Il Castello delle favole!

Viaggio madre-figlia tra Austria e Germania
Scritto da: Robscan
il castello delle favole!
Partenza il: 30/10/2010
Ritorno il: 01/11/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Sabato 30 ottobre ore 07:00 Valigia in mano e un fremito in tutto il corpo… È ora di partire, mia figlia Emily, e io ci regaliamo 3 giorni insieme per una gita di tre giorni fra Austria e Germania. Arriva il pullman che ci porterà fra varie tappe fino a Innsbruck. L’autostrada del Brennero ha sempre il proprio fascino, per niente noiosa e gli occhi si spostano a destra e sinistra per ammirare il paesaggio. Le cime alpine completamente innevate spiccano fra un cielo azzurro e limpido da far invidia ad una giornata estiva. Ed ecco la neve a terra…. La troviamo al confine fra Italia e Austria, quasi a volerci dare il benvenuto fra i freddi paesaggi austriaci. Invece non è per nulla freddo, ci sono 16-17 gradi e il sole splende nel cielo, tanto da permettere di togliere la gicca imbottita rimanendo solo con il maglione. Fra le varie soste negli autogrill iniziamo ad intravedere i primi oggetti tipicamente austriaci e i classici sacchetti di frutta mista in vendita ai turisti a prezzi da capogiro! La prima sosta al di là del confine italiano e al museo degli Swarosky. Un’ora fra scintillii impressionanti e giochi di colori mai visti prima. Un museo alternativo, dove vari scultori si sono adoperati nella costruzione di vari soggetti in cristallo che si muovono a tempo di musica. Composizioni davvero originali. Alla fine del museo un grande shop center dove i miei occhi e quelli di Emily si perdono fra le centinaia di oggetti che brillano da tutte le parti. I prezzi sono piuttosto alti, e quindi decidiamo di guardare ma di non comperare nulla, anche quei piccoli oggetti meno costosi che poi una volta a casa finirebbero nel cassetto dimenticate. All’uscita del museo le foto si susseguono in un curatissimo e verde giardino dove le siepi richiamano alcuni oggetti tipici swarosky. Le montagne innevate sempre da cornice. Arriviamo finalmente all’hotel chiamato Alpinpark. Un 4 stelle di cui pensiamo che una l’abbiano “rubata”, poichè non rispecchia assolutamente lo standard proposto in altri 4 stelle. La camera è molto piccola così come i servizi, tipicamente in stile tirolese, mansardata e a letti divisi. Emily ed io cambiamo subito la disposizione, unendo i 2 lettini creando un matrimoniale. Il suo viso si accende con un bellissimo sorriso quando cerca di capire come poterci coprire con quell’unico piumino appoggiato sul materasso. Ci sistemiamo e decidiamo di fare un giro fra le vie circostanti l’hotel. Attraversiamo un ponte dove sotto passa l’INN, il fiume di Innsbruck da cui prende il nome. L’acqua è cristallina e scorre molto veloce. Intravediamo delle luci in lontananza e decidiamo di arrivare fino lì. Ai nostri occhi si apre il paradiso per gli amanti dello shopping, un centro commerciale di ben 3 piani. Entriamo, sono le 18 e con amara sorpresa ci accorgiamo che il sabato i negozi ad Innsbruk chiudono proprio a quell’ora. Quindi ci accontentiamo di osservare le vetrine sospirando per i nostri mancati aquisti. Torniamo in Hotel accompagnati da un vento particolarmente e stranamente caldo, nulla a che are con quelle brezze tipicamente austriache. Ci verrà poi spiegato che al termine di questi venti caldi inizierà il vero e proprio “loro” inverno con temeprature raramente sopra lo zero. Meglio così… Una calda doccia e si va a cena… Siamo in Austria e quindi ci prepariamo già psicologicamente alle loro zuppe calde e poco altro. Infatti non veniamo samentite, ma almeno dopo la “zuppetta” una buona cotoletta e una gran bella fetta di strudel! Siamo particolarmente stanche, quindi dopo un thè caldo e qualche chiacchiere alle 21 siamo già in camera belle e addormentate. La giornata successiva sarà impegnativa. Domenica 31 ottobre Alle 07:30 partenza per la Germania verso il così detto Castello delle Favole o castello di Ludwing. Walt Disney si è ispirato a questo castello per la fiaba della Bella addormentata nel Bosco e le aspettative non vengono deluse. In poco più di un’ora raggiungiamo quindi il paese di Fussen dove ci aspetta una bella passeggiata nel proprio centro storico. Negozi tutti chiusi, la domenica si riposano, nonostante sia un paese molto frequentato dai turisti. E’ festa dei santi anche per loro e ammiriamo piacevolmente una parata in costume con canti e suoni caratteristici del luogo. Arriviamo ai piedi del castello, dove folle di turisti si accalcano per salire sul mini bus o sui calessi trainati da cavalli per arrivare in cima alla montagna all’entrata del castello stesso. Pranziamo in un ristorante tipico del luogo veramente male purtroppo, poi ci mettiamo in fila per prendere il calesse: che visita al castello sarebbe senza arrivare in cavallo? La vista è da mozzare il fiato, montagne, lago, alberi e colori autunnali da rimanere senza parole! L’interno del castello è ricco di storia e gli arredamenti eccentrici come lo era il proprietario Lodwing II. Le stanze grandi e lussuose sono ancora intatte in ogni parte e la visita risulta piacevole ed interessante anche per Emily che ha solo 7 anni. Non può mancare il classico negozio di souvenir tipici all’uscita dove la sosta è tappa d’obbligo. Discesa nuovamente in calesse e passeggiata fino al lago che domina la zona. L’acqua è limpidissima e gelata, stormi di cigni grigi e anatre ad elemosinare qualche pezzetto di pane. Poi il tramonto…. Il sole che si tuffa nel lago contornato da montagne innevate. Un vero sogno. Ritorno in albergo all’insegna del riposino… Salire i 264 gradini del castello è stato massacrante. Cena con il solito brodino, thè caldo e qualche chiacchiera e poi in camera a fare il puzzle raffigurante il castello comperato allo shop. Lunedì 01 novembre Dopo colazione si parte per il centro di Innsbruck. I punti più interessanti sono il trampolino dove vengono svolti i salti nell sci, di un’altezza davvero impressionante, il Duomo di St. Jakob, il palazzo presidenziale, i giardini imperiali e naturalmente il bellissimo centro storico. Negozi chiusi, è festa anch in Austria quindi troviamo solo bar aperti e i chioschi dei souvenir. Il pranzo avviene in un tipico e originale ristornate del centro St. Theresa che è nel contempo una distilleria di birra. L’arredamento potrebbe sembrare quello di una vecchia nave e la birra è veramente molto buona, sopratutto detto da chi birra non ne beve mai! Pomeriggio libero per lo shopping passeggiando per le vie del centro e incontrando turisti da tutte le parti del mondo, indiani, giapponesi, americani e naturalmente un gran numero di italiani. Compriamo strudel e speck, beviamo caffè sostando all’aperto in un bar con le sedie impellicciate e pure una piccola coperta di pile nel caso avessimo freddo. Dall’Italia giungono notizie poco rassicuranti, nubifragi e autostrade chiuse per inondazioni quindi anticipiamo il rientro di 1 ora. Saliamo sul pullman con un pò di tristezza, provando dentro di noi un pò di malinconia nel salutare la città di Innsbruck. Roberta e Emily


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