Polonia in camper di viaggio con bimbi al seguito

Viaggio alla scoperta di un paese non ancora invaso dai turisti.
Scritto da: honey-sunny
polonia in camper di viaggio con bimbi al seguito
Partenza il: 30/07/2005
Ritorno il: 26/08/2005
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
POLONIA A MISURA DI BIMBO (E NON SOLO)

1) equipaggio

Mezzo : Evm System Pascià 480 SL

Equipaggio : Pier Paolo (37 anni)

Annalisa (31 anni) Matteo (4 anni e 10 mesi) Martina (2 anno e 7 mesi)

2) equipaggio

Mezzo : Adriatik 590 coral

Equipaggio : Marco (36 anni) Marina (36 anni) Francesca (6 anni e 3 mesi) Noemi (4 anni e 4 mesi)

Km. totali : 6735

Km.in bici : 113

Durata viaggio : 28 giorni (dal 30.07.2005 al 26.08.2005)

Cambio : 4 zloti = 1 euro

1) 30.07.2005 sabato km.735 km.tot.735 tempo: bello

Dopo due mesi di preparativi finalmente oggi partiamo. Ci troviamo con i nostri ormai soliti amici di viaggio all’autogrill di Novara alle 14.30. Siamo tutti un po’ titubanti in quanto per le ferie di agosto, sia noi che loro, siamo dei lupi solitari. Ci siamo incontrati due anni fa in Danimarca grazie ai bimbi che si sono conosciuti in un parco giochi. Da allora abbiamo fatto in modo di fare ogni uscita insieme. Eravamo quindi rodati però l’idea di un mese insieme ci spaventava un po’. Il dilemma della vacanza è stato: quando torneremo saremo ancora amici? Si sa che non è del tutto facile far combaciare idee, esigenze e ritmi di vita per così tanti giorni e poi ci sono anche i bambini che spesso fanno i capricci e possono creare tensioni. Dopo questa premessa arriviamo a noi. Eravamo partiti con l’idea di visitare i Paesi Baltici poi, per problemi di passaporti (per gli adulti basta la carta d’identità però se ci sono minori devono essere iscritti sul passaporto dei genitori), abbiamo ripiegato sulla Polonia. Ho scaricato l’itinerario del Sig.Gavazzi (che ringrazio per i suggerimenti ottimi), comperato cartina e guida, chiesto all’ente del turismo polacco la documentazione e poi finalmente … via … Abbiamo sempre viaggiato facendo parecchie soste per alleggerire i bimbi. Quando scendevano gli dicevamo scherzosamente: sfogatevi … avete mezz’ora d’aria … poverini. Fa caldo ma arrivati per cena al Brennero tiriamo fuori i pochi vestiti pesanti che abbiamo. Proseguiamo quando i bimbi dormono (per fortuna hanno tutti gli stessi orari di sonno tranne Martina che si fa in più un bel pisolino il pomeriggio). Arriviamo a dormire all’autogrill di Norimberga a mezzanotte. Dobbiamo allungare un po’ la strada e saltare la Repubblica Ceca e la Slovacchia sempre per il problema dei passaporti.

2) 31.07.2005 domenica km.595 km.tot.1330 tempo: bello

Proseguiamo il viaggio via Dresda e passiamo la frontiera polacca con rigoroso controllo documenti dopo due ore di coda. Ceniamo e pernottiamo a Legnica, vicino a Breslavia, in un autogrill.

3) 01.08.2005 lunedì km.314 km.tot.1644 tempo: bello

Passiamo da Brzeg per cambiare i soldi (l’ufficio ha fuori l’insegna con scritto kantor). Pranziamo a Gliwice ed arriviamo, dopo 2 ore di coda per un incidente, ad OSWIECIM, Auschwitz in tedesco, (la prima tappa del nostro viaggio) alle 17.00 . Sostiamo in un ottimo parcheggio dove è possibile pernottare al costo di 20 zloti. Visita al campo di concentramento. Credo che non servano parole per spiegare cosa abbiamo visto. Un orrore. Tutti i blocchi sono perfettamente allineati, in mattoncini rossi e su due piani. Ora sono museo e contengono tutte le “prove dello sterminio”. In un locale c’è una montagna di occhiali, in un altro tutti gli spazzolini o i pennelli per fare la barba, in un altro tutte le scarpe e le valigie ecc. ecc. Tutte cose che hanno tolto a quelle povere anime prima di entrare. Lo assicuro, sono davvero montagne. Nel corridoio ci sono tantissime foto con nome e cognome e guardarli negli occhi è una cosa che mi ha fatto “accapponare le pelle”. In un blocco mi sono rifiutata di entrare perché c’erano solo foto. Pier e Marco sono entrati e quando sono usciti erano abbastanza pallidi. Poi logicamente c’era la camera a gas e i forni. In tutta questa tristezza c’erano tantissimi ebrei in preghiera e poi un gruppo di signore coreane che si sono avvicinate a me, Marina e i bimbi, si sono sedute vicino a noi e si sono messe a cantare delle preghiere in coreano. E’ piaciuto molto ai bambini. Si sono svagati un po’ visto che li abbiamo tenuti letteralmente al guinzaglio. Usciti abbiamo cenato anche se l’appetito non c’era e poi abbiamo chiacchierato fino alle 23 (i bimbi logicamente sono andati a dormire prima).

4) 02.08.2005 martedì km.163 km.tot.1807 tempo: bello

Prima di partire scarichiamo le acque grigie in un tombino e carichiamo l’acqua al costo di 4 zloti (bisogna chiedere al parcheggiatore). Proseguiamo per WADOWICE (35 km.). Bel paesino. Visitiamo la casa natale di Papa Giovanni Paolo II. Fanno mettere ai piedi (non bisogna togliersi le scarpe) dei tremendi ciabattoni per non rovinare il pavimento di legno. Ci sono tantissimi oggetti personali tra cui la tuta da sci e gli scarponi. Visitiamo poi la chiesa adiacente alla casa dove è stato battezzato. Ci sono delle sue immagini e ci sono tantissime persone inginocchiate che lo guardavano e piangono. I polacchi sono molto religiosi e molto attaccati al Papa. Pranziamo e poi ci indirizziamo a ZAKOPANE, paesino ai piedi dei monti Tatra e vicino al confine con la Slovacchia. Lungo la strada è pieno di persone che vendono mirtilli, lamponi e funghi. Nei prati ci sono tantissimi covoni di fieno. Quando tagliano l’erba l’ammucchiano su dei tralicci di legno. Quando arriviamo in paese vediamo tantissime persone sedute ai bordi della strada che leggono o chiacchierano con dei cartelli in mano con la scritta “noclegi”. Sono persone del posto che affittano, nelle loro case, delle camere ai turisti. Pensavamo che ci fosse poca gente e che fosse solo un piccolo paesino di montagna ma ci sbagliavamo di grosso. C’è una fiumana di gente che percorre la via pedonale principale e poi ci doveva essere una festa perché, vicino ai trampolini di lancio dove fanno le gare d’inverno con gli sci, ci sono tante bancarelle dove vendono salsicce, spiedini, birra, ecc. e poi ci sono per i bimbi gommoni gonfiabili e tutto ciò che si possa desiderare. Entriamo nel vicino campeggio. Qui scatta il primo bucatino (come lo chiamo io) e poi andiamo subito a far sfogare i bimbi. Andiamo ai gommoni e al prezzo di 1 euro a bimbo possono stare dentro tutto il tempo che vogliono. Io, Marco, Matteo e Francesca andiamo sugli elastici (ti legano alla vita a degli elastici e si salta sui tappeti) non so come descriverli meglio. Matteo e Francesca riuscivano a fare due salti mortali di fila, io uno solo mentre Marco, dopo 5 minuti, era sul punto di vomitare … che ridere … Ceniamo alle 20.30 e poi stiamo fuori così i bimbi giocano. Per il freddo ci siamo imbottiti come l’omino della michelin e siamo scesi a fare due chiacchiere. Tutti a dormire nel silenzio più assoluto.

