Francoforte Sul Meno a Gennaio!

Francoforte sul Meno, Hotel 25 hours by Levi's
Scritto da: maryebasta
francoforte sul meno a gennaio!
Partenza il: 15/01/2010
Ritorno il: 20/01/2010
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
Con un biglietto aereo Rayanair di soli 5 euro, prenotato un paio di mesi prima, io e i soliti 4 amici più fidanzato siam partiti alla volta di Francoforte sul Meno. Gennaio è un mese freddo anche nella nostra Bari, e quindi eravamo consapevoli del freddo polare che incombeva sulla cittadina tedesca…. I bagagli potevano contenere capi per circa 10 kg a testa, quindi partiamo dal nostro aeroporto vestiti a strati con conseguente effetto “Omino Michelin”. La partenza è prevista per le 21.10 a.m. ma dopo solo 20 minuti di ritardo l’aereo decolla. Il viaggio procede bene fino a quando sorvoliamo i cieli della Germania e ci troviamo nel mezzo di una bella nevicata….Il nostro mezzo, ormai instabile, dà segni di sbandamento ora a destra, ora a sinistra, tra il fitto mormorio dei passeggeri e le mie lacrime…Per fortuna tutto ciò dura una manciata di minuti e finalmente si atterra!!!! Siamo sani e salvi! Arrivati all’aeroporto di Hanh ci fanno aspettare per più di mezzora sull’aereo in quanto gli operatori dovevan spalare la neve che circondava la pista, e intanto l’orario trascorre veloce….Sono le 00.30 a.m. e siamo ancora sul boing… Ore 01.15 a.m. un bus navetta ci accompagna a Francoforte città e durante quest’ennesimo viaggio di ben 2 ore, incontriamo diversi italiani emigrati ormai da diversi anni che ci raccontano un pò della loro vita lontani dalla patria, e nei loro volti è lampante un velo di malinconia…. Ore 03.30 finalmente arriviamo a Francoforte, per fortuna non nevica ma la temperatura è da brivido….Nonostante la tarda ora c’è comunque movimento quà e là e chiedendo informazioni con il nostro inglese “colorato” ci incamminiamo alla volta del nostro hotel 25 Hours By Levi’s che ci aveva tanto colpito nelle foto online. Ma lungo il tragitto scorgiamo un Burger King aperto, ci lanciamo degli sguardi e ci scaraventiamo nel locale divorando cheeseburger e patatine. Il nostro cammino a piedi continua per altri 100 metri perchè subito leggiamo l’insegna dell’hotel. Sono le 4.15 p.m. e alla reception c’è un ragazzo molto giovane che ci dice di esser dispiaciuto ma purtroppo le camere non sono disponibili data la tarda ora ma prontamente chiama 2 taxi per farci accompagnare nella loro altra sede 25 hours by Goldman a SOLI 20 minuti da lì. I taxi arrivano e al loro ‘interno ci rendiamo conto della fatica che impiega la tecnologia a raggiungere l’Italia; i nostri taxi sono normali taxi, ma quelli li hanno addirittura il tassimetro a cristalli liquidi nello specchietto retrovisore…AHAHAHHAHAHA!!!! Cmq tra una chiacchiera in inglese e una battuta in dialetto barese, arriviamo al Goldman alle 5.10 del mattino. Siamo davvero distrutti, ma io ho ancora la forza di perlustrare la camera. Bella, grande, pulita; il bagno è meraviglioso, con una grande doccia in cristallo trasparente, il lavabo in pietra e il pavimento riscaldato. L’indomani, sempre con i 2 taxi, ci rechiamo finalmente nell’hotel scelto al momento della prenotazione, cioè il 25 hours by Levi’s. Inutile stare ad elencare tutti i confort che offre quest’hotel, ma vi dico solo che in ogni camera c’è un paio di jeans Levi’s appesi alla parete, e inoltre c’è anche una stanza dedicata alla musica. Nell’angolo relax ci sono comodi divani e un originale lume rosso sorretto da stivali bianchi da cow boy rende l’atmosfera calda e piacevole. Lo staff è molto cordiale e ci indica sulla piantina i mezzi da prendere per recarci nelle piazze principali. Infatti grazie alla metro ci siamo mossi in totale libertà,; ogni 2 minuti c’è una corsa….proprio come nella mia città praticamente!!! (Quanta ironia). Visitiamo in lungo e in largo la città anche nei giorni a venire, ci fermiamo a pranzo nei locali sempre aperti nella via principale,ovviamente tutto a base di wurstel e crauti, il tutto condito da fiumi di birra, mentre a cena, da bravi italiani amanti della pasta, diventiamo degli abituè di una catena italiana (gestita da tedeschi) dal nome insolito “Vai Piano”, dove oltre ad una vasta varietà di piatti deliziosi, ti diverti ad ordinare presso i vari “stand gastronomici” caricando un aggeggio che ti fornisce il cameriere e che si illumina e vibra quando il piatto è pronto e puoi recarti nuovamente allo “stand” per ritirarlo! In un pomeriggio leggermente soleggiato decidiamo di visitare il palazzo più alto della città e una volta arrivati al 53° piano ammiriamo un panorama mozzafiato da cui si scorgono le 2 torri della banca centrale. Da vedere è anche la casa di Goethe, la sede della Borsa e piazza dell’Euro. Molto suggestivo e romantico anche il ponte di ferro. Bel viaggio!!!!


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