MALAYSIA: Kuala Lumpur e isole Perhentian

A pochi mesi di distanza dal sogno maldiviano, eccoci già di nuovo di ritorno da un’ altra meta altrettanto paradisiaca: la Malesia!! Il nostro viaggio è durato 2 settimane, abbiamo trascorso un giorno a Kuala Lumpur e il resto del tempo alle isole Perhentian. Abbiamo prenotato solo i voli su internet e l’ hotel a Kuala Lumpur, la...
Scritto da: Saretta080
malaysia: kuala lumpur e isole perhentian
Partenza il: 07/09/2009
Ritorno il: 22/09/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
A pochi mesi di distanza dal sogno maldiviano, eccoci già di nuovo di ritorno da un’ altra meta altrettanto paradisiaca: la Malesia!! Il nostro viaggio è durato 2 settimane, abbiamo trascorso un giorno a Kuala Lumpur e il resto del tempo alle isole Perhentian.

Abbiamo prenotato solo i voli su internet e l’ hotel a Kuala Lumpur, la sistemazione sulle isole abbiamo preferito sceglierla in loco in modo da vedere di persona i bungalows/stanze dato il basso livello di standard di cui eravamo già informati.

Abbiamo volato con Ryan Air da Torino a Londra, con Air Asia da Londra a Kuala Lumpur e ancora con Air Asia da Kuala a Kota Bharu per un totale di soli 480 €, ma prenotando con 4 mesi di anticipo.

Dopo 14 ore di volo finalmente atterriamo, si aprono i portelloni e la Malesia ci accoglie con 30° gradi circa e il 90% di umidità! Raggiungiamo immediatamente la capitale e il nostro hotel, il Swiss Garden Hotel, di buon livello. Abbiamo a disposizione un solo giorno a Kuala Lumpur e cerchiamo di vedere il più possibile…Non ero mai stata in una città asiatica e sono rimasta colpita dal caos, dalle luci, dal traffico e dal pullulare della vita che sembra non fermarsi mai, ma soprattutto dal contrasto tra la modernità e la tradizione che convivono pacificamente; lussuosi grattacieli sono stati costruiti accanto a fatiscenti condomini e la zona del golden triangle, del lusso e del benessere, non si trova poi tanto lontana dal quartire di China Town.

Siamo andati subito a vedere le famose Petronas Towers, le torri gemelle più alte al mondo, spettacolari, immense, ci si sente delle formichine minuscole; abbiamo fatto un giro nel centro commerciale sotto le torri, 6 piani di negozi tra cui le boutiques delle griffes più famose e ristoranti di ogni paese. Merita anche una visita all’ acquario con 5000 esemplari acquatici e marini. Molto suggestivo il passaggio nel tunnel con squali, tartarughe, mante, razze che ti nuotano sopra alla testa! Ma ciò che più mi è piaciuto di Kuala Lumpur è stato il quartiere di China Town con il mercatino diurno e notturno di Petaling street; decine di bancarelle tutte ammassate una sull’ altra, il regno del falso e dell’ imitazione, borse, cinture, scarpe, magliette…E nelle vie laterali il mercato della carne e del pesce…Non è stato facile resistere all’ odore di marcio di quel posto, polli in vendita vivi e morti, carne abbandonata sui banconi senza frigorifero nonostante i 30°.

Il giorno seguente ci siamo spostati alle isole Perhentian; volo interno della Air Asia da Kuala Lumpur a Kota Bharu, taxi (1 ora) da Kota Bharu a Kuala Besut, il porto di partenza per le isole, taxi boat (30 minuti) prenotato sul momento da Kuala Besut a Pulau Perhentian Kecil. Finalmente ha inizio il nostro soggiorno al mare! Abbiamo trascorso 2 giorni a Perhentian Kecil (l’ isola piccola) e i restanti giorni a Perhentian Besar (l’ isola grande).

Kecil: il taxi boat ci ha scaricati a Long Beach, lunga spiaggia di sabbia bianca, con tutte le barchette colorate ancorate a riva e la jungla a due passi dal mare verde e trasparente…Non avendo effettuato alcuna prenotazione abbiamo iniziato a girare per i vari chalets, Matahari Chalets, Simphony Chalets…Il livello delle strutture è molto basso, si tratta di semplici capanne in legno, con un microscopico letto all’ interno e quasi nessun altro elemento di arredo! Alcuni chalets avevano la corrente elettrica e l’ acqua calda solo la sera e il bagno era davvero troppo spartano…Un enorme ragno nero uscito dal letto ci ha convinti ad abbandonare la nostra idea di “risparmio” (gli chalets costano circa 15 € al giorno) per indirizzarci verso il “Bubu Long Beach Resort”, l’ unica struttura a Kecil di un certo livello (70 € al giorno); ci siamo trovati benissimo al Bubu, al ristorante si mangia divinamente (cucinano anche la pasta, molto buona!) e tutte le sere cenavamo in spiaggia, a lume di candela, a base di barbeque di pesce.

