L’arcipelago della biodiversità dove ogni spiaggia è un bianco paradiso: nell’Oceano Indiano ci sono le isole perfette per gli amanti della natura

Scritto da: Paolo DN
l'arcipelago della biodiversità dove ogni spiaggia è un bianco paradiso: nell'oceano indiano ci sono le isole perfette per gli amanti della natura

Le isole Mauritius, situate nell’Oceano Indiano, offrono un contesto naturale di straordinaria bellezza, caratterizzato da spiagge bianche, acque turchesi e una ricca biodiversità. Questo diario raccoglie un itinerario di viaggio volto a documentare luoghi di interesse, elementi culturali e paesaggistici, con l’obiettivo di fornire una panoramica sintetica ma significativa dell’arcipelago.

In evidenza

Diario di viaggio alle Mauritius

1° giorno: Venezia-Dubai

Imbarco alle ore 15.25 su volo Emirates con scalo a Dubai di 2.10 h.

2° giorno: Dubai-Trou d’Eau Douce

Sbarchiamo alle 9.10 e dopo aver sbrigato le pratiche doganali e andiamo nel negozio fuori dal gate degli arrivi e e ritiriamo la sim Emtel 15 € con traffico voce e dati che utilizzeremo per il gps e google che avevo precedentemente prenotato prima di partire. Attaccato c’è il cambio denaro dove cambiamo 700 € in rupie. Appena fuori dal terminal ritirato la nostra Nissan Micra abbastanza sgangherata, e raggiungiamo il Silver Beach (all-inclusive) 551.21€. Pranzo in hotel e relax in spiaggia per il resto della giornata.

3° giorno: Trou d’Eau Douce

Giornata dedicata a una uscita in catamarano verso Ile aux Cerfs (isola dei Cervi) 50.20€ a persona, prenotata prima di partire. Arriviamo in auto al molo di Trou d’Eau Douce, e salpiamo verso le 9.15 in catamarano con altre 23 persone. Navighiamo lungo la costa fino a raggiungere le foci del fiume Riviere Deep da qui proseguiamo per gli ultimi 500 m con un motoscafo fin sotto le cascate Grand River, non un gran che, giusto per due foto e per vedere sulla sponda del fiume un gruppetto di scimmiette. Ritorniamo sul catamarano e ci dirigiamo verso l’isola di Ile aux Cerfs, lungo il tragitto ci viene servito un delizioso pranzo barbecue di pesce, pollo e una selezione di insalata mista e di riso, per finire qualche fetta di ananas fresco. Tra una risata e un sorso di rum e cola raggiungiamo in circa una mezz’ora l’isolotto con le sue spiagge bianche incorniciate dalle vivaci acque turchesi, il posto ideale per immaginarsi di essere un po Robison Crusoe. Alle 14.45 il sogno è finito ed è ora di fare rientro a Trou d’Eau Douce con arrivo alle 15.30

4° giorno: Trou-aux-Biches

Giornata di tintarella in spiaggia.

5° giorno: Trou d’Eau Douce- Pereybere

Colazione e partenza verso le 8.30 per Pereybere. Nel tragitto ci sono innumerevoli luoghi da visitare. Dopo soli 14 km il bianco tempio hindu di Sagar Shiv Mandir che sorge su un isolotto collegato alla terra ferma da un sottile lembo di terra, passando poi per Poste Lafayette e Roches Noires, una zona tranquilla e selvaggia dall’atmosfera tipicamente creola, fino a raggiungere l’orto botanico di Pamplemousses, ingresso 300 rupie a persona.

Un immenso parco che ospita circa 500 specie di piante secolari. Abbiamo fatto una piacevole passeggiata all’ombra di palme di ogni tipo: reale, a piede di elefante, da datteri, a bambù e ammirato la Taliput Palm, che fiorisce solo dopo circa 50 anni dalla nascita per poi morire subito dopo, alberi di canfora, cannella, noce moscata, immensi alberi di baobab e tanti altri. Bello il laghetto delle ninfee amazzoniche e i cui fiori sono bianchi al mattino e rosa alla sera quando sfioriscono. Poco lontano c’è uno stagno di fiori di loto, bianchi e gialli. Altre attrazioni dei giardini sono lo Chateau de Mon Plaisir una casa coloniale del 1850, il mulino della canna da zucchero e il recinto delle tartarughe giganti di Aldabra importate nel 1875.

Terminata la visita di 1.30h circa proseguiamo per Cap Malheureaux nella parte più settentrionale dell’isola che offre splendidi panorami e dove visitiamo la chiesa di Notre Dame Auxiliatrice posto molto frequentato dai turisti perché la chiesa si trova in riva al mare ed ha un tetto rosso molto scenografico da fotografare, merita certamente una rapida visita per i caratteristici interni in legno e l’acquasantiera a forma di guscio d’ostrica gigante. Da qui si gode anche una ottima veduta sull’isola di Coin de Mire.

Proseguiamo lungo la costa per arrivare verso le 13 a Casa Florida (colazione) 304.60€. Pranziamo in hotel e poi andiamo a fare un po’ di spesa nel vicino Winner’s. Per la cena optiamo per D’Ernys Restaurant.

6° giorno: Mon Choisy Beach

Giornata di relax nella Mon Choisy Pubblic Beach con noleggio di ombrellone con 2 lettini per 1000 rupie e pranzo in uno dei tanti chioschi presenti. Per cena andiamo da Wangthai restaurant.

7° giorno: Mon Choisy Beach

Diamo un occhiata alla Grand Baie Beach ma non ci soddisfa e quindi optiamo nuovamente per la Mon Choisy Pubblic Beach. Per cena andiamo alla Pizzeria Chez Panpiz, non male considerando che non siamo in Italia.

