Cicloviaggio da Bressanone alla Carinzia

Domenica 2 luglio 2005 Dunque ci siamo ! Colazione da Remigio alle 6 e mi metto sulla strada per RAVENNA dove mi attende il treno: ore 07.49 destinazione BRESSANONE: cambio a BOLOGNA e, nell’attesa mi preparo 2 panini per la giornata (cari e fanno schifo). Il viaggio in treno fila liscio e noioso: si dà un colpo di vita quando, a ROVERETO, si...
Scritto da: hyppocampus
cicloviaggio da bressanone alla carinzia
Partenza il: 24/07/2005
Ritorno il: 27/07/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
Domenica 2 luglio 2005 Dunque ci siamo ! Colazione da Remigio alle 6 e mi metto sulla strada per RAVENNA dove mi attende il treno: ore 07.49 destinazione BRESSANONE: cambio a BOLOGNA e, nell’attesa mi preparo 2 panini per la giornata (cari e fanno schifo). Il viaggio in treno fila liscio e noioso: si dà un colpo di vita quando, a ROVERETO, si imbarcano una ventina di tedeschi reduci da una escursione in MBK. Scendo a BRESSANONE e subito filo in bici (la città l’ho già vista altre volte: basta !) . I primi kilometri sono abbastanza pesanti: a RIO di PUSTERIA (molto bello !) spiana un po’, ma fino a BRUNICO è tutto un saliscendi che ti tagli le gambe. Arrivo a BRUNICO: c’è una festa in piazza: uno stand offre specialità locali: una specie di gnocco fritto ripieno di erbette: costa poco, ma vale anche poco. Di nuovo in bici: ragionandoci su decido che mi conviene fermarmi prima di DOBBIACO: forse è più facile trovare un albergo per la notte. Il tempo si mantiene decente: è nuvoloso, ma è caldo e non piove. La strada scende tra i boschi ed è molto bella anche se ognitanto mi inchiodo in una qualche salitella: è difficile regolarsi : arrivi sparato in discesa con il 50 e ti trovi uno strappo al 10% e non fai in tempo a giocare col cambio: risultato: a piedi !!! La destinazione che mi ero prefisso era MONGUELFO (non so perché, ma il nome mi sembra tanto romagnolo un po’ stonato da queste parti). La scelta, a priori, si rivela azzeccata: 1) il paese è grazioso 2) trovo subito l’albergo – bella stanza e a poco prezzo , 3) comincia a piovere. La giornata è stata pesante: mangio qualcosa e salgo in camera: distrutto. Il viaggio è iniziato molto bene, si vedrà il seguito. LOGISTICA: 1° tappa spostamento in treno 1° giornata Domenica 24 luglio 2005 1° giornata Domenica 24 luglio 2005 BRESSANONE — MONGUELFO RAVENNA – BRESSANONE (treno) part. 14.30 arr. 18.30 part. 07.49 arr. 14.15 percorsi in bicicletta Km. 15 percorsi in bicicletta Km. 75 Lunedì 25 luglio 2005 Notte un pò agitatata: gran sete, ho bevuto una intera bottiglia d’acqua e non mi bastava ! Comunque, alle 7 sveglia, e giù a colazione. Pago e vado a fare un giretto per MONGUELFO. Ed inizia la seconda tappa, che si prospetta abbastanza lunga: fino a SPITTAL in Carinzia. La strada si infila subito tra i prati che sono una meraviglia: qualche salitella che non disturba tanto è bello e dolce il paesaggio e il fondo stradale: arrivo a DOBBIACO, scendo ancora verso S. CANDIDO e su per PRATO alla DRAVA ; è un sogno !! Si và tra i prati, poi ci si inoltra in boschi verdi e freschi, si viaggia tra due ali di granoturco alto più di 2 metri: la pista è piena di gente di ogni tipo : solitari, genitori con bambini a rimorchio, famiglie intere con 3 – 4 bambini (! !) , tutti in ordinata colonna che vanno felici in allegria: ne ho incontrato tantissimi, ma non ho mai sentito un bambino lamentarsi per la stanchezza o per qualsiasi altro motivo !! PENSIERINO: abbiamo imparato anche in Italia come si cura il turismo alternativo ; anni fa, passato il confine