Tour dell’Olanda con figli adolescenti

Il fascino dell'Olanda: mix tra modernità e zone rurali
Scritto da: nadiaf
tour dell'olanda con figli adolescenti
Partenza il: 08/08/2016
Ritorno il: 18/08/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Olanda 2016

Lunedì 08/08/2016

Oggi ci aspetta un viaggio di trasferimento. La tappa finale è Lussemburgo.

Sono circa 7 ore di viaggio. Ci fermiamo solo a fare una piccola tappa in un autogrill; verso le 15.30 siamo a destinazione. Hotel Suite Novotel nel quartiere dove si trovano il Parlamento europeo e le sedi di molte banche e istituti finanziari. La zona è interessata da lavori stradali. Per cena andiamo in centro con l’auto. Visitiamo la zona centrale e poi ci fermiamo a mangiare all’aperto da Pizza Hut. La camera quadrupla dell’hotel è proprio bella spaziosa.

Martedì 09/08/2016

Partenza dopo colazione per raggiungere Rotterdam. Il navigatore ci fa compiere un tragitto molto strano e secondo me anche più lungo del necessario ma ho dimenticato la cartina a casa e quindi mi devo fidare.

In ogni caso abbiamo impostato che dobbiamo fermarci per pranzo a Spa in Belgio. Mio marito è molto tifoso di Formula Uno e ci tiene a fare un pit-stop in questa cittadina. Noi siamo di Monza e vogliamo vedere anche l’autodromo di Spa. Purtroppo quando arriviamo all’ingresso, l’addetto ci dice che è ora di andare a mangiare e che tornerà per le 15.00. Noi dobbiamo fare il check in a Rotterdam non più tardi delle 17.00 e quindi non possiamo fermarci. Ci rechiamo pertanto in centro di questa bella cittadina termale e pranziamo in una panetteria con tavolini. Piove a tratti e fa freschino. Notizia curiosa: Grazie all’afflusso di turisti inglesi che frequentavano la città sin da quel secolo, il nome Spa è divenuto un termine generico per il termalismo, dapprima in inglese e poi anche in altre lingue.

Alle 17.00 giungiamo a Rotterdam e già come primo impatto questa città ci piace molto. E’ stata quasi completamente distrutta nel corso della seconda guerra mondiale e quindi è stata ricostruita. Ricorda molto le città americane e ci affascina. Abbiamo affittato un appartamento tramite Booking: si trova in centro, al sesto piano di un palazzo vicino alle case a cubo; la vista è magnifica ma anche la casa è molto bella.

Ceniamo in casa e poi usciamo alla scoperta della città. Ci dirigiamo a piedi verso il ponte Erasmus e passeggiamo lungo il fiume dal ponte Willemsbrug (ponte di colore rosso) al ponte Erasmus. Ma che bella questa città. Non è per niente trafficata e c’è tantissima gente in bicicletta, che sta correndo, con lo skateboard, con il monopattino nonostante ci troviamo in pieno centro.

Mercoledì 10/08/2016

Prima di tutto vogliamo visitare le Case a Cubo: una di esse infatti è adibita a museo. Io sono molto curiosa di vedere l’interno. All’apertura – ore 9.00 – ci presentiamo, compriamo il biglietto (3 euro a persona) e ci accingiamo alla visita. La casa è molto piccola: tre piani, in ognuno di essi c’è un locale; però è interessante da vedere.

