In Croazia con lo zaino

Dubrovnik, Mljet e Korcula, solo con bagaglio a mano!
Scritto da: BarbaraPc
in croazia con lo zaino
Partenza il: 05/07/2010
Ritorno il: 12/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Partenza da Milano Malpensa con Easy Jet, volo prenotato qualche mese prima e 60 euro a persona con il solo bagaglio a mano. Come sempre viaggiamo leggere per questo tipo di vacanza. Quest’anno abbiamo deciso di abbandonare il trolley e sostituirlo con lo zaino; vedremo che è stata una buona scelta, con le scale di Dubrovnik e i tanti trasferimenti! Partiamo preparate, guida Lonely Planet e Touring, ma senza prenotare nulla sul posto. Non cambiamo soldi in Italia, con l’idea di cambiarli in Croazia, e usare la carta di credito per quanto possibile (in realtà la useremo assai poco). Arrivo puntuali in aeroporto a Dubrovnik, prendiamo il bus Atlas per la città vecchia (35 kune, o 5 euro; il cambio euro-kuna è di circa 1-7, qualche mese fa ci era sembrato più conveniente).

Arrivate in città, a porta Pila, facciamo un rapido giro in cerca di una stanza (gli affittacamere sono identificati dal cartello blu con il disegno di un letto e la scritta “SOBE” e offrono di norma il solo pernottamento), ma è mezzogiorno e nessuno ci risponde quando suoniamo ai campanelli. Scegliamo quindi di rivolgerci a un’agenzia viaggi in città, sullo Stradun, che ci trova una camera in centro con bagno privato per 350 kune (50 euro). Decidiamo di fermarci solo una notte; Dubrovnik è davvero piccola, e basta mezza giornata per vederla, e poi torneremo l’ultimo giorno di vacanza. Cena al ristorante Kamenice, molto consigliato ma che ci sembra normale.

La mattina dopo partenza per l’isola di Mljet, riserva naturale. Che fatica trovare il traghetto giusto! All’ufficio informazioni ci indicano un catamarano in partenza dal porto di Gruz alle 9.15, ma su un opuscolo scopriamo che c’è un collegamento anche alle 8 e decidiamo per quello. Sveglia all’alba e bus da porta Pila al porto nuovo a Gruz, a 10 min in autobus dalla città vecchia (linee 1A, 1B e 8; i biglietti si fanno sul bus e costano 10 kune). Partenza puntuali con il catamarano della compagnia Nona Ana, e in meno di 2 ore siamo a Polace sull’isola di Mlijet. Che bello! Il paesino è piccolo, molto carino in una baia splendida; 40 case al massimo, e molte offrono una stanza, in fondo alla baia le rovine di un palazzo Romano. Ci sono diversi ristorantini sul mare, dove la sera attraccano le barche a vela, una panetteria e un supermercato. Scegliamo una stanza affacciata sulla baia con un bel terrazzino e il bagno in comune con le ragazze che occupano la stanza vicina. Sistemazione semplice ma posizione deliziosa, proprietari simpatici e gentili (con il padrone di casa che ci raccomanda di rilassarci e far le cose con calma… polako!) e prezzo conveniente (200 kune). Affittiamo due mountain bike (la zona è collinare) e partiamo subito per un giretto a Pomena, che dista pochi km, e ospita il solo albergo dell’isola, dove ci fermiamo sugli scogli vicino al mare cristallino. Il giorno dopo sempre in bicicletta visita al parco naturale (ingresso 90 kune). Nel parco ci sono due laghi salati, e nel più grande un’isoletta con i resti di un monastero raggiungibile in barca (il passaggio è compreso nel biglietto del parco). Posti bellissimi, e buona la scelta di affittare la bici per girare il parco (le strade sono piacevoli anche se in salita, e a Polace l’affitto è più economico). Mangiamo ai ristoranti di Polace affacciati sulla baia tutte e due le sere; non riusciamo a pagare con la carta di credito (in generale nei ristoranti è comunque sempre meglio chiedere prima se e quali carte accettano) ma ci rasserena il fatto che in caso di necessità c’è uno sportello bancomat vicino all’ufficio del turismo anche in un paesino così piccolo.

