Portogallo del nord

PORTOGALLO on the road da Lisbona verso il nord ed il centro del Portogallo
Scritto da: RICKY46
portogallo del nord
Partenza il: 12/05/2013
Ritorno il: 26/05/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
DOMENICA 12

Inizia la nuova avventura, rimandata di un anno a causa di una gamba rotta, Volo Easyjet Venezia-Lisbona A/R 302 € , dove arriviamo alle 23.30, Hotel Ibis + taxi € 87

LUNEDI 13

ERICERIA – ALCOBAÇA – BATALHA

Ritiro auto una Fiat Punto noleggiata con Holiday autos € 295 per 14 giorni + l’autostrada , il noleggio del Viagem (molto importante in Portogallo, il pagamento delle autostrade è alquanto singolare senza questo aggeggino) e il primo pieno che hanno inciso per ulteriori € 115, anche il GPS è importante. Direzione Ericeria per mangiare pesce. Lonely consiglia “Rist.Canasta” ottima scelta, Rombo alla griglia con verdure, vino”branco” caffè , che troveremo sempre ottimo, € 54 .Il paesino è carino con casette bianche e azzurre e stradine acciottolate e strette.Si riparte con destinazione Alcobaça verso il Monastero di Santa Maria, costruito dai monaci cistercensi per volere di Dom Alfonso Enriques I re del Portogallo nel XII secolo ora patrimonio Unesco, all’interno le due tombe trecentesche scolpite in modo elaborato di Dom Pedro e Dona Ines, storia d’amore e di vendette.Da vedere i chiostri, il refettorio,l’immensa cucina, il dormitorio la sala dei Re e altro ancora.Dopo due ore riemergiamo alla luce del sole storditi da tutto ciò che abbiamo visto , ci ristoriamo al bar di fronte al monastero nella piazza ombreggiata poi ripartiamo alla volta di Batalha.Ci arriviamo ormai verso l’ora di chiusura e pernottiamo alla Pensao Gladius da Dona Eglandina, una deliziosa signora, con € 30,una bella camera vista Monastero, pulitissima e con lenzuola ricamate

MARTEDI 14

BATALHA – TOMAR – MONSANTO

Monastero di Santa Maria della Vittoria, (patrimonio Unesco) massima espressione dell’architettura Manuelina ci fa rimanere senza fiato. Al’esterno è un tripudio di pinnacoli, archi, e balaustre mentre l’interno è in stile gotico, alto e stretto e con vetrate colorate. Ma ciò che ci ha colpito particolarmente sono le “Capelas Imperfeitas” senza tetto di forma ottagonale con le aggiunte in stile manuelino che le rendono sontuose..Ci vogliono almeno 2 ore per visitarlo.Lasciamo questa meraviglia per Tomar,.Bello il centro storico, ma per capire ciò che rende Tomar straordinario bisogna volgere lo sguardo al cielo verso le mura merlate del “Convento do Cristo” A otto secoli dalla sua costruzione il venerabile quartier generale dei leggendari Cavalieri Templari domina il paese.Un po’ complicato arrivarci per lavori in corso e non chiaro dove sia l’ingresso.La chiesa templare è formata da 16 lati, si dice che la pianta circolare consentisse ai cavalieri di assistere alla messa in sella.Al centro si erge un altare gotico, un tempio dentro al tempio, tutto affrescato.Vari chiostri decorati con azulejos, che troveremo ovunque, e la sala capitolare, il tutto con un fascino cavalleresco e misterioso.Pranziamo alla”taverna Tomar” salmone grigliato, verdure, fragole, vino branco, buonissimo, caffè per € 20 .Ora tocca a MONSANTO, 170 km. per raggiungere un’isola nel cielo. Il magnifico paesino domina la pianura sottostante, ci arrampichiamo lungo le stradine acciottolate strettissime per raggiungere i resti del castello. Monsanto è talmente piccolo che lo si può attraversare solo in due direzioni, in salita verso il castello e in discesa verso il parcheggio, ma è stato come prendere una boccata d’aria pura. Lungo la strada eucalipti, sugheri, ulivi e tante ginestre.Si sono fatte le 18, qui non c’e nulla e così decidiamo di raggiungere Coimbra, 200 km. in mezzo alla natura, ci arriviamo intorno alle 20.30, Hotel Ibis (2 notti +colazione € 120)