Austriaco avvertivi subito che era cambiato l’ambiente: ordine, pulizia, oggi non più, anzi, ad onor del vero, forse è l’inverso. Giù a precipizio verso LIENZ ; la strada ora corre più tra i boschi, devo mettere il giubbino antivento perché all’ombra fa freddo. Continua il flusso di ciclisti. Chi va giù verso LIENZ è allegro e sorridente, chi risale verso DOBBIACO è un po’ più rosso in faccia e non è molto portato a sorridere (i più lavativi, o furbi, hanno preso il trenino !). Naturalmente tutti i tedeschi che si incontrano ti salutano con ampi gesti e “. .Morgen !) ma si sente che manca un po’ il fiato ! Poco prima di LIENZ c’è un chiosco che vende Wurstel: fa proprio al mio caso: poca senape e una bella birra ; veramente ottimo e a soli 5 euro !! LIENZ: classica cittadina austriaca: centro assolutamente pedonale, massimo ordine e pulizia. Sinceramente le prime volte l’impatto ti colpisce benevolmente, ma poi col tempo forse ti viene da rimpiangere quel certo gusto di italianità con le sue sorprese più o meno piacevoli, e con le sue improvvisazioni. Il sole splende e picchia duro a mezzogiorno, ma è ora di riavviarci perché la strada è ancora lunga. CAMBIA TUTTO !!! La periferia industrializzata di LIENZ è uno schifo e la strada non è più asfaltata: sterrato e a volte anche non ben tenuto ; il paesaggio non vale una cicca ma si prosegue: verranno tempi migliori. Esco dalla ciclabile perché mi sono rotto … Vado alla ricerca di paesini un po’ caratteristici e sono a OBERDRAUNSBURG, sono le 14 e c’è un ristorantino sulla strada. Mi fermo: cotoletta con patate e birra = 10 euro. Nota per la sopravvivenza: in Austria con la cotoletta vai sul sicuro : 1) la riconosci subito nel menù ; 2) eviti i colpi di genio dello chef che ti riempie il piatto con tutte le salse e le spezie del mondo rendendo anche il piatto più appetibile in una cosa a dir poco, astrusa. Mangiato abbondante. Ma la la strada ora si fa più dura: sempre brutta pessimo sterrato il sole picchia dritto sulla capoccia e comincia la sonnolenza del dopopasto. Come uno Zombie proseguo per una ventina di kilometri, tanto il paesaggio non dice un granchè. Quando mi riprendo dal torpore post-pranzum, decido di uscire dalla ciclabile: ma che casino, stada stretta e trafficatissima: dalla padella alla brace ; studio il rientro sulla pista, ma siamo nei panni di prima ! Arrivo a MELLBRUCK: mi fermo in un bar affollato di ciclisti e faccio rifornimento idrico: ero rimasto senz’acqua e già mi apparivano i miraggi. D’incanto la strada cambia, torna l’asfalto bellissimo ed il paesaggio ,tra boschi, prati e paesini vale veramente la fatica fatta fin qui. In più è tutta in veloce discesa cosi che mi trovo d’incanto a SPITTAL, la sede di tappa, ringalluzzito e contento. SPITTAL: grosso centro incasinato ; vado alla ricerca di un albergo, non ne trovo ombra. Fortunatamente incappo nell’ufficio turistico, chiedo e troviamo subito la camera. 5 minuti e sono già sotto la doccia. Rimesso a nuovo, scendo a cena: nel menù niente cotoletta e cosi mi avventuro: lo sapevo: carne e patate fritte ok ma nel piatto c’è di tutto ! Exploit dello chef: carote grigliate, senape a volontà, guarnizioni di basilico cipolla timo rosmarino: tutti i sapori tranne quello della carne: eh ! la nostra semplice fiorentina o il filetto, al massimo, al pepe !!! Ho fatto un sacco di silometri oggi, 170, ma stasera sono molto meno stanco: tant’è che stò scrivendo da un ora: la cameriera mi guarda con curiosità e sospetto: “questo è un giornalista, chissà su che giornale pubblicherè l’articolo sul nostro ristorante “.