5) 03.08.2005 mercoledì km.0 km.tot.1807 tempo: bello/nuvolo/pioggia

Partiamo in bici con il pranzo al sacco (il primo di molti). Matteo e Francesca sulle loro bici mentre le piccole sono sui seggiolini. Ci siamo fatti dare una cartina al campeggio quindi raggiungiamo velocemente la chiesetta in legno di Jaszczurowka (nome semplicissimo da pronunciare e da ricordare …). Davvero carina, sembra una pagoda orientale. Qui nella costruzione delle case c’è lo stile Zakopane, casette in legno tutte costruite senza chiodi e questa cappella ne è un esempio. Attraversiamo il paese ed un enorme mercato per arrivare al trenino a cremagliera che porta su di una collinetta. Ci sono due code incredibili, una per i biglietti, l’altra per salire. Noi, da buoni italiani, ce la sbrighiamo in tutto in 15 minuti perché gli uomini hanno fatto la fila ai biglietti e poi hanno raggiunto noi che in contemporanea eravamo nell’altra e siamo saliti insieme … Una volta arrivati ci sbalordisce il numero di persone che ci sono. Anche qui gommoni gonfiabili, musica, bancarelle con ogni squisitezza, piscina per bimbi, cavalli che trainano carrozze ecc. ecc. Decidiamo di pranzare. Quando proponiamo il pic-nic nel prato Pier e Marco letteralmente ci ridono in faccia e, seguendo i profumini, si vanno a sedere ad un ristorante. In men che non si dica hanno davanti due stinchi con patate al cartoccio cotte alla griglia. Vedendo tanta bontà anche i bambini hanno snobbato i panini e si sono fatti prendere anche per loro carne e patatine fritte. Per poco non ci perdiamo Martina che, piccola com’è, è passata sotto il tavolo senza che nessuno se ne accorgesse, per venire a cercare me che facevo la coda per le patatine. Sono stati i 2 minuti più brutti della mia vita. Pranziamo e poi ci incamminiamo … per smaltire … a cercare una pineta per fare un pisolino … I papà e Martina non ci mettono più di un secondo ad addormentarsi, io passo il tempo a fare scopette di erba e legnetti ai bimbi, Marina è l’unica che si rilassa … Tappa rigorosa per il gelato (4 ad 1 euro … in Polonia i prezzi sono strepitosi) e poi proseguiamo per raggiungere la seggiovia che ci avrebbe portati in fondo alla collina. Gli uomini avevano fatto un biglietto conveniente con salita in trenino e discesa in seggiovia e quando arriviamo davanti ad una a sei posti tutta imbottita e comoda, gli facciamo i complimenti per l’ottima scelta. Peccato che non era quella che dovevamo prendere noi, la nostra era ad un chilometro più in giù … ed era della guerra 15–18 …tutta in ferro, a due posti e logicamente scomodissima. In 20 minuti raggiungiamo il fondovalle per scoprire di essere a 5 km.dal punto di partenza … bello … ottima scelta … complimenti ai mariti … per fortuna ci si avvicina un polacco che, con pochi zloti, ci porta alle bici con un pulmino. Non ce l’avremmo mai fatta con Martina in braccio e gli altri stanchi. Passiamo per il mercato e comperiamo tanta frutta. Non avevo mai visto vendere i girasoli. Ce ne sono tantissimi, solo il centro del fiore, si mangiano tutti i semi ma non so se sono da far cuocere o meno. I bimbi si mangiano al volo dei cestinetti di mirtilli. Inforchiamo le bici e cerchiamo di raggiungere il campeggio. Passiamo per la via pedonale … carina … e poi ci becchiamo un lavone di tutto rispetto. Era già un po’ che era nuvolo ma in 10 minuti si è oscurato tutto il cielo ed ha iniziato a piovere. Abbiamo capito che qui il tempo è decisamente variabile e bisogna portarsi dietro tutto il necessario. Io e Marina pensiamo al nostro bucato che sicuramente era asciugato. Arrivati al campeggio scopriamo che qualcuno (non siamo riusciti a scoprire chi) ci ha coperto tutto con dei teli di plastica. Forse vedendo appese tutte cose dei bimbi si è fatto prendere dalla tenerezza. Mille grazie a chiunque sia stato. Doccia rigorosa, cena, carico e scarico sotto la pioggia e poi tutti a nanna presto per la stanchezza. Tutta la notte piove. Matteo dice una frase imparata 3 anni fa: “che tempo d’Olanda” … peccato che là non avevamo beccato un goccio di pioggia né noi né tanto meno Marco e Marina che l’anno girata tutta in bici. Il fatto che loro siano dei ciclisti provetti in noi crea una certa sorta di panico ogni volta che dicono: andiamo fino là in bici. Non sappiamo quanta strada ci fanno fare …Comunque … buona notte …

6) 04.08.2005 giovedì km.220 km.tot.2027 tempo: pioggia/nuvolo/bello

Partiamo alle 7.00 per alleggerire i bimbi di qualche chilometro. Non sarà l’unica volta. Preferiamo farci l’alzataccia ma viaggiare un po’ tranquilli. Non che non siano bravi, anzi, però tenerli impegnati e fermi a lungo andare è faticoso. Arriviamo dopo 3 ore a LIPNICA MUROWANA. Ci siamo resi conto che qui i tempi di percorrenza sono duplicati. Per fare 200 km. 3 ore perché le strade sono davvero pietose. In questo paesino c’è una delle poche chiesette tutte in legno della zona. C’è una piccola piazza con qualche negozietto e nessuna anima in giro. Logicamente arriviamo noi ed escono tutti a vedere chi è che fa tanto baccano. I bambini come al solito danno il meglio di sé in fatto di schiamazzi. Compriamo birra e pane e poi ci indirizziamo alla chiesetta. E’ vicino ad un cimitero, è su prato ed è in legno scurissimo. E’ patrimonio dell’Unesco. Abbiamo scoperto che tantissime cose sono patrimonio dell’Unesco qui in Polonia quindi ci poniamo la domanda: c’è qualche cosa che non lo è? C’è davanti una quercia davvero grossa con il tronco bucato. Rigorosa foto ai bimbi con tutte le mantelline della pioggia e gli stivaletti, sembrano dei folletti. Per pranzo andiamo a WIELICZKA per vedere la miniera di sale. C’è una coda incredibile per i biglietti. Io avrei anche rinunciato perché non ho pazienza per aspettare così tanto. Marina, invece, non demorde e si mette in coda sotto la pioggia. Facciamo a turno mentre i bimbi sono sul camper a riposarsi. Dopo due ore abbiamo i biglietti in mano. L’ingresso è molto caro rispetto allo standard polacco. Alle 15.45 parte il giro con la guida italiana. Ci auguriamo che riesca a portare a termine il giro perché è abbastanza in là negli anni ed è parecchio affaticato …La sua pronuncia in italiano è identica a quella del Papa e la sua prima battuta è del tutto casuale: se mi sbaglio mi corigerete … La visita dura 2 ore e 1/2 . Bello ma non strepitoso come a detta di molti. Forse è durata troppo quindi poi anche l’entusiasmo si affievolisce specie se hai in braccio una bimba e gli altri si lamentano che sono stanchi e stufi ed hanno fame (non si può mangiare nelle miniere né tanto meno fare pipì, altro problema). E’ incredibile il lavoro che è stato fatto senza l’uso delle moderne attrezzature. Hanno costruito la bellezza di 300 km. di gallerie per estrarre il sale di salgemma. Ancora oggi l’estrazione prosegue. Ci spostiamo a CRACOVIA in un campeggio vicino al capolinea dei tram. Continua a piovere e stanchi parcheggiamo il camper di muso contro la recinzione di ferro. Il giorno seguente si rivelerà una pessima scelta. Questa è stata la prima volta che ci mettiamo così. Parcheggiamo sempre con il muso pronto ad andare via per qualsiasi emergenza, anche sui livelli saliamo sempre in retro, stasera per errore no. Doccia, cena e relax sul camper. I bimbi parlano con il cb, ormai lo usano quasi di più loro di noi. Verso le 21.00, vedendo la targa, ci vengono a bussare degli italiani. Avendo piovuto parecchio il prato è zuppo d’acqua e non riescono a tirare fuori il camper. Purtroppo non abbiamo nulla per poterli aiutare e poi … sotto questa pioggia … chi ha voglia di scendere? … davvero un comportamento pessimo … però … chi di arma ferisce di arma perisce … scoprirete il perché … Buona notte bagnata …