Dopodichè il programma prevede la visita di Den Haag (L’Aja). Purtroppo al nostro arrivo diluvia. Così ci infiliamo in un Mac Donald per il pranzo, aspettando che smetta di piovere. Effettivamente smette… all’uscita visitiamo qualche negozio e compriamo una felpa pesante da Hema (magazzino che non manca in nessuna cittadina d’Olanda). Nel primo pomeriggio riusciamo a visitare la città con il Binnenhof sede del Governo e del Parlamento. Più tardi ci dirigiamo a Scheveningen (4 km da L’Aia) che rappresenta praticamente il quartiere marino della città. La giornata non è delle migliori, il cielo è coperto e fa freddo, ma finalmente riusciamo a vedere il mare del Nord. Io e Fabio bagniamo i piedi, di più non si può. La spiaggia è immensa, molte persone fanno volare gli aquiloni. Facciamo un giro sul lungomare e poi ripartiamo alla volta di Delft. Ma che bella cittadina Delft…una canale dietro l’altro, è proprio come ti aspetti una piccola città dell’Olanda. Ci è piaciuta molto. La città è conosciuta in tutto il mondo per le sue maioliche. I negozi sono un tripudio di ceramiche blu. La piazza è immensa con il municipio, la Nieuwe Kerk e mille negozi di ceramiche, di formaggi. Così entrando e uscendo dai negozi ci siamo persi. Io e Federica, da una parte, Fabio e Simone dall’altra. Alla fine ci siamo ritrovati davanti alla macchina perchè tutti i cellulari erano nella mia borsa. Siamo rientrati a Rotterdam piuttosto tardi per cui cena, scarico foto sul Pc e nanna.

Giovedì 11/08/2016

Oggi in programma c’era la gita ai mulini di Kinderdijk, ma al mattino diluvia. Ci attardiamo nei preparativi sperando che smetta di piovere ma continua incessantemente. Allora ci copriamo per bene: giacche impermeabili, ombrelli e via alla visita di Rotterdam. Vorremmo raggiungere il porto ma il vento è fortissimo e così ci aggiriamo fra I negozi e I grandi magazzini. Pranziamo da Hema all’ultimo piano dove c’è il ristorante e alla fine dopo esserci bagnati per bene e aver rotto un ombrello per il forte vento, decidiamo di passare il resto del pomeriggio in casa fra compiti, letture e giochi al PC. Usciremo stasera per cena. Cena in un ristorante vicino casa con hamburger giganti e patatine.

Venerdì 12/08/2016

Oggi giornata di trasferimento al Nord. Prima dobbiamo recuperare la nostra gita ai mulini di Kinderdijk. E’ la giornata adatta, non piove, anche se il cielo è coperto. Durante il tragitto per arrivare a destinazione, dobbiamo imbarcarci con la macchina su un traghetto che fa la spola da una sponda all’altra. Quando arriviamo in paese, andiamo alla ricerca di un negozio che noleggia biciclette e finalmente con la bici, come tutti gli olandesi, iniziamo il percorso tra i mulini di Kinderdijk. Che bella atmosfera e che bella esperienza. L’utilizzo della bici è consigliato perché si riesce a percorrere tutta l’area. Noi siamo arrivati fino al paese successivo: Ablasserdam.

Terminato il tour dei mulini ci dirigiamo al Nord dell’Olanda. Abbiamo prenotato un cottage all’interno di un minicamping a Medemblick (Arado Camping). La sistemazione è un loft, con cucina, area-pranzo, due letti singoli e un letto a castello. Il minicamping si trova in una zona residenziale della città. Davanti alle villette passano i canali e ogni famiglia possiede una barchetta parcheggiata davanti casa. Questo paesaggio mi affascina tantissimo. Ci dirigiamo in centro per un po’ di spesa. Il paese mi piace molto, c’è un porticciolo e il ponte è un ponte elavatoio. Ci fermiamo a vedere il ponte che si apre, passano quattro barche chi rientra dal mare, chi esce dal porto…tutto mi affascina.

