Porto Cesareo, il Salento poco conosciuto

La scoperta in loco di un posto che ti fa capire come non serva andare troppo lontano, all'estero, per trovare un mare da sogno e posti da non perdere
Scritto da: hellblazer1976
porto cesareo, il salento poco conosciuto
Partenza il: 01/09/2012
Ritorno il: 08/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Quest’anno abbiamo deciso di trascorrere una settimana in Salento, dove non eravamo mai stati. Dopo una ricerca su Internet, la scelta è ricaduta sulla casa di amici a Porto Cesareo, soluzione più economica rispetto ai preventivi, in alcuni casi folli, che ci sono stati fatti online (per la cronaca: ci hanno segnalato due B&B con un rapporto qualità/prezzo assolutamente onesto: il Grikal ed il Relax).

Più che un diario di viaggio, vorrei dare qualche indicazione che possa essere utile per chi abbia voglia di scoprire questo bellissimo posto. Segnalo infatti che nei vari siti che ho consultato, ho riscontrato più l’attenzione all’aspetto commerciale che non l’evidenziazione di cosa sia possibile fare e quali attrattive siano disponibili.

Innanzitutto, se andrete in macchina, mettetevi il cuore in pace. Lo dico con simpatia: se al nord si vive troppo freneticamente, al sud prevale la calma. Pertanto, guidando capita di doversi ricordare di questa condizione nel momento in cui ci si impegna in slalom tra macchine posteggiate più o meno liberamente, ciclisti in mezzo alla carreggiata e passanti disinvolti nel traversare la strada.

Al di là degli scherzi, la cittadina non è grande ma è molto trafficata, di giorno e ancor più di notte. Il lungomare, in parte strappato alle acque, è infatti meta trafficata e costeggia il centro vero e proprio, ricco di negozi e di chioschetti.

Proprio per questo traffico, se vi muovete in macchina (indispensabile per girare un po’ tra le bellezze salentine) sconsiglierei personalmente di cercare un alloggio troppo vicino al centro. Se infatti da una parte una sistemazione periferica (come la nostra) costringe a dover guidare anche solo per andare a colazione, dall’altra vi troverete paradossalmente con più margine di manovra.

A Porto Cesareo le cose da fare, apparentemente, non sembrano molte. Ma vi segnalo alcune attrattive: esiste l’opportunità di fare il giro in barca, immergendosi nel porto (dove giacciono 8 colonne romane, di marmo, perse forse in un naufragio) e girando per alcuni luoghi caratteristici; si possono noleggiare barchette con cui andare a visitare le isole che sono di fronte alla cittadina, molto vicine (noi non l’abbiamo fatto, ma ci dicono che siano molto interessanti); oppure, come accennato, si può pensare di girare in macchina, lungo la costa.

A nord, qualche chilometro oltre Torre Lapillo, i lidi sono assolutamente bellissimi, fatti di sabbia bianca, incorniciati dalle dune che erano caratteristiche della zona, prima che la speculazione edilizia degli scorsi decenni le tramutasse in cemento per le case costruite di notte; il mare è trasparente, simile a quello che vediamo nelle fotografie dei Caraibi.

Stiamo parlando della zona compresa tra Punta Grossa e Punta Prosciutto: diverse le marine attrezzate e non tra le quali potrete scegliere. Noi abbiamo optato per Lido Samanà, ben servito, con prezzi onesti (10 euro al giorno un ombrellone e due lettini) e con degli ombrelloni ornati da fronde di palma assolutamente caratteristici.

Per arrivarci bisogna seguire la litoranea verso nord, passare Torre Lapillo, e continuare per quattro o cinque chilometri.

In alternativa, scendete verso sud, sempre sulla litoranea. In una ventina di chilometri, la costa inizia ad alzarsi, diventando rocciosa. Non perdete, se vi piace il genere, una giornata a Porto Selvaggio: una decina di minuti di camminata vi porteranno in una baia di acqua limpida, con sorgenti di acqua naturale che sgorgano in mare, facendo sì che mentre si nuota la temperatura dell’acqua cambi continuamente, dal caldo al freddo e viceversa. Bellissimo.