Ma intanto comincia a tuonare e lampeggiare, la notte è calma e non soffia un alito di vento: tra poco si rovescerà il mondo, ed io me ne vado a letto. Domattina sarà bello e il viaggio proseguirà fino a KLAGENFURT: almeno i piani sono quelli. A DOMANI LOGISTICA: 2° tappa 2° giornata Lunedì 25 luglio 2005 MONGUELFO – SPITTAL part. 08.30 arr. 18.30 percorsi in bicicletta Km. 170 Martedi 26 luglio 2005 Butto l’occhio dalla finestra e vedo tutto nero: stanotte c’è stato temporale e la matttina non promette niente di buono. Colazione (misera, con quello che ho pagato la camera !) saldo il conto e vedo se è il caso di fare una visita in centro. Veramente SPITTAL non è che abbia tanto da mostrare, così non ci penso tanto e mi metto in strada: speriamo !! Appena uscito dalla città la ciclabile diventa subito brutta: sterrato malmesso con frequenti interruzioni per fanghiglia o buche colme d’acqua.

La DRAVA comincia ad allargarsi ed il suo corso è diventato molto più placido (sembra Un piccolo Danubio) Alla lunga la pista diventa un po’ noiosa: ogni tanto un salto di qualità (un cigno coi piccoli simpatici bambini in bici e sempre col casco in testa) , ma si continua zigzagando tra le buche piene d’acqua. Naturalmente i tempi programmati a casa sulla carta si dilungano, fattostà che per arrivare a VILLACH (40/50 km) ci metto quasi 4 ore. Finalmente il letto della Drava si restringe e appare VILLACH. Seguo la promenade fino al centro della città: appena l’occhio cade sulla via che conduce al centro città e alla Piazza Centrale, quasi mi sento male: tutto un sbandieramento ed un pienone di gente da far paura ! Ed io ricordavo il centro di VILLACH come un gioiellino, tutto lindo ed ordinato con la lunga fila dei negozi e le ricche pasticcerie !, mi cadono tutti i punti di riferimento !!!! La spiegazione del caos è subito scoperta: Festa degli Artisti di Piazza (Buskers). Provo un po’ a districarmi tra la folla festante, ma poi dico BASTA !: esco dal caos e ritorno sulla promenade della Drava. C’è un chioschetto con due fila di tavolini ombreggiati lungo la riva del fiume ed una pace meravigliosa: mi faccio 2 wurstel ed una coppa di gelato: 10 euro ben spesi. Me ne sto un oretta a riposarmi e a pensare ai fatti miei ma poi, veramente purtroppo , bisogna ritornare sulla via: destinazione OSSIACHER SEE. Il paesaggio è gradevole, il fondo stradale senz’altro molto meno: dopo un oretta di pedalata trovo una panchina all’ombra e decido per un salutare pisolino. Fa molto caldo Le piste ciclabili austriache sono famose, tra l’altro. Per la loro perfetta segnaletica : non ti puoi sbagliare neppure volendo farlo apposta ! Ma loro non avevano fatto i conti con ETTORE (io sottoscritto) così invece dell’OSSIACHER SEE, mi trovo sulla rotta per il WORTHER SEE !!!!, tutto da un altra parte (dovrò fare un corso di orientering) Faccio buon viso anche a questo e procedo: ad un certo punto, non so come, appare VELDEN ridente cittadina “RIMINESE” sulle rive del lago. Il paragone con la nostra riviera non è per niete forzato: mare, negozi, gente, caos ; non è giornata tranquilla oggi !! Mi stufo di VELDEN ed esco verso KLAGENFURT: ormai la frittata è fatta. Perdo la ciclabile e devo proseguire sulla statale: un po’ di traffico ma si va molto più veloci ! Dopo una ventina di silometri arivo a PORTSHACH ; non so perché mi colpisce un alberghetto e mi fermo a prenotare: OK il posto è giusto, il prezzo un po’ meno. Fermo la camera, ma già che sono ancora in movimento (è ancora presto) , tanto vale arrivare fino in fondo: KLAGENFURT. La strada corre via veloce lungo il lago, i posti sono veramente molto belli ed arrivo a KLAGENFURT in scioltezza, ma non ci penso neppure lontanamente di arrivare in centro: per oggi di gente ne ho visto abbastanza !! Tutti vogliono scopiazzare l’Italia: noi abbiamo ITALIA in MINIATURA (molto bello!!) Qui hanno impiantato un “MINIMUNDUS” veramente orrendo. Eh, la fantasia italiana ! Per consolarci, però lo hanno inserito in un parco di rara bellezza, il che mitiga un po’ la cosa. Ritorno verso PORTSHACH per una ciclabile veramente all’altezza della tradizione austriaca e fiondo in albergo. In questi giorni mi sono preso una colorazione nera come un ghanese, speriamo che una buona doccia mi faccia cambiare colore !!!! RELAX …

