Meteore – Grecia, con i mezzi pubblici

pochi giorni per tuffarsi in un'atmosfera unica (non per nulla é un luogo protetto dall'Unesco) e per gli amanti della fotografia. Non fatevi influenzare da chi vi dice che é un viaggio non adatto a chi soffre di vertigini!!
Scritto da: Adeliana
meteore - grecia, con i mezzi pubblici
Partenza il: 13/10/2010
Ritorno il: 17/10/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Da tempo sognavo un viaggio alle Meteore in Grecia e la Ryanair ci ha dato la possibilità di andarci ed a poco prezzo, euro 40 in due. Per dimenticare che le vacanze estive purtroppo sono finite, ci vuole un viaggetto anche se breve: questo lo consiglio a tutti perché si piomba in una atmosfera veramente particolare.

Prima di partire mi ero ampiamente documentata, ma credo di poter dare utili consigli per chi, come noi, non ama utilizzare i viaggi organizzati servendoci esclusivamente di mezzi pubblici

14.10.10.

Siamo partiti io, Adeliana e mio marito Paolo da Bergamo alle 13,45 ed alle 17.00 ora locale eravamo a Volos. Veramente pittoresco l’aeroporto di Volos….ma dal 28 ottobre prossimo entrerà in funzione il nuovo aeroporto di Volos pronto lì accanto.

Sul piazzale sterrato già c’era il pulman per la città. All’autista abbiamo subito chiesto a che ora potevamo, la domenica 17 ottobre, riprendere l’autobus per il rientro in aeroporto per il volo delle 10,30: l’autista che qualche parola di italiano conosce ci ha confermato che il pulman era alle 7,45 dalla stazione centrale dei bus. Il pulman ci ha quindi portato in città alle ore 17 30 con arrivo alle 18.00: costo euro 3 per persona . Fa due fermate all’andata, una alla stazione dei bus e la seconda al porto. Al ritorno però parte solo dalla stazione dei bus. La strada all’inizio è una superstrada che poi ritorna ad essere una strada normale panoramica che costeggia il mare.

Alla stazione dei bus alle 19.00 partiva il pulman diretto a Trikala (euro 12,50 per persona) con arrivo alle 21.30 dove abbiamo trovato già in partenza il pulman per Kalambaka con arrivo a destinazione alle 22.00. (costo euro 2 per persona).

Le informazioni sulla possibilità di raggiungere le Meteore già la stessa sera dell’arrivo ce le aveva confermate via email (c’è il loro sito in internet) Mr. Yoannis della ALSOS HOUSE di Kalambaka dove abbiamo alloggiato (euro 50 per notte) perché i pulman per Trikala (dove si deve cambiare) non sono molto frequenti. Preciso che a 3 alberghi avevo inviato un’email di richiesta, ma solo Mr. Yoannis ci aveva risposto, permettendoci così di organizzare la prenotazione alberghi. Arrivati a Kalambaka alla piazza della fontana, si prende la via che sulla destra sale verso le Meteore e proprio sotto la Alsos Rock si arriva all’ Alsos House. Ottimo l’impatto: le Meteore sono illuminate!! Andiamo subito a letto per essere pronti di mattino presto per l’escursione alle sognate Meteore. Piove.

15.10.10

Di mattino scopriamo che dalla via dell’ Alsos House si può benissimo vedere il Monastero di Agios Stefanos.

La colazione all’ Alsos House è un fai da te.: semplice, ma a noi basta, non è un’ampia colazione che ci interessa in questa occasione. Si deve anche lasciare pulita la cucina.

Alle 9.00 prendiamo in piazza della fontana il bus che sale alla Grande Meteora (euro 1,20 per persona), passando per Kastraki e facendo alcune fermate lungo la salita di Kastraki per poi dirigersi direttamente alla Grande Meteora. Il pulman di ritorno sarà alle 12,30 sempre dalla Grande Meteora, ma a noi non interessa perché vogliamo fare la discesa a piedi.

La giornata è splendida. Sarebbe stato un vero peccato il tempo brutto perché oltre la bellezza della visita alle Meteore, il panorama che si ha lungo il tragitto è impagabile e sarebbe un peccato farlo in macchina. . Alle 9,30 siamo già ai piedi della Grande Meteora. Una gradinata nelle rocce porta all’ingresso dove alle donne fanno indossare enormi foulard per gonne anche se avevo pantaloni sicuramente non attillati. Non descrivo gli interni delle Meteore perché chiaramente sono molto meglio descritti dai libri di viaggio (e prima di partire ne ho consultati alcuni nella fornitissima biblioteca del mio paese. Posso solo dire che si è immersi in un sogno e la realtà è superiore all’immaginazione. Dalla Grande Meteora si ha un bellissimo panorama sulla valle e sul monastero Moni Varlaam. Ci godiamo veramente la visita, nella bellissima chiesa siamo solo io e Paolo perché l’esercito di tour organizzati parte più tardi e saranno sempre dopo di noi, per cui consiglio caldamente di partire presto.

