Degli artisti e delle streghe: in questo borgo d’autore a un’ora da Roma la creatività (e un pizzico di follia) è l’ingrediente chiave

Chiccainviaggio, 03 Ago 2024
degli artisti e delle streghe: in questo borgo d'autore a un'ora da roma la creatività (e un pizzico di follia) è l'ingrediente chiave
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A circa un’ora di auto da Roma, facilmente raggiungibile in automobile (un po’ meno coi i mezzi pubblici) e soprattutto circondato da un panorama che ha davvero pochi eguali nel resto della regione, verrete avvolti dalla meraviglia di un borgo misterioso: Calcata. Questo piccolo comune in provincia di Viterbo si trova sopra la Valle del Treja, vicino alle celebri Cascate di Monte Gelato, scelte da molti cineasti per rappresentare angoli spesso agli antipodi del Bel Paese. Ma, inconsapevolmente, italiani fino al midollo… o alle radici, per rimanere in tema naturale.

Il borgo degli artisti

calcata

Nonostante il borgo di Calcata sia abitato sin da tempo immemore, le tracce della sua storia che vale la pena raccontare sono decisamente più recenti. A partire dai primi anni del XIX secolo, quando qui erano attivi i briganti, passando poi per la Resistenza nel corso della Seconda guerra mondiale, e fino ad arrivare al 1935. In quell’anno, infatti, la rocca su cui poggia la parte vecchia del borgo venne ritenuta poco stabile e, per questo motivo, gli abitanti furono costretti a lasciare le loro case per trasferirsi nella vicina Calcata nuova. Negli anni Sessanta, però, alcune perizie hanno confermato la solidità della rupe. Da quel momento il borgo ha iniziato ad attrarre molti artisti di strada, pittori, musicisti e attori, così da conquistare anche il soprannome di “borgo degli artisti“.

Tra loro, il più grande contributo alla rinascita e alla popolarità contemporanea di Calcata l’ha dato l’architetto Paolo Portoghesi, scomparso qui nel 2023. Il suo Giardino delle Meraviglie, 30mila metri quadrati aperti al pubblico, sono un inno all’architettura felice, contestualizzata nella natura, un dono che il maestro ha voluto fare alla cittadina, e che si inserisce nel novero delle sue tante opere, tra cui la Grande Moschea di Roma.

E così, girando per Calcata, si scopre un borgo di murales, di piccole botteghe artigiane, di una creatività diffusa che si ispira anche alle leggende popolari. Come quella delle streghe. Sì, perché  sembra che nei giorni e nelle notti in cui si sente forte vento, tra i vicoli di Calcata sia possibile sentire il canto delle streghe. Non solo: si narra anche che questo antico borgo sia stato in passato luogo di riti magici. Verità o convinzione, attenzione a non farsi nemiche le fattucchiere!

Cosa vedere a Calcata

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Quasi tutte le strade che partono dalla piazzetta principale conducono a strapiombi situati sulla sommità della rupe; perciò a Calcata potrete “semplicemente” passeggiare, ammirando dei panorami mozzafiato dell’alta valle del Treja. Occhio a quando passeggiate, potreste trovarvi un musetto dolce affianco; Calcata, infatti, è piena di gatti, veri e propri padroni del borgo.

Dopo aver passeggiato, vi sarà venuta certamente fame; vi consiglio quindi di fermarvi a pranzo al Ristorante La Piazzetta (Via San Giovanni, 47. Aperto dal venerdì al martedì dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 22.00): la location è incantevole, Gianluca, titolare e chef è un personaggio incredibile, ed abbiamo trovato un ottimo rapporto qualità prezzo! Un’unica accortezza: è severamente sconsigliato ai tifosi della Lazio (il proprietario è un gran lupacchiotto).

Come arrivare al borgo

Per raggiungere il borgo di Calcata da Roma dovrete prendere la Cassia Bis (Veientana), prendere l’uscita numero 5, proseguire per Mazzano Romano e seguire le indicazioni per Calcata. La parte vecchia del paese comparirà davanti ai vostri occhi dopo una lunga serie di curve, in cima a una collina immersa nel verde. A Calcata paese puoi accedere attraverso un’unica porta situata sulle mura.



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