Capodanno nella città Imperiale

Inizialmente ero un po' scettica, ma poi l'atmosfera che abbiamo respirato in città ha cancellato ogni dubbio: bellissima città per iniziare l'anno nuovo!
Scritto da: kiwitalian
capodanno nella città imperiale
Partenza il: 28/12/2009
Ritorno il: 02/01/2010
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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A fine novembre-inizio dicembre due amiche ed io abbiamo deciso di passare capodanno in una capitale europea e la scelta, andando un po’ per esclusione, è ricaduta su Vienna. Inizialmente ero un po’ scettica, ma poi l’atmosfera che abbiamo respirato in città ha cancellato ogni dubbio: bellissima città per iniziare l’anno nuovo!

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TRENO

Sì, abbiamo scelto di viaggiare in treno, scelta dovuta al costo minore rispetto ai voli (visto che abbiamo prenotato il tutto la prima settimana di dicembre). Sicuramente non ripeteremo l’errore la prossima volta! Viaggio in notturna lungo e scomodo, ma pagato €178 a testa a/r, il meno caro sulla piazza.

HOTEL

Il viaggio stancante è stato ripagato quando siamo arrivate la mattina all’hotel: bellissimo 5 stelle della catena Marriott poco distante da Schönbrunn, vicinissimo alla fermata della metro con cui in pochissimi minuti si raggiunge il centro città. Camera tripla pagata in offerta €380 per 3 notti senza colazione, ma oltre ad aver risparmiato abbiamo avuto l’occasione di fare colazione nei caffè e nelle panetterie del centro.

SPOSTAMENTI

Abbiamo acquistato un biglietto della metrò valido per 3 giorni al costo di €13,60 per muoverci, anche se abbiamo preferito alla fine camminare perché è una città a misura d’uomo e le maggiori attrazioni sono vicine fra loro.

29/12/2009

Il primo giorno, lasciati i bagagli all’hotel (check-in possibile solo dalle 15 in poi), partiamo subito alla scoperta della città. Cominciamo da Stephansplatz col suo duomo imponente e da lì iniziamo a girare intorno, senza poter evitare di entrare in ogni negozio possibile e immaginabile! Il cuore di Vienna conserva l’antico assetto medievale e ci siamo fatte letteralmente rapire dalle stradine, dai vicoli e dai suoi edifici. Passeremo qui tutte le sere fra le tantissime bancarelle e i vari locali e caffetterie gremite di gente, così decidiamo di dirigerci verso l’Hofburg e il Burggarten. Vediamo così anche il Burgtheater, il Parlamento, il Neues Rathaus (il nuovo municipio) e l’università. Dopo aver pranzato con qualche sandwich torniamo in hotel dove prendiamo possesso della camera e ci facciamo finalmente una bella doccia! Dopo esserci riposate un paio d’ore ripartiamo dal punto in cui avevamo sospeso la visita e passeggiamo davanti all’Opera, all’Hotel Sacher (troppo banale suggerire di fermarsi al caffè dell’hotel?), all’Accademia delle Belle Arti e al Palazzo della Secessione, fino ad arrivare su Mariahilfer Strasse, grande via commerciale. Vista l’ora decidiamo di tornare in centro per cenare. Poco distante dalla piazza troviamo una gelateria italiana, la tentazione è tanta e non resistiamo ad una bella fetta di dolce!

30/12/2009

Il giorno successivo è d’obbligo la visita al Palazzo di Schönbrunn! Scegliamo di fare il biglietto per l’ingresso combinato per la residenza estiva della famiglia imperiale e per lo zoo. Il giro di entrambi ci porta via quasi tutta la giornata, camminare nei giardini dà veramente un senso di pace e vale proprio la pena salire fino alla Gloriette, la vista è bellissima ma sicuramente lo sarebbe ancora di più in un giorno d’estate. Nel tardo pomeriggio visitiamo il museo Albertina, che avevamo tralasciato il giorno prima. Bellissimo museo e bellissima la collezione di un milione di stampe più le migliaia di acquarelli, disegni e fotografie. Decidiamo di cenare un po’ prima del solito questa volta e tornare in albergo perché iniziamo ad essere stanche tra il freddo e il tanto camminare.

31/12/2009

L’ultimo giorno dell’anno lo passiamo visitando il quartiere dei musei. Bellissimi e molto interessanti il MUMOK (il museo d’arte moderna) e il Leopold Museum. Dopo esser state anche al Museo di Storia dell’Arte decidiamo che per la giornata i musei visti sono abbastanza! Ci spostiamo quindi dal centro e dopo una passeggiata lungo il Danubio ci dirigiamo verso le Hundertwasser Haus, un complesso abitativo popolare creato per rompere la “banalità dell’architettura moderna”. Torniamo in hotel a riposarci un po’ e a prepararci per la serata. Passiamo il tempo girando fra i mercatini e le vie illuminate e attendiamo con migliaia di persone il conto alla rovescia. Le uniche note negative vanno all’organizzazione della serata appunto: i concerti che ci hanno accompagnato per strada tutta la giornata erano inspiegabilmente finiti, una voce ha annunciato da un altoparlante che mancavano 60 secondi, poi 30 e poi 10 (e niente più) al nuovo anno e i fuochi d’artificio sono stati fatti non dalla città ma da quei cittadini che dalla Stephansplatz hanno voluto farli. In questo modo Vienna ha perso un po’ di punti visto che il capodanno in piazza era il nostro scopo principale e non è stato appagato a pieno (molto meglio capodanno a Berlino con mega concerto davanti alla Porta di Brandeburgo e favolosi fuochi d’artificio). Ci consoliamo con delle gigantesche coppe di gelato.

01/01/2010

In tarda mattinata, dopo aver effettuato il check-out e lasciato i bagagli in deposito, raggiungiamo Karlplatz dove si affaccia la Karlskirche e il Museo Storico della Città di Vienna. Passiamo davanti all’Ambasciata francese in stile art nouveau e al Palazzo Schwarzenberg prima di arrivare ai Palazzi e ai Giardini del Belvedere. Il complesso è favoloso e finalmente riusciamo a vedere la collezione di Gustav Klimt e il famosissimo Bacio. Pranziamo in un localino vicino e ordiniamo un’enorme Wiener Schnitzel, la nostra cotoletta alla milanese. Passiamo il pomeriggio al Prater e al parco giochi, ma non saliamo sulla ruota panoramica perché si è alzata una nebbia piuttosto fitta e non ne vale la pena. Torniamo per l’ultima volta in albergo a prendere le nostre cose e andiamo alla stazione dove il treno delle 19 parte puntualissimo e ci porta a casa la mattina successiva. Anche se munite di guida e cartina a volte abbiamo avuto bisogno di chiedere informazioni e per fortuna non abbiamo avuto problemi perché due su tre parliamo un po’ di tedesco. Non è facilissimo trovare qualcuno che parli inglese, né tantomeno italiano, tranne che i tantissimi turisti italiani arrivati in città per festeggiare. Resta comunque un posto facilissimo da girare e lo consiglio a tutti!

Ciao alla prossima



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