Berlino,ahimè,che dire…

I ragazzi dicono:andate a berlino,andate a berlino,mia cugina dice:se andate a berlino fatecelo sapere che sono disposta a provare l'aereo, vorrei rivedere la città per la terza volta.Poichè mio marito ed io siamo "turisti fau da te" a tutti gli effetti e per non incrinare nuovamente un'amicizia-parentela come successe decenni or sono e il...
Scritto da: ag.rebos
berlino,ahimè,che dire...
Partenza il: 10/06/2009
Ritorno il: 16/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
I ragazzi dicono:andate a berlino,andate a berlino,mia cugina dice:se andate a berlino fatecelo sapere che sono disposta a provare l’aereo, vorrei rivedere la città per la terza volta.Poichè mio marito ed io siamo “turisti fau da te” a tutti gli effetti e per non incrinare nuovamente un’amicizia-parentela come successe decenni or sono e il viaggio a berlino era già in cantiere ecco che a metà giugno, zitti zitti siamo partiti. All’alba del 10 giugno arriviamo ad orio per il volo delle 6.45. Ryanair,ovviamente.Partenza in perfetto orario e decollo con addirittura 15′ di anticipo, per vento favorevole, così ci comunicò il pilota.Sul volo incappiamo subito in una compagnia,ristretta,per fortuna di cinquantenni in libera uscita.Noi donne quando ci lasciano sole siamo tremende. Mai la rivista della compagnia aerea fu più utile. La consegna dei bagagli è stata velocissima non così per la fila ai servizi. Tutte come pecorone ci siamo fermate al primo bagno avvistato, quando nella sala bagagli altri erano completamente liberi. Subito ci accodiamo per la Berliner card. Solitamente non cediamo all’acquisto di queste carte turistiche perchè a nostro avviso i vantaggi non sono poi così tanti e come nel nostro caso non coprivano l’intero periodo. Questa volta non so perchè abbiamo ceduto all’acquisto, che tra l’altro per 5 giorni è caruccio. Non mi stancherò mai di dire che l’abbonamento settimanale ai mezzi è sempre la soluzione migliore.Ad eccezione delle città che hanno ingresso gratis ai musei, ma credo siano poche. Sul marciapiede subito all’uscita ci attende il bus che ci porterà a Rudow.Abbiamo già deciso per il bus e non per il treno così ne approfittiamo per guardarci da subito attorno. Ma ecco che la capo-cinquantenne mi si affianca e inizia a tormentarmi con un sacco di domande su dov’è la metro, sulle fermate e quant’altro. Io ne so quanto lei… Tanto fa che ci fa perdere il bus perchè il solerte autista tedesco visto le nostre chiacchiere ha pensato bene di chiudere le porte e di rifilarci al collega.A nulla è valso il mio tichettare sulla portiera. Porta chiusa, bus in partenza,non si apre.Per fortuna i mezzi sono a ciclo continuo ed ecco che se ne presenta immediatamente un altro.