7) 05.08.2005 venerdì km.151 km.tot.2178 tempo: pioggerellina/bello

Partiamo di buon’ora con il tram 19 (oppure l’8) per il centro di Cracovia. In 15 minuti lo raggiungiamo. Visitiamo, sotto una leggerissima pioggerellina che va e che viene, tutto il centro. Molto bella la piazza. I bimbi si divertono a dar da mangiare e a far volare via un numero incredibile di piccioni. Sembra di essere a Venezia. Ci spostiamo poi a piedi alla collina di Wawel con la sua cattedrale. Davvero bello. Rientriamo per le 13.00 pranziamo e poi quando è ora di mettere in moto per andare a Varsavia … niente … le ruote girano a vuoto. Ci è successo come ai signori di ieri sera. Più si cerca di sforzarlo più si impantana. Dopo due ore ed ogni tentativo (quasi tutto il campeggio era lì ad aiutarci con pale, corde, spingendo) finalmente arriva un trattore. Riusciamo a fatica ad agganciare alla balestra posteriore una corda. Ormai il camper è completamente adagiato sull’erba, le ruote sono interrate per ¾. Il trattore, sgommando non poco, e con l’aiuto di 6 uomini robusti che spingono, riesce a tirarlo fuori. Lo abbiamo ripagato con 15 euro. Credo che abbia guadagnato in 5 minuti quello che di solito guadagna in un mese … a giudicare dalla felicità che ha dimostrato … Certo che se era per quelli del campeggio, non hanno mosso un dito. I bimbi comunque si sono divertiti un sacco. Li avevamo messi in posizione strategica sul camper di Marco e Marina. Hanno visto tutto e gli è pure piaciuto. Beati loro. Noi eravamo un po’ in panico. Questa comunque è stata la iella n°1. Partiamo ed arriviamo per cena con il sole a CZESTOCHOWA. Ottimo il parcheggio dietro il monastero (24 ore 12 zloti). Ci si scaldano gli animi oltre che asciugarsi ombrelli, k-way ecc.ecc. Ci indirizziamo a visitare Jasna Gora. E’ una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo. Si venera l’icona della Madonna Nera con il Bambino, la regina della Polonia. Le visite partono dalle 6 del mattino fino alle 21.30. Dicono che ci siano ore di coda e file davvero interminabili. Quando arriviamo c’è ancora tanta gente che assiste alla Messa. Ci sono canti bellissimi in polacco che si diffondono nell’aria tramite altoparlanti. C’è un’atmosfera incredibile, irreale, non riesco a descriverla. Entriamo in chiesa (molto bella) e poi, quando tutta la gente esce, riusciamo ad avvicinarci all’immagine Sacra. Fuori noi chiudono i portoni. Andiamo alla solita ricerca di un gelato. In ogni angolo ci sono gruppi di giovani in cerchio che cantano ed invitano tutti ad unirsi. Credo siano tipo i Papa boys. Tutti a nanna pronti per una nuova giornata.

8) 06.08.2005 sabato km.249 km.tot.2427 tempo: bello/nuvolo

Spostamento alle 6.30 a VARSAVIA. Ci ha aiutati un taxista a raggiungere il campeggio che si trova parecchio fuori dal centro ed è introvabile senza indicazioni (altro segnale che dimostra il loro disinteresse nel favorire il turismo). Molto bello, piccolo, sotto una pineta e su prato inglese. Andiamo subito in centro. Raggiungiamo in ½ ora il palazzo sull’acqua nel parco di Lazienki. A dir poco bellissimo. Ci saranno almeno 30 spose che fanno il servizio fotografico. C’è un concerto di musica lirica che ha creato un’incredibile ilarità tra il pubblico perché, ogni volta che la cantante iniziava a cantare, 4 pavoni appollaiati sulle colonne intorno all’arena, cantavano pure loro. La cantante sembrava una cornacchia, loro i protagonisti. Andiamo in centro. Bellissima la piazza del mercato con la sirenetta guerriera e la seguente piazza dove c’è la chiesa. Come avevo già scritto in un precedente itinerario, le guide sono più esaurienti di quanto non potrei mai esserlo io. Torniamo ai camper. Docce, cena, bucatini vari (qui finalmente si può stendere bene all’aria aperta) e poi passiamo la serata, anziché parlare tra di noi adulti, a cercare di mediare le lamentele dei bimbi che sono stanchi e un po’ insopportabili. Per fortuna ne abbiamo passate così solo 2 o 3. Certo che bisogna anche capirli … li stiamo mettendo sotto torchio con i nostri giri …Tutti a nanna presto ma riusciamo ad addormentarci alle 3.00 quando la discoteca lì vicino finisce di suonare …

9) 07.08.2005 domenica km.277 km.tot.2704 tempo: bello

Ci hanno regalalo due bottiglie di gazzosa al campeggio per il disturbo di questa notte. Ci spostiamo con il camper ed andiamo a vedere i giardini del palazzo di Wilanow. Belli. Ai bimbi sono piaciute più che altro le papere. Martina ha avuto una crisi esistenziale quando Marco ha cercato di farle capire che i fiorellini che aveva gentilmente strappato e fatto a pezzettini erano rossi e non gialli … da morire dal ridere …sembravano il gigante e la formica quando sbraitavano: giallo una e rosso l’altro …Ci spostiamo e sostiamo nel parcheggio di un centro commerciale dove, dopo pranzo, io, Marina e Noemi andiamo a fare la spesa. Ci dirigiamo poi al PARCO BIALOWIEZA. Pernottiamo con altri 4 camper nel parcheggio dietro il punto informazione, vicino ad un bar dove un ragazzo strimpella con la chitarra fino alle 24.00. Giro per il bosco e poi a nanna.

10) 08.08.2005 lunedì km.0 km.tot.2704 tempo: bello/nuvolo/pioggia

Riusciamo ad avere informazioni da una signora del posto. Marco e Pier ci hanno raccontato che aveva l’ossigeno sulle spalle. Non avrebbero dovuto chiederle nulla perché si è talmente agitata per cercare di farsi capire che alla fine non respirava più ed erano quasi sul punto di chiamare l’ambulanza. Per 300 zloti a famiglia prenotiamo un giro all’interno del parco, della durata di 3 ore, su di un calesse con guida che parla inglese. Per poter entrare da soli a piedi o in bici bisogna avere dei permessi, se entri con la guida è responsabile lui. All’ingresso c’è un cancello in legno ed una guardia (credo un militare). Qui siamo a soli 3 km.dalla Bielorussia quindi i controlli sono rigidissimi. Il parco è molto bello, pieno di piante secolari. In alcuni punti ci hanno fatti camminare su delle passerelle per non rovinare il bosco. Ripeto, bello ma se avessimo intravisto uno dei 30 lupi o uno dei tanti bisonti (questo è appunto il parco dei bisonti europei) che qui vivono, ci avrebbe entusiasmati maggiormente. Non siamo esperti di botanica altrimenti lo avremmo apprezzato di più. Torniamo per pranzo e dopo il pisolino inforchiamo le bici e percorriamo i primi dei tanti chilometri che abbiamo pedalato. Passiamo nel bosco ed arriviamo alla riserva dei bisonti. Qui ci sono anche 5 lupi, cervi, cinghiali e vari altri animali tra cui il cavallino tipico polacco. Siamo ancora nel parco quando all’improvviso incomincia a diluviare. Ci siamo riparati sotto le piante. Quando usciamo per fortuna smette e ci lascia tornare al camper. Torniamo dalla statale. Ci sono delle belle casette con il tetto in paglia ed il mulino a vento. Carino. Arriviamo appena in tempo al camper per non beccarci il secondo lavone della giornata. Matteo si lamentava già per strada che la sua bici non funzionava bene. Abbiamo controllato e ci siamo accorti che i pedali sono durissimi e poi si bloccano del tutto: iella n°2. Speriamo di riuscire a trovare un ciclista che ce l’aggiusti perché abbiamo in programma di girare anche gli altri parchi in bici. Potremmo portare Matteo sul seggiolino posteriore e Martina in quello piccolo davanti però, per lui che vivrebbe in bicicletta e che in queste vacanze potrebbe sfogarsi, sarebbe un grande dispiacere. La sera la passiamo sul camper. Tutta la notte piove.

