Viterbo e la sua provincia

Bagnaia, Caprarola, Sutri...
Scritto da: ippolita
viterbo e la sua provincia
Partenza il: 18/03/2010
Ritorno il: 21/03/2010
Viaggiatori: due
Spesa: 500 €
Abbiamo prenotato tramite Booking l’Albergo Tuscia nel centro di Viterbo per tre notti. Il primo giorno l’abbiamo dedicato alla visita della città. La prima impressione è che la città di Viterbo, pur essendo ricca di monumenti storici ed artistici, non punti molto sul turismo.L’Ufficio dell’Ente del Turismo che abbiamo contattato ci ha detto che non esistevano tour organizzati della città e che le guide se le portano da casa i gruppi organizzati, quindi noi turisti isolati ci siamo arrangiati con una guida portata da casa.Questa mancanza di interesse per i turisti si nota anche dal fatto che la parte medievale non è stata pedonalizzata per cui le numerose macchine che transitano nelle strette viuzze e nelle piazze tolgono l’incanto dell’atmosfera medievale senza contare che non ci si può fermare a leggere un’iscrizione senza correre il rischio di essere sfiorate di automobili. Comunque gli automoblisti, forse consci dei privilegi di poter transitare ovunque, vanno piano e spesso lasciano passare i pedoni anche se non ci sono le strisce pedonali. La gente qui è molto gentile e prodiga di informazioni.Abbiamo potuto visitare il Palazzo dei Priori sede del Comune,che è ad entrata libera quando non è occupato dal Consiglio Comunale , guidati da un custode che ci ha illustrato le sale del Palazzo. La sera abbiamo cenato in una pizzeria nel quartiere San Pellegrino ove mi ha colpito un particolare curioso e secondo me geniale: le tovagliette di carta poste sul tavolo per ogni coperto hanno stampato dei giochi enigmistici che possono servire ad ingannare il tempo intanto che si aspetta di essere serviti. Le altre sere abbiamo cenato vicino al nostro albergo alla Buca di San Faustino ove col prezzo fisso di 10 euro bevande escluse abbiamo mangiato benissimo. Il giorno dopo ci siamo recati a Bagnaia, bellissimo paese medievale ove abbiamo visitato la Villa Lante spettacolare per i giardini all’italiana ben curati e per le fontane, vi sono anche due palazzine in cui ci hanno detto vi sono degli splendidi saloni affrescati, ma purtroppo chiusi al pubblico. Più avanti verso Orte abbiamo visitato il giardino dei mostri di Bomarzo che essendo privato ha un costo d’ingresso di 9 euro, ma ne vale la pena. Se si entra nella casetta inclinata si ha realmente un senso di giramento di testa. Conviene anche visitare il paese soprastante perfetto esempio di paese medievale rimasto intatto, vi è anche l’imponente palazzo Orsini sede di uffici pubblici ed anch’esso chiuso al pubblico. Il giorno dopo ci rechiamo a Caprarola per vedere il Palazzo Farnese, vero gioiello della zona, ma stranamente privo di turisti , era un sabato di marzo, nella biglietteria del palazzo non vi era un solo depliant di spiegazione ed abbiamo dovuto aspettare le dieci che aprisse un negozio ove abbiamo pouto comprare una guida, ma abbiamo rimediato anche per la gentilezza di uno dei rari custodi del palazzo che ci ha fatto da cicerone. in seguito abbiamo visto Sutri ove con un pò di fortuna abbiamo potuto vedre il Mitreo , chiesa medievale scavata nella roccia che proprio in quel momento veniva aperta da un custode ed anche l’anfiteatro . Il giorno dopo sulla via del ritorno abbiamo visto il santuario della Madonna della Quercia in cui notevole è il soffitto a cassettoni foderati di lamine d’oro e infine il borgo di Civita di Bagnoregio incastonato su una roccia,raggiungibile attraverso un lungo ponte di metallo , pressocchè disabitato, pare che vi abitino soltanto dieci persone vi sono per lo più ristoranti e locande tipiche, qui si abbiamo visto parecchi turisti. Nel complesso la zona merita di essere visitata ed è molto ricca di cose da vedere, noi ne abbiamo visto solo una parte.


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