MERCOLEDI 15

COIMBRA

Coimbra, mi ricorda Amalia Rodriguez e il fado, imperdibile le Vecchia Università con la Biblioteca Joanina, indescrivibile la sontuosità degli arredi e i 200.000 volumi ancora consultabili da studiosi.Da visitare Capela de San Miguel, Sala dos Capelos, Sala do exame privado, Sala dos archiros, la torre dell’orologio e il grande cortile con vista su Coimbra e il Rio Mondego.Pranzo al “Jardim do Mango” Orata ai ferri con verdure, ananas, vino e caffè € 26.Pomeriggio gironzoliamo in città, visita alla SE (cattedrale) entriamo al Museo della scienza, la chiesa di Santa Cruz, e su e giù lungo le stradine acciottolate, ne vale la pena, poi oltrepassiamo il ponte Santa Clara sul Rio Mondego ma la nuova Coimbra non ci piace.Cena al “Paço dos Condes” Bacalau, carne,vino,dolce e caffè € 26.Il caffè costa ovunque da 0,60 a 0,70 centesimi di €

GIOVEDI 16

MANTEIGAS – VILA NOVA DE FOZ CÔA

Lasciamo Coimbra per la Serra de Estrela e Manteigas.Il paesaggio è aspro e selvaggio ma pieno di fiori colorati, erica rossa, ginestre gialle e bianche, margherite gialle e una miriade di fiori di cui non conosciamo i nomi ma dai colori sgargianti che contrastano con i massi bianchi che disseminano questo altopiano.Oggi minaccia pioggia e fa freddo.,Qui ci sarebbe da camminare ma visto il tempo optiamo per un giro breve all’ufficio del turismo ci consigliano il “Poço do Inferno” nome altisonante ma in realtà una cascata che forma delle pozze di acqua cristallina ma inserita in una bella foresta.Manteigas è accoccolata ai piedi della Vale do Zêzere con alti picchi e pendici boscose. Giretto nelle sue stradine dove un tempo pascolavano pecore (ancora producono un ottimo formaggio) e poi inizia a piovere, la temperatura è scesa a 4 °, non ci resta che andare.Prossima meta Vila Nova de Foz Côa, ci rendiamo conto che ci sono nuove strade che il ns GPS non conosce e la cartina che abbiamo non è aggiornata, così attraversiamo paesini minuscoli, con la Punto ci passiamo appena, ma lo spettacolo è sempre fantastico per i colori e la fioritura.Arriviamo a Foz pomeriggio tardi, ma in tempo per prenotare la visita alle incisioni rupestri dell’ indomani mattina.Alloggio “Albergaria vale do Côa” € 50 con colazione.Cena da “Mariscos” pollo, patate, verdura,vino tinto,macedonia e l’immancabile caffè € 23 .

VENERDI 17

PORTO

Siamo nella regione dell’Alto Douro, sterminati vigneti e altrettanti uliveti e mandorli, terrazzamenti che arrivano fino alle rive del fiume Côa, fiori e lavanda e scisto ovunque, (scisto: pietra tendente a sfaldarsi facilmente in lastre sottili, con la quale costruivano le case).Negli anni 90 durante i sopralluoghi per la costruzione di una diga sul fiume, i geologi scoprirono un’infinità di lastre di scisto coperte di graffiti, risultati dell’era del Paleolitico superiore e insieme alla popolazione e all’Unesco ne bloccarono la costruzione. I siti sono per ora solo tre .Noi scendiamo alla “Canada do Inferno” (e sarebbe la seconda volta che abbiamo a che fare con l’inferno), le incisioni sono emozionanti, rappresentano moltissimi animali presenti nella zona circa 20.000 anni fa.Ci invitano a visitare il museo, un’orribile e inquietante costruzione di cemento armato, spoglio anche all’interno, ma le descrizioni sono comprensibilissime così come i disegni che riproducono le incisioni.Intorno alle 13 dopo aver acquistato nel panificio un “bolo de carne” una focaccia quadrata alta 4 cm. e ripiena di prosciutto di “porco negro” del peso di oltre un kilo per € 7.50 (buonissima ci abbiamo fatto pranzo e cena) riprendiamo il ns. vagabondare.In serata arriviamo a Porto, dopo aver attraversato la zona di produzione DOP del Vino Porto, niente posto all’Ibis allora Confort Inn un po’ + caro, €75 a notte con colazione, ma in zona Batalha (in centro).

SABATO 18

PORTO

Tante cose da vedere dalla Ribeira alla Se, al mercato De Bolhao (un po’ decadente) al Palazzo della Borsa (visita solo guidata), il ponte Dom Luis (da attraversare nella parte pedonale alta) dalla Cappella des Almas alla Torre dos Clerigos, e poi alla scoperta delle stradine e stradelle di Porto, su e giù per le scale che collegano i vari livelli di questa città, che abbiamo trovato, rispetto al 2006, piuttosto degradata.Pranziamo al Rist. “Murça de porto” con € 6 a testa menù completo, il vino è imbevibile, chiedete acqua, ma è stata un’esperienza..Cena al “Papagaio” dove salviamo il vino branco e la zuppa “rapas sarrabulho”, il locale rispetto alla descrizione della Lonely è completamente cambiato (in peggio).