11) 09.08.2005 martedì km.320 km.tot.3024 tempo: pioggia

Bollino nero sulla giornata. Diluvia tutto il giorno. Siamo poi venuti a sapere che questo è stato un nubifragio che ha colpito tutto il centro est dell’Europa. Viaggiamo sempre sotto una pioggia paurosa e dappertutto si vedono alberi o caduti o con i rami rotti. Ci indirizziamo a TYKOCIN, un villaggio dove dicono nidifichino molte cicogne. Onestamente ne abbiamo viste poche. Arrivando in questo paesino troviamo un ciclista (Matteo lo chiama biciclettaio). Pier, sotto la pioggia incessante, scarica la bici ed entra nel negozio. Il gentile vecchietto era seduto e non faceva assolutamente nulla. Appena capisce che non è polacco non lo lascia neppure parlare e gli urla dietro di uscire facendogli capire che non ha nessuna intenzione di aiutarlo … e dire che ha visto che la bici è di un bambino … Questo dimostra che larghezza di vedute hanno le persone anziane in Polonia. Non voglio generalizzare perché ne abbiamo trovate anche di gentilissime però sono davvero chiusi con gli stranieri. Pier torna parecchio arrabbiato e bagnato. Poi, iella n°3, si rompe metà di un gommino del tergicristallo sinistro. Scendere ad invertirli è improponibile quindi Pier viaggia con la testa leggermente abbassata. Che comodo!!!! Dicevo che siamo arrivati a pranzo a Tykocin. Bel paesino senza un’anima in giro. Pranziamo e poi proseguiamo per la tappa seguente, il PARCO BIEBRANSKI, la zona più umida d’Europa dove vivono tantissimi alci. Decidiamo di non fermarci visto il tempo e , proponendoci di tornarci il giorno dopo se migliora, proseguiamo per AUGUSTOV, un paesino sul lago. Molto carino ma neanche qui riusciamo a scendere. Pier e Marco vanno all’ufficio informazioni poi giriamo per due ore alla ricerca dell’area di sosta. Non la troviamo. C’è solo un parcheggio in riva al lago ma pieno di piante divelte. Non è il massimo della sicurezza. Torniamo all’ufficio informazioni e ci dà altri due posti. Andiamo a vederli ma sono in riva al lago che continua ad ingrossarsi a vista d’occhio. Decidiamo di proseguire per il parco seguente. Ci arriviamo dopo cena. Il PARCO è il WIGIERSKY (habitat dei castori). Il centro informazioni è a Krzyne sul lago Wigry. Pernottiamo da soli nel parcheggio. Tutta la notte diluvia. C’è un vento pazzesco e l’acqua arriva a secchiellate. Pier, che dome nel letto a castello in fondo, continua a sentire acqua che scroscia nel camper ma non capisce da dove arriva. Dopo un po’ punta la pila nel fondo del suo letto e vede un rigagnolo che entra dalla parte superiore del gavone. Era già da un po’ che dovevamo cambiare quella guarnizione ma come al solito non si ha mai tempo di sistemare un po’ il camper. Quindi iella n°4 il piumone sul fondo si è bagnato. Incominciamo a pensare di essere davvero sfortunati. In tutti i nostri viaggi (abbiamo una media di 13.000 km. all’anno) non ci è mai capitato nulla ed ora una grana dietro l’altra tutte dovute alla pioggia. Certo che se fossimo andati nel Sahara …

12) 10.08.2005 mercoledì km.156 km.tot.3180 tempo: pioggia/bello

Ci svegliamo ancora sotto la pioggia. E’ improponibile andare a vedere il parco quindi proseguiamo. Torniamo ad Augustov. Pier e Marco tornano al punto informazione di ieri dalla solita signora. Ci hanno detto che li ha guardati in modo strano. Continuando a vederli insieme e da soli avrà pensato che sono dell’altra sponda. Siamo in pieno sconforto per il tempo quindi cerchiamo di informarci sulle previsioni. Navigano in internet ed escono demoralizzati. Ci comunicano che, guardando l’Europa, c’è un’incredibile massa nera sulla Polonia, i Paesi Baltici e la bassa Finlandia fino a venerdì poi migliora. Speriamo. Ci spostiamo ad ELK, parcheggiamo proprio sul lago. Qui, nella Masuria, ci sono tantissimi laghetti più o meno grossi. Smette di piovere anche se è ancora nuvolo. Scendiamo a fare un giro lungo il lago che risulta molto ingrossato e molte barchette sono affondate. I bambini si sfogano. Pier nota che c’è un chiodo dentro nella ruota del nostro camper. Jella n°6. Dopo pranzo la cambia per sicurezza. Lui incomincia ad essere davvero stufo e continua a dire che la prima cosa che facciamo appena arrivati a casa è vendere il camper (cambierà subito idea anche perché le nostre jelle, per fortuna, finiscono qui). Proseguiamo sulla strada rossa, anche se sembrerebbe di più una bianca, attraversando campi di grano, paesini piccolissimi di contadini e tantissimi laghetti. Ci sono mucche bianche e nere e cavalli che pascolano dappertutto. E’ un bel paesaggio. Arriviamo a MIKOLAJKI per merenda. Ci fermiamo in un parcheggio dove si può sostare anche di notte. I camper vengono messi sul prato e pagando 4 zloti ci fanno caricare acqua (il wc a cassetta si può scaricare nei gabinetti). Ci attacchiamo alla corrente per ricaricare telecamera e macchina fotografica. Facciamo pure il bucato. Pier e Marco riescono a sistemare la bici di Matteo. Questo lo rende felicissimo. Andiamo in centro. E’ davvero un bel paesino. Lungo l’argine del lago ci sono tantissime barchette ormeggiate. Anche se è uscito il sole fa freddino per via del vento. Comperiamo due cartoline (i francobolli li vendono solo alla posta). Pier e Marco prendono, come “aperitivo”, un tremendo hamburger mentre noi e i bimbi ci accontentiamo di patatine fritte (davvero buone). Proseguiamo il nostro giretto con tappa al punto informazione per sapere se ci sono cicle ciclabili (piste ciclabili), come le chiama Noemi. Ci fermiamo ad alcune bancarelle dove comperiamo un pile per me ed uno per Pier. Siamo stufi di continuare ad indossare due o tre golf per volta. Ceniamo e poi andiamo ancora a fare due passi. Notte tranquillissima.

13) 11.08.2005 giovedì km.0 km.tot.3180 tempo: nuvolo/pioggerellina

Partiamo in bici. Noemi e Martina si siedono nel carretto (uguale a quelli che si vedono spessissimo nei paesi nordici), Matteo e Francesca sono con le loro bici. Ci fermiamo alla bancarella di ieri per comperare una felpa pesante anche per Matteo almeno è più libero nei movimenti e anche per pedalare. Percorriamo una strada sterrata sulle collinette intorno al lago. Davvero un bel paesaggio. Fa freddino ed è sempre coperto. Pranziamo vicino ad un molo su dei tavoloni in legno. D’ora in avanti i pic-nic saranno all’ordine del giorno. Troviamo un piccolo bar quindi facciamo tappa gelato e una bella partita a calcio balilla. Ripartiamo e Martina si addormenta subito. Nel carretto loro stanno benissimo, sono riparate dal vento e possono giocare. Marco non ha dato segnali di cedimento però credo che trainare 35 kg. non sia molto facile. Percorriamo in tutto 22 km. su sterrato. Rientriamo al camper soddisfatti alle 15.30. Lasciamo le bici e andiamo in paese per far merenda con un dolce molto gettonato: il goffry. E’ una cialda a quadratoni sulla quale mettono panna montata, frutta, cioccolato, crema, tutto quello che si vuole. Torniamo al camper per cenare e poi tutti a nanna presto. Non so come hanno fatto i due bimbi grandi a non essere stravolti per il giro in bici. Alle 21.30 non volevano neanche andare a dormire.