Bando alle ciance, saliamo, In pochi minuti siamo a Rudow,capolinea del bus .Tutti i passeggeri come da prassi, ovunque,credo, sono costretti a scendere.Le nostre cinquantenni tutte prese dalle loro chiacchiere non se ne accorgono.Da buona connazionale le lascio dire, ma ecco che qualcuno più gentile di me le informa di dove si trovano e tutte trafelate cercano di salire sulla metro, l’hanno trovata, accidenti ce la fanno, per fortuna in un’altra carrozza non nella nostra. A noi ci attendono 19 fermate di metro. Dopo tanto guardare e cercare e con un grande mio desiderio di pernottare ad est ho trovato l’alloggio a ovest!!!Classico!!.La giornata è freschetta ma c’è un bel sole, fin troppo.Arriviamo all’hotel senza intoppi di sorta. L’albergo è della catena Agon, che dire, senza infamia e senza lode.Una rinfrescata generale non gli farebbe male, ma visto che da successivi controlli è sempre pieno perchè spendere soldi quando un’attività rende ugualmente? Quasi tutte le signorine della reception avrebbero bisogno, quanto meno, di un full-immersion di gentilezza. In compenso la colazione è varia, abbondante e con prodotti freschi di ogni genere. Un filinino carente sul dolce, ma per quanto riguarda il salato c’era di ogni. Perfino polpettine di carne cruda.Il tempo di una rinfrescata e siamo subito pronti per la città.Ultime parole famose:questa volta ce la prendiamo comoda! CI incamminiamo per Kurfurstendamm.Avviso Achille che il viale è lungo 3Km. Non mi sembra il caso di farcelo tutto a piedi, tanto che a noi i negozi non interessano più di tanto. Fiato sprecato. Fortunatamente alla fine del viale troviamo “una catena dei panini” e ci facciamo una baguette super farcita,siamo in piedi dalle5!.Berlino si verificherà come l’unica delle diverse capitali europee che abbiamo visto molto sfornita in questo settore. Il viale non è nulla di che,a poco a che fare con i Campi Elisi di Parigi, anche se le guide lo paragonano, in compenso le macerie volutamte lasciate della chiesa del Kaiser Guglielmo sono una delle cose che ci hanno più colpito della città. Diamo un’occhiata all’Europa center, all’orologio del tempo che scorre,allo zoo.Gli anni passano, zoo, fine di un mito. Niente più punk, disperatoti, tossici, meglio così, è diventato un posto come un altro di una qualsiasi metropoli.Forse c’è più delinquenza attorno alla nostra stazione centrale a Milano.Per finire la giornata decidiamo di prendere il bus 100 o 200 e di regalarci un gito turistico a basso costro per la città. Sul bus troviamo una gentile signora berlinese che in italiano fleunte ci fa da guida e ci dà qualche dritta.Ci illustra le varie sedi di ambasciate e cosa volete che vi dica, la nostra è veramente bella,in una bellissima palazzina liberty immersa nel verde. Non la cambierei con l’anonima costruzione francese anche se loro sono alla porta di brandeburgo. Scendiamo proprio nei pressi della Porta e qui abbiamo la prima delusione. Non vedevamo l’ora di vederla, l’avevamo immaginata come una piccola copia dell’arco di trionfo parigino, invece che delusione:piccola,mal ristrutturata e alla fine di un viale quasi anonimo.Nei giorni a venire avremo parecchie di queste delusioni.Vedi il centro della Cultura.Siamo all’imbrunire,un vento freddo si è alzato ed è ora di pensare alla cena.Non siamo soliti frequentare ristoranti alla moda quindi decidiamo subito di provare un curry-wursterl in uno dei tanti chioschi che troveremo ovunque. Fuori il dente,fuori il dolore, come si dice.Accidenti, sono buoni, gustosi, digeribili cosa molto importante ed economici. Un pò meno la bottiglietta di acqua:2,31 euro!!! Non c’è proporzione con 1/4 di birra. Da domani comunque si farà scorta al supermercato come nostra abitudine.

Giovedi 11 giugno Piove. Non ci perdiamo d’animo:Dopo la nostra mattutina colazione siamo già pronti per la giornata:Raggiungiamo coi mezzi Babel Platz(la piazza del rogo dei libri) e visitiamo tutta la zono circostante, E’ presto tutti i musei aprono alle 10. La città comincia ad animarsi e notiamo che sebbene spioviggini pochissime persone hanno l’ombrello aperto. Alla fine ci accorgiamo che solo noi turisti italiani ci ripariamo dalla pioggia. Non vogliamo essere diversi da loro.Ombrellino in borsa e si prosegue.Ma per non stare proprio allìacqua ci ripariamo nella Chiesa dei francesi. C’è una prova d’organo e altri strumenti.Bella musica, ma non siamo tanto graditi.Il sacerdote maestro di musica ci dà occhiate intimidatorie, usciamo a scanso di equivoci, eppure eravamo seduti, composti e muti. Che si fa? I grandi magazzini della zona non ci interessano allora riprendiamo il 100 ed andiamo ad Alexander platz. Saliamo sulla torre.Dobbiamo pur sfruttare la berliner card. Per il mitico sconto di 1 euro a testa sul biglietto,saliamo. Non c’è coda, quasi nessuno. La salita però merita. Siamo fortunati poco dopo ecco che sale una comitiva di pensionati napoletani con un’abile guida che illustra tutto il panorama in modo dettagliato. Che facciamo? Mi sembra ovvio da perfetti italiani ci accodiamo scrocchiamo la spiegazione completa ed esauriente, anzi facciamo pure qualche domanda…Tra una goccia e l’altra cominciamo ad avere fame. Compriamo frutta dal fruttivendolo della piazza e troviamo una panchina. Che bello poter fare a meno per qualche giorno di pentole, piatti, tovaglie e ritmi serrati. La visita completa ad Alex Platz la riserveremo ai giorni a venire.Tanto li ci si passerà un sacco di volte.