Dopo due giorni a Polace, decidiamo di andare a Korcula, distante circa 45 min di viaggio con il solito catamarano. Arrivo nella città vecchia, molto carina e romantica, con tanti ristorantini vicino alle mura, affacciati sul mare. Korcula è una meta vip, vediamo belle barche attraccate al porto, alcune molto lussuose (tra le quali il “Quantum of solace”). Arrivate al porto, ci avvicinano per offrirci sistemazioni in città; optiamo per una soluzione appena fuori dalle mura, vicino al mare: stanza in una casetta nuova con il bagno condiviso a 300 kune. Posiamo gli zaini e partiamo per una giornata sugli scogli (niente spiagge vicino alla città vecchia), abbastanza comodi e con una bella vista sulla città. Cena in un ristorante molto consigliato dalla guida Lonely, in centro, dove mangiamo pesce e usciamo soddisfatte. Conosciamo lì due viaggiatori simpatici, Davide ed Annamaria, che stanno girando la zona in barca; li incontreremo anche il giorno dopo diretti a Orebic. La mattina dopo partenza per Orebic, sulla costa; la guida la segnala per le belle spiagge ma noi restiamo un po’ deluse. Il tragitto è breve, pochi minuti di traghetto dal porto di Korcula. Arriviamo presto e troviamo subito una stanza carina e accogliente, con un bagno lindo in comune con la stanza vicina ed il soffitto affrescato, in centro, vicino al mare. E’ in una delle case che nel ‘700 i capitani avevano costruito in paese per le loro famiglie. Costo (sempre per 2 persone): 240 kune. C’è anche uno spazio in giardino, che usiamo spesso. Ci fermiamo 2 notti per riprendere fiato. Orebic è un paesino tranquillo, con pochi turisti stranieri e un campeggio vicino alla spiaggia più grande, di ghiaia, in parte ombreggiata dagli alberi. La gente è simpatica e accogliente ma rimpiango gli scogli di Korcula e il verde intenso di Mljet. Dopo due giorni di relax, partenza in autobus di prima mattina per Dubrovnik: due ore e mezza circa di viaggio, si sale sulla costa e i panorami sono belli. Arrivo a Gruz e solito autobus per il centro città. Troviamo la città piena di gente, con 3 enormi navi da crociera che scaricano visitatori. Che confusione! Non troviamo una stanza in centro, ma in fondo è un bene. Cerchiamo vicino alle mura e troviamo una stanza carina e molto tranquilla a 320 kune con bagno privato, e proprietari simpatici e disponibili. Nel pomeriggio decidiamo di visitare Lokrum, un’isoletta deliziosa vicinissima alla città (traghetti dal porto vecchio), dove possiamo gustare un poco di pace lontano dalla folla dei turisti. Ma prima, visita all’ufficio turistico per trovare gli orari del bus per l’aeroporto per il giorno dopo (cambiano ogni giorno!) e scoprire per caso che la fermata è diversa da quella dell’arrivo (chiedete!!!). La sera, cena al porto alla Locanda Peskaja, da consigliare. La mattina dopo giro di prima mattina in città per far foto senza folla, e quindi bus per l’aeroporto; il volo è puntuale.

In due parole: Dubrovnik è bellissima, ma è meglio girarla la mattina presto e la sera, quando i turisti in giornata se ne vanno. Per me meglio una camera appena fuori dalle mura, più tranquilla ed economica (ma ci vuole fiato, abbiamo contato 120 gradini per salire dal centro alla porta nelle mura vicino alla nostra sobe). Bellissima Mljet, molto rilassante e profumata. Bella anche Korcula, mi sarebbe piaciuto girarla con calma almeno un paio di giorni in auto o in scooter. Non tornerei a Orebic, anche se mi è piaciuta molto la nostra sobe, con le proprietarie gentili e simpatiche. Per spostarsi tra le isole, meglio il catamarano del traghetto di linea che è più lento, ma attenzione agli orari ed alle fermate, che possono cambiare durante la settimana. Partite consapevoli del fatto che le spiagge sono una rarità, ma il mare è cristallino (e portate scarpette di gomma per camminare sugli scogli ed evitare i ricci). La grande convenienza della Croazia mi è sembrata ormai un po’ un mito; soprattutto nei posti molto turistici i prezzi assomigliano ai nostri per molti servizi, anche se i ristoranti restano più convenienti. Abbiamo deciso di cambiare gli euro in kune nelle banche ogni volta che era possibile; non ci hanno mai applicato commissioni (presso agenzie viaggi ecc spesso le chiedono). Non siamo invece riuscite a pagare spesso come pensavamo con la carta di credito (mai per i pernottamenti, che abbiamo sempre fatto presso privati, un buon modo per risparmiare e conoscere la gente del posto).

Buon viaggio a tutti!



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