Tra le colline del Veneto c’è il borgo del poeta che ti farà vivere un’esperienza da brodo di giuggiole

Poetico e antichissimo! Ecco cosa vedere ad Arquà Petrarca, per sempre legato al suo cittadino più illustre
Claudia Giammatteo, 15 Gen 2024
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Considerato uno dei borghi più belli del Veneto e d’Italia, è strettamente legato allo scrittore, poeta e filologo al quale deve il suo doppio nome: Arquà Petrarca è un vero e  proprio luogo di pellegrinaggio letterario, un gioiello incastonato nel panorama dei Colli Euganei tutto da scoprire. 

La storia di Arquà e il legame indissolubile con Petrarca

Questo piccolo borgo in provincia di Padova mantiene ancora l’aspetto medievale che lo rende unico e suggestivo. Durante il periodi medievale è sempre stato strettamente collegato alla Rocca di Monselice del quale, probabilmente, ne rappresentava un bastione difensivo, un avamposto attraverso il quale venivano controllati i traffici e difesi i confini. La località entrò poi nell’orbita politica di Padova e, ancora oggi, possiamo osservare la divisione tra la parte alta detta Monte Castello, dove si trovava l’antica fortezza e quella bassa, il borgo vero e proprio con la prima cinta muraria che si sviluppava intorno alla Chiesa di Santa Maria che nell’XI secolo ebbe il titolo di pieve, quindi fungeva da centro religioso per la comunità cristiana non solo di Arquà.

Il 1364 fu poi un anno fondamentale per il borgo: Francesco Petrarca lo scoprì e se ne innamorò mentre si trovava ad Abano per delle cure termali. Decise, quindi, di trascorrere gli ultimi anni della sua vita qui. Dall’anno della sua morte il borgo assunse il doppio nome di Arquà Petrarca, unendosi per sempre al poeta, che qui è stato anche sepolto e che viene considerato il precursore dell’umanesimo anche e soprattutto grazie alala sua opera più importante, il Canzoniere.

Sulle orme del poeta e non solo: cosa vedere ad Arquà Petrarca

Il monumento più famoso del borgo è senza dubbio quella che fu la casa di Petrarca, la quale gli venne donata dal Signore di Padova nel 1369. Composta da due corpi con un dislivello l’uno dall’altro di tre metri, fu modificata dal poeta che ne fece un unico alloggio con alcune finestre. Conservata benissimo con il giardino e gli interni riccamente decorati con affreschi ottocenteschi che raffigurano alcuni sonetto del Canzoniere, è una vera e propria Casa Museo che si trova nella parte alta del borgo ed è aperta dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19.

La passeggiata nel borgo medievale prosegue verso il Municipio e la Loggia dei Vicari di origine duecentesca, all’interno della quale avvenivano le le riunioni e la discussione dei problemi tra i capifamiglia ed i Vicari. Da qui è possibile poi raggiungere, tramite Via Castello, il punto più alto del borgo, dove probabilmente si trovava la residenza dei signori nel Medioevo.

Scendendo nella parte bassa, invece, ci si imbatte nel Palazzo Contarini, dimora medievale ben conservata alla quale non è possibile accedere, mentre poco distante si trova la fontana e la tomba del Petrarca, posta nella piazza della chiesa più importante, nonché tra le più belle della zona, quella di Santa Maria Assunta: risale al 1026 e ai tempi del Petrarca si presentava con un porticato oggi scomparso. Qui si tenne il funerale del poeta e sono conservati affreschi di pregio, alcuni rinvenuti con i restauri di inizio ‘900.

 



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