Il sospiro dei prigionieri e la bellezza della pietra: questo ponte è la vera attrazione ‘nascosta’ della città

Il Ponte dei Sospiri Venezia, estremamente romantico ma legato ai condannati della Serenissima
Claudia Giammatteo, 01 Feb 2024
il sospiro dei prigionieri e la bellezza della pietra: questo ponte è la vera attrazione 'nascosta' della città
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Un piccolo  ponte che deve la sua fama a uno dei malintesi più di successo della storia: il Ponte dei Sospiri di Venezia è caratterizzato da una raffinata architettura e regala una vista romantica sulla laguna che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, ma i sospiri legati al suo nome non c’entrano nulla (o quasi) con l’amore.

Non amore, ma rassegnazione: la storia del Ponte dei Sospiri di Venezia

Bensì da tantissimo tempo ormai sia scelto come location romantica, anche per proposte di matrimonio alla propria amata, questo ponte noto per la sua eleganza,  e lo stile barocco è protagonista di una storia che poco ha a che fare con i dolci sentimenti amorosi, ma piuttosto con la rassegnazione.

Il Ponte dei Sospiri a Venezia unisce due edifici, è costruito in pietra d’Istria ed è riccamente decorato con sculture e decorazioni, tra le quali spicca quella raffigurante la Giustizia e lo stemma del Doge.

La sua costruzione avvenne a metà del ‘500 su progetto di Antonio Contin, nipote dell’autore del celebre Ponte di Rialto. Fino ad allora le prigioni della Serenissima si trovavano all’interno di Palazzo Ducale ed erano piccole, opprimenti e malsane. Venne così proposto di spostare le prigioni in un edificio unicamente destinato a questa funzione. Le Prigioni Nuove della Serenissima vennero costruite di fronte a Palazzo Ducale, sulla riva opposta del Rio di Palazzo. Per collegare le sale della magistratura a queste venne realizzato il ponte, attraversato dai colpevoli subito dopo la sentenza.

Il ponte, quindi fungeva da “traghetto verso il carcere” e il suo nome si deve ai sospiri dei condannati che lo attraversavano sospirando, consapevoli del fatto che non sarebbero mai più usciti di prigione, e non ai sospiri degli innamorati.

Tuttavia, l’amore non è escluso dalle vicende storiche di questa costruzione, poiché compare nella versione di Giacomo Casanova, il più celebre detenuto delle prigioni (e donnaiolo) e in quella romantica dell’inglese Lord Byron, poeta il quale sembra ce abbia dato il nome “dei Sospiri” al ponte.

Come visitare il Ponte dei Sospiri a Venezia?

Il Ponte dei Sospiri si trova a due passi da Piazza San Marco, è riccamente decorato all’esterno,  interamente chiuso dall’esterno e all’interno è costituto da due corridoi molto stretti e paralleli, ma on comunicanti tra loro, studiati così per evitare la fuga dei detenuti durante il loro trasferimento. Le uniche due aperture verso l’esterno sono due finestrelle piccolissime e decorate, anzi protette da una trama traforata. Da una di queste è possibile ammirare la laguna veneta con l’isola di San Giorgio, mentre dall’altra il lato posteriore di Palazzo Ducale e il Ponte della Canonica.

Il ponte può essere visitato sia all’esterno che all’interno. Tra i punti osservazione segnaliamo i primi gradini del Ponte della Paglia, raggiungibile, venendo da Piazza San Marco, girando a sinistra all’angolo di Palazzo Ducale. Il ponte si vede anche dal Ponte della Canonica.

Per visitarlo all’interno, invece, è necessario visitare Palazzo Ducale: il percorso comprende anche il ponte e alcune aree delle prigioni, come la Sala della Tortura e la Stanza delle Inquisizioni. Al ponte dei Sospiri si accede dalla Sala del Magistrato alle Leggi; tramite una piccola scala in discesa si entra nello stretto corridoio, uno spazio angusto e buio. Dalla finestrella si scorge il panorama che i condannati guardavano, sospirando, invasi dallo stato d’animo di chi è consapevole che non sarebbe mai più potuto uscire all’aria aperta. Una volta arrivati alle Prigiani Nuove si torna indietro, attraversando l’altro corridoio che riporta a Palazzo Ducale, fino alla Sala dei Censori.

 



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