La città più cosmopolita del Medio Oriente è la meta ideale di una vacanza estiva
Sulle sponde del Mediterraneo c’è la città più grande, ricca e contemporanea di Israele, Tel Aviv. Il suo nome significa “collina di primavera” e sta a rappresentare le stratificazioni del tempo e delle genti che hanno abitato la zona su cui sorge la città, in un continuo rimando alla storia e al passato.
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La città venne fondata nel 1909 da settanta famiglie provenienti dalla vicina Giaffa. Queste settanta famiglie, per decidere dove costruire la loro casa, si riunirono sulla spiaggia ed estrassero a sorte il numero del loro a loro assegnato. Lo stile che si scelse per la costruzione delle prime case, oggi tutelate dall’UNESCO, fu quello che fondava i suoi principi sul concetto della città giardino, con edifici dalle forme pulite ed essenziali, in netta contrapposizione con lo stile Art Decò che impazzava in quel periodo. Negli anni a venire Tel Aviv ebbe un notevole sviluppo urbanistico e molti nuovi quartieri vennero costruiti
Durante il secondo conflitto mondiale fu bombardata e il 14 maggio 1948 qui venne pronunciato da David Ben-Gurion il discorso della dichiarazione d’Indipendenza dello Stato di Israele. Negli anni a seguire la città ebbe un notevole sviluppo, tanto da diventare il maggiore centro urbano del paese, sia dal punto di vista economico che culturale.
La Città Bianca
Con Città Bianca si fa riferimento alle oltre 4.000 costruzioni edificate negli anni ’30 del Novecento seguendo i dettami dell’International Style, dai numerosi architetti tedeschi ebrei che si erano trasferiti in città dopo che in Germania era salito al potere il Nazismo.
Questi architetti avevano appreso i principi del Bauhaus in Germania e li applicarono a questi edifici, tanto che Tel Aviv è la città con la maggior concentrazione di edifici in questo stile. Proprio per questo, nel 2003 l’Unesco ha dichiarato la Città Bianca di Tel Aviv Patrimonio Mondiale dell’Umanità, in quanto è, secondo le parole scelte per la proclamazione, «un sorprendente esempio dell’urbanistica e architettura di una nuova città del primo XX secolo».
Tutti gli edifici sono in cemento, hanno balconi dalle forme arrotondate e le facciate sono dipinte di bianco. Queste scelte architettoniche ben si adattavano al clima tipicamente mediterraneo di Tel Aviv. Tra i luoghi più iconici della Città Bianca vi è senza dubbio Piazza Dizengoff, che è l’unica piazza al mondo realizzata seguendo i dettami del Bauhaus, e il Rothschild Boulevard, detta anche la strada che non dorme mai perché qui hanno sede gli avveniristici grattacieli di società finanziarie, che si mescolano agli edifici del primo del Novecento.
Giaffa
Nel corso del Novecento Tel Aviv ha espanso i suoi confini, includendo nella sua amministrazione anche l’antica città di Giaffa. Qui è come fare un vero e proprio tuffo nel passato, tra strette stradini, palazzi in pietra e le numerose gallerie d’arte che sono state aperte negli anni.Oggi infatti Giaffa è abitata prevalentemente da artisti, forse attirati dalla sua atmosfera rarefatta e come sospesa nel tempo. Uno dei luoghi più pittoreschi di Giaffa è il porto, che la tradizione vuole sia stato fondato da Jafet, il figlio di Noè.
Oggi è uno dei luoghi prediletti per il divertimento notturno, con i locali e le discoteche ospitati all’interno delle antiche case dei pescatori.
La Torre dell’Orologio
Il simbolo di Tel Aviv è lei, la Torre dell’Orologio che si trova all’ingresso di Giaffa. Edificata nel 1903, originariamente aveva quattro orologi: due segnavano l’orario occidentale, due quello orientale. Oggi rimane solo uno degli orologi e la torre si è trasformata in una delle maggiori attrazioni di Tel Aviv, nonché punto di informazioni turistiche.
Neve Tzedek
È il primo quartiere ebraico costruito fuori dall’abitato di Giaffa, nel 1887 e oggi è il luogo prediletto per gli amanti della buona cucina, dello shopping e del buon vivere. A Neve Tzedek si respira un’aria bohémienne, con le sue case basse e dalle facciate colorate, con murales e fiori in ogni dove. I negozi d’alta moda si alternano alle gallerie d’arte, ai negozietti di souvenir e ai ristoranti dove gustare prelibatezze.
Il cimitero ebraico di Trumpeldor
Uno dei luoghi di Tel Aviv più carichi di significato è senza dubbio il cimitero ebraico di Trumpeldor. Una immensa distesa di lapidi accoglie i visitatori che rimangono colpiti dall’assenza di fiori sulle tombe: sono presenti invece i sassi che i parenti dei defunti portano sulle tombe quale segno di affetto e rispetto. In questo cimitero sono sepolte molte vittime dell’Olocausto e alcuni personaggi che hanno fatto la storia di Israele.
Tel Aviv e l’arte
Il museo più importante di Tel Aviv è il Museo d’Arte, che è stato fondato nel 1932 e ospita una ricca collezione di arte classica e contemporanea, con un particolare occhio all’arte israeliana. Dal 1971 è ospitato nell’attuale sede, che ha subito alcuni ampliamenti nel corso degli anni, tra cui quella del 2011 che ha visto la costruzione di un edificio a forma di origami, su progetto dell’architetto Preston Scott Cohen. Moltissime le opere di importanti artisti come Rembrandt, Van Dick, Picasso, Klimt, Miró e Kandinskij che si mescolano a quelle di artisti israeliani.