DOMENICA 19

PORTO

Quartiere Cordeieria, con la judaria (ghetto ebraico) , c’è un bel panorama sul Douro, Al pomeriggio visita guidata alla cantina di produzione del porto “FERREIRA” che consigliamo vivamente per la cortesia, la storia di questa azienda e per l’ottimo Porto.Ultima sera a Porto decidiamo di finire in bellezza al Rist.”Escondininho” a due passi dall’hotel, bellissimo il locale ma stupenda la cena. Provare per credere. Spesona € 77 ma li vale tutti!!!!

LUNEDI 20

GUIMARAES – BRAGA

Alle 8 e30 stiamo uscendo da Porto e un’ora dopo parcheggiamo a Guimaraes e dopo un caffettino siamo pronti per scoprire questo paese.Entriamo nel castello del Conte di Bragança del 1100, un po’ rimaneggiato ma gli arredi sono originali a parte gli arazzi, le stanze aperte sono 12. Visita alla piccola cappella di San Miguel e il centro medioevale con palazzi trecenteschi conservati bene.Ci troviamo nella Regione del Minho, che prende il nome dal fiume che l’attraversa, ed è la zona di produzione del vino Verde, simile al ns. Prosecco.Pomeriggio si riparte per Braga dove pernottiamo all’Ibis € 45 per notte .La città conserva resti di epoca romana, la Se è la più antica del Portogallo, all’interno azulejos e due organi barocchi. Ha una zona pedonale molto estesa con bei palazzi e tanti negozi.Cena alla “Churrascaria da Se” famosa per il pollo alla griglia , birra, verdura e patate € 19.

MARTEDI 21

BON JESUS – BARCELOS – VIANA DO CASTELO

Il monastero di Bon Jesus de Monte è l’attrattiva di questa zona, si trova a 6 km da Braga eretto su una collina (368 slm) ci si accede salendo una scalinata barocca fantastica,”Escadaria do cincosentidos”e “Escadaria das tres virtudes” disseminata di fontane e statue, la chiesa in se non merita, se non volete faticare c’è una cremagliera idraulica del 1872 che con € 2.40 vi fa salire e scendere.Alle 12 concerto di campane e poi ce ne andiamo verso Viana do Castelo, ma a metà strada Riccardo si ricorda che a Barcelos che un ristorante segnalato e ci fiondiamo “Bagolairio” polpo forse fritto boh? servito con un tegame pieno di riso con fagioli, non ci credevo, ma eccezionale ne ho mangiato una quantità industriale, il tutto innaffiato con vino Verde, salada de frutta e caffè € 37.Visitiamo Barcelos col suo piccolo centro storico, veramente è più famoso per il mercato del giovedì che probabilmente verremo a vedere.Viana do Castelo sorge sulla foce del fiume Lima. E’ un bel paese restaurato con criterio ma non c’è molto da vedere, è più un centro balneare estivo. Alloggiamo al piccolo Hotel “Margareda” € 51, delizioso come la colazione e le proprietarie.

MERCOLEDI 22

VALENÇA SUL MINHO – PONTE LIMA

Ci spostiamo verso Valença sul Minho, al confine nord con la Spagna, e sorpresa troviamo una cittadella fortificata composta da due fortezze collegate da un ponte e dotate di spalti, torri di guardia, enormi porte di accesso e bastioni, il tutto perfettamente conservato e mantenuto.Pranzo al Giardim con € 11 bistecca con verdura , pane birra e caffè.Sempre nell’ottica di assaggiare vini ci spostiamo a Monçao dove ci sono aziende che producono il vino Verde,scopriamo però che vogliono la prenotazione sigh! C’è una bella storia su una signora del posto chiamata Deu da Deu. Seguiamo a piedi un tratto del fiume che in questo punto è molto stretto e tranquillo.Riprendiamo il nostro girovagare e scendiamo verso Ponte Lima, città carinissima pulita e con un Ponte Romano a 31 arcate che attraversa il fiume Lima.Alle 17 rientriamo a Viana. Cena da F.O.Z con robalo alla griglia (un pesce ottimo) ecc.ecc.€ 41.Oggi abbiamo raggiunto i 30 gradi