14) 12.08.2005 venerdì km.168 km.tot.3348 tempo: nuvolo

Partiamo alle 6.30 e ripercorriamo a ritroso la strada dell’altro ieri. Passiamo per Augustov (Marco e Pier volevano andare a fare un salutino alla loro amica …) ed arriviamo per colazione al PARCO WIGIERSKY. Parcheggiamo nel posto dell’altra sera, andiamo al punto informazione a farci dare la cartina e poi partiamo in bici alla ricerca dei castori. Percorriamo 24 km. di sterrato in mezzo ai boschi. Noemi e Martina sempre nel carretto e Marco sempre felice. Il paesaggio è bello. Usciamo poi dal bosco per la gioia di Marina che è stata letteralmente mangiata dalle zanzare. Qui in Polonia ne sono tantissime e sono davvero grosse. Mosche invece per fortuna ce ne sono poche. Passiamo in mezzo ai campi di grano e a distese di prati pieni di mucche e cavalli. Arriviamo al punto dove ci sarebbero dovuti essere i castori ma è del tutto inagibile. C’è una scarpata ripidissima e piena di rovi. Non ci proviamo neppure a scendere. Magari i castori c’erano, noi però non li abbiamo visti. Facciamo il nostro solito pic-nic delusi. E’ stata una fregatura. Solita informazione polacca. Dalla cartina risulta che c’è un percorso segnato in verde che parte dai camper e gira intorno a due laghetti. Tutti vanno a riposarsi tranne Marina ed io che decidiamo di percorrerlo. I laghetti sono bellissimi. Ci sono tutt’intorno i pini e dei praticelli verdi. C’è un punto di osservazione per gli uccelli. Troviamo una signora lituana che, in un ottimo inglese, ci spiega che se costeggiamo il lago si vedono i tronchi rosicchiati dai castori. Ne troviamo una decina. Delle piante con un tronco di circa 40 cm. erano a terra con tutta la “segatura” intorno. Almeno abbiamo avuto la certezza che i castori qui ci sono. Torniamo soddisfatte al camper pensando di trovare Matteo e Francesca stanchi morti ed invece … i papà sono ko … loro due sono freschi e riposati. Il percorso di ieri è stato più facile mentre quello di oggi nel bosco davvero faticoso. Loro però non ne hanno risentito. Ci spostiamo a Wigry. Ci sono una chiesetta ed un campeggio. Dal campanile, ovunque si guardi, si vedono solo laghi. Ceniamo nel parcheggio fuori dalle mura. Volevamo dormire qui poi, continuando a vedere la stessa macchina della polizia che continua a girare e non capendo se qui non si può pernottare o se è pericoloso, torniamo al parcheggio del punto informazione del parco. Sono solo 15 km. Notte tranquilla.

15) 13.08.2005 sabato km.364 km.tot.3712 tempo: bello/nuvolo/pioggerellina

Partiamo alle 6.30 per percorrere la via delle cicogne segnalata da una rivista. Facciamo colazione a Wegorzewo. Abbiamo allungato la strada per venire a vedere questo paesino ma non è nulla di che. Arriviamo a GIERLOZ, vicino a Ketrzyn, per visitare la “tana del lupo”. Sono vari bunker dove Hitler e il suo seguito hanno vissuto per 3 anni durante la 2^guerra mondiale e poi è stato in parte distrutto dai bombardamenti. Il suo bunker (il n°13) e quello del suo braccio destro sono quasi intatti. Sono mastodontici, dicono che lo spessore delle mura sia di 5 metri. Comunque nulla di che. Pranziamo e carichiamo acqua. I bimbi si sfogano e poi ripartiamo per il nostro giro che è stato davvero una fregatura. Di tutti i paesini indicati solo due sono sulla cartina e diventiamo matti a cercarli. Gli altri non li troviamo. Abbiamo trovato davvero caratteristico SZCZURKOWO. Ci saranno una quindicina di case. Su ciascuna ci sono anche 3 nidi di cicogne, altre li hanno costruiti sui pali della luce o sugli alberi. Ce ne sono davvero tante. Appena arriviamo escono tutti e ci circondano il camper. I bambini allungano le manine e gli diamo le caramelle. Sembra di essere in Africa. Credo che parleranno per dei giorni di noi perché penso che non abbiano mai visto un camper in vita loro. Non hanno nulla da fare tranne che occuparsi di un pezzo di terra, di due mucche e qualche gallina. La cosa più incredibile di questo paese è che la strada finisce contro il filo spinato. Oltre c’è solo bosco. Siamo al confine tra la Polonia e quel pezzo di Russia che si trova sul mare separata dalla restante dai Paesi Baltici. Oltre il filo spinato non si può assolutamente andare. Ci ha impressionati il fatto che nel 2000 ci siano ancora posti così. Incomincia a piovere e stufi di far chilometri puntiamo a OLSZTYN. Sostiamo nel parcheggio alla sinistra della porta nuova di fronte all’edificio della posta. Ceniamo poi smette di piovere e facciamo un giro per il paese. Bellissimo. Vediamo pure i fuochi artificiali. Domattina torniamo a fare un giro.

16) 14.08.2005 domenica km.155 km.tot.3867 tempo: bello

Mentre i bimbi giocano fuori dal camper con la supervisione dei papà, io e Marina torniamo in centro per fare due foto e per comperare il pane. Lo troviamo in un piccolo negozietto. Qui abbiamo a che fare con due persone davvero maleducate. Dovevamo essere servite noi ma una ragazza entrata dopo ci passa tranquillamente davanti. Aveva sentito che eravamo straniere e quindi ha creduto di avere la precedenza. Le faccio notare la cosa e questa parla in modo molto scocciato con la commessa la quale altrettanto scocciata mi serve. Avevo bisogno parecchie cose ma prendo solo il pane ed esco. Giriamo per il paese. E’ davvero bello, la luce del giorno ed il sole lo fanno davvero risaltare. La piazza è circondata da casette di colore diverso ed ogni punta del tetto è di forma diversa dalle altre. Marita assolutamente una sosta. Soddisfatte torniamo al camper e proseguiamo per Ostroda. Vogliamo vedere il CANALE EBLASKI che collega Ostroda ad Elblag. E’ caratteristico in quanto il canale ha un dislivello notevole dalla partenza all’arrivo quindi è stato realizzato un sistema di chiuse e di binari sui quali vengono trainate le barche per ovviare al problema. Prendiamo la statale 7 in direzione Elblag e dopo 35 km.sulla sinistra prendiamo per Drulity. Ancora 6 km. e poi in direzione Buczyniec. Qui si può vedere uno di questi ingegnosi marchingegni. La barca sembra che navighi sull’erba. Molto originale. Pranziamo e poi proseguiamo per MARBORK. Ci fermiamo nel parcheggio di fronte all’ingresso dove si può pernottare. Andiamo subito a visitarlo. Ci sarebbe la possibilità di prendere una guida italiana che per 3 ore fa visitare il castello ma coi bambini sarebbe improponibile, quindi facciamo i turisti fai da te. E’ di incredibile bellezza e tenuto benissimo sia fuori che dentro. E’ tutto in mattoncini rossi e dicono sia il più grande castello gotico d’Europa. Si trova sulla Vistola. Andiamo a fotografarlo anche dall’altra sponda e notiamo che si rispecchia nel fiume. Ripeto: bellissimo. Ceniamo e poi stiamo fuori a fare due chiacchiere.

