Cefalonia, isola tranquilla
Ci sono due campeggi nell’isola. Quello di Argostoli ci è sembrato sporco, con pochi servizi e poca ombra e quindi siamo tornati nel campeggio di Sami che avevamo già frequentato 15 anni fa.
Si tratta di un campeggio ottimo, grande, ben alberato, con servizi puliti ed una bellissima piscina con bar e solarium proprio di fronte al mare. E poi, ciliegina sulla torta, senza stanziali.
E’ vero che Sami non è il nodo viario più importante, ma in fin dei conti si tratta di una isola relativamente piccola. Piuttosto il fatto è che fino a Luglio inoltrato non c’è un servizio di traghetti diretto con l’Italia e quindi bisogna fare la tratta da Igoumenitsa a Vassiliki, sulla punta di Lefkada, e di li prendere il traghettino per Sami o Fiskardo. Ma almeno si vede un tratto della Grecia verde e semmai si può fare un saldo a vedere le splendide spiagge della costa Ovest di Lefkada.
Cefalonia alterna tratti di costa “sgarrupati” o, per essere più corretti, troppo intensamente sfruttati ad altri del tutto liberi ed ancora naturali. La viabilità interna è fatta da tante strade, tutte strette e con curve a non finire, ma tanto siamo in ferie ed una simpatica capretta può sempre farti compagnia.
Prima di descrivere le spiagge e le attrazioni una breve annotazione sulla cucina greca, ovviamente soggettiva.
Si tratta di una cucina mediocre, affossata dal fatto che i ristoranti hanno menù lunghissimi ma basati in grandissima prevalenza sul pre-cotto o sul confezionato. Ne deriva che molti piatti saranno eguali dappertutto. La cronica mancanza di pesce fresco è poi evidentissima ed il tutto porta a farsi passare anche la voglia di cercare il “ristorantino” nascosto. Come dice Totò in “miseria e nobiltà” la seggiola migliore non esiste.
Certo, a Fiskardo (che è il paesino snob) si trovano pesci e ristoranti scic, ma il pesce sa tanto di scongelato e la sterminata sequenza di tavoli sul porto mi fa immaginare (ma è solo un pensiero cattivo) che in realtà ci sia una sola cucina per tutto quell’insieme di ristoranti.
Per il vino Cefalonia produce un bianco passabile, ma solo nella versione imbottigliata, che costa non meno di 12 € mentre quelli “sfusi” variano dal cattivo alll’imbevibile. Meglio una onesta birra Mytos, quella si passabile.
Veniamo alle attrazioni: Il lago sotterraneo di Karavolymos è carino ma anche modesto, mentre solo agli affetti si richiama il monumento alla brigata Acqui, massacrata dai tedeschi. Molto più bello il panorama interno, soprattutto sulle strade da Sami a Poros, nel Sud dell’isola, caratterizzato da cipressi spontanei misti a macchia mediterranea.
Tra le spiagge vogliamo segnalare quella di Antisamos (detta del Capitano Corelli) in ghiaia fine e con due stabilimenti balneari che “regalano” 2 stdraio ed ombrellone. Mare cristallino e parcheggio anch’esso gratuito.
Tra Sami e Agia Efimia la strada corre a ridosso di una costa rocciosa con alcune spiaggette libere di ghiaia ed uno spazio verde attrezzato, molto carino.
La splendida spiaggia di Myrtos invece in Luglio era inaccessibile per una frana sulla strada da Fiskardo a Argostoli, mentre erano disponibili le poche spiagge di Assos.
Non abbiamo visitato le spiagge intorno a Fiskardo, mentre abbiamo passato qualche giorno in quelle intorno a Argostoli. La spiaggia di Xi nella penisola di Lioxuri non ci è parsa eccezionale, anche perché molto affollata, mentre quella di Petani è bellissima da vedere dall’alto e meno bella da frequentare.
Le spiagge a Sud di Argostoli intorno a Platos Gialos sono carinissime ma molto affollate, perché quello è il tratto di costa più ( e malamente) urbanizzato.
Le spiagge della penisola che si estende verso Zacinto, fino a Skala, sono buone ma certamente non sollevano grida di entusiasmo.
Le “città” sono sostanzialmente 3: Argostoli che è la “capitale” che raccoglie i servizi maggiori come l’ospedale, Sami, che è il maggior porto e Fiskardo che è il luogo del “turismo di elite” parlandone nella dimensione greca.
I prezzi sono sempre bassi: 25 €/notte al campeggio con tenda, circa 30 €/pasto per 2 persone nei ristoranti e benzina ai prezzi italiani.
Ombrellone e sdraio, quando non gratuite, costano 5 – 6 €/giorno, mentre un piccolo pranzo sotto l’ombrellone viene servito per 6 – 8 €. Onnipresenti sia l’insalata greca che il club sandwich.
Importantissimo portarsi molto da leggere perché le mattinate sul mare sono lunghe ed un buon libro (noi usiamo ormi kindle) è indispensabile. A proposito le connessioni wifi sono ben presenti.
L’unico errore da evitare è quello di cercare una Grecia ideologica, immaginata e mitica. E’ un paese tranquillo, spesso modesto, fatto per stare soli. Sempre che la propria compagnia sia gradita.