Riscendiamo la strada (ho letto che le macchine ed i bus sfrecciano, ma in verità non è che ci sia poi quel grande traffico per cui è una strada tranquillissima) e dopo 20 minuti (700 mt. Circa) , godendoci un panorama splendido, siamo al vicino Moni Varlaam.

Dalle guide abbiamo appurato che Grande Meteora e Moni Varlaam sono i 2 monasteri che si devono assolutamente visitare, mentre per gli altri si può scegliere come seconda chance. Ed in effetti è proprio così, sono bellissimi, da non perdere. Da Moni Varlaam si ha anche la bellissima vista su Moni Rossanou. Bellissima anche la vecchia cucina attrezzata, il museo con libri antichi…peccato che non si possono fare foto. E’ tutto talmente bello che , distratta più che mai, esco dal Monastero, faccio la lunga scalinata ed in fondo Paolo mi dice: “Hai ancora la gonna del Monastero”. Ho dovuto rifare la lunga gradinata in salita per riconsegnarla.

Riscendiamo ancora verso Moni Rossanou, il percorso è di km. 1,7 ma non ci si accorge della lunga camminata perché gli occhi sono distratti da tanta bellezza del panorama.

Prima di partire avevo dubbi sulla mia possibilità di visitare alcune Meteore perché soffro di vertigini. Ed in particolare qui davano per assolutamente inadatto a chi soffre di vertigini il Monastero di Roussanou. Informazione non assolutamente vera. I gradini per accedere ai vari Monasteri sono protetti da alte barriere in pietra o ferro ed il breve ponte per accedere a Roussanou è talmente ben protetto da non accorgersi che si è in alto. Per cui, non fate come amiche mie che hanno rinunciato al viaggio per questo problema.

Sempre km 1,7 sotto Rossanou si trova il Monastero di Agios Nikolaos, ma oggi venerdì è l’unico monastero chiuso. E’ comunque bellissimo vederlo anche da fuori: è il più piccolo, ma è in una posizione veramente affascinante.

Ridiscendiamo quindi fino al paese di Kastraki, molto carino, senza perdere la vista sulla sinistra

della curiosa grotta-tempio di Agios Yeòryios Mandhilàs con ingresso segnato da quelli che sembrano panni colorati stesi, mentre in effetti sono dei teli votivi o mandhìlia che vengoni cambiati una volta all’anno il 23 aprile dai giovani più abili del paese che scalano o salgono in cordata in segno di buona fortuna.

Alle due del pomeriggio entriamo in Kastraki ed in centro proprio sulla via della chiesa (dove vi sono diversi ristoranti) ci fermiamo al primo ristorante sulla destra: sulla parete vi sono dipinte le Meteore. Ci sediamo molto volentieri per una lunga sosta ristoratrice anche perché la fame, dopo tanto camminare, si fa sentire.

Io prendo una buonissima insalata greca, Paolo souvlaki (ottimi spiedini) con contorni vari (sempre le patatine fritte) , 2 coca cola e 2 caffè, il tutto a 11 euro. Quando ho visto la grande tazza mi sono spaventata, mi ricordava un’altra tazza di un caffè imbevibile, ma in effetti si è rivelato buono e con tanta schiuma. Riprendiamo il cammino e, come consigliato da una guida, lasciamo la strada principale per seguire la via che proprio sotto le Meteore porta a Kalambaka: molto bella e panoramica.

Rientriamo in albergo alle 16.30 per riposarci prima di riuscire a cena. Scegliamo il ristorante To Paramithy, pubblicizzato anche sul depliant dell’ Alsos House. Buona scelta e molto grazioso con tavolini all’esterno con tanto di pergolato. Ma…..strano, ora piove e quindi ceniamo all’interno vicino ad una caminetto che fastidio proprio non ce ne da. Io prendo la moussaka (pasticcio di melanzane) Paolo una braciola, 2 coca cola e 2 caffè 15 euro. La sera un giubbotto semi-invernale ci vuole, mentre di giorno alle Meteore avevo una maglietta estiva a mezze maniche.

16. 10.10

Dalla finestra della camera vediamo le rocce avvolte nella nebbia. Speriamo in bene e, come da nostro programma, un taxi (ve ne sono parecchi nella via sotto la piazza della fontana, stessa via della stazione dei bus) ci viene a prendere per portarci al Monastero di Agia Triada. Il nostro programma è la visita ad Agia Triada ed all’ultimo monastero visitabile di Agios Stefanos.