17) 15.08.2005 lunedì km.93 km.tot.3960 tempo: bello

Ci spostiamo nella penisola nel golfo di Danzica che confina con la Russia. Ci fermiamo in un pole namiotowe (vedi note tecniche a fine itinerario). Bello su prato e in riva al mare. Indossiamo i costumi, ci carichiamo di giochi da piaggia, teli, stuoie ecc.ecc. e … la famiglia Fantozzi va al mare. I bambini sono euforici, in men che non si dica sono in acqua (tranne Martina che non immerge neppure un ditino). L’acqua è gelata. Noi ne approfittiamo per crogiolarci al sole. C’è vento ma non dà particolarmente fastidio. Facciamo il pic-nic. Rimaniamo lì fino alle 16.30 quando si sveglia Martina che ha dormito nel passeggino. Andiamo via perché si è alzato parecchio vento e fa freschino. Tutte le famiglie hanno dei paravento per ripararsi. Torniamo ai camper, laviamo il bucato e poi inforchiamo le bici per andare a curiosare al confine con la Russia. Sulla cartina questa penisoletta è segnata in rosa (zona proibita), credo che nessuno abbia libero accesso dalla terraferma. Solo Marco riesce a raggiungere di corsa la recinzione di filo spinato, noi con i bambini non ci proviamo neanche, è tutto sconnesso nel bosco. Ha detto che il filo spinato era tutto rotto e lui lo ha superato solo per prendere la sabbia per me (faccio la collezione di tutte le sabbie del mondo), davvero gentile. Torniamo al camper. Ceniamo e dopo scendiamo solo noi. I bimbi sono stanchi, con quello che hanno corso in spiaggia. Scende un’umidità incredibile. Si vedono un sacco di stelle cadenti. Notte silenziosissima.

18) 16.08.2005 martedì km.207 km.tot.4167 tempo: bello

Partiamo alle 6.30. Pessima scelta perché c’è una strada tremenda e i bimbi alle 7.00 sono tutti svegli. Pazienza, ci siamo alzati presto per niente. Marco ha fatto un giro prima di partire e ha detto che sulla piccola spiaggia in mezzo alle canne vicino ai nostri camper era pieno di impronte di piccoli zoccoli, forse bambi. Sarebbe stato carino vederli. C’è una nebbia incredibile poi poco per volta si dirada per lasciar vedere un cielo azzurrissimo. Ci fermiamo dopo Danzica per fare spesa in un supermercato. Non abbiamo visitato questa città convinti fosse solo un grande porto. Dei signori nei giorni successivi ci hanno smentito. Hanno detto che è davvero bella. Pazienza. Ripartiamo per arrivare nella penisola di Hel per pranzo. Andiamo fino in fondo, ad Hel appunto, ma non è un gran che quindi torniamo indietro di qualche chilometro a JASTARNIA ed entriamo in un pole namiotowe vicino al piccolo aeroporto turistico. Andiamo in spiaggia dopo pranzo solo io, Marina e i bimbi grandi. Martina e i papà stanno sul camper a schiacciare un pisolino. Riusciamo a stare al mare solo un’oretta per il forte vento. Quando torniamo i papà li portano tutti a vedere i due piccoli aerei che fanno fare un giro panoramico sulla penisola ai turisti e poi ancora in spiaggia. Io e Marina ci riposiamo. Ceniamo fuori dal camper e poi chiacchieriamo senza bimbi fino a tardi.

19) 17.08.2005 mercoledì km.0 km.tot.4167 tempo: bello

I papà ed i bimbi vanno a fare un giro in bici mentre io e Marina ci godiamo due ore di tranquillità in spiaggia. La gente arriva intorno alle 12.00 quindi la mattina si sta davvero bene, tranquilli e senza vento. Il mare è limpido e leggermente increspato. Relax completo. La truppa arriva per pranzo. Bagno e nel frattempo i papà, che non sono da stare in spiaggia ad oziare, vanno al camper a preparare la carbonara. Ottima. Pisolini vari e poi andiamo in bici in paese. Carino e pieno di gente. Comperiamo collanine in legno. Ci sono molte bancarelle di ambra finta. L’ambra è caratteristica di questi posti. Dicono che il Mar Baltico ne sia pieno. Ceniamo a base di pesce in un ristorantino. Il cameriere dopo aver preso le nostre ordinazioni è andato a fare una doccia. Parlava pochissimo inglese ma si è dato talmente tanto da fare per capire e farsi capire che gli abbiamo lasciato 20 zloti di mancia. Era felicissimo. Abbiamo mangiato davvero bene. Tutto pesce per la modica cifra di 160 zloti (40 euro) in 8. Facciamo fare un giro ai bimbi sulle giostre, gelato e poi torniamo ai camper.

20) 18.08.2005 giovedì km.99 km.tot.4266 tempo: bello

Ci svegliamo con calma. Matteo ha 39° di febbre … ci credo con tutti i bagni di questi giorni … non c’era verso di farlo uscire … Partiamo dopo carico e scarico per LEBA. Giriamo per il paese con il camper. Pienissimo di gente. Io e Matteo stiamo sul camper mentre gli altri vanno in centro a prendere il pane e le brioches poi entriamo in campeggio. Bellissimo. Ci mettiamo proprio davanti ad un tremendo parco giochi. I bimbi non li sentiamo più per 1 ora. Pranziamo e poi tutti a nanna. Matteo dorme 3 ore e quando si sveglia non ha più niente ed è in splendida forma. Per fare ammalare lui ce ne vuole, non si prende mai niente. Partiamo in bici fino alle dune mobili (15 km.andata e ritorno). C’è un paesaggio incredibile. E’ come in Danimarca vicino a Skagen. Lo chiamano il sahara polacco. C’è un grosso lago poi la pineta con queste dune che la stanno coprendo e poi il mare. Ci rotoliamo per due ore. Scaliamo le dune e scendiamo di corsa. Facciamo una puntatine al mare e poi passiamo in cresta ad una duna. C’è un vento incredibile e la sabbia ci fa male ai polpacci. Bellissimo. Torniamo ai camper e dopo la doccia per togliere tutta la sabbia ceniamo alle 21.00 poi tutti a nanna soddisfatti.

21) 19.08.2005 venerdì km.81 km.tot.4347 tempo: bello

Dopo carico e scarico proseguiamo par CZOLPINO. Ci impieghiamo quasi due ore par fare pochi chilometri. Vogliamo vedere le dune da un’altra prospettiva. Ci fermiamo nel parcheggio, pranziamo con un panino al volo e inforchiamo le bici. Martina si addormenta subito sul seggiolino, oggi non usiamo il carretto. Arriviamo fino al faro. E’ faticosa la salita della collinetta perché dobbiamo spingere le bici sulla sabbia. I bimbi non ce la fanno e dobbiamo spingere pure le loro. Averlo saputo ci muovevamo a piedi. Visitiamo il faro per 3 zloti ad adulto e 2 a bimbo mentre Martina dorme su di un telo sotto un pino. C’è un bel panorama. Proseguiamo poi per arrivare in spiaggia. Il mare è molto bello ed invitante … se solo non fosse così freddo … c’è poco vento e poca gente. Pedaliamo sulla battigia per circa 3 km. con il terrore che i bimbi finiscano in acqua. Per fortuna sono dei ciclisti bravissimi e non si bagnano. Ci fermiamo un’oretta a crogiolarci al sole poi superiamo la duna verso l’interno e facciamo tappa gelato al bar. Torniamo ai camper e ci spostiamo di pochi chilometri per arrivare a KLUKI. E’ un paesino di poche anime, c’è solo un museo delle case tipiche e dei vecchi mestieri polacchi. Parcheggiamo nel prato di una casa. Un ragazzo per 10 zloti a camper ci dà la possibilità di pernottare da lui. Qui si usa così per cercare di guadagnare qualche soldo. Andiamo a piedi sino all’osservatorio. Si trova vicino al lago in mezzo alle canne. Anche qui è pieno di impronte di piccoli zoccoli. Il panorama è bello. Si vede il lago, il bosco, le dune mobili poi ancora bosco, spiaggia e mare, il tutto al tramonto. Tornando notiamo dei tori in un recinto e dei cavalli davvero belli. I bimbi fanno il verso dei tori ed una vecchietta si mette ad urlare come non so cosa. Non mi risultava che non si potesse fare però, a giudicare da quanto si è arrabbiata, o i bimbi l’abbiano fatta grossa o semplicemente anche lei non sopportava i turisti. La superiamo poi i bimbi si mettono a fare il verso del cane e quella torna a sbraitare al che ci giriamo e le ridiamo letteralmente in faccia. Torniamo al camper. Chiedo al padrone di casa se mi può caricare la telecamera e lui gentilmente accetta. Dopo cena facciamo due chiacchiere e poi tutti a nanna.

