particolare. La villa, infatti, si guadagnò il soprannome di “piccola Versailles a Firenze”.

Dopo la morte di Francesco e Bianca sia il parco che la villa vennero abbandonati e solo con il Granduca Ferdinando III di Lorena tornò a nuova vita. La villa venne distrutta e il giardino trasformato in un luogo romantico, tipico dell’epoca. Nel 1872 Paolo II Demodoff lo acquistò e ristrutturò gli edifici. Oggi è uni dei parchi più belli della zona di Firenze e il Colosso dell’Appennino è una delle attrazioni più importanti, insieme alla Fontana di Giove, alla Peschiera della Maschera che veniva usata come piscina e alla Grande Voliera. Inoltre, il parco è anche una riserva naturale che ospita piante secolari.

Per informazioni sulle visite è possibile consultare il sito ufficiale



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