GIOVEDI 23

BARCELOS – AVEIRO – CASCAIS

Percorriamo i 40 km che ci separano dalla Feira di Barcelos e, trovato parcheggio (fortunati), entriamo nella grande piazza che contiene questo mercato sbandierato dalle guide come una perla, è solo un mercatone di stracci, cocci ,fiori, frutta e verdura. Giriamo un po’ poi abbandoniamo questa città e ci spostiamo più a sud ad Aveiro,chiamata erroneamente la piccola Venezia per un canale che l’attraversa e per le barche con la prua alta che portano in giro i giapponesi.Ha un centro carino, un bel mercato del pesce e tanti localini.Pranzo al “O Batel” anche qui rombo alla griglia ottimo, servito con una crema di broccoli e una di bacalau con pane grattugiato alloro e altre erbe. Con annessi e connessi € 35.Continuiamo verso sud verso Cascais dove arriviamo intorno alle 18. Pernotto alla “Casa Dom Carlos” casa del XVI secolo con annessa una piccola cappella.€ 55.Spettacolare la Marina racchiusa entro le mura difensive, il centro con le sue stradine acciottolate, le spiaggette, le piazze, a me è sembrata una piccola Montecarlo.

VENERDI 24

EVORA

Abbiamo ancora due giorni a disposizione e decidiamo di spenderli a Évora, scelta che si è rivelata ottima. Uscendo da Cascais attraversiamo il ponte 25 aprile sul fiume Tejo e scorgiamo la Torre di Belem e il monumento dos Descobrimentos.La regione in cui ci troviamo ora è l’Alentejo, più povera e dedita all’agricoltura ed all’allevamento, infatti dall’uscita del ponte i paesi sono rari, distanti fra loro mentre attraversiamo pascoli, sugherete e prati pieni di fiori spontanei dagli incredibili colori.Anche la gastronomia cambia, più carne formaggi e il vino tinto che scopriamo superbo ma con 14 gradi.Ibis Hotel € 49 + colazione. Fa caldo 28°, cose da vedere: la Se il tempio romano con 14 colonne corinzie,ma soprattutto l’Aqueduto da Agua de Prata (acquedotto dell’acqua d’argento) che non è romano, copiato certo ma del 1530, che riforniva la città di acqua potabile. Lungo i suoi 8.5 Km corre una passeggiata.Da rua do Cana, dove finisce l’acquedotto in città è nato un piccolo villaggio con abitazioni e negozi costruiti sotto gli archi. Evora vanta una cinta muraria del trecento perfetta, in città si entra e si esce solo dalle sue otto porte. Ceniamo al “9 meno ¼” carne di porco preto con patate verdura, dolce vino locale e caffè €46 un po’ caro.

SABATO 25

EVORA e dintorni

Ultimo giorno in Portogallo, terminiamo la visita di Évora con la Chiesa di San Joao, privata, interamente ricoperta di azulejos del 1700 costruita pare sopra una moschea, da una grata sul pavimento si vede una cisterna ancora con acqua.Poi l’università ubicata in un monastero, le pareti ricoperte di azulejos, le celle sono diventate gli uffici dei docenti, ci sono 4 chiostri, ho realizzato che deve essere piacevole studiare in un ambiente così rilassante. Arraiolos, paese a 20 km da Évora, decantato per la tessitura dei tappeti, forse non siamo nella stagione giusta, forse fa troppo caldo ma non c’è nulla a parte un localino per spizzicare e le rovine del castello che raggiungiamo ma sono più interessanti viste da sotto.Via verso Cromeleque dos almendres nome altisonante per un sito di monoliti.Sorge in mezzo ad un’incantevole distesa di olivi e querce da sughero il grande gruppo di pietre disposte a formare un ovale in doppia fila sono 95, mentre 2 km prima si trova il Menir dos Almendres un monolite solitario alto circa 4 metri. Ci sono tracce di incisioni ormai quasi ricoperte da licheni.Rientriamo a Évora su una strada costeggiata di nidi di cicogne, prati viola e gialli con le mucche sedute in mezzo .

DOMENICA 26

Fine della nostra meravigliosa vacanza, lasciamo Évora che tanto ci ha dato così come il Portogallo: castelli medioevali, villaggi in pietra, città affascinanti e spiagge dorate oltre a una raffinata gastronomia e una produzione di vini eccellente. Rientriamo a casa portando con noi profumi, sapori, gli occhi pieni di azulejos, di pietre scolpite come filigrane, di colori. Ci portiamo dentro il calore del sole, l’azzurro del mare e la cordialità del popolo portoghese..

Questo non è un addio ma un Arrivederci.

Riccardo e Susanna

Siamo a disposizione per informazioni papaya4651@gmail.com



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