A seguire, le 4 colonne, la montagna spaccata, Rivabella (dove la costa torna sabbiosa e un’ alternativa all’affitto dell’ombrellone è costituita dalla bella pineta circostante) fino a Gallipoli, bella cittadina (nel centro storico) completamente rovinata dalla parte nuova, sulla terraferma. Se amate la vacanza tra locali e discoteche è il posto che fa per voi, se come noi vivete già tutto l’anno in un ambiente stressante lasciate pure perdere!!!!

E ancora: Lecce con il suo barocco, a venti minuti di distanza da Porto Cesareo, Brindisi ed il suo centro storico…volendo tralasciare tutte le meraviglie di cui ci hanno parlato, le grotte in zona Castellaneta o quelle vicino a Santa Maria di Leuca, dove si può entrare solo in barca (ci siamo ripromessi che la prossima volta sapremo dove andare, quando avremo voglia di girare!).

E, in ultima battuta, qualche suggerimento di tipo culinario. Perchè non so voi, ma noi amiamo conoscere i posti dove ci rechiamo anche e soprattutto sedendoci a tavola.

Per le prime colazioni, direttamente nella piazza principale, vi consigliamo “Dolci Tramonti” o “Miramare”: vale la pena pagare il servizio al tavolo per sedersi, davanti ad un bel panorama, a bere il caffè e affondare i denti in un “pasticciotto” pieno di crema, o un krapfen pieno di cioccolato (al Miramare, dopo mezzanotte, cornetti caldi sfornati in diretta!).

Sorriderete probabilmente a vedere che solamente i residenti in loco hanno evidentemente diritto al bicchiere d’acqua a fianco della tazzina del caffè, ma sono comunque dettagli.

Se volete mangiare i prodotti tipici, acquistare degli arancini (molto buoni), calzoncini (consiglio quelli ripieni con cipolla), rustici o altre sfizioserie locali come la focaccia o i taralli pugliesi, il panificio all’angolo tra via Cilea e via Marzano saprà dare un perchè alla giornata…

E infine, per un pasto da ricordare, non possiamo non citare ampiamente il ristorante “Le Zagare”, sulla litoranea. Un paio di chilometri fuori Porto Cesareo, in direzione sud, troverete l’indicazione sulla sinistra. Una leggera salita e sempre a sinistra avrete il ristorante che non fa, come si potrebbe pensare, cucina calabrese, ma usa principalmente prodotti calabresi per i piatti che sono tutti quanti di loro invenzione personale. Quindi…non sarà strettamente cucina pugliese, ma se vi “contentate” di pesce pescato alla mattina e preparato al momento dell’ordine, beh, allora ci siamo. Ah ovviamente: cucinano tutto al momento, quindi se avete fretta lasciate perdere.

Un consiglio? Fatevi portare il menù, guardatelo e poi, quando al tavolo dovessero arrivare Paola o Fabio, fatevi consigliare da loro. Hanno in repertorio un centinaio di primi che il papà di Paola, il sig. Aurelio, prepara in cucina. Non potete non assaggiare i tagliolini al primitivo con melanzane e pesce spada, la pasta con il limone o i tagliolini al nero di seppia.

Insomma, non so se si capisce che siamo stati assidui frequentatori del posto. E alla cortesia e disponibilità dei titolari dobbiamo tutte le più importanti informazioni che ci hanno fornito e che abbiamo in parte riportato in questo rapido resoconto. Con la gratitudine di aver avuto una cucina di qualità assoluta abbinata a dei prezzi alla portata delle tasche di tutti.

Personalmente, non vediamo l’ora di tornarci!

E buona vacanza in Salento!

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porto selvaggio, la baia

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spiaggia Samanà

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porto selvaggio, piccola grotta



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