Abbiamo trascorso i primi giorni nell’ ozio più totale, tra un bagno nelle calde acque di Kecil e una passeggiata sulla spiaggia. C’ erano altre spiagge tutto intorno all’ isola, ma si potevano raggiungere solo via mare con i taxi boats; comunque ritengo che Long Beach sia il posto migliore e più caratteristico per soggiornare a Kecil, ci sono anche dei localini molto semplici ma carini dove trascorrere la serata seduti sulla sabbia. Ogni struttura presente sull’ isola ha il suo centro diving che propone anche escursioni di snorkeling. Il terzo giorno ci siamo spostati a Besar.

Besar: su quest’ isola, ci sono strutture di diverso livello, dal basso, Mama’ s Chalets, Watercolor Chalets, al medio Abdul’ s Chalets, Coral View Island Resort, all’ alto, Perhentian Island Resort. Abbiamo optato per il Coral View (60 € al giorno), villaggetto molto caratteristico, i bungalows sono immersi in un bellissimo giardino tropicale, alcuni sono abbarbicati sulle rocce al confine con la jungla, altri (come il nostro) si affacciano sulla spiaggia, sono molto grandi, arredati in tipico stile malese. Il bagno è sempre troppo spartano e con un po’ di muffa sulle pareti…E la pulizia lascia un po’ a desiderare, ma la bellezza del paesaggio circostante è ciò che conta. La jungla, immensa e silenziosa, sta alla tue spalle e ospita una miriade di animali e insetti, come le scimmiette che ogni sera venivano a curiosare sugli alberi proprio sopra ai bungalows, portandosi dietro l’ intera famiglia e un adorabile cucciolo dal pelo arancione! Il gigante scoiattolo volante, strano incrocio tra uno scoiattolo e un pipistrello. Un pitone di 10 cm circa di circonferenza, che ha pensato bene di abbandonare per un giorno la sua jungla forse attratto dal cibo presente nel villaggio o forse solo incuriosito dal nostro mondo (alla sera per fortuna lo hanno riportato a casa sua…). Il serpentello verde occhio giallo che se ne sta mimetizzato sulle palme in spiaggia. I varani giganti, veri e propri lucertoloni. Topini e toponi che scorazzavano avanti e indietro per il villaggio. Insomma, non c’ è davvero da annoiarsi! Ma la parte più bella e incantevole di quest’ isola si trova sott’ acqua…Abbiamo fatto 2 escursioni di snorkeling prenotandole direttamente presso i ragazzi dei taxi boats e abbiamo passato dei momenti indimenticabili. Siamo stati all’ isola di Rawa, dove ci sono coralli bellissimi, veri e propri giardini sottomarini…Abbiam visto intere famiglie dei miei adorati nemo, i buffi pesci pagliaccio! Non credevo di riuscire a vederne tanti tutti insieme…Entrano ed escono dalle loro casette-anemone e sono incuriositi dagli snorkelisti, ti vengono incontro ma un attimo dopo spariscono tra i tentacoli dell’ anemone, sarei rimasta ore a guardarli. Un altro sito che ci è piaciuto molto è il “lighthouse”, un faro in mare aperto; tuffarsi dalla barca in quel punto faceva un po’ paura, ma appena abbiamo messo la testa sott’ acqua si è aperto un mondo di colori, dal giallo, al fuxia, al verde; conchiglioni enormi, ancora nemo e tantissimi anemoni, pesci rasoio e zebrati, pesci balestra titano e infine uno squalo! Non il solito squaletto di barriera, era bello panciuto e stava nuotando dritto verso il mio fidanzato…Quando lo ha visto però, come è venuto se n’ è andato…Ritornando a Besar abbiam trovato una tartaruga marina enorme che brucava l’ erbetta sul fondo del mare; abbiamo aspettato che venisse in superficie per respirare e l’ abbiamo inseguita per un po’ nuotando accanto a lei, veniva davvero voglia di attaccarsi al suo guscio e lasciarsi trascinare negli abissi! Ma per fare snorkeling non è necessario allontanarsi così tanto, l’ house reef è ricco di pesci e di coralli e si trova proprio di fronte al Coral View Island Resort, a pochi metri da riva.