Sabato 13/08/2016

La giornata di oggi è dedicata a Volendam e Marken. Vogliamo noleggiare le biciclette per raggiungere Marken in bici. Marken è un’isola collegata con una strada alla terraferma. I km da percorrere sono circa 16. C’è vento e il cielo è molto coperto, le bici le dobbiamo restituire entro le 16.00 perché poi il negozio chiude. Prendiamo una decisione: andremo in bici e torneremo con il traghetto dove si possono caricare le biciclette. E’ stato tutto molto divertente, anche se a un certo punto quando siamo arrivati a Marken, avendo imboccato la strada per il faro e avendo il vento contro, abbiamo proprio temuto di perdere il traghetto e di non riuscire a riconsegnare le biciclette in tempo. Invece pedalando, pedalando, con fatica controvento, ma con una bellissima sensazione di vento tra i capelli, ce l’abbiamo fatta. Marken è una cittadina costituita da casette in legno verde, con una chiesa particolarmente cara ai marinai piena di modelli di navi, per chiedere a Dio di vegliare sui viaggi in mare.

Tornati con il traghetto, ci dedichiamo a Volendam. Sarà anche molto turistica ma a me è piaciuta davvero tanto.

Ci fermiamo anche a fare merenda: pannenkocken, gelato e waffle a seconda dei gusti.

Domenica 14/08/2016

Oggi è la volta dell’isola di Texel, la più grande delle isole Frisone. Dobbiamo raggiungere l’estremo nord, Den Helder, dove dovremo prendere il traghetto. La traversata dura una mezz’oretta. Quando scendiamo dal traghetto ci dirigiamo subito verso il faro dell’isola di Texel situato a De Cocksdorp, la località più settentrionale dell’isola. Ai piedi del faro c’è un’immensa spiaggia bianca. Il mare del Nord mi dà sempre una bella sensazione. Ce ne stiamo un po’ al faro, un po’ in spiaggia a fare foto, a bagnare i piedi, a godere di questa bella sensazione di mare aperto. Poi all’ora di pranzo ci dirigiamo in paese. C’è una via con tutti i ristoranti e poi in fondo c’è un chiosco dove vendono pesce. E’ nostro… pesce fritto e patatine da consumare sui tavolini davanti al chiosco o sulle panchine situate nella piazzetta.

Dopo pranzo ci dirgiamo verso Den Koog: si tratta della località più turistica dell’isola. Infatti è stracolma di gente. Noi ci fermiamo solo per un gelato. Poi torniamo all’imbarco dei traghetti e ci imbarchiamo per tornare a Medemblick.

Lunedì 15/08/2016

Ed oggi è la volta di Amsterdam. Ci siamo documentati perché non volevamo raggiungere la città in macchina. Così ci siamo diretti a Zaandam dove abbiamo lasciato la macchina e abbiamo preso il treno per Amsterdam Centrale.

La giornata è splendida; da quando siamo in Olanda è il primo giorno in cui il sole splende e ci sono più di 20 gradi. Finalmente niente felpa. Dalla Stazione Centrale, ci siamo diretti in Piazza Dam sulla quale si affacciano il Palazzo reale sul lato occidentale e la ex cattedrale di Nieuwe Kerk sul lato nord. Abbiamo poi raggiunto il Begijnhof, il “Cortile delle beghine” una vera e propria oasi di pace nascosta e contornata da affascinanti abitazioni di donne non sposate che dedicavano il proprio tempo a servizi religiosi. Al centro del cortile vi è la Engelse Kerk (chiesa inglese) del 15° secolo situata sul lato sud, uno degli edifici più antichi della città. La chiesa contiene vetrate raffiguranti scene dei Padri Pellegrini che probabilmente frequentavano il santuario prima della partenza per il Nuovo Mondo.Di fronte alla chiesa si trova la piccola cappella Begijnhof dove cattolici e beghine pregavano in segreto fino al 1795.

Ci dirigiamo poi alla zona dei musei, dove troviamo la scritta I Amsterdam presa d’assalto dai turisti. Davanti ai musei c’è un bellissimo prato dove ci fermiamo a riposare perché abbiamo camminato davvero tanto. Federica però vuole assolutamente andare all’Hard Rock Cafè così sempre camminando raggiungiamo il pub/negozio. Non le piace nessuna maglietta così niente acquisto.