Mi rimane però sempre nel pensiero il fatto che perderò la visita ad Agios Nikolaos.

Saliamo quindi in taxi (costo euro 9) dal lato destro delle Meteore aggirando tutta la vallata (praticamente dal lato opposto di Kastraki dove non va nessun bus) e dopo 20’ minuti siamo all’ingresso della bella discesa che porta al monastero Agia Triada. C’è ancora nebbia. Facciamo la

discesa a zig zag in un viale pavimentato ed arriviamo dopo una gradinata nella roccia al Monastero, piccolo e dove si può solo vedere il Katholikon. Su di un terrazzo, dove non si può accedere, vi è una cariola ed attrezzi di lavoro in un luogo dove non c’è nessuna barriera…….che paura!!!!!!!! Sia all’andata che al ritorno che nel monastero non incontriamo anima viva: ci siamo solo noi. Dai piedi del Monastero vi è un cartello giallo con l’indicazione di Kalambaka. E’ un piccolo sentiero che riporta in una mezz’oretta in paese, è molto stretto nella fitta boscaglia e c’è la nebbia. Come da programma, dopo la visita ai 2 monasteri, pensavamo di percorrerlo, ma anche se abbiamo cambiato programma, un sentiero così lo avremmo percorso solo se al seguito di altre persone, perché se ci fosse stato poi qualche bivio con indicazione mancante, sarebbe stato un po’ complicato visto il fitto bosco. Comunque Mr. Yoannis del nostro albergo ci ha detto che è molto facile e porta direttamente all’ Alsos House.

Avevamo chiesto al taxista di venirci a riprendere alle 12.00 a Agios Stefanos penso io, ma nella confusione con il taxista che conosce solo il greco (neppure una parola di inglese o italiano) e che ci propone di portarci in giro per Monasteri ed ad Agios Nikolaos a 20 euro all’ora e nella discussione con Paolo su dove lo stesso ci veniva a riprendere se ad Agios Stefanos o Agios Nikolaos, non vediamo il grande cartello delle varie direzioni che c’è all’incrocio e ci dirigiamo verso la parte sbagliata. Stiamo camminando da troppo per non avere ancora raggiunto Agios Stefanos…..ed infatti, schiarendosi il cielo, vediamo non molto lontano Roussanou. Per intenderci, comunque, da Agia Triada alle Grande Meteora ci sono 3 km. Non ritorniamo indietro per visitare Agios Stefanos e pensiamo ormai di puntare alla visita di Agios Nikolaos, con il cielo ritornato sereno: piccolo, ma molto grazioso, sicuramente è da preferire la visita a questo monastero che ad Agia Triada, soprattutto per i magnifici affreschi ed anche per la bellissima vista su Kastraki e sulla vallata dove in mezzo spicca il Monastero Roussanou. C’è anche un negozietto di souvenir. La salita al Monastero è in un boschetto con un vero tappeto di ciclamini. L ’unico lato negativo è l’invasione nel narcete e nel katholikon di un gruppo spagnolo di un pulman con la guida che ha predicato per mezz’ora con la sua voce urlante. Negli altri katholikon eravamo soli o con pochissime persone: una pace assoluta e con le guide che ti aiutano a riconoscere i più importanti affreschi. A parere mio è molto meglio poche nozioni che poi ben rimangono impresse che troppo parlare che si risolve in una grande confusione, visto poi che di Monasteri se ne vedono parecchi in una giornata (ma questo è un mio pensiero).

Telefoniamo al taxista per essere sicuri che ci venga a prendere nel punto giusto e torniamo a Kalambaka: costo euro 6.

Oggi niente ristorante, ma, visto che sono parecchio golosa, andiamo nella pasticceria della piazza della fontana dove vi sono anche tavolini all’esterno. Mai viste pasticcerie così fornite come in questa zona della Grecia ed in questa piazza ve ne sono ben 3 una più bella dell’altra. Più che soddisfatti, comperiamo anche un grosso pane al costo di 1 euro al kg. (che si rivelerà ottimo per le bruschette al rientro a casa in Italia) e pasticcini per le mie nipotine: Sara di 4 anni e Giulia di 6 e mezzo. Compro loro anche 2 libri “Cappuccetto Rosso” e “le 3 pecorelle ed il lupo” L’edicolante mi dice che non le ha in italiano, ma io proprio quelle in greco volevo per mostrare alle mie nipotine che diverse lettere hanno i greci. La piccola poi con la sua fantasia te lo legge tranquillamente guardando le immagini. Alle 14 abbiamo il bus per Trikala che però ci avvertono partirà alle 14,20. Poiché abbiamo precisato che alle 15.00 abbiamo la coincidenza per Volos, la signorina dell’ufficio KTEL avverte Trikala di aspettarci e così accade. Gentilissimi questi greci!!

