Ai piedi del Colosseo ma lontano dalle folle dei turisti: il Rione di Roma che in pochi conoscono è un vero toccasana per l’anima

Roma è Roma, che altro possiamo dire? eppure poco lontano da una Roma turistica e frenetica, ai piedi del Colosseo, c’è un angolo probabilmente meno conosciuto che sembra appartenere a un’altra epoca. Noto come il “Piccolo Aventino”, il Rione San Saba sfugge ai circuiti più tradizionali regalando una dimensione più intima, raccolta, unica. Tra eleganti palazzi e giardini praticamente sempre fioriti, sembra davvero incredibile rendersi conto che siamo a due passi dalle Terme di Caracalla e dalle antiche Mura Aureliane. Nessuna città più di Roma sa emanare fascino e suscitare meraviglia in chiunque la visiti, ed entrando a San Saba sembra quasi di visitare un borgo a parte, dove il verde è perfettamente integrato con le bellezze architettoniche, ma lontano dal caos del centro storico.
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L’anima discreta del Rione San Saba
Il Rione San Saba è caratterizzato da edifici bassi e palazzine in mattoncini tipiche del Novecento, proprio per questo diresti tutto tranne che di essere nel cuore della Città Eterna. Le facciate sono quasi tutte adornate da piante rampicanti e fiori e alcuni dettagli architettonici ispirati alla vicinissima Basilica di San Saba. Piazza Bernini è considerata centro e cuore del rione: un rigoglioso giardino con alti alberi che rappresenta anche un centro di aggregazione per la comunità e gli abitanti di San Saba.
Tutto intorno tradizionali negozietti e bar con insegne datate contribuiscono a conferire al Rione San Saba un gusto antico e di tempi ormai lontani, quando ancora c’era il tempo di gustarsi un caffè con lentezza. Ma sono davvero i dettagli le cose che più stupiscono del Rione San Saba: le scalinate in pietra, i vicoli che scendono verso il quartiere Testaccio o gli scorci che ad ogni angolo si presentano inaspettati sono in assoluto le cose più belle e caratteristiche di questo rione.
Dalla grandiosità dell’epoca romana alle “garden city” britanniche
Come gran parte della Città Eterna, anche il Rione San Saba affonda le sue radici in epoca romana e allora questa collina tra l’Aventino e le Terme di Caracalla ospitava tombe e un vasto bacino idrico chiamato Piscina Publica. Ed è proprio l’Imperatore Caracalla che nel III secolo d.C. trasforma radicalmente l’intera area in uno dei complessi termali più grandiosi del mondo antico. Dopo il crollo dell’impero romano San Saba assume un carattere più religioso in seguito alla fondazione del Monastero di San Saba, che diventa luogo sacro e importante centro spirituale, arricchito poi nel XIII secolo con decorazioni e affreschi capaci ancora oggi di lasciare senza parole chi li guarda.
La presenza del monastero segna profondamente l’identità e l’anima del Rione San Saba, che rimane quasi un mondo a sé stante e poco urbanizzato fino agli inizi del Novecento, quando fu scelto come sito per la costruzione di nuove abitazioni per la classe operaia su decisione del sindaco Ernesto Nathan. San Saba diventa ufficialmente “rione” nel 1921 e si trasforma in un quartiere residenziale ispirato alle “garden city” inglesi su progetto dell’architetto Quadrio Pirani e si caratterizza per diventare un borgo elegante e fruibile: una particolare attenzione alla luce, al verde e agli spazi collettivi diventano i suoi punti di forza.
La Basilica di San Saba: un incredibile patrimonio artistico-culturale
La Basilica di San Saba è senza ombra di dubbio considerata il gioiello di un rione, che con la sua anima discreta invita a rallentare e perdersi tra i suoi vicoli. Questa chiesa è davvero un capolavoro, circondata da un ampio cortile e con il porticato in cui sono ancora visibili i resti dell’antico monastero medievale. I tre absidi esterni della Basilica, si integrano perfettamente con il paesaggio circostante. Arte e storia a 360° dunque, visto che anche all’interno il pavimento cosmatesco che attraversa le tre navate decorate con affreschi del XIII secolo racconta di una spiritualità che arriva intatta attraverso i secoli.
Proseguendo lungo Via di San Saba fino a giungere in Piazza Bernini, ci aspetta un percorso incredibile attraverso edifici di inizio Novecento come le case popolari progettate da Pirani: tutto, dalle facciate in cotto alle scalinate che costeggiano cortili interni trasmettono la cura con cui il rione è stato pensato e progettato per armonizzarsi con il contesto storico e naturale. Le vicine Terme di Caracalla, con i resti delle vasche che svettano contro il cielo, offrono un’ambientazione quasi scenografica.
Il Rione San Saba è un esempio perfetto della bellezza forse più nascosta di Roma, ma sicuramente più popolare e per questo autentica. Lontano dalle rotte turistiche più blasonate, San Saba è un vero gioiello urbanistico di una città che davvero, non smette mai di sorprendere.