Il Museo Eretz o Museo Terra di Israele è stato aperto a metà del ‘900 e racconta la storia di Israele, dalle origini fino ai giorni nostri. Articolato in una serie di padiglioni, il Museo Eretz ospita anche un planetario e Tel Qasile, un sito archeologico attorno al quale si sviluppa tutto il resto del museo. Dal 1978 è aperto il Museo del Popolo Ebraico, dove sono raccontati gli oltre 2.000 secoli di storia del popolo ebraico.
Qui è possibile fare un tuffo nella cultura ebraica a 360 gradi, dall’evoluzione delle sinagoghe, fino all’umorismo, dalla lingua ebraica fino alla sezione dedicata ai più piccoli. Altro museo imperdibile è il Museo del Design Holon, inaugurato nel 2010 e ospitato in un edificio che è esso stesso un’opera d’arte. L’edificio è stato progettato dall’architetto israeliano Ron Arad ed è caratterizzato da una serie di grandi spirali in acciaio che avvolgono la struttura del museo. In un edificio che ricorda l’arca di Noè è ospitato dal 2018 il Museo di Storia Naturale, che raccoglie oltre cinque milioni di specie di flora e fauna che caratterizzano gli ambienti naturali di Israele.
Le Spiagge di Tel Aviv
Tel Aviv sorge lungo la costa bagnata dal Mediterraneo e i suoi 15 chilometri di spiagge di sabbia dorata sono un richiamo per tutti gli amanti della tintarella e del divertimento senza limiti. La spiaggia più famosa è Banana Beach, celebre per i suoi locali e per il tramonto che si gode dal suo lungomare. Altra spiaggia da non perdere è la Hilton Beach, che è suddivisa in una zona per chi ama gli sport come pesca e surf, una riservata ai gay e un’altra dove è permesso l’accesso anche ai nostri amici a quattro zampe.
Per chi vuole godersi la spiaggia in tutta tranquillità il posto giusto è la Jerusalem Beach, dove il contrasto tra i grattacieli della città moderna, la sabbia dorata e l’azzurro del mare lascia senza fiato. Se invece cercate una spiaggia adatta anche ai bambini, la Mezizim Beach è quella giusta per voi.
Mercati di Tel Aviv
Quale miglior modo per immergersi in una cultura millenaria come quella ebraica se non perdendosi nei tanti mercati di Tel Aviv? Il Mercato delle Pulci è uno dei più caratteristici, dove troverete in vendita di tutto, dai mobili ai vinili, dall’oggettistica all’antiquariato. Nel Mercato del Carmelo invece troverete una gran varietà di cibo, di gioielli e di oggetti per la casa, mentre nel Mercato di Sarona, dove l’ambiente è più moderno, i numerosi chioschi offrono cibo per tutti i gusti.
Attenzione: il sabato i mercati sono chiusi perché rispettano lo shabbat, la giornata sacra degli ebrei. Se invece siete alla ricerca di souvenir o di negozi delle grandi catene internazionali, la vostra destinazione è Allenby Street, una delle vie commerciali più famose e frequentate di Tel Aviv.
Consigli e info utili
Quando si visita un paese dove si pratica la religione ebraica, bisogna tenere conto che dal tramonto del venerdì e fino al tramonto del sabato, si rispetta lo shabbat, il giorno sacro degli ebrei. Durante lo shabbat gli ebrei devono attenersi ad alcune regole che inevitabilmente influenzano anche il nostro essere turisti. Per esempio, durante lo shabbat gli ebrei non posso né lavorare né usare la tecnologia, quindi niente cellulari, mezzi di trasporto, ascensori o elettrodomestici. A Tel Aviv lo shabbat influisce meno sulla vita della città, ma i trasporti pubblici si fermano comunque. Quindi, se volete spostarvi a Tel Aviv durante lo shabbat, dovrete ricorre a mezzi di trasporto alternativi ai bus pubblici.
Attenzione anche a quale spiagge scegliete per la vostra tintarella. Alcune, come la Religious Beach, hanno norme stringenti per quanto riguarda l’abbigliamento consentito e la separazione dei sessi. Di contro, Tel Aviv è una delle città più liberali e gay friendly del mondo, tanto che qui si svolge il gay pride più famoso di tutta l’Asia.
A Tel Aviv ufficialmente si parla l’ebraico, ma tutti parlano fluentemente l’inglese e anche i cartelli sono trilingue: ebraico, inglese e arabo. La moneta ufficiale di Israele è lo shekel israeliano (o nuovo siclo israeliano) e ogni unità è suddivisa in 100 agorot. Il cambio con l’euro è di circa 1 shekel = 0,25 euro. Ci sono monete da 1, 2, 5 e 10 agorot, mentre le banconote si dividono in 20 shekel (5€), 50 shekel (12€), 100 shekel (25€), e 200 shekel (50€).
Quando andare e documenti necessari
I periodi migliori per visitare Tel Aviv sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono più miti rispetto all’afosa estate. Per poter andare a Tel Aviv, i turisti italiani devono avere il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi alla data della partenza.
Inoltre attenzione a quali paesi avete visitato in precedenza: data la particolare situazione politica di Israele, se si è visitato in precedenza qualche paese a religione musulmana, si potrebbero avere alcuni problemi ed essere sottoposti a lunghi interrogatori. Informatevi sempre prima di partire!
Come arrivare
Tel Aviv è servita dall’Aeroporto Internazionale di Ben Gurion, che collega la città israeliana con le maggiori destinazioni del resto del mondo. L’aeroporto dista dal centro città circa 25 chilometri e ci sono a disposizione bus, taxi e autonoleggio.