Siena: dal Duomo alla Pinacoteca Nazionale, come organizzare un viaggio tra arte e cultura
Organizzare un viaggio a Siena è un’ottima occasione per conoscere meglio questa splendida città toscana, un piccolo capolavoro al centro di una delle regioni italiane più amate dai turisti. Si tratta di un’esperienza unica tra arte e cultura, alla scoperta del fascino di Siena da Piazza del Campo al Duomo, fino ai dintorni di Siena per immergersi nelle Crete Senesi.
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Piazza del Campo: il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia
Uno degli itinerari classici per iniziare la visita di Siena prevede la partenza da Piazza del Campo, tra le piazze più belle al mondo e scenario del famoso Palio di Siena. Si tratta di un apprezzato luogo turistico, ideale per scattare qualche foto ricordo della città, ma anche per concedersi un po’ di ristoro in uno dei tanti bar e ristoranti con affaccio su Piazza del Campo.
Da qui è possibile visitare il Palazzo Pubblico di Siena, la maestosa e affascinante sede del governo locale che ospita anche il Museo Civico, dov’è custodita una delle allegorie più famose del globo dipinta da Ambrogio Lorenzetti. Altra attrazione imperdibile è la Torre del Mangia, che svetta su Piazza del Campo con i suoi 88 metri di altezza, una salita di circa 400 scalini che regala una vista mozzafiato sulla città di Siena e dintorni.
La visita al Duomo di Siena
Uno dei modi migliori per proseguire la visita della cittadina toscana è recarsi presso il duomo di Siena, una delle principali attrazioni e tappa d’obbligo per chi arriva da Piazza del Campo. Come spiega il sito Terredisiena.it, il portale ufficiale dell’ambito turistico Terre di Siena realizzato in collaborazione con Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, la Cattedrale di Siena custodisce una collezione di ricchissime opere.
In particolare, il Duomo di Santa Maria Assunta è una chiesa romanico-gotica consacrata nel 1179 da Papa Alessandro II, i cui lavori proseguirono per almeno due secoli successivi. Oltra all’imponente facciata in marmo bianco con decorazioni in rosso di Siena, il Duomo propone il pulpito di Nicola Pisano, quattro sculture di Michelangelo nell’altare, la Libreria Piccolomini risalente al 1492 e otto statue di Domenico Beccafumi che adornano il coro.
La Pinacoteca Nazionale e il Museo di Santa Maria della Scala
Una tappa imperdibile per chi desidera conoscere la storia di Siena è rappresentata dal Museo di Santa Maria della Scala, in cui si trovano opere che coprono uno spazio temporale di oltre mille anni. All’interno della struttura si organizzano spesso mostre, eventi e attività didattiche, inoltre sono presenti tante collezioni come quella della Biblioteca Fototeca dello storico e critico d’arte Giuliano Briganti.
Per completare la visita di Siena è necessario dedicare del tempo alla Pinacoteca Nazionale, in cui ammirare alcuni capolavori indiscussi dell’arte come la Natività di Lorenzo Lotto, il Martirio di Sant’Ansano di Rutilio Manetti, la Pietà di Vincenzo Rustici e l’Immacolata Concezione e Dio Padre di Francesco Vanni. Le opere sono esposte tra il primo e il secondo piano, mentre al terzo piano si trovano le esposizioni temporanee.
I dintorni di Siena: dalla Pieve di Sant’Innocenza all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
Una visita a Siena non sarebbe completa senza la scoperta dei dintorni della città toscana, un paesaggio splendido altrettanto ricco di arte, storia e cultura. Una tappa consigliata è presso la Pieve di Sant’Innocenza, ossia una grande costruzione in cui si trova anche l’antica chiesa del Buonconvento risalente al VII-VIII secolo, un edificio sacro e fortificato in cui sono visibili all’interno delle tracce di un affresco di San Cristoforo del ‘300.
Un altro luogo da non perdere nei dintorni di Siena è l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, situata a sud della città presso Chiusure di Asciano. Circondata dal verde della natura e dal giallo ocra delle famose crete senesi, l’Abbazia risale a circa sette secoli fa, con un’architettura molto particolare che evoca l’unione del cielo e della terra.
Monte Oliveto è anche una tappa d’eccezione per un’esperienza enogastronomica, infatti qui i monaci producono ottimi vini ed eccellenti oli extravergini d’oliva frutto del lavoro dei monaci.