Alle 17.30 arriviamo alla stazione bus di Volos, taxi euro 5 per l’hotel Aegli ,ottimo albergo, prenotato con booking com. Proprio sul lungomare con una colazione veramente super.

Volos è stata per noi solo un punto di passaggio. Mi ha meravigliato il lungomare di circa 500 mt. Da un lato la lunga fila di yacht ormai chiusi e dall’altro lato una serie infinita e continua di ristoranti e bar con una fila profonda di ombrelloni e tutti pieni : e siamo a metà ottobre. A memoria non ricordo neppure in pieno agosto una località con così tanti locali uno appresso all’altro e tutti affollati (non c’era nessuna festa). Notiamo anche un gruppo di giovani con fogli, da appendere sui pali dei vari lampioni, in bianco e scritte rosse, rigorosamente in greco, ma con il chiaro disegno della falce ed il martello.

Non avevo granché voglia di cenare anche perché vedevo sui tavoli dei minuscoli piattini (che ben stridevano con il mio ricordo dei grandissimi e coreografici piatti dei ristoranti di Malta) che non mi ispiravano molto, ma visto anche che l’impiegato dell’hotel ci aveva detto che il ristorante Yolkos é very good, ci siamo seduti. A me hanno portato un piatto di cozze che dire vergognoso è poco (se penso alle gustose e bellissime cozze mangiate a Malta….!!!.). Praticamente scaldate nell’acqua, senza il benché minimo aroma, grondavano di acqua ed erano pure un po’ fredde, e di qualità molto bassa; a Paolo il polipo che a suo dire non era male: costo euro 24. Al porto notiamo anche la Hellenic seaways che porta alle isole Sporadi.

17.10.10

Al mattino piove e da l’idea che sia una giornata completamente di pioggia. Prendiamo il taxi, bus puntuale alle 7,45 per l’aeroporto dove arriviamo con un sole meraviglioso (non scoraggiatevi se partite con il brutto tempo, abbiamo notato che lì il tempo cambia molto velocemente)

Rientro in Italia dove siamo arrivati con 15’ di anticipo rispetto alle previsioni.

Orari di visita:

1/4 – 31/10 1/11 – 31/3

Grande Meteora 9,00 – 17.00 9,00 – 16,00 Chiuso martedì chiuso martedì e mercoledì

Vaarlam 9,00 – 16,00 9.00 – 16.00 Chiuso giovedì chiuso giovedì e venerdì

Agia Triada 9,00 – 17,00 10.00 – 15.00 Chiuso giovedì chiuso mercoledì e giovedì

St. Stefano 9.00 – 13,30 9.30 – 13.00 15.30 – 17.30 15.00 – 17.00 Chiuso lunedì chiuso lunedì

Roussanou 9.00 – 18.00 9.00 – 14.00 Chiuso mercoledì chiuso mercoledì

St. Nikolas 9.00 – 15.30 Chiuso venerdì

Conclusioni:

– l’ingresso ai Monasteri è di 2 euro a persona

– i percorsi per i vari Monasteri sono molto sicuri e di facile cammino

– negozietti vi sono a Grande Meteora, Vaarlam, Aghios Stefanos

– bancarelle ed alimentari vi sono anche fuori Grande Meteora e Vaarlam

– taxi per il rientro dalle Meteore si possono trovare solo casualmente se qualcuno sta arrivando in taxi, ma non ne abbiamo visti stazionati in attesa

– il bus per salire alla Grande Meteora vi è solo al mattino alle 9 e la domenica alle 8,30, però è sempre meglio chiedere, nel pomeriggio non ci sono bus che salgono.

– c’è chi consiglia di sostare a Kastraki rispetto a Kalambaka per la facilità di visita alle Meteore. Il bus comunque parte da Kalambaka e Kastraki è a 2 km. Le persone che salivano a piedi alle Meteore si contano sulle dita di una mano come pure nelle discese che abbiamo fatto noi anche se per nulla faticose e molto panoramiche . Kalambaka è più animata e con più possibilità di negozi di ogni genere, Kastraki, che è comunque molto carina, non ha molto da offrire in questo senso. Entrambe comunque sono comodissime per la visita alle Meteore.

– La strada che porta alle Meteore (che noi abbiamo potuto meglio vedere nel ritorno) è, tranne alcuni piccoli tratti, molto monotona ed in mezzo ad una campagna per nulla panoramica. I cartelli stradali sono spesso solo in greco, per cui il mio consiglio è di percorrerla di giorno. E’ una strada ad una sola corsia per parte, ma in parecchi punti ora la stanno allargando. Solo il tratto Trikala/Kalambaka è una superstrada. L’arrivo comunque a Kalambaka è bellissimo!!



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