Continuiamo a girovagare tra i canali e raggiungiamo la casa di Anna Frank. Non siamo riusciti ad acquistare i biglietti su Internet perché ne vengono messi in vendita sempre molto pochi, così speriamo di riuscire ad entrare facendo la coda. In realtà la coda è infinita così ci accontentiamo di vedere il luogo da fuori. A me è dispiaciuto davvero molto non riuscire ad entrare; sarebbe meglio fare la coda dopo le 19.00 ma noi verso le 17.00 siamo davvero molto stanchi perché abbiamo camminato tutto il giorno e decidiamo di tornare alla stazione, prendere il treno e tornare a Medemblick a riposarci un po’.

Non siamo nemmeno riusciti a visitare il Nemo, museo interattivo, che ci affascinava ma chiude troppo presto (17.30). Forse per vedere tutto avremmo avuto bisogno di trascorrere ad Amsterdam un’altra giornata.

Martedì 16/08/2016

Dobbiamo lasciare Medemblick e il Camping Arado oggi. Peccato perché ci eravamo affezionati. La sera io e mio marito avevamo preso l’abitudine di farci una passeggiata fino al porto, in questa cittadina adagiata tra i canali, con queste casette senza tende, con una tranquillità quasi irreale.

Oggi percorreremo la Grande Diga in direzione Giethoorn. Giethroorn è una cittadina prettamente turistica, in cui si percorrono delle strade pedonali su canali. E’ possibile noleggiare delle barche per percorrere i canali ma c’è traffico…oltretutto non ci sono più barche da affittare quindi ci godiamo questa cittadina percorrendo le viette a piedi.

Dobbiamo lasciare l’Olanda oggi e ci dispiace lasciare una nazione dove l’acqua la fa da padrona, dove i canali sono allo stesso livello della strada, dove mentre viaggi in macchina ti devi fermare perché c’è un ponte elevatoio o un ponte girevole aperto. Lasciata Giethoorn, dopo pranzo, ci dirigiamo in Germania. Abbiamo prenotato con Booking un albergo a Remagen. L’idea era di vistare Bonn l’indomani in giornata ma nei pressi di Bonn c’è un traffico allucinante e quindi decidiamo che a Bonn ci andremo un’altra volta. Domani rimarremo a Remagen

Mercoledì 17/08/2016

Remagen è una bella cittadina adagiata sul Reno. Ci concediamo una buona colazione in una Bakerai di Remagen, poi visitiamo la cittadina, i ragazzi studiano un po’, pranziamo con degli hot dog comprati in un chiosco davanti all’hotel e nel pomeriggio, a piedi, costeggiando il fiume arriviamo fino al centro, passando per il ponte di Remagen. Durante la seconda guerra mondiale la cittadina fu teatro di violenti scontri tra le forze americane che cercavano di aprirsi un passaggio per entrare in Germania e le forze tedesche che volevano far saltare il ponte per impedire agli americani di passare il Reno. Il ponte Ludendorf crollò il 17 marzo 1945 e non fu mai più ricostruito; oggi esistono solo le torri sulle due sponde che sono un museo in memoria della battaglia.

In centro visitiamo la chiesa, l’isola pedonale e ci fermiamo sul lungolago a prendere un gelato in una gelateria gestita da friulani.

Ceniamo nel ristorante dell’albergo.

Giovedì 18/08/2016

Oggi è il giorno del rientro. Abbiamo circa 800 km da percorrere. Decidiamo di macinare km fino a casa e ci fermiamo per pranzo in un Autogrill.

Vacanza finita. L’Olanda è stata una bellissima esperienza, un misto di modernità e zone rurali. Ma soprattutto è un luogo dove l’acqua la fa da padrona. Canali, ponti elevatoi, ponti rotabili, traghetti da prendere, dighe e barche che navigano allo stesso livello delle auto. E’ un luogo che ci ha affascinato molto e i cui ricordi ci accompagneranno durante il lungo inverno che ci attende.



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