Alle 8 circa esco a fare due passi lungo il viale principale della cittadina: non ho fame ; gironzolo un po’ e poi torno in camera. Nonostante tutto è stata una piacevole giornata. E domani ??? ormai tutti i piani sono saltati, cosa improvvisiamo ??? LOGISTICA: 3° tappa 3° giornata Martedi 26 luglio 2005 SPITTAL – KLAGENFURT part. 08.30 arr. 19.00 percorsi in bicicletta Km. 150 Mercoledi 27 luglio 2005 Stamane non ho le idee molto chiare: fatta colazione, gironzolo un po’ con la bici per PORTSHACH scendendo giù in riva al lago per dare una sbirciatina alle decine di alberghi, tutti di ottimo livello, che si affacciano sul lago. La giornata è chiara e tranquilla, ma non ho voglia di rifare la la strada di ieri fino a VILLACH. Così decido per il treno. Alla biglietteria della stazione trovo un funzionario molto simpatico che parla molto bene l’italiano e per di più anche lui cicloturista. Così chiedo informazioni circa il tragitto fino a TARVISIO, soprattutto per quel che riguarda il valico del passo, perché sinceramente con la bici così carica e la mia forma fisica un po’ scarsa, mi crea un po’ di preoccupazioni il problema dello scollinamento. Mi rassicura che è senz’altro alla mia portata, così decido subito: rientro anticipato. Prendo il treno e arrivo a VILLACH: la stazione è un gioiellino, tutta linda e funzionale: addirittura l’ascensore per arrivare in strada con la bici !! E la cittadina è completamente trasformata da ieri, finita la festa, si è ritornati alla Normalità: piazza tranquilla e la possibilità di dare una occhiata ai negozi e alle pasticcerie. Ieri veramente, c’ero rimasto male ! Così, pian piano mi allontano dal centro e trovo subito la strada per TARVISIO. Si viaggia sulla vecchia statale, ormai quasi deserta, perché il traffico si svolge quasi esclusivamente sull’autostrada che corre parallela. Ma nonostante ciò il manto stradale è tenuto perfettamente, larghe corsie e segnaletica inappuntabile. Si viaggia proprio tranquillamente in leggera ma costante salita e, soprattutto, senza alcun affanno. Un panino subito dopo lo scollinamento, per ritemprare le forze, poi giù tutto in discesa fino ad UGOVIZZA. Oddio, appena varcato il confine ci si accorge subito di essere in ITALIA: segnaletica lacunosa, frequenti deviazioni per cantieri di lavoro ,( ma a lavorare non c’era mai nessuno) e manto stradale non sempre perfetto. Ma tanto si va in discesa !! Il mio raid sembra finire in bellezza: alle 13 sono a CARNIA, capolinea del mio viaggio Arrivo in stazione, faccio il biglietto per UDINE, e vado in cerca di un posto di ristoro Appena fuori paese. Sulla statale c’è un ristorante che ha in menù il FRICO: perfetto Era una vita che cercavo l’occasione per assaggiarlo: casca proprio a fagiolo !! Prosciutto e melone e FRICO classico su un letto di polenta abbrustolita: veramente molto buono anche se un po’ pesante ; ma ormai la bici va in riposo ! Rientro velocemente in paese e alle 15 il treno per il rientro: sulla strada ci sono 42 °. Qui finisce il viaggio in bicicletta attraverso posti meravigliosi su strade nel complesso ben tenute, ma soprattutto, viaggio finito via liscio senza il minimo intoppo. sono veramente contento e soddifatto di me. Ma i guai, purtroppo cominciano adesso: treni senza aria condizionata con un caldo boia, ritardo per guasto per più di un ora sulla linea per Venezia, con conseguente perdita di tutte le coincidenze programmate, arrivo a Bologna invece che a Ferrara. Và bè, ma un po’ di scotto bisognerà pur pagarlo, no ? Alle 23.30 sono a RAVENNA, AL PROSSIMO GIRO !!!!!!! LOGISTICA: 4° tappa 4° giornata Mercoledì 27 luglio 2005 KLAGENFURT — CARNIA part. 08.30 arr. 13.00 percorsi in bicicletta Km. 88



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