Una domenica tra Vitorchiano e Sant’Angelo di Roccalvecce
Lo scorso maggio 2021, dopo un lungo periodo di restrizioni, abbiamo finalmente avuto la possibilità di tornare a programmare una gita fuori porta, per rigenerarci dallo stress quotidiano! Abbiamo subito approfittato della prima domenica disponibile per fare una gita di un giorno nella Tuscia Viterbese, a Vitorchiano per la precisione. Noi viviamo ad Assisi e dato che nostro figlio Filippo durante i mesi di lockdown si era abituato ad una routine molto casalinga, abbiamo deciso di non stressarlo troppo con lunghe ore di viaggio e ho pensato che visitare uno dei borghi medievali della Tuscia fosse un ottimo modo per tornare gradualmente alla normalità.
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Siamo partiti da casa intorno alle 9.00 e siamo giunti a destinazione intorno alle 10.30. Il borgo ci ha accolti nel migliore dei modi. Grazie al belvedere non molto distante dal parcheggio gratuito in cui abbiamo lasciato la nostra auto, Vitorchiano si è mostrato in tutta la sua bellezza, circondato dal verde della natura circostante. Si tratta di un paesino adagiato su uno sperone di peperino, una roccia vulcanica tipica di queste zone.
Un moai tutto italiano
Appena fuori le mura, è possibile ammirare addirittura una statua MOAI! Sì, avete capito bene! Non c’è alcun bisogno di attraversare mezzo mondo e raggiungere l’Isola di Pasqua per vederne una. Basta venire qui! Il motivo per cui è stata ideata una statua Moai italiana è per salvaguardare le gemelle dell’Isola di Pasqua che, con il grande afflusso di turisti da tutto il mondo, negli ultimi anni hanno subito un grave deterioramento. È così che nel 1987 venne invitata una delegazione pasquense in Italia con il compito di trovare un tipo di roccia il più simile possibile al tufo, da utilizzare per restaurarle. La scelta è ricaduta sul peperino e così crearono a Vitorchiano una statua di prova che poi fu lasciata sul posto come attrazione turistica.
Il centro storico di Vitorchiano
Dopo aver ammirato il panorama da fuori e aver fatto amicizia col MOAI (era di poche parole e nemmeno molto espressivo in realtà), ci siamo diretti verso il centro storico e una volta entrati da Porta Romana ci siamo incamminati tra i pittoreschi vicoli del paese, fino a raggiungere Piazza Roma. Il paese è ricco di terrazze e punti panoramici e quello che ci ha colpiti è anche la cordialità delle persone che ci abitano, pronte ad aiutarti per informazioni o anche solo dandoti il buongiorno. Ci siamo sentiti i benvenuti. Nei pressi dei monumenti principali è presente una breve descrizione di ciò che si va a visitare e grazie proprio a questa cartellonistica, abbiamo anche scoperto che a Vitorchiano sono state girate alcune scene del film dell’Armata Brancaleone.
Dove pranzare a Vitorchiano
Intorno alle 12.30 siamo andati a pranzo in un ristorante che abbiamo scelto e prenotato qualche giorno prima (sì, con un bimbo al seguito siamo diventati previdenti!!). Si tratta del Ristorante Zafferano, un posto in cui ci siamo trovati benissimo grazie alla cortesia delle ragazze ai tavoli, alla velocità del servizio e ai piatti semplici e succulenti. Filippo generalmente ha poco appetito e, schifezze a parte, non c’è alcun cibo per cui vada particolarmente matto. Eppure, quel giorno si è mangiato una bella porzioncina di pasta al pomodoro!
Seconda tappa: il centro botanico Moutan
Appena pranzato, ci siamo diretti verso il centro botanico Moutan, distante giusto un paio di km dal centro. Abbiamo trascorso un’ora piacevolissima alla scoperta delle peonie cinesi. Sì, perché questo giardino di circa 15 ettari ospita la più vasta collezione al mondo di questi fiori. Parliamo di oltre 250.000 piante di differenti dimensioni, colori e varietà! Inoltre, tra aprile e maggio è possibile ammirare anche la fioritura del glicine! Noi siamo stati sfortunati perché la gelata delle settimane precedenti aveva danneggiato i germogli e pochi fiori avevano resistito.
Terza (e ultima) tappa: Sant’Angelo, il paese delle fiabe
Terminata la passeggiata, abbiamo ripreso la nostra auto e siamo andati verso l’ultima tappa della nostra gita domenicale: Sant’Angelo di Roccalvecce. Questo piccolo paesino che dista circa 15 km da Vitorchiano, fino al 2017 era ignoto ai più e anzi, stava conoscendo una triste situazione di abbandono. Grazie all’idea di uno dei suoi abitanti, Gianluca Chiovelli, il destino di questo posto ha preso totalmente un’altra strada e Sant’Angelo si è trasformato nel Paese delle Fiabe. Il progetto di Chiovelli, che vede la collaborazione di un team di street artists, è stato infatti quello di affrescare le facciate delle abitazioni con scene tratte dalle fiabe per bambini, iniziando da Alice nel Paese delle Meraviglie, il primo murales realizzato, nel quale le lancette dell’orologio segnano proprio la data in cui tutto ha avuto inizio: 11 e 27, ovvero il 27 novembre del 2017.
Che dire, è stato un pomeriggio fantastico in cui ci siamo divertiti a riconoscere i vari personaggi e ad andare a caccia delle nostre fiabe preferite. Intorno alle 17.00 abbiamo fatto ritorno a casa, stanchi e felici della giornata trascorsa insieme, alla scoperta di posti insoliti e poco distanti dalla nostra città. Una gita perfetta che consiglio di programmare a tutti!