Venerdi 12 giugno Iniziamo la giornata con l’isola dei musei il cui biglietto non è compreso nella card. Lo sapevamo e ben ci sta, per loro c’è un apposito abbonamento che vale 3 giorni e che non sottoscriviamo perchè da precedenti esperienze questi acquisti di solito sono quasi una fregatura. Un museo al giorno è più che sufficiente. Visitiamo e paghiamo ciò che ci interessa.

Museo Pergamo da vedere assolutamente. L’altare è imponente ma ciò che più ci ha colpito è la porta babilonese forse perchè non siamo mai stati nei paesi arabi. All’uscita del museo troviamo degli ambulanti-abusivi che vendono i brezel al mitico costo di 2,00 euro l’uno. Cari ma non ce li facciamo scappare. Per due giorni saranno il nostro spuntino dopo museo consumato nei giardini adiacenti: Giardini carini rilassanti a all’ombra. Si perchè il sole quandi fa capolino tra una nuvola e l’altra è veramente smagliante. Con calma ci facciamo tutta la zona ad eccezione del giro in battello sul fiume che secondo noi non ne vale la pena. C’è coda è caro.

sabato 13 Giugno Una bella luce mattutina rischiara la stanza. Accidenti eravamo proprio fusi, ma quanto abbiamo dormito? Saranno sicuramente le 9. Presto Achille è tardi..Accendo il telefono ma cosa vedo, porca miseria ,sono le 4.40!!!!!!! Non è possibile non ricordavo più di essere a nord e a giugno. Mio marito non fa una grinza io fatico un pò a riprendere sonno. Seconda tappa all’isola dei Musei. Anche qui una delusione. Altes museum 10,00euro di ingresso per il solo busto di Nefertiti si bello, antichissimo si può tranquillamente fotografarlo, ma se pensiamo a quello che abbiamo noi in italia.Persone si lamentano dei 19,00euro di ingresso ai musei vaticani… Meglio lasciar perdere l’arte e avvicinarci alle loro disavventure più recenti. Raggiungiamo East Side gallery passeggiamo per tutto il pezzo di muro volutamente lasciato e riflettiamo su questa grande sfortuna tedesca. Questa è la Berlino che ci piace che ci interessa che ci fa riflettere e ci fa capire quanto siamo stati fortunati noi italiani a trovarci “sotto l’altra parte” al momento della divisione dell’europa. In un negozio in centro abbiamo trovato delle esaurienti pubblicazioni sull’argomento, ed abbiamo sperimentato qualche percorso per evadere dall’est. Una bella esperienza per quel che oggi rimane. Veramente ne vale la pena.Cena a Savigny platz posto caratteristico con gioventu, non tanta.

Domenica La mattina à tutta per l’antiquariato. Il mercato che si svolge dei giardini di Tiergarte è fornitissimo così pure come quello antistante i musei. Al pomeriggio si gironzola zona Checkpoint Charlie ora solamente un punto turistico. Il museo merita, ma non abbiamo voluto fare volutamente nesuna foto .La realtà secondo noi doveva essere ben diversa. Nei paraggi cìè la bellissima mostra “topografia del terrore” storia del nazismo e dei loro eccidi. Peccato che nessuna delle didascalie sia in italiano. Il nostro inglese non è gran cge, il senso lo capivamo ma dove non arrivavamo con l’inglese cercavamo di arrivarci con lo spagnolo! Si vede che l’astio verso noi italiani è ancora presente.

Lunedi15 Gita a Charlottemburg e Postdam che sconsigliamo sotto tutti i punti di vista. Non ne vale assolutamente la pena. La mostra all’aperto in Alexander platz su tutta la storia del muro, quella si che è interessante e da vedere assolutamente.

martedi 16 giugno Abbiamo il volo alla sera, quindi ci rimane ancora mezza giornata per fare un ripasso veloce dei punti che ci hanno più interessato: Postamer Platz nuovissima ma come tutte le costruzioni moderne fredda, Municipio normale, Quartiere san Nicola ha tutte le caratteristiche di non autenticità, ma meglio di niente.

Berlino sta risorgendo da tutti i suoi mali ha fatto tanto ma tanto ha ancora da fare. La città va vista per rendersi veramente conto di ciò che hanno passato e che hanno perso. Come dice achille”se i tedeschi non avessero avuto la sfortuna di Hitler prima e dei sovietici con il muro poi a Berlino non ci verrebbe nessuno”. Dispiace anche a me condividere questo parere però penso che forse tra qualche anno ritornerò perchè della loro storia recente avrei ancora tanto da vedere e da capire. La prossima volta, però Achille starà a casa, forse…



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