8° giorno: Pereybere Beach

Giornata di relax nella La Cuvette Pubblic Beach, piccola spiaggia priva di ombrelloni e lettini, ma con l’immancabile chioschetto per il cibo. Cena a Le bénitier

9° giorno: Mon Choisy Beach

Giornata di relax all’Evaco Beach Club “La Plage” 2 lettini+ombrellone 1900 rupie. Per la cena optiamo per Saveurs Des Iles, l’unico che ci ha deluso e lo sconsiglio.

10° giorno: Pereybere-Black River

Verso le 8 partiamo verso sud con breve sosta al tempio di Maheswarnath Mandir un’originale costruzione dai colori vivaci costruito in onore di alcune divinità fra cui Shiva e Ganesh e successivamente al Sockalingum Meenatchee Ammen Kovil, un tempio indù che si trova alla periferia di Port Louis ed è dedicato al dio “Shiva” bellissimo e ricco di colori vivaci.

Raggiungiamo poi la Citadelle con il Fort Adelaide, un fortino che si trova sopra una collina e dal quale si dovrebbe avere una vista di tutta la città; uso il condizionale perché essendo domenica era chiuso! successivamente ci fermiamo alla Cattedrale di San Luigi, prima di parcheggiare l’auto a al Park and Ride by The Docks gratuito visto che in città c’era una manifestazione per la vittoria del presidente eletto 7 giorni fa.

Facciamo un giro per Port Louis e passando per Umbrella Square nota per gli ombrelli colorati sospesi, raggiungiamo il Central Market, un grande fabbricato dove c’è di tutto; come sempre è meglio contrattare per ottenere dei prezzi buoni. Proseguiamo la camminata visitando la moschea Jummah Masjid.

Riprendiamo l’auto verso le 13 e passando davanti alla Kwan Tee Pagoda ci dirigiamo a Moka per visitare la Eureka-la Maison Creole, purtroppo non avevo controllato che la domenica è chiusa pure questa.

Non ci resta che proseguire e raggiungere il Mariposa hotel (mezza pensione) 1018.62€ con arrivo alle 15.00.

11° giorno: Black River

Giornata di relax in spiaggia aspettando il possibile arrivo del ciclone Bheki.

12° giorno: Le Morne

Giornata di relax a Le Morne Pubblic Beach, una lunga spiaggia nella penisola omonima. Gli accessi pubblici sono 3, io consiglio il primo da nord che ha la spiaggia più ampia. I colori del mare sono molto belli, l’acqua è cristallina ma subito profonda.

13° giorno: Black River 

Il passaggio al largo della costa del ciclone Bheki ha lasciato i suoi segni, oggi giornata piovosa quindi verso le alle 8,30 andiamo a vedere la Rhumerie de Chamarel 600 rupie a persona. Il tour guidato inizia alle 9.45 e dura circa 1 ora; molto interessante vedere le varie fasi della lavorazione della canna da zucchero e per finire una buona degustazione di 5 tipi di rum che può essere acquistato nello shop dedicato.

Dopo qualche assaggino ma non troppo riprendiamo la marcia verso Chamarel, dove pagando un biglietto d’ingresso di 550 rupie a persona, entriamo in un parco in cui ammiriamo il Chamarel Waterfall Viewpoint delle cascate alte 90 m e le famose terre dai 7 colori. Luogo dove le eruzioni vulcaniche hanno depositato, a strati perfettamente distinti, ceneri e polveri che nel corso dei millenni il clima umido e caldo ha decomposto assumendo diversi colori. Si tratta infatti di piccole collinette colorate che vanno dal rosso scuro al giallo ocra, passando per tonalità verdi, blu e grigie. Li vicino ci sono alcune grandi tartarughe importate dalle Seychelles.

Proseguiamo per la foresta di Plaines Champagne fino a raggiungere il lago Ganga Talao con due immense statue di Shiva e Durga Maa Sthapan che ci accolgono. Il lago vulcanico sacro della religione induista di Grand Bassin brulica di pesci, immancabili una decina di scimmiette.

Verso le 14 partiamo per raggiungere l’ultima tappa di giornata Le Domaine des Aubineaux bella villa coloniale costruita nel 1872, si parcheggia vicino la casa e l’ingresso è libero. L’interno è molto bello in particolare la sala da pranzo con una fantastica vista sul giardino.

Rientrando verso l’hotel facciamo una fermata nel centro commerciale Super U Tamarin e successivamente diamo un’occhiata alla spiaggia di Tamarin, niente di che.

14° giorno: Black River

Doveva essere una giornata dedicata a una escursione in mare all’isola di Benitiers e invece causa il mare troppo mosso sempre per causa del ciclone Bheki optiamo per un pò di shopping mattutino al mercato di Quatre Bornes (buoni prezzi per qualche souvenirs) e di un po’ di relax nella spiaggia dell’hotel.

15° giorno: Flic en Flac

Giornata di relax nella spiaggia di Flic en Flac, secondo me la zona migliore è quella all’inizio.

16° giorno: Black River

Trascorriamo l’ultima giornata in spiaggia e lasciamo l’hotel alle 11.30 percorrendo tutta la costa sud con tappa carburante e lavaggio auto 400 rupie al Shell Filling Station Beau Climart e per mangiare qualcosa al Plaisance Shopping Village. Verso le 18.30 raggiungiamo il parcheggio dell’aeroporto dove rilasciamo l’auto con 583 km percorsi. Imbarco alle ore 22.30 su volo Emirates con scalo a Dubai di 4.5 h

17° giorno: Dubai-Venezia

Arrivo a Venezia alle ore 12.35 con ben 35’ di anticipo, il pilota aveva il piede pesante mi sa.

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