Pisa e Lucca in 72 ore

Città d'arte e di gusto nel cuore della Toscana
Scritto da: gallinapadovana
pisa e lucca in 72 ore
Partenza il: 31/12/2009
Ritorno il: 02/01/2010
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Partiamo da Padova la mattina del 31 dicembre, nonostante il Serchio già esondato e fosche previsioni meteo; il bagaglio di 2/3 dei partecipanti comprende anche stivali di gomma, a scopo non solo scaramantico. Puntiamo subito su Pisa, non senza difficoltà: il casello di Pisa Nord ed un tratto dell’Aurelia sono chiusi per allagamento, e la viabilità in zona è leggermente modificata. Essendo noi di quelli che sentendo dire “Ragazzi il navigatore è in bagagliaio” rispondiamo “Non importa, ci arriviamo anche senza! Tutto allenamento, altro che brain-training”… Arrivati in prossimità di Pisa vediamo indicazioni varie, tipo “Pisa Aeroporto” – “Pisa Nordovest” – “Pisa Sudest” ma il centro città non è proprio indicato: usciamo a caso e ci arriviamo in qualche modo, a tentativi. Forse Monicelli ed i suoi hanno fatto sparire le indicazioni in una zingarata delle loro.

Siamo in città ed è ora di pranzo: ci fermiamo in due diversi bar all’inizio di Corso Italia, per scoprire che sono entrambi senza bagno. Proseguiamo e finalmente al terzo tentativo siamo più fortunati. Dopo il pit stop vediamo Piazza dei Miracoli, Piazza dei Cavalieri e la Normale, Palazzo dell’Orologio e Torre della Muda (il povero Conte Ugolino…), Orto Botanico, i Lungarni, Santa Maria della Spina. Una fastidiosa pioggia ed alcune chiusure (normali tra S. Silvestro e Capodanno) ci limitano un po’ nella nostra esplorazione; alla torre pendente rinunciamo per scelta, per non sottostare al gran furto dei 15 € del biglietto d’ingresso.

La sera si torna a Lucca, siamo per 2 notti in un albergo (Celide) davanti alle mura.

Piove, per essere ottimisti… Dovrei dire che diluviava a più non posso. Ceniamo in pizzeria in una laterale di via Fillungo, corso principale e via dello shopping di Lucca.

Il diluvio non cessa, ci rintaniamo in albergo. Ci manca il coraggio per restare fuori sotto l’acqua, qui ci vorrebbero gli stivali dei lagunari del San Marco. Capodanno, a Lucca piove. L’acqua presa ieri è più che sufficiente per un principio di reumatismi, sovvertiamo il programma e puntiamo in macchina verso il mare e la Versilia alla ricerca di località più asciutte. Passiamo di fianco al lago di Massaciuccoli, colmo d’acqua e sorvegliato speciale, e ci fermiamo brevissimamente a Torre del Lago Puccini, dove c’è la casa-museo del Maestro: torneremo in periodi migliori. Adesso c’è solo il circo delle televisioni in collegamento con i telegiornali, ed i vari presìdi che tengono d’occhio il livello del lago. Passeggiata in darsena a Viareggio (i cantieri nautici, per la gioia di Luca…), sul lungomare, si inaugura l’anno mangiando pesce (per la gioia di Massimo) e nel pomeriggio ci spostiamo verso Massa, Carrara e le cave di marmo. A Massa saliamo alla Rocca dei Malaspina, visitando il presepio meccanico della Chiesa del Carmine, con una cinquantina di movimenti vari. A Carrara, invece, nel Duomo il presepe è moderno e molto particolare: tutto in marmo ed ambientato in una cava. In entrambe il marmo domina in tutti gli utilizzi possibili. Qui vanno molto gli agrumi, anche come alberature cittadine (piazza aranci).

Saliamo in macchina verso Bedizzano e Colonnata (famoso anche per il lardo), dando un’occhiata dall’esterno alle tante cave della zona. Non è il periodo migliore, la pioggia ha provocato piccole frane e smottamenti, alcune strade sono interrotte, poca gente in giro. Torneremo anche qui, c’è la possibilità di partecipare ad un “marmo tour”, la visita guidata in cava. La sera a Lucca ceniamo in un posto particolare, in via Elisa: una drogheria che ha anche tavoli e fa cucina di piatti tipici.

2 gennaio, finalmente a Lucca non piove. Ce una bellissima giornata di sole.

Utilizziamo le bici dell’albergo e partiamo alla scoperta della città, che è molto bella; c’è parecchia gente che cammina per le vie del centro.

Per iniziare, il percorso ciclopedonale (4 Km) sopra le mura intatte che corrono intorno al centro storico. A seguire il Duomo (S. Martino) e tutto il suo complesso (Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, Volto Santo, monumento funebre di Ilaria del Carretto ecc); e poi il piccolo centro storico con S. Michele, S. Frediano, Santa Maria Forisportam, piazza Anfiteatro, via Fillungo, le porte cittadine, il palazzo del birraio Pfanner (usato come set per diversi film, anche il Marchese del grillo), la Torre Guinigi con i lecci sulla cima: la veduta della città da lassù è molto bella, merita la fatica dei 230 scalini.

Cediamo alla tentazione acquistando buccellato e panforte, e dirigiamo verso casa, ma …Presto torneremo!



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