22) 20.08.2005 sabato km.260 km.tot.4607 tempo: bello

Prima di partire andiamo a suonare al campanello di casa per regalare alla loro bambina di circa un anno dei giochi. Sarebbe stato meglio dei vestiti però avrebbe potuto offendersi. Non voleva accettare neppure i giochi ma i bimbi hanno insistito. Ci spostiamo sino al parcheggio dal quale si arriva alle dune. Prendiamo la bici per fare 5 km. in mezzo al bosco. Parcheggiamo, lasciamo le scarpe e ci incamminiamo. Ci hanno detto che ci vuole 1 ora di cammino nella duna per arrivare al mare. Facendo 4 km. sulla spiaggia verso ovest si raggiungerebbe il faro dove siamo stati ieri. Praticamente è un quadrato. Anche qui il paesaggio è incredibile. Essendo presto non c’è nessuno. Camminiamo e ci rotoliamo per due ore. Torniamo alle bici e poi al camper abbastanza cotti. Faceva parecchio caldo non essendoci il vento. Pranziamo poi solito gelato e poi partiamo. Arriviamo a MIEDZYDROJE nel parco Wolinski per l’ora di cena. Entriamo in un bel campeggio. Ceniamo e poi stiamo fuori a chiacchierare. Ci sono parecchie zanzare ma siamo attrezzati con zampironi.

23) 21.08.2005 domenica km.24 km.tot.4631 tempo: bello

Partiamo in bici. Il paese è come Rimini. C’è tantissima gente. Ci fermiamo in un punto informazione. Vogliamo andare a vedere le scogliere a strapiombo ma non riusciamo a trovarle. Il parco è in riva al mare ma c’è solo un sentiero a piedi. Ci sono dei punti panoramici e cerchiamo di arrivarci. Dobbiamo per forza passare sulla statale dove le macchine sfrecciano a velocità folli. Arriviamo al punto panoramico ma non è nulla di che e siamo parecchio demoralizzati. Le scogliere non si vedono e il mare è irraggiungibile. Pranziamo e poi siamo costretti a proseguire. Ormai abbiamo fatto 12 km. e ne mancano solo 3 per arrivare al paesino seguente, Wiselka. Tornare indietro è da pazzi su quella strada quindi decidiamo di proseguire. Al massimo tornano indietro solo i papà e vanno a prendere i camper. Per loro è una passeggiata fare la strada da soli, è pericolossimo con i bambini. Aver saputo che era così non ci saremmo mai imbarcati in una pazzia simile. Arriviamo al paese e notiamo che c’è una fermata dei pullman. Chiediamo informazioni e scopriamo che torna a Miedzydroje. Perfetto. Andiamo in spiaggia. C’è parecchia gente ma va benissimo perché i bimbi sono stanchi e stufi. Martina si addormenta subito su di un telo e i bimbi giocano. Alle 16.30 i papà portano le bici alla fermata del pullman, salgono e tornano indietro. Noi intanto ci prepariamo con calma. Alle 17.30 sono di nuovo lì con i camper. Carichiamo le bici e torniamo al campeggio. Docce varie, cena e poi fuori come al solito a chiacchierare. Matteo e Francesca fanno gli innamorati, anzi, mi sa che lo sono davvero perché spesso camminano abbracciati o per mano creando gelosia in Noemi che cerca a tutti i costi di mettersi in mezzo. Dicevo che fanno gli innamorati e vanno ad appartarsi su di un telo in mezzo al prato a guardare le stelle. C’è vicino a loro una tenda con dei signori che li guardano. Chissà le risate che si sono fatti. Ultima notte polacca.

24) 22.08.2005 lunedì km.399 km.tot.5030 tempo: bello

Usciamo dal campeggio con l’idea di passare la giornata in spiaggia e di spostarci al nord della Germania, sull’isola di Rugen, dopo cena quando i bimbi dormono, invece va tutto in fumo. Ci spostiamo imbarcandoci (gratis) per SWINOUJSCIE, l’ultimo pezzettino di terra polacca. Andiamo al punto informazione e veniamo a sapere che qui si può passare la frontiera solo a piedi quindi dobbiamo fare tutto il giro dello Stettiner Haff per arrivare in Germania passando da Nadrensee sulla A6, l’allunghiamo di 250 km. Arriviamo in spiaggia dove c’è un bel faro e tantissimi cigni e gabbiani. Volevamo appunto stare qui tutto il giorno nonostante abbiamo saputo di dover fare molta strada in più del previsto ma c’è talmente tanto vento da non riuscire neppure a fermarci mezz’ora. Pier e Marco sono andati al camper a prendere delle sedie e delle lenzuola con tanto di mollette per cercare di fare un paravento come quelli usati dai polacchi ma, dopo aver creato non poca ilarità nella gente intorno e dopo esserci resi conto che non funzionava per niente, decidiamo di andarcene. Andiamo in centro dove c’è una via pedonale piena di bancarelle e ristorantini. Pranziamo in uno di questi alle 14.00. Si mangia davvero bene al prezzo di 138 zloti (34 euro) in 8. Facciamo due passi con sosta per acquistare un cerchietto per Martina e dei giochini per gli altri. Partiamo e percorriamo gli ultimi chilometri in strada polacca per arrivare al confine alle 17.00. Non troviamo assolutamente coda e questa volta ci controllano appena i documenti. Arriviamo a Stahlbrode alle 20.30. Ci imbarchiamo per arrivare sull’isola e ceniamo sul molo quando sbarchiamo. Qui il traghetto costa 7 euro. Pernottiamo sul molo di SASSNITZ con altri due camper a 5 metri dal mare. C’è la luna piena ed è davvero un bello spettacolo. Noi siamo appassionati di porti, moli e scogliere. Durante i nostri precedenti viaggi abbiamo quasi sempre dormito vicino al mare e questa sera è la prima volta in tutta questa vacanza. Sarei rimasta lì delle ore a guardare il mare … ma … domattina i bimbi alle 8 sono svegli e bisogna essere in piena forma per soddisfare tutte le loro richieste.

25) 23.08.2005 martedì km.11 km.tot.5041 tempo: nuvolo/bello

Ci spostiamo ad Hagen con il camper dove troviamo un’incredibile area sosta camper su prato con carico e scarico. Parcheggiamo, prendiamo il pullman n°419 che ci porta in 2 minuti al centro del PARCO JASMUND, si poteva fare anche a piedi percorrendo 3 km. nel bosco ma noi siamo sfaticati. Per arrivare al mare e vedere le scogliere di gesso bianco (Stubbenkammer) scendiamo delle scale di legno. Sul primo gradino c’è il numero 412. Sappiamo di che morte dobbiamo morire per risalire. La discesa va benone. Lo spettacolo una volta arrivati è bello ma meno d’impatto rispetto a Mons Klint in Danimarca. Raccogliamo molti sassi (tanto non sarà già abbastanza faticosa la risalita) e passeggiamo sulla spiaggia facendo foto. Ci armiamo di forza e coraggio e saliamo. Nessun bimbo si è fatto prendere in braccio. Neppure Martina perché era attratta da un cagnolino che le scodinzolava davanti. Alle 14.00 siamo al camper. Pranzo e poi tutti, tranne io e Martina, vanno con il camper di Marco al porto di ieri sera. Prendono una barca e vanno a vedere le scogliere dal mare. Il giro dura due ore e quando tornano sono verdi per la nausea. Hanno detto che si ballava parecchio. Una volta scesi hanno trovato una bancarella che vendeva pesce affumicato e hanno comperato salmone e spiedini di gamberetti. Io non sono andata perché la barca partiva alle 16.00 e Martina ha pensato bene di addormentarsi 5 minuti prima della partenza con il camper. L’avrei fatta dormire sul passeggino in barca. Pazienza. Quando si è svegliata siamo andate con il passeggino nel bosco per arrivare al centro del parco dove siamo arrivati stamattina con il pullman. Riprendo lo stesso 419 e torno al camper. Mi sono accorta che Martina ha perso il cerchietto e siccome mi spiaceva ho scaricato la bici e ho ripercorso la strada. Non l’ho trovato. Dopo cena scendiamo e decidiamo di fare i coraggiosi. Andiamo con le pile (ma spente) nel bosco. C’è un buio incredibile e tanti di quei rumori da fare venire veramente paura. Nessun bimbo (tranne la sottoscritta) si spaventa. Comunque è davvero un bel bosco, molto pulito e davvero fitto. Alle 22.00 tutti a nanna.