Consiglio anche la gita a Turtle Beach, a 5 minuti di barca (si arriva anche in canoa) dal Coral View; questa spiaggia per me è la più bella dell’ isola, sabbia bianchissima, acqua azzurro-verdissima, la jungla a pochi passi dal mare e poi se si è fortunati…È deserta, quel pomeriggio eravamo solo io e il mio fidanzato! Dopo 2 notti passate al Coral View Island Resort, l’ odore di muffa e di fogna che proveniva dal bagno ci ha convinti a spostarci al Perhentian Island Resort (100 € al giorno), la struttura di più alto livello di tutta l’ isola, dove abbiamo trascorso le restanti 8 notti. Il Perhentian è un bellissimo villaggio, molto curato, con piscina, giardino di palme e stagno con annessi i varani giganti, che giravano indisturbati in mezzo ai bungalows. Noi abbiamo preso il bungalow fronte spiaggia, molto bello, in legno e finalmente con un buon profumo di pulito e un bagno in stile occidentale! Questo villaggio è pieno di italiani, a differenza degli altri in cui siamo stati, ma non è comunque il classico villaggio turistico con l’ animazione; è molto tranquillo e silenzioso.

Nella nostra seconda settimana di vacanza io e il mio fidanzato ci siamo quindi decisi a provare l’ emozione di una vera e propria immersione!! Così abbiamo fatto il “Padi discovery scuba diving”, bellissimo! La nostra istruttrice inglese, dopo una spiegazione teorica, ci ha portati a 2 metri di profondità, a riva, e ci ha fatto fare i vari esercizi, svuotamento maschera, passaggio dell’ erogatore e poi, vedendo che ci sentivamo a nostro agio, ci ha portati a fare una piccola immersione sull’ house reef. E’ stato davvero bello vedere i coralli da una prospettiva differente rispetto allo snorkeling, dove ci nuoti sopra; siamo scesi a 9 metri (non male per essere la nostra prima immersione!) ed è stato molto emozionante nuotare sul fondo del mare con queste montagne di coralli che si innalzano di fianco a te! E’ un po’ strano respirare con l’ erogatore, in alcuni momenti si ha un leggero senso di mancanza d’ aria, ma è solo questione di abitudine! Ci è piaciuta così tanto questa esperienza che abbiamo deciso di fare una seconda immersione; eravamo un po’ agitati!! Siamo partiti con la barca per raggiungere un sito insieme ad altri sub molto esperti per fortuna, così abbiamo avuto l’ istruttore tutto per noi. E’ stato divertente entrare in acqua facendo la capriola all’ indietro dal bordo della barca…Poi nel giro di pochi minuti – “Ready???” “Go!”- abbiamo sgonfiato il giubbottino e abbiamo iniziato a precipitare nel blu…Siamo scesi a 5 metri e poi nuotando siamo arrivati a 12! Abbiamo visto delle razze giganti che dormivano nelle grotte, altre razzette più piccole maculate di blu che nuotavano sul fondo del mare, un bellissimo pesce pipistrello che è venuto a boccheggiare davanti alla mia maschera, dei micro gamberetti, tanti e tantissimi nemo, pesci pappagallo e il pesce balestra titano! Che silenzio assoluto in fondo al mare, anche se c’ erano altri sub mi sembrava di esser da sola in compagnia della miriade di bolle che fuoriescono di continuo dall’ erogatore…Pinneggiando abbiamo passato una mezzora stupenda, è stato bellissimo nuotare sott’ acqua tenendo per mano il mio tato…Risaliti in superficie siamo tornati al villaggio euforici e convinti più che mai a prendere il brevetto open water la prossima vacanza! Naturalmente i giorni sono volati e con tutti questi spostamenti, escursioni e immersioni non abbiamo avuto tempo neanche per una lettura. Il giorno della partenza purtroppo è arrivato…E per l’ ennesima volta ci è toccato abbandonare il paradiso. Quando il taxi boat è venuto a prenderci, ho lanciato un ultimo sguardo a quelle spiagge incantate, alla jungla e al mare cristallino, cercando di imprimere nella mia mente le immagini di quella natura stupenda e ancora incontaminata.

Il rientro è stato lungo e malinconico…Dopo il taxi boat, il taxi per l’ aeroporto di Kota Bharu, il volo interno Air Asia per Kuala Lumpur, il giorno seguente di nuovo taxi e attesa in aeroporto, poi il volo, un enorme airbus A340 sempre della Air Asia che in 13 lunghe ore ci ha portati a Londra e infine, dopo 7 ore di attesa, un volo Ryan ci ha riportati a casa, a Torino…



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