26) 24.08.2005 mercoledì km.79 km.tot.5120 tempo: bello

Andiamo con il camper al parcheggio di CAP ARKONA. Prendiamo le bici ed andiamo a VITT. Bellissimo paesino con le case con il tetto in paglia e un piccolo porticciolo con gli affumicatoi del pesce. Proseguiamo sulle scogliere per arrivare a vedere i due fari. Bello ma c’è parecchia gente e noi amiamo i posti un po’ meno frequentati anche se si sa che i posti belli sono quelli più gettonati. Torniamo per pranzo a Vitt. C’è un ristorantino che propone dei tremendi panini con salmone, aringhe affumicate o sotto aceto. Pranziamo così su di alcuni tavolini. Andiamo in un negozietto a comperare dei ricordini. Io compro un bellissimo faro in legno bianco e blu ed un quadretto con i nodi marinari, Marina 3 fari e altre piccole cosine. Torniamo al camper soddisfatte e quando Martina dorme ci spostiamo, zigzagando per le campagne, a SCHAPRODE. Entriamo in un campeggio molto carino con un tremendo parco giochi. I bimbi non li sentiamo più per due ore. Riusciamo a cenare fuori dal camper con una bella spaghettata di aglio, olio e peperoncino. A nostra insaputa questa sarà l’ultima cena delle ferie. Dopo facciamo un giretto vicino al mare.

27) 25.08.2005 giovedì km.617 km.tot.5737 tempo: pioggerellina/nuvolo

Avevamo deciso di andare sull’isola Hiddensee (sono ammesse solo le bici, non ci sono auto) imbarcandoci. Ci svegliamo presto per prendere il primo traghetto però notiamo che il tempo non promette nulla di buono. Marco e Pier vanno per fare i biglietti ma quando gli dicono che spenderemmo 65 euro a famiglia non li comprano e tornano a consultarsi con noi. Decidiamo di lasciare perdere. Se il tempo fosse davvero bello l’avremmo anche fatto ma vedendo che è così incerto è assurdo rischiare di prendere l’acqua e spendere così tanto. E’ stata una scelta azzeccata perché dopo 10 minuti incomincia a piovere. Decidiamo di anticipare così di un giorno il rientro. Dovevamo finire di fare il giro dell’isola domani e partire domani sera quando i bimbi dormivano per portarci un po’ avanti ma, a questo punto, anticipiamo ad oggi. Volevamo fermarci a vistare il castello di Granit ma poi rinunciamo vedendo il numero delle macchine parcheggiate fuori e ci spostiamo a SELLIN. Ci organizziamo per il pic-nic e poi andiamo verso la spiaggia. Sia questo paesino che Vitt li avevamo visti su alcune cartoline ed essendoci piaciuti li abbiamo visitati. Le case sono davvero belle tutte pitturate di bianco, azzurro, rosa. Arriviamo al mare. C’è un ascensore che porta in spiaggia. C’è un ristorante su palafitte con il molo dietro. Bello ma incomincia a gocciolare. Pranziamo di corsa poi altrettanto di corsa andiamo al camper. Andiamo a PUTBUS. Bel paesino tutto bianco e poi imbocchiamo la strada del rientro. La vegetazione è talmente fitta che sembra di essere in galleria. Traghettiamo e via verso casa. Sosta cena e poi ci fermiamo a dormire vicino a Lipsia in autogrill a mezzanotte. Continua a piovere a dirotto tutta la notte.

28) 26.08.2005 venerdì km.998 km.tot.6735 tempo: bello

Partenza alle 6.30. Il tempo è bello. Sosta pranzo poi passiamo il Brennero ed arriviamo per cena a Sirmione. I bambini si salutano. Non vogliono tornare a casa. L’umore è basso. Partiamo quando loro dormono ed arriviamo all’autogrill di Novara alle 23.00 passate. Decidiamo di andare a casa a dormire e di non fermarci qui. Ci salutiamo a malincuore. Ripartiamo e spegniamo il cb. Il canale 11 tace. Ho un magone grosso ma ho anche la certezza che molto presto si riaccenderà. Non abbiamo mai avuto uno screzio, non c’è mai stata neppure una tensione, siamo stati davvero bene insieme e ci siamo divertiti. Insomma, questa vacanza ci ha fatti diventare ancora più amici di prima. Arriviamo a casa. Entriamo in cortile. E’ quasi l’1.00 di notte. Si spegne il motore e si va a nanna. Per qualche giorno il camper si può riposare ma non troppo perché già questo fine settimana saremo pronti per nuove avventure.

Note tecniche:

– strade: pessime, da rompere gli ammortizzatori del camper. Non ci sono autostrade ma statali (rosse), comunali (gialle) e poi quelle bianche. Le statali spesso sono più brutte di quelle comunali per il transito dei messi super pesanti che hanno creato i solchi nell’asfalto. Il problema è che la distanza delle ruote dei camper non coincide con quella dei camion quindi devi cercare di non entrarci, si rischia di sbandare. Spesso sono segnate rosse anche strade che passano in mezzo alle campagne e per di più con un solo senso di marcia. L’asfalto è pessimo e i tratti senza buchi sono pochi. Migliorano per via del turismo nella zona sul mare. Fare molta attenzione perché i polacchi sono davvero molto spericolati nella guida. E’ pieno su tutte le strade di altarini di morti per incidenti. Guidano in modo spericolato comunque, segnaliamo la presenza massiccia di polizia. La macchina più gettonata è la vecchia 126 della fiat. E’ impressionante il numero di queste autovetture, ne vedi dappertutto.

– soste: in campeggi, parcheggi o nei pole namiotowe, aree sosta solo con carico e scarico senza toilette e attacchi luce. Nei parchi sempre davanti ai punti informazione o in parcheggi.

– rifornimenti e scarichi: abbiamo quasi sempre scaricato in tombini negli autogrill, i wc a cassetta nei servizi pubblici e l’acqua caricata nei campeggi o pole namiotowe. Nella maggior parte di questi si poteva solo caricare, lo scarico non esisteva quindi dovevamo aggiustarci diversamente. La costante del viaggio è stata: Marco in giro con il suo wc a cassetta. Era il suo incubo … cercare di scaricare

– gente: alcuni molto gentili (ma sono stati rari quelli che abbiamo trovato). La maggior parte era infastidita dalla presenza di turisti. Se gli chiedevi qualche cosa facevano finta di non capire neppure a gesti (vedi esperienza con il “biciclettaio”). Credo che questo paese non sia ancora pronto al turismo perché non fanno nulla per creare di facilitarci. I punti informazione sono rari e spesso le cartine sono inesatte ed incomprensibili … con un patrimonio naturale come il loro dovrebbero cercare di sfruttarlo incentivando le persone ad andarci, non ostacolandole. Da quello cha abbiamo percepito noi sono davvero chiusi e indietro di parecchi anni rispetto al resto dell’europa. Trovare qualcuno che parla italiano è impossibile mentre tra i giovani alcuni parlano inglese.

– condizioni meteorologiche: molto variabile, quando c’è il sole può capitare che dopo un po’ goccioli e poi torna il sole. Se c’è il sole fa caldo ma la sera ci va sempre almeno un golfino di lana. Nella zona dei parchi gocciola spessissimo, al mare, invece, abbiamo trovato sempre sole e vento. Consiglio capi pesanti e attrezzatura per la pioggia però anche magliette e pantaloncini e costume per il mare (sognatevi di fare il bagno, gli unici che riescono ad immergersi per 5 minuti sono i bimbi).

– sicurezza: molto tranquillo, anche per dormire fuori dai campeggi. Non ci è capitato di trovarci in situazioni poco piacevoli neppure nelle grandi città. Certo se uno se le va a cercare …

– gasolio: